Il bacio più autentico
deve ancora arrivare
Lo capiro'
dal male che mi farà
Come fiamma ossidrica
sulle ferite
non ancora cauterizzate.
Lo riconoscero'
perché toglierà voce
alle mie parole
Mi toglierà identità.
Per restituirmi
a quell' unico labirinto
al quale appartengo.
Come impronta digitale
sulle mie labbra.
Le tue.
A battezzarmi a nuovo nome.
A chiamarmi Amore.
Mentre muoio a me stessa.
Ogni volta
che come petali di gelsomino
mi sfiori le labbra
e mi profumi l'Anima.
Altro nome non ebbi
che Amore.
Quando l' appartenermi
era sentirti pulsare
tra le mie labbra.
In accoglienza della tua Essenza.
Gravida della tua Anima.
Per tutte le vite che non furono.
Per tutti i baci
che non mi rubasti.
E ora che sento le labbra
solcarsi come
un' impronta digitale
arata dalla tua assenza
sento il bisogno
di perdermi ancora.
In quel labirinto
delle tue dita sulle mie labbra.
Un attimo prima del bacio.
Un attimo prima di me.
Le hai sempre volute
sfiorare
un attimo prima di me.
Ad occhi chiusi.
Come un cieco che cerca
i suoi punti di riferimento
in un ambiente che non conosce.
Indugiavi ogni volta.
Ad occhi chiusi.
Mi lasciavi sospesa.
Tra attesa e desiderio.
E io mi perdevo in esso
Come in un labirinto
in cui non volevo
essere trovata.
Come seme
che germoglia al tuo passaggio.
Ad ogni solco.
Come una distesa di gelsomini
arrampicati
sulla mia bocca arida di parole
ma ebbra di te.
Della mano che li ha seminati
Mentre ti obliavi
tra le mie labbra
Trovando il tuo punto di riferimento
nel mio desiderio di te
Immemore del mio nome.
Ma non dell' unica cosa
che sono sempre stata per te.
Il tuo Amore.
Il tuo cieco Amore.
Quello che non ha
bisogno di occhi.
Perché profuma di gelsomino.
Che ti resta tra le dita.
Fino al prossimo bacio.
Fino alla prossima vita.
Tiziana Fenu
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