Il silenzio
dei tuoi spazi intercellulari.
Il tuo punto di fuga
di una prospettiva
che non vedi.
La risposta senza domanda.
La voce indesiderata
disarcionata dalla tua gola.
Strappata al chiarore
di una luna dormiente
silente come gli abissi.
Sono la mano ferma
sul tuo labbro tremante.
Il fondo del bicchiere
svuotato di memorie.
Sono quel che resta
quando tutto passa.
Il letto sfatto
di un castello di marzapane.
L' impronta calda
di un corpo che non esiste.
In me fluisci
come cera stemperata
dal calore di fiamma eterna.
Sono dove non pensi.
Sento dove tu senti.
Il residuo che resta
della vita che ti bevi.
Il denso che da spessore.
La sbavatura raccolta
con il dorso della mano.
L' odore
che ti resta nelle narici.
Assopito su quella mano
che profuma di me.
Carezza tra gli schiaffi.
Memoria tra le dimenticanze.
Distrazione tra le azioni.
Quel punto fermo
al quale hai appeso la tua corona.
Tiziana Fenu
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