giovedì, ottobre 07, 2021

💛Lastra di Pelau

Grande prof. Sanna.. 
Attendiamo la sua interpretazione. 
A me sembra già di scorgere in alto a destra, come scrissi per il retro della moneta del Sardus Pater, la conformazione della stella a 8 punte, che nella moneta risultava sopra il toro, ciò che poi sarà l'emblema della nostra bandiera sarda dei "quattro mori". 
I mori li giustifico con il fatto che siano etiopi come la regina di Saba(cognome tra i più diffusi in Sardegna), una grandissima Iniziata., moglie di Re Salomone, altro Iniziato ai grandi misteri delle scuole orientali, e con loro inizio' la discendenza dei Falasha, gli ebrei neri, un nome simile a "Pheleset" (Pelasgi), nome riconducibile anche alla pianta del falasco, presente in Sardegna, tipicamente usato per le capanne dei pescatori di Cabras (e ritorniamo sempre lì, dai Giganti di Mont'e Prama e al Sinis). 
Sulla stella a 8 punte, simbolo del Femminino, avevo già scritto(https://maldalchimia.blogspot.com/2021/04/la-simbologia-della-stella-otto-punte.html?m=0),, così pure sulla Regina di Saba(https://maldalchimia.blogspot.com/2020/10/i-motivi-pibiones-nella-cultura-sarda.html?m=1).. 
Stella a 8 punte già presente nel concio di Trachite di Nordule, già segnato con il simbolo di quella che diventerà la nostra bandiera, evidentemente. (https://maldalchimia.blogspot.com/2021/03/simbologia-dei-conci-di-trachite-del.html?m=0). 
 Nel concio sono presenti altri simboli, non facilmente visibili, a parte il Nuraghe a piramide tronca sulla sinistra e la doppia serie di triangolini da 6, in basso a destra.. 
In totale fanno 12, "su Santu Doxi" sempre presente, che, in riduzione teosofica, diventa 3, simbolo della Creazione, dello stesso triangolo e della "nascita /morte/rinascita", canovaccio alchemico di tutta l'Antica Civiltà Sarda. 
Ma se assembliamo i 6 triangolini, diventano un esagono, come il simbolo sotto il mento del Gigante di Mont'e Prama Efis, come già scritto tante volte(https://maldalchimia.blogspot.com/2021/02/la-geometria-del-6-nel-mento-del.html?m=0), simbolo degli Architetti Divini e di precise proporzioni auree facenti parte della Geometria Sacra, come il cubito reale, tramite il quale, la materia diventa manifestazione del Divino proprio per le sue precise proporzioni (https://maldalchimia.blogspot.com/2021/08/il-cubito-reale-sardo-simbolo-dei.html?m=0) Tanta narrazione in questa lastra, la Y, degli Iniziati, la protome taurina secondo il mio personalissimo sentire. 
Vedi il sesto, Sacro Archetipo Vav, con funzione congiunzione, Vav, ripetuto più volte, simboleggiato geometricamente da un esagono, è identificabile con la F del nostro alfabeto. 
La vedo ripetuta tre volte, nella lastra. Ancora esagono, quindi, espresso simbolicamente, e ripetuto tre volte, a simboleggiare la creazione. Questa lastra secondo me, parla della grandiosità dei costruttori Divini, che edificarono nuraghi, come quello rappresentato, in base ai parametri della Geometria Sacra, dei sei, e del "Su Santu Doxi". 
Tutti gli elementi mi riportano all'esagono, e al simbolo della bandiera sarda, primordiale, un omaggio a quel Femminino Sacro, esemplificato dalla Regina di Saba. 
E d'altronde, il Sigillo di Salomone è proprio una conformazione esagonale a 6 punte, dove all'interno sono inscritti due triangoli rovesciati che si intersecano, ad indicare lo spin creativo delle due polarità, maschile e femminile, necessarie alla creazione. Infatti ci sono due serie di 6 triangoli ciascuna, in basso a destra.. 
Quasi due esagoni che indicano, uno, il Maschile, è l'altro il Femminile, ognuno già completo di per sé, con le due polarità. Si incontrano, si sovrappongono, e creano. 
Sei più sei, fa 12, quindi 3. La perfetta creazione. 
La doppia croce centrale della "stella a 8 punte", conferma, secondo me, questo connubio sovrapposto di maschile e femminile insieme, uniti per l'atto creativo. Un rafforzativo del primario significato della croce, intersecazione dell'elemento maschile(verticale, cielo), con quello femminile(orizzontale, terra. 
Così come hanno ritenuto necessario fare una serie di 6 "triangolini/esagono" ciascuno, a rafforzare, già insito in ognuno di essi, il concetto di incontro tra le 4 polarità (due coppie di maschile/femminile), nella dimensione Terrena. Esattamente come davvero avviene. 
La navicella menzionata, secondo me, come ho scritto altre volte, visto la sua conformazione, a "" pesce/Mandorla Mistica" della Vesica Piscis, conferma questa rappresentazione della sinergia creatrice. 
 Non potevano rappresentarlo in modo migliore. Geniali, come sempre. 

 Tiziana Fenu 
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OSSERVATELA, AMMIRATELA, STUDIATELA. BELLISSIMA, UNICA. 
 E' una lastra scistosa rinvenuta in territorio di Pelau di Jerzu. 
Secondo me un capolavoro di scrittura ideografica che farebbe bella figura e la fortuna in qualsiasi museo del mondo. 
E' stata miracolosamente scoperta, murata in una parete di una vecchia casa (anni 'cinquanta del secolo scorso) di campagna, da due galantuomini, nostri grandi amici, altrimenti chissà dove sarebbe finita. 
Ciò permetterà in poco tempo, se si vorrà, la tutela e la conservazione nonché lo studio accademico - scientifico del reperto che, come ognuno può notare possiede disegnati (incisi), due degli 'oggetti' più caratteristici dell'epoca nuragica: una navicella con splendida protome di cervide ed un nuraghe, si direbbe, ugualmente 'splendido'. 
Un documento eccezionale, dunque. Con il 'decus' e il 'simbolo' subordinati al 'suono' ovvero alla parola. Infatti, la 'scrittura' del manufatto è ideografica a rebus e (anticipo qui un solo dato) il contenuto o senso è, ancora una volta nella cospicua documentazione del system nuragico 'a tutto campo', attinente alla religione del dio yh. La lastra senza ombra di dubbio fu realizzata da scribi che ben conoscevano l'arte dell'incidere e dello scrivere il sacro, scribi che vissero ovviamente nel periodo in cui sia il nuraghe sia la barchetta 'esistevano' e avevano un preciso significato in ambito prettamente religioso. Una lastra antichissima quindi, una testimonianza che forse (anzi senza forse, credo) illuminerà ancora di più quanto di straordinario del periodo nuragico stiamo scoprendo nel 'post Lilliu', cioè nel periodo dei rinvenimenti dei documenti (con lo studio di essi) attestanti l'uso della scrittura da parte dei nuragici. Ovviamente per saperne di più dovrete attendere il nostro articolo e il nostro studio apposito con tanto di 'traduzione' (interpretazione) che verranno pubblicati in Ottobre, con dovizia di particolari, nell'ormai noto blog (Maimoni blog) diretto da Sandro Angei. La presente foto vuole essere un omaggio per tutti coloro che in questi anni ci hanno seguito con affetto e soprattutto un riconoscimento per il valore del nostro 'dipartimento' improprio, con pochi o pochissimi mezzi ma con un cuore 'grande così'.

 Prof. Gigi Sanna, linguista, docente, autore, esperto in antiche scritture e alfabeti.

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