Mi raccolgo in esso.
Come grotta
al riparo dalle intemperie.
Eppure ne percepisco
la bufera esterna.
Che sferza sulle pareti
e si riverbera all' interno.
Come un eco senza voce.
Sordo.
Ne sento solo il tonfo al cuore.
Come di una caduta
Su un tappeto verde di fiele
e vischioso di amarezza.
Scivolato via da corde
intrecciate di budella aggrovigliate.
Arrampicato sulle tue paure.
Come un cucciolo
orfano di un seno materno.
Per tutte le volte che non hai potuto
liberare il cuore
dalla punta delle tue spade.
E lo hai fatto dissanguare
insieme a quello dei tuoi nemici.
E per quando hai dovuto
volgere lo sguardo altrove.
In cerca di un ventre
che ti accogliesse.
Tracce di te
imprigionate in gola.
Nel tuo rivestirti sbrigativo.
Prima che ti si
vedesse l' Anima
nei tuoi occhi di catrame.
Occhi che hanno cementato
il tuo Cuore ferito
da mille "si"
che mai avresti
voluto pronunciare.
E che ora si agitano
nel tuo ventre
come uno sciame
di api impazzite
che non trovano pace.
E di quel miele che sa di fiele
vorrei distillarne l' essenza
Estrapolarne il buono
e lenire le tue ferite
dall' interno.
Consentimi di nascere in Te.
Di crescere in Te.
Dammi vita.
Prima che tutti questi "si"
mal voluti , mai cercati,
mai amati
attraversino queste pareti
e si conficchino nella tua Anima
fino a ridurla ad un colabrodo.
Che ti perde, che ti smarrisce.
Che mi fa colare via
l' uomo che mi deve creare,
che mi deve riportare in vita.
Perché Egli è forza
che spacca la roccia.
È urlo che squarcia i cieli.
È Lupo che fa branco da solo.
È carezza che protegge.
Egli è il mio Re.
E il suo Ventre
è la mia Sacra Corona.
Tiziana Fenu
©®Diritti intellettuali riservati
Maldalchimia.blogspot.com
Lividi di lavanda https://amzn.eu/d/hKYtNga
Nessun commento:
Posta un commento