lunedì, ottobre 09, 2023

💛Impari

 "impari"

Il Sardo è una lingua omeostatica.

Tende a cercare l'equilibrio tra le parti, come lo cerca sempre tra maschile e femminile, tra Sole e Luna, tra pieno e vuoto, tra luce ed ombra. 

"Impari" in italiano, vuol dire differente, diverso

"Impari", in lingua Sarda, vuol dire insieme, sullo stesso piano. 

Dove la reciprocità si accosta anche a quel concetto dell'imparare che presuppone reciprocità tra ricevente e donatore, scalzando quel vecchio e gerarchico concetto "dell'insegnante". 

"Innoi, seusu tottusu imparausu"

"Qui siamo tutti imparati". 

Qui il "sapere" circola, attraverso le mani, i gesti, i silenzi, il fare.

Tutti allo stesso livello.

Tutti nello stesso fluire di silenzio e di conoscenze e arti antichissime, in totale e armonioso fluire con i ritmi dell'Universo, della Natura. 

Tutti sanno, e nessuno lo dice. 

Tutti sanno e nessuno insegna.

Non si necessita di ergersi a docenti, a maestri.

Nessuno resta un passo indietro.

C'è Armonia, c'è complementarietà.

C'è sinergia tra Opposti e complementari, che creano.

Si impara, "impari". 

Si impara, insieme

E insieme, i Sardi, hanno creato quelle meraviglie uniche e numerose che tutto il mondo ci invidia. 

Civiltà matriarcale, perché alchemicamente è custode di questa sinergia, ma soprattutto Civiltà sinergica, collettiva.


Tiziana Fenu

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Impari




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