L'idolo dell'Estremadura, è una struttura cilindrica in alabastro, risalente al III millennio a.C., ritrovata nella valle del Guadalquivir, nella penisola iberica.
L'altezza è di circa 13 cm, e il peso supera i 900 grammi.
Attualmente si trova al Museo Archeologico Nazionale di Madrid.
Questo idolo cilindrico, sembrerebbe, a mio parere, simboleggiare una divinità androgina.
La forma è chiaramente fallica, e ci sono elementi decorativi sia maschili che femminili.
Gli occhi a raggiera come un sole, richiamano l'elemento maschile, ma, essendo i raggi, in numero di 12 per ogni "occhio/sole", la riduzione teosofica del numero 12 è un numero 3(1+2), la perfetta triade creativa del Maschile e Femminile insieme.
Gli elementi decorativi sulla parte frontale, sono 4 per ogni lato, quasi delle braccia stilizzate che cingono la figura sul davanti, quasi a contenere il grembo.
Rappresentano i 4 elementi di Madre Terra, e i suoi punti cardinali, quindi, un chiaro riferimento all'elemento femminile.
La decorazione sul retro, invece, parrebbe richiamare una chioma lunga e ondulata, ma anche qui vi è una chiara simbologia grafica a zig zag che richiama l'elemento acqua, uterino (ricordo che presso gli antichi egizi, il simbolo che rappresentava l'acqua, era proprio un doppio motivo a zig zag, in continuità al simbolismo già presente in epoche cronologicamente più lontane).
I motivi sulla sommita', potrebbero rappresentare sia i capelli, che, ancora, l'elemento acqua, in questa forma quasi a "pioggia", con queste linee parallele.
Direi che questa statuina, indubbiamente sia un simbolo di fertilità e di unione del maschile con il femminile, essendo presenti sia l'elemento sole, che l'elemento acqua.
Sole(e quindi fuoco) e acqua, che con la loro sinergia, ingravidano Madre Terra, che con i suoi 4 elementi, si cinge il grembo.
È sempre emozionante interpretare e decodificare manufatti così antichi, eppure così simbolici, nella loro semplicità , e nelle loro forme pulite, ma altamente eloquenti.
Tiziana Fenu
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