Molto interessante questo post..
Ne avevo già sentito parlare, ma non ho mai approfondito. Sapevo che questa Dea era anche la custode delle sorgenti Sacre (questo collegato a
ciò che è scritto nel post, che il Lago di Nemi è in onore di questa Dea), e il culto delle acque, è molto diffuso qui in Sardegna
In Britannia e in Germania, Nemetona era associata a Marte, come nell’iscrizione di Bath, in cui viene indicata come sua consorte, probabilmente perché era una Dèa della guerra, forse identica all’irlandese Nemon.
Probabilmente era associata al pianeta Marte perché è simboleggiato dal Fuoco, e non poteva che essere una sua controparte femminile, associata all'acqua, per equilibrare la coppia di divinità
In Irlanda, le Dèe guerriere erano più importanti degli dèi guerrieri e di solito formavano una triade: Morrigan, Neman e Macha. Apparivano in forma di corvo. Talvolta Neman era consorte di Net, uno dei Tuatha De Danann, forse equivalente di Neton, che in una iscrizione spagnola è identificato con Marte. Forse Neman può essere identificata con Nemetona.
I Tuatha de Danaan sono considerati gli Antichi Shardana irlandesi...sicuramente ne abbiamo tracce anche qui in Sardegna..
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=2952179185110248&id=100009545872101
Riporto il testo di Roberto Giacalone
“CERAMI “ E LA GRANDE DEA DEI BOSCHI NEMETONA.
Il territorio ed il popolo degli Umbri, di gruppo linguistico indoeuropeo, faceva parte delle prime ondate dei Siculi, che giunsero nella nostra penisola dall'Europa Centro-Orientale intorno alla metà del II millennio a.C.
Questi popoli, probabilmente dalle influenze celtiche, adoravano la Dea dei boschi, dei labirinti o dei cerchi, Nemetona.
Con il loro giungere i sacerdoti e/o sciamani, attribuivano alle aree sacre dei boschi il nome di Nemeto/Nemus, che significa luogo sacro, area sacra o recinto sacro, dalla Dea dei boschi “Nemetona”, dove la stessa trovava la sua dimora.
All’interno del recinto, spesso, la Dea veniva raffigurata da un grande albero quale poteva essere una quercia secolare. Il termine Nemeton indicava l’insieme di più aree sacre.
Il Culto di Nemetona era molto diffuso. Si estendeva dalla penisola Iberica (dove esisteva una tribù gallo/iberica chiamata "la tribù dei Nemetati"), in Gallia, Anatolia, Scozia e in altre aree di confine. Nel recinto sacro, le genti praticavano delle libagioni, offrendo principalmente della selvaggina in sacrificio.
Il culto della Dea Nemetona, era anche conosciuto dalle tribù Romaniche dell’area Celtica, con il nome di Arnemethia.
Molti luoghi ancora oggi sono attribuiti al nome di Nemetona, come il lago di Nemi ed il suo nemus dedicato alla Dea Diana, Dea dei boschi, poco lontano da Roma.
Dalla mia interpretazione, nel sito archeologico di Cerami, noto una perfetta simmetria con il culto della Dea Nemetona.
Per tale motivo e per ragioni storico culturale, ritengo che bisognerebbe indicare il recinto sacro di Cerami EN, composto da Betili e non da Menhir, attribuendo loro il termine più consono, perché i Menhir, seppur affini, nello scenario culturale rappresentano tutt’altra cosa.
Allego un link dove si parla di Nemetona, con alcune foto di un ambiente rimodellato.
di Pierluigi Bonifazi
https://www.facebook.com/groups/339600200958725/permalink/369980864587325/


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