giovedì, aprile 22, 2021

💙Otto marzo 2020

 8 Marzo 2020


Oggi l'8 marzo lo voglio onorare e festeggiare io. 

Quest' otto infinito, che mi porta, come ali di farfalla a planare tra le mani socchiuse di quegli uomini che sanno ancora dare e ricevere. 

Quegli uomini che non tengono i pugni chiusi, in difesa e diffidenza, ma che sanno anche unire le mani, per stare un attimo con se stessi e con il Divino. 

Per ringraziare. 

Per poi aprirle e posarle sulle gote di queste donne , che con stupore, meraviglia ed emozione li guardano. 

Perché li aspettavano da sempre. 

Come fieri guerrieri spartani, che fendono l'aria al loro passaggio. 

Mentre si leva la polvere sotto i loro passi stanchi, provati da mille battaglie, da mille corpi calpestati, e sangue innocente versato per sopravvivere a se stessi. 

In quel desiderio struggente di strapparsi anche la pelle, insieme all'armatura, e gli stretti calzari e avvicinarsi scalzo e indifeso a quel caldo ventre. 

Rifugio e ristoro.

E trovare l'oblio nell' accoglienza. 

E in essa raccontarsi. 

Come se si trattasse di un altro sé che ha dovuto recitare il ruolo della vita. 

E poi unire le mani e scoprirsi insieme a sgranare le proprie fragilità come se fossero una corolla di fiori di gelsomino essicati dalle troppe arsure d'amore. 

E sentire quel tocco caldo e leggerlo che ne sprigiona ancora quel profumo di vita e di verità che lei tiene tra le mani, mentre si perde nei tuoi occhi. 

Io mi inchino come davanti alla più bella meraviglia e Dono del mondo, davanti alla vulnerabilità dell' Uomo. 

Che non è debolezza. 

È verità..

È accoglienza.

È fare spazio alla propria Donna nella propria intimità, nelle proprie pieghe. 

Non mi interessa sapere cosa fa nella vita.

Che cosa possiede.

Mi interessa sapere cosa l'ha forgiato a fuoco e a sangue, per arrivare ad essere l' uomo meraviglioso che ho davanti.

Voglio sapere di tutte le volte che ha dovuto affrontare la tempesta da solo. 

Le volte che ha avuto freddo o paura. 

Quando gli sono sanguinate le mani, e quante lacrime ha dovuto strozzare in gola. 

E a quando nessuno si accorgeva che le sue erano lacrime, e non pioggia sul viso..

Non può esistere nessuna Festa della Donna se non si onora anche il Sacro Maschile nell'Uomo. 

E io oggi onoro tutti quegli uomini che , riconoscendo la Sacralità in se stessi, hanno saputo riconoscere la stessa Sacralità di  Donna anche in me. 


Tiziana Fenu


©®Diritti intellettuali riservati


Maldalchimia.blogspot.com 


Otto marzo 2020





Adam Martinakis Artist

Nessun commento:

Posta un commento