a dare sovranità
ad ogni singola parola
inespressa.
In quel luogo
senza memoria.
Dove non è ancora materia.
Ma è intento.
Come questi solchi.
Scavati in punta di dita
sulla terra umida.
Di promesse.
Di giuramenti sputati.
E impastati di pudore.
Per ciò che non si può
pronunciare.
Come radici bastarde.
Capovolte.
Che si estendono nel cielo.
Albero dannato.
I cui frutti
maturano nell' oscurità
Attraversati
da quel grido di tuono
che li portò alla luce.
In una notte senza cielo.
Stelle gravide di desideri.
Succose di speranza.
Frutti proibiti
di probi senza nome.
Emozioni di candore.
Come abeti innevati.
Come lacrime
che si sciolgono sulle gote
quando ti sverna il cuore.
E questo Silenzio
ha in sé
la promessa di un' Emozione.
Candida come il vello
di un ermellino.
Come lo sguardo di un cerbiatto
prima che perda l' innocenza.
Ed è questo silenzio
a dare sovranità
ad un Regno senza nome
Così che ne doni il fregio
a chi del nome
perdette memoria.
E di Silenzio si adorno'
Tiziana Fenu
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