domenica, novembre 28, 2021

💛Megalitismo protonuragico(R. Giacalone)

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LE ZIQQURAT SICULE “I TURRIZZI” 


Per tenere vivo un filo logico sulle attitudini accomunanti tra i popoli e le strutture megalitiche presenti maggiormente sulle isole, quest’oggi, dopo aver parlato nei post precedenti dei Sesi di Pantelleria e dei Pagghiari di Favignana, evocando attinenze con gli aspetti megalitici proto-nuragici, vorrei aggiungere in questo contesto anche le piramidi sicule, dette “ i turrizzi”.  


I Turrizzi sono edifici con basamento rettangolare o quadrato, erette a gradoni, strutturate a secco con pietrame di roccia lavica. Le strutture si presentano con aspetti conici e con spigoli in parte arrotondati. Sulla loro sommità mostrano un altare raggiungibile attraverso una scala, che spesso ne costeggia i terrazzamenti.


Sulle piramidi Etnee ci sono molte opinioni contrastanti tra loro, alcune di queste riguardano il periodo di costruzione, il popolo che le ha messe in opera, o ancora la loro funzione… 


Per quanto riguarda le suddette piramidi “ i turrizzi”, vorrei ricordare che poco distante dalla nostra isola, se pensiamo quanto sia vicina la Provincia di Trapani alle coste del nordafrica, ci rendiamo subito conto che oltrepassando lo stretto di Gibilterra, a sud del Marocco troviamo le isole Canarie.


Sul territorio delle isole Canarie, insistono delle piramidi a gradoni in roccia lavica del tutto simili a quelle Etnee, ma non solo. Gli aspetti che ci accomunano alle Canarie sono molteplici, vorrei citare tra quelli più evidenti e degni di nota, le tholos di Risco Caído, (Gran Canaria), dove si praticava il culto della fertilità degli antichi Guanches  (popolazione, con un dna simile per caratteristiche a quello del primo uomo cro-magnon) e compararli  con le Tholos presenti in Sicilia, come la Gurfa di Alia (PA) e molte altre. 


In questo contesto di strutture megalitiche, sia ipogee che apogee, vanno prese in esame anche i tumuli sia delle Canarie che i  pagghiari dell’isola di Favignana (TP) o ad altre strutture simili di cui vi fanno parte anche i sesi.


Il megalitismo, nel passato, è stato trascurato dagli archeologi perché considerato come una via chiusa, una via che difficilmente portava risultati, “notorietà”. Questo perché il materiale su cui applicarsi e approfondire studi era considerato mancante o di scarso valore e interesse. 


Per fortuna oggi le cose vanno diversamente, è cresciuto l’interesse in modo esponenziale, ma molti archeologi non sono esperti in materia di megalitismo e la paura che facciano danni è la cosa che più mi preoccupa, sento troppo spesso l’uso di una terminologia erronea ed applicata ad uso scientifico… un buon archeologo non è solo metro e bussola.

Megalitismo protonuragico (R. Giacalone)















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