sabato, aprile 25, 2020

Hai sempre questa
nota stonata dentro te
Quella stronza
Quella bastarda
Quella che stride tra le altre
Come un carciofo
In un campo di tulipani
E compare, fa capolino
all'apice del tuo essere
rilassato, gioioso,, felice
Come un freno a mano tirato
Come se ci fosse
un prezzo da pagare
anche per essere ebbro di te
Ebbro di vita
Che ti neghi
Con quel giro su te stesso
Frenato da quella nota stridula
Irritante
Che cela una sofferenza
Non concessa a tutti
Sacra agli Dei
Perche è quella che si ama
Che non si bestemmia
Che si tiene stretta
Che non si baratta
con felicità illusorie
Perche è fucina
della nostra essenza
Della nostra incrollabile
fragilità
Nella quale sentiamo
tutta la sofferenza del mondo
senza sentirci parte del mondo
Ed è questa perla,
nata da una ferita rivestita
di bagliori,
che guardo,
col capo di lato
Da una parte
Dall'altra
Non vedo la perla
Non vedo l' ostrica
Vedo solo un lampo
di bagliore
Coperto da uno strato di sabbia
Ma io lo vedo
Quando ti smuovo
la coperta di sabbia con i piedi
Quando non ti senti più sicuro
Ti vedo
E soffro insieme a te

Tiziana Fenu


Nessun commento:

Posta un commento