lunedì, marzo 25, 2024

💛Dante e la Sardegna

Giornata dedicata a Dante. 

Dante e la Sardegna 

Oggi 25 marzo, di celebra l'inizio del viaggio di Dante,  nell'aldilà, nella Divina Commedia, nel 1300

È anche il giorno in cui si celebra l'Annunciazione del Signore o della Beata Vergine Maria, nella religione cristiana, cioè l'annuncio del concepimento virginale, di Gesù che viene fatto a sua madre Maria e a suo padre Giuseppe dall'arcangelo Gabriele. In alcuni contesti regionali è detta "Conceptio Domini" o "Conceptio Christie". 

Astronomicamente, invece, oggi si verifica un Plenilunio in Bilancia e un'eclissi lunare penombrale, già manifestata. 

In epoca romana  il 25 marzo, per volere di Giulio Cesare, si festeggiava l'Aequinoctium Vernum, nome latino dell'Equinozio, quando il Sole sorge e tramonta rispettivamente ad Est e ad Ovest, e passa per l'equatore celeste (punto d'Ariete), che sarebbe il punto d'intersezione tra l'eclittica e l'equatore celeste in cui il Sole passa dall'emisfero australe a quello boreale (cioé il Sole sorge  a nord, sopra l'equatore celeste). 

Veniva considerato un momento di creazione, di nascita e rinascita 


Un interessante viaggio alla scoperta di Dante, e il suo legame con la Sardegna, e con i Sardi, nominati più volte nella Divina Commedia. 


https://meandsardinia.it/dante-e-la-sardegna-verita-inesattezze-e-luoghi-comuni-sullisola-nellopera-dantesca/


E comunque, anche Dante conferma, che le  donne sarde andavano in giro con il seno scoperto, così come vengono rappresentate le donne minoiche, e così come è rimasto nella nostra tradizione, il corpetto che lascia scoperto il seno.

Come era tradizione minoica, ripresa da quella Sarda, senza ombra di dubbio ( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/03/dea-dei-serpenti-minoica.html?m=0) 

Tuttavia, il poeta le colloca in Purgatorio, perché meno scostumate delle donne fiorentine: “ché la Barbagia di Sardigna assai ne le femmine sue più è pudica che la Barbagia dov’io la lasciai”(XXIII canto)

Nel Canto XXIII del Purgatorio versi 94-96 fa dire infatti a Forese Donati: "Chè la Barbagia di Sardigna assai nelle femmine sue è più pudica che la Barbagia dov’io la lasciai".

Secondo le chiose del secondogenito di Dante, Pietro Alighieri, le donne sarde andavano addirittura discinte e sovente addirittura nude. Per lo storico Alberto Boscolo “era vero che le donne di Barbagia andavano con il seno scoperto, perché due secoli dopo i vescovi le obbligavano a coprirselo con un largo fazzoletto”


Dante parla della Sardegna e dei Sardi nei canti XXII, XXVI, XXIX, XXXIII dell’Inferno e nel VII e XXII del Purgatorio. Fra le regioni storiche sarde vengono nominate la Barbagia, la Gallura e il Logudoro( https://www.google.it/amp/s/truncare.myblog.it/2021/01/04/dante-la-sardegna-e-la-lingua-sarda/amp/?espv=1)


Maldalchimia.blogspot.com

Abito tradizionale di Laconi

Dante e la Sardegna




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