Giornata interessante, secondo il mio personale sentire.
Si festeggia la Liberazione. Probabilmente è già in atto. Sotterranea e silenziosa.
Se sommiamo la data di oggi, come risultato abbiamo un 20, Sacro Archetipo Resh, funzione testa, Arcano Maggiore XX del Giudizio.
È la dimensione della Coscienza, che diventa consapevolezza, con capacità di esprimere Giudizio.
Rappresenta il "20", la forma che perfeziona e completa, il rinnovo delle cose in relazione al loro movimento ( il due e lo zero che si scambiano vicendevolmente di posto), dove la materia viene lavorata in verticale attraverso una funzione guaritrice del Soffio Divino, proprio a livello di Resh, che indica "la testa", il vero pensiero che va in miglioramento verticale verso l' alto, il divino.
Il geroglifico egiziano che esprimeva la Resh era rappresentato da un ovale in orizzontale, l'organo sessuale femminile, in accoglienza, in ricezione.
Ad indicare che le cose " in basso" sono fecondate dal Verbo, dallo Spirito Santo, che feconda quindi la Parola, la bocca, la parola di colui che è nello stadio iniziatico di Resh.
Infatti Resh ha una funzione sublimante, dove tutto è possibile, nella totale tranquillità interiore consapevole del continuo miglioramento.
Il 20 che era partito da uno"02"
È formato dal "2", la lettera Beth, secondo Archetipo, che ha la funzione di *contenitore", e dallo zero, che non contenendo nessun valore, esprime ogni valore possibile.
Ed è proprio lo zero( che tra l'altro indica il femminile creativo, quello che crea potenzialità in ogni numero), oggi, il mio "sliding door', un potenziale grembo, che si affianca ad un altro grembo concreto quale è il "20" che rappresenta la Beth,( lo Spirito Santo )non più in forma ideale, ma concreta, sublimata, cristallizzata.
È l' Adamo Terrestre.
La Monade.
La coppia terrena dell'Adamo Celeste
Non è ancora verbo totalmente oggettivato, ma è creazione, il disordine che ha in sé la scintilla creativa, con un valore indeterminato, totalmente in crescita attraverso il gioco delle polarità..
Grazie a quella materia oscura dello zero di ciò che non è, ma che si oggettiva grazie alla parola, al verbo, alla Testa, che è Resh( il luogo dove avviene l'illuminazione, la Testa Bianca, del Benedetto in Verità, la Corona, la consapevolezza, il rinnovamento continuo) prima di arrivare al Ternario divino perfetto, con estrema fede, ricca di Conoscenza e di Consapevolezza che è stata risvegliata in noi.
Il 20 presso i Maya era il Dio Solare
E il numero subito prima è il 19, l'uomo che raggiunge la propria divinità.
Mi viene in mente un modo di dire sardo :
"s' esti arresciu", che significa "si è incastrato".
"Arresciu" ..."ar- resc"..ricorda molto "Resh" , ad indicare che la testa è un luogo bellissimo, ma è anche il luogo dove restiamo spesso incastrati, nell'illusione della battaglia fra bene e male, tra giusto e sbagliato, tra maschio e femmina e ogni tipo di dualità.
Può essere un luogo infernale, povero, dove si resta "arresciusu", incastrati , appunto nelle proprie proiezioni , dualità e divisioni, senza verità, che necessitano invece, di essere integrate, e diventano benedizione, possibilità, via di uscita.
Oggi questo "20" è la "sliding door", la possibilità di benedizione, di via di uscita, al di fuori del rumore, in una funzione perfezionante, che solo la Testa , la Resh, può offrire, attraverso la sua stessa autoguarigione, al di la delle classificazioni e schematismi mentali, dove lo Spirito ingravida la materia ( il doppio grembo Beth-2 e lo Zero), sublimandola, grazie al Fuoco( che è il simbolo dello Spirito).
Siamo in luna calante in Ariete, segno di Fuoco, sempre in perfetta sincronia, le dinamiche energetiche dell'Universo.
Perché è necessario mantenere la Fiamma sempre ad un costante grado di consapevolezza, in modo che illumini anche le nostre zone dormienti, per l'ascensione della materia, che rinasce dall'intelligenza, con la testa.
Attraverso il discernimento e il giudizio.
E infatti, la Resh nei tarocchi è proprio il Giudizio, il Maestro Interiore, la reintegrazione, la Verità che si rivela nella sua integrità, e che lo connette al Fluido Universale, rendendolo Oro, purificato, guarito, in una continua Innocenza ritrovata che si rinnova continuamente.
