lunedì, novembre 04, 2024

💜Allineamenti solstiziali

 Sirio era associata ad Iside e Arturo si trova nella parte inferiore dell’immagine maschile di Boote, più o meno in corrispondenza della parte del corpo umano in cui si trovano i genitali.

Come non vedere nelle due stelle i simboli del Dio e della Dea che si accoppiano per generare il Figlio Divino?  Per gli Egizi l’accoppiamento di Iside-Sirio sarebbe avvenuto con Osiride-Orione, e non con Arturo.
Ma sappiamo anche che per gli antichi Egizi le corrispondenze tra stelle e divinità erano molto fluide, ed è ben possibile che in tempi più remoti il mito del Dio e della Dea sia stato associato anche alla coppia Sirio-Arturo.
Siamo ben lungi dal conoscere tutta la teologia stellare degli Egizi e le sue remote radici, come dimostra il fatto stesso che i segreti di questa Astronomia Sacra non sono mai usciti dai templi, né sono stati in alcun modo mai tramandati per iscritto.
Certo è che l’Archetipo del Dio e della Dea che si accoppiano per generare un Figlio Divino, e lo stesso universo manifesto, ha segnato profondamente tutte le religioni del mondo antico, e che uno dei fattori stellari associabili a questo Archetipo è sicuramente questo antiparallelo di declinazione tra la massima di Arturo e la minima di Sirio, che in tal modo inquadrano come loro declinazione media l’equatore celeste. Forse la Grande Piramide è stata costruita anche e soprattutto per rendere Giza una sorta di “attrattore terrestre” del Grande Inquadramento Stellare. Infatti, a quei tempi mancava ancora un anello della catena, ed era proprio quello corrispondente ai +30 gradi di declinazione, che fu “riempito” solo al tempo della nascita di Gesù, quando la brillante Polluce raggiungeva proprio questo valore come sua massima declinazione.
La mia ipotesi è che la Grande Piramide costruita a una latitudine di +30 gradi (in ideale corrispondenza con la minima di Aldebaran a -30 gradi di declinazione) sia stata realizzata proprio per “riempire” sul piano terrestre questa casella mancante, diventando così una vera e propria “stella terrestre” finalizzata ad attrarre nel luogo gli effetti del Grande Inquadramento Stellare. Infatti, nella concezione tradizionale Cielo e Terra si specchiavano e completavano a vicenda, e quindi non è la megalomania di questo o quel faraone il vero motivo per cui gli Egizi costruirono questi ciclopici monumenti. Quando in epoca cristiana Polluce giunse a completare il Grande Inquadramento Stellare, i suoi effetti si trasferirono a Gerusalemme.
Non a caso a Giza il tramonto del Sole al Solstizio estivo avviene a circa 61 gradi di azimut, cioè esattamente o 45 gradi come loro massima o minima declinazione, oppure che inquadrano queste declinazioni tramite le loro minime e massime.
Ma soprattutto sono di fondamentale importanza – in particolare per la nascita di culti e religioni – le stelle che raggiungono una massima o minima declinazione pari a quella dei Solstizi e dei Lunistizi, oppure che inquadrano Solstizi e Lunistizi tramite la loro massima e minima declinazione. Quanto agli inquadramenti, i casi di maggiore importanza sono quelli in cui una stessa stella brillante inquadra Solstizi o Lunistizi tramite la sua ultima massima e minima declinazione raggiunta.
Questo non significa che due stelle diverse che inquadrano Solstizi o Equinozi non siano anch’esse produttive di effetti significativi. Ma quando è una stessa stella che tramite la media della sua ultima massima e minima declinazione inquadra i Solstizi (o anche gli Equinozi), essa nel corso del ciclo precessionale verrà  sicuramente in primo piano come “creatrice” di importantissime ed epocali svolte nella vita religiosa e culturale dell’uomo.
Ed è appunto ciò che è accaduto a Spica, Castore e Polluce (e di Regolo per diretta corrispondenza con i Solstizi), cioè proprio le stelle che fin dalla pubblicazione de L’Astrologia Stellare e il Mistero di Gesù avevo indicato come quelle più direttamente collegate alla nascita di un Figlio Divino da una Vergine e all’avvento della nuova religione destinata a cambiare il mondo. Il bello è che, pur essendomi accorto fin da allora di questo loro ruolo fondamentale in questi eventi della storia sacra, quando ho scritto quel libro non avevo ancora idea del fatto che ciascuna di queste tre stelle – quindi tutte e tre! – inquadravano esattamente i Solstizi tramite la loro ultima massima e minima declinazione.

Tratto da "L'antico Egitto. Gerusalemme e le stelle" di Giacomo Albano
Maldalchimia.blogspot.com

Solstizio d'inverno.
Il sole si allinea ai templi di Karnak, Hashepsut e Qasr Qarun

Importanza dei solstizi



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