lunedì, settembre 19, 2022

💙10/09 /2022 Luna Piena in Pesci

 Sabato 10/09/2022, abbiamo una Luna Piena in Pesci.

Un plenilunio governato dall'energia del sedicesimo Sacro Archetipo Ebraico Ayin, con funzione "corrispondenza". È un'energia molto importante, che definisce le nostre frequenze, e le corrispondenze, che creano, nella realtà che si crea intorno a noi, come co-crearori per risonanza.

Lo stesso glifo del segno dei Pesci, parla di questa corrispondenza, come un Tao.

Siamo alla fine di un percorso, l'ultimo segno zodiacale. Molti cicli si sono chiusi, probabilmente anche karmici, o perlomeno, questo, di questo plenilunio in Pesci, è il momento giusto per un ulteriore scrematura e purificazione.

Siamo chiamati a sentire la profondità di questo segno d'acqua. Una profondità oceanica che risponde alle leggi dell'Universo.

Che gli corrisponde, anche nelle sue intime profondità e tempeste. L'energia della corrispondenza, del nostro Archetipo Ayin, è particolarmente forte in questi segno zodiacale, poiché anela, come il mare verso il cielo, ad una corrispondenza che trascenda la materia, la divisione, e che si congiunga con la sua controparte animica, divina.

È l'energia universale cosmica che ci richiama costantemente alla vita, nonostante le perdite, i fallimenti, gli abbandoni, le sconfitte. I lutti.

Non c'è separazione nella nostra Essenza, nella nostra Anima. Siamo Alfa e Omega, inizio e fine, come i due pesci, speculari ed opposti, del glifo dei Pesci.

Il Pesce per definizione, è quello della Vesica Piscis, che implementa in sé, le due polarità in equilibrio.

E quando sappiamo gestire queste due polarità, le nostre contraddizioni, sappiamo come utilizzare una visione totale.

Infatti, l'Archetipo Ayin, in origine, era rappresentato da un occhio, simbolo della Sapienza.

L'occhio dell'Anima, riflesso di quello divino, in corrispondenza con esso.

Capace di entrare dentro la realtà, nella sua profondità, e comunque capace di trovare quella falda d'acqua collegata alla sorgente.

Una sorgente di energia.

Si può percepire la nostra energia, dal modo in cui guardiamo il mondo, le cose, le persone. Non si può avere una buona energia, uno sguardo benevolo, se non manteniamo sempre attiva questa corrispondenza, questa corresponsione d'Anima con il Divino.

E questa corrispondenza, non la si trova in superficie, ma nelle nostre più intime profondità.

Nella nostra verità, nel nostro dolore, nelle nostre tenebre. Nelle nostre fondamenta.

Più siamo radicati nella nostra Coscienza, nella nostra dimensione universale, spirituale, più possiamo sperimentare l'apertura della nostra visuale, del nostro occhio divino. Del nostro occhio della Sapienza, delle nostre vere radici.

Può andare a fuoco la sommità della Torre, come nell'Arcano Maggiore XVI, ma le fondamenta restano, perché si elevano oltre la materia.

Le perdite, servono a ritrovare la nostra sorgente interiore, inesauribile, che non consentiamo che gli eventi esterni ci inaridiscano. Ci si rimette sempre in gioco.

In una estrema, intima, dialettica di vita, con noi stessi, Inanzittutto.

Anche quando l'occhio, non è visione amplificata, sorgente. Ma anche quando piange. L'occhio fisico può essere tante cose. Può rappresentare tante distorsioni. Le immagini si imprimono sulla retina, al contrario, rispetto a come sono. È il cervello che le elabora nel verso giusto.

Ma l'occhio divino, l'occhio Ayin, no, non mente. È morte e rinascita insieme.

È lo squarcio del velo, dell'illusione, della separazione. Dell'entrare nel Logos Divino, nei suoi parametri, nel linguaggio universale della completezza della creazione, che implementa in sé anche il concetto di distruzione, come nell'Arcano Maggiore della Torre.

Ed è in questa dimensione tra le due polarità, tra vita e morte, tra costruzione e distruzione, tra esterno ed interno, tra luce ed ombra, tra energia maschile e femminile, tra accoglienza e chiusura, che, in questo plenilunio in Pesci, siamo chiamati a trovare la nostra intima dimensione di corrispondenze, attraverso nuovi orditi, nuove forme di canovacci archetipali, che ci legano ad un'Anima Universale. Ad un senso della vita che trascende le limitazioni umane, e che ci porta ad una consapevolezza e dimensione superiore, accesso che dobbiamo sdoganare anche a livello fisico, dell'amigdala, spesso atrofizzata.

Avevo già scritto a proposito dell'amigdala ( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/08/maria-maddalena.html?m=0) 

"L'amigdala nel nostro corpo, funziona nello stesso modo. Incide memorie. 

A volte anche memorie delle vite passate. Un grande archivio, dove ci possono essere memorie che influenzano le nostre emozioni, i nostri sentimenti, la nostra reattività, costringendoci a volte, in una reiterazione e ciclicità che si ripercuote sul nostro percepire e interagire. 

Ma se l'amigdala è strettamente collegata al Sacro Femminino, alla Magdalena, con queste 4 consonanti in comune, che sembra che diano la direzione di 4 nuovi punti cardinali, la via da seguire, per queste nuove coordinate, è aprire il cuore ad un Femminino puro, non ferito, non risentito, non memore di ciò di cui è stato sottratto. Purificato. "

È il Femminile per eccellenza, ad essere in equilibrio con le due polarità opposte : la Tanit, Inanna, la Dea dei Serpenti minoica, e molti antri Sacri Femminini. 

Perché il Femminino è equinoziale, è est ed ovest, è nascita e morte. È continuo Rinnovamento, continua vita, perché non è separato dal divino. 

Le radici del suo elemento terra, cercano l'acqua in profondità, anche nelle tenebre. 

La corrispondenza che crea nel suo grembo, con lo spermatozoo, crea la vita. 

Essere in costante modalità Ayin, consente questa creazione, questa corrispondenza continua, dove l'illusione si squarcia. Dove ci si sente fluire in una continuità, che è maestra di vita, oltre i limiti umani, oltre il possesso, oltre la perdita, oltre l'illusione.

Siamo già tutto ciò che dobbiamo e possiamo essere. 


Tiziana Fenu 

©®Diritti intellettuali riservati 

Maldalchimia.blogspot.com

10/9/2022 Luna Piena in Pesci



Nessun commento:

Posta un commento