martedì, settembre 21, 2021

💚Statuina /tavola

 Statuina in terracotta a forma di "tavola", con corpo e collo ellittica e spalle arrotondate, risalente al periodo  Medio-cipriota I, datata al 1900-1800 a. C. circa, in terracotta, e proveniente, probabilmente, da una tomba di Alambra, a Granada, in Spagna, così come indica sommariamente la didascalia. 

Questa statuina è molto particolare, Inanzittutto per la forma, leggermente piatta.

Mi fa venire in mente un pesce piatto, una correlazione con l'elemento acqua, anche perché il corpo è contrassegnato a doppi e tripli moduli di elementi a zig zag, che sono stati universalmente decodificati come simbologia dell'elemento acqua.

I moduli sono verticali e orizzontali soprattutto nel girovita.

Le due mammelle sono all'interno di una doppia decorazione che richiama il pesce mistico della Vesica Piscis,

Potrebbero sembrare anche quasi due occhi.

Il volto ha la tipica conformazione a T nella zona sopraciliare, in angolo retto con il setto nasale.

La T è simbolo degli Iniziati, o perlomeno di figure di un certo rilievo.

I due archi sulla stessa, potrebbero indicare un'acconciatura, i capelli, ma sovrapposti e ravvicinati in questo modo, potrebbero rappresentare luna e sole con i loro rispettivi percorsi nella volta del cielo, sull'orizzonte delineato dalla linea dritta sopraciliare.

Due piccoli occhi presenti ai due lati del setto nasale, e due "branchie'(se restiamo nell'ottica del" pesce/acqua/Vesica Piscis ") laterali, contrassegnati da 4 fori ciascuno.

Il quattro è il simbolo dell'elemento Terra,, che come un grembo, accoglie l'elemento acqua, e l'otto simboleggia l'infinito, l'unione dei due elementi. 

Le braccia e le mani sono posizionate in quello che ho individuato, nelle statuine di questo tipo, come il centro energetico creativo umano, il chakra del plesso solare. 

È comunissimo vedere statuine antichissime in questa posizione, poiché rappresentano il potere latente dell'essere umano. 

Quello del chakra solare. 

Solare, perché è come una scintilla del  divino in noi, che vortica e crea energia creativa, fertile, di affermazione. 

È un gesto bellissimo, perché proprio lì, dove si posano le mani, nasce anche la vita, non solo l'essere Umano, nella sua potenziale realizzazione. 

È una statuina, questa, misteriosa, e intensa, nella sua simbologia, che unisce in sé, forse, la simbologia del pesce mistico, unione degli opposti, così come erano tutte le rappresentazioni delle divinità primordiali, androgine.

Non ha una morbidezza femminile, ma ha simboli femminili, come l'acqua. 

E nell'acqua, nel liquido amniotico gli opposti si incontrano, prima della divisione. 

È il luogo del sacro, del mistero, che non può essere palesato in modo chiaro e inequivocabile. 

E così, è giusto che resti. 


Tiziana Fenu 

©®Diritti intellettuali riservati 

Maldalchimia.blogspot.com 

Un grazie allo studioso e ricercatore Roberto Giacalone, per avermi passato questa splendida immagine.

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