E la musica che ci consente questo continuo miglioramento è solo una, da perfezionare nella Testa , nella Resh, dove si perfezionano tutte le cose che vengono sublimate : quella del Cuore, dell' Amore.
Testa, la Resh, deve essere illuminata, in questo percorso iniziatico.
Nella testa, vi è il Fuoco consapevole, il Fuoco del vero risvegliato, legato alla kundalini, al Sacro Femminino.
Anche Atena/Minerva, nella mitologia greco /romana, nasce dalla testa di Zeus.
Da un mio scritto ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/03/festa-delle-donne-athena.html?m=0)
"La sua figlia prediletta, per via della sua sua saggezza, intelligenza e perché era una guerriera.
Ma nasce da una sfida, da cui esce vincitrice.
Figlia di Zeus e Metis( figlia di Oceano e Teti),a Zeus era stato oracolato che Metis, fedele consigliera di Zeus, quindi, testa pensante e attiva di Zeus, che, diciamocelo, era un filino "scapestrato", avrebbe dato alla luce un figlio più potente del padre destinato a spodestarlo.
Metis è un'Oceanina, figlia di Oceano e Teti, personificazione della saggezza e dell'intelligenza astuta.
Chiusa per sempre al suo interno, Metis trasmetterà a Zeus la conoscenza esatta degli eventi incerti, del futuro, della giusta condotta per essere in tutto e per tutto il re degli dèi.
Metis è la qualità mentale e pratica fondamentale del portare a termine le operazioni lavorative più complesse.
È discernimento.
Metis, la radice fonetica di meticolosita', di perfezione, come il nostro Archetipo Resh, con funzione "perfezionante".
Zeus, allora, spaventato dalla profezia, con l'inganno, convinse Metis a tramutarsi in una mosca, secondo alcune versioni, mentre in altre, riporta che venne trasformata in una goccia d'acqua, un'acqua che si "adatta" a qualsiasi contesto, e la ingoiò.
Ma la dea continuò la sua gestazione all’interno di Zeus e, a suon di colpi di martello, cominciò a creare un’armatura per la figlia.
I colpi erano così rumorosi e incessanti che, al momento del parto, Zeus avvertì dolori così strazianti e un mal di testa tanto insopportabile che chiese a Efesto, il fabbro divino, di spaccargli la testa con un’ascia bipenne, simbolica, visto che indica la sinergia degli Opposti.
Minerva nasce già adulta, sapiente e guerriera. armata di elmo, corazza, scudo e lancia.
Infinitamente astuta.
Nasce nella dimensione dell'Intelletto, che non è solo intelligenza umana, ma ne rappresenta l'Ottava superiore, quella che è in connessione con la nostra dimensione divina.
Athena che fece dono di un olivo, dalle infinite proprietà, alla città a lei dedicata, Atene.
Si diceva anche che la dea Atena avesse scolpito con il legno di quercia la polena parlante della nave Argo sulla quale erano imbarcati gli Argonauti alla ricerca del vello d’oro, in viaggio verso la Colchide.
Simbolicamente, quindi Atena, come Via Maestra, portatrice di luce e conoscenza, di Sapienza.
Un'energia talmente potente, quella del Femminino rappresentato da Metis e da Athena, nella sua forma manifesta, che Zeus ne vuole acquisire la paternità, come una gestazione.
La nascita simbolica di Athena dalla testa di Zeus ci insegna che ciò che è di dimensione del Femminino, la gestazione viscerale, di pancia, non può essere acquisita o sostituita dal Mascolino.
Ma vi è un altro tipo di gestazione, quella di testa, quella sublimata, quella dell'Essenza, che rappresenta proprio il nostro Archetipo Resh, che è esotericamente legato a Saturno ( e in questa giornata di Liberazione abbiamo tre pianeti femminili, luna, Saturno e Venere in congiunzione).
Mi ha colpito leggere, che il valore numerico, ghematrico della Resh, che è 200, corrisponde al valore ghematrico della parola ebraica "etzem", che significa osso, ma anche Essenza, oltre che essere il 200 è anche il numero atomico dell'elemento calcio, "si-Dan" in ebraico, che ha in sé il giudizio (dan), quella di Dan era anche la tribù dei Giudici.
L'antica tribù dei Dan, Shardana sardi.
Gli Shar-Dan
Questo concetto rimanda proprio all'Arcano Maggiore XX del Giudizio
Resