sabato, luglio 20, 2024

💛Grotta di Santadi /Giorgio Secci

 Da un post di Giorgio Secci( https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=2651925814956164&id=100004163136820) in cui parla di una Grotta di Santadi 

Riporto il testo e l'immagine della grotta

"Forse non  tutti  sanno che ...                              Nel territorio  di Santadi , esiste  uno dei luoghi magico-energetici tra i più  antichi del mondo nuragico isolano , localmente conociuto come "rutta fraigada" = la grotta costruita ; si tratta di un grande grottone granitico, dove al tempo dei Nuragici era chiuso da delle mura (oggi ancora visibili i crolli)  e presenta due aperture, una esposta a Sud e l'altra esposta a Est ; e secondo le leggende shardana al suo interno si praticava il rito di incubazione. Ed è tutt'ora un luogo magico, dove è ancora possibile fare una sana  meditazione che  può cambiarci letteralmente la vita". 

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Ho scritto più volte, come le Domus de Janas siano orientate ai solstizi. 

Anche le Tombe dei Giganti, generalmente sono orientate a sud est, periodo in cui il sole sorge, nel solstizio d'inverno. 

Nessuna punta al Nord. 

Sull'asse sud-est, che traguarda l'alba del solstizio invernale, Nord-ovest, che traguarda il tramonto del solstizio estivo, sono edificati, come abbiamo visto dai miei post, anche il Tempio di Astarte sulla Sella del Diavolo e il pozzo Sacro di Santa Cristina a Paulilatino. 

Luoghi, quindi, legati al Femminino, alle acque amniotiche trasformatrici, ma anche alla sinergia taurina/uterina.

I solstizi corrispondono alle due porte principali, quando il Sole, simbolicamente ed esotericamente, cambia rotta e torna indietro

Il buio del solstizio invernale, è un percorso iniziatico nell'oltretomba, un'iniziazione sciamanica nel mondo degli Inferi, nei misteri divini.

Infatti l'ingresso in questa dimensione è traguardata dalla porta degli Dei, del Solstizio invernale, mentre l'uscita è traguardata dalla Porta degli Uomini, nel Solstizio estivo. 

Sull'asse sud-est, all'alba del solstizio invernale, si entra nel grembo di Madre Terra( il Capricorno, infatti, è un segno di terra), come il seme, sepolto che al buio, matura la gestazione, esattamente come nei riti di incubatio, in cui la trasformazione avviene nel buio, nella solitudine, nell'intimità della propria dimensione sacrale. 

È la sfida alla rinascita, che viene celebrata, con la metafora, legata alle tradizioni popolari, del Sole Bambino, della Natività, ma anche della Dea Sol, nei paesi del Nord Europa, che guidava i cavalli del carro solare, per portare luce nel mondo. 

È un periodo in cui, nell'antico Egitto si festeggiava anche il dio Horus. 

E l'Oro, alchemicamente, è il passaggio finale, la tappa, del percorso iniziatico di discesa dentro sé stessi, proprio in una grotta, in un passaggio stretto, come può essere il canale uterino delle Tombe dei Giganti, la discesa in un pozzo, un nuraghe, una Domus, un luogo oscuro, nascosto, in cui l'interiorizzazione favorisce la rinascita. 

Anche l'ingresso dei nuraghi, punta a sud-est, e questo, magari, non solo per un significato simbolico, ma anche per una funzione pratica, perché da nord ovest, arriva il freddo maestrale, mentre da sud est arriva il caldo scirocco, e per vedere il sole all'alba nei mesi più bui del solstizio invernale. 

L'est di uno dei due ingressi di questa particolarissima grotta a Santadi, è esposta al sorgere del Sole, ma anche al vento dell'est, il Levante, che è il vento dei nuovi inizi, delle rinascite, legato all'elemento Aria, ad una dimensione, quindi, soprannaturale 

Il sud, verso il quale è orientato l'altro ingresso, è correlato all'elemento Fuoco, e al vento di Scirocco. 

Governa il mezzogiorno, quando il Sole  è più alto nel cielo, il momento di maggiore luce e calore. 

Sicuramente, i nostri Antichi Padri, avevano profonde conoscenze astronomiche, tanto da orientare le loro opere architettoniche, i loro luoghi sacri, ai solstizi ed equinozi, e alle mappe stellari, come nel caso del Nuraghe Santu Antine a Torralba ( provincia di Sassari) e i 7 nuraghi limitrofi che,  secondo il ricercatore Augusto Mulas, ricalcano la disposizione delle Pleiadi. 

Ma d'altronde, gli sciamani-sacerdoti, delle antiche civiltà, erano abili astronomi capaci di coordinare in terra le dinamiche stellari, per un'ottimale organizzazione sociale e agricola, traguardando tempi di semina, aratura e mietitura. 

Culti solari e strali, certo, ma anche strutture che sono dei veri e propri osservatori astronomici, attraverso i quali, la ierocrazia "legava cielo e terra", "umano e divino" attraverso dei sacrari architettonici che rappresentavano un cosmo che esprimeva il Divino attraverso ierofanie divinizzanti, attraverso ierogamie tra cielo e terra, tra sole e luna, tra sole e acqua, tra luna e acqua, tutti simboli universali di vita e di morte, riportati fino ai tempi recenti, attraverso la mitologia romana e greca, che ricalca la spiritualità di queste civiltà antichissime. 

Basti pensare al mito di Demetra e Kore, legate alle dinamiche solstiziali. 

E il Solstizio, per antonomasia è sempre stato legato al Femminino e alla sua dimensione gravidica del seme nel grembo di Madre Terra. 

Terra, come il segno del Capricorno, rappresentante del Solstizio invernale e acqua come il segno del Cancro, rappresentante del Solstizio estivo. 

In senso iniziatico, si scende delle profondità del grembo di Madre Terra, dove si ritrovano le proprie radici, e nell'acqua si ritrovano le Memorie ancestrali degli Avi, attraverso il viaggio in solitaria dell'Eremita, l'Arcano Maggiore IX, che guida il suo cammino, solo con la sua luce interiore, corrispondente all'Archetipo Teth, il grembo, il Femminino, la Kundalini, il Labirinto, la Spirale. 

Basti pensare alla spirale del numero del numero 9. Nelle rappresentazioni dei Misteri Eleusini, mi è capitato di vederle, pur essendo di epoca molto più recente. 

Simbolo presente trasversalmente in ogni epoca e civiltà. 

Ma d'altronde, lo schema dei nuraghi, visto dall'alto, non è forse una spirale, un labirinto il cui ingresso uterino è orientato metaforicamente verso l'alba del solstizio invernale, quando il sole ingravida la terra, e il seme /eroe rinasce a sé stesso in quello spazio sacro che è contemporaneamente vuoto e pieno, fallico e uterino? 

Questa "rutta fraigada", questa  "grotta costruita", lo dice la stessa parola, sarà stata  "manipolata" per avere questo tipo di orientamento sud-est, nei due ingressi, finalizzato proprio a dei processi alchemici di rinascita e di connessione con il Divino? 

Può essere. 

E il mistero, la rende ancora più affascinante. 


Tiziana Fenu 

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Grotta di Santadi/Giorgio Secci




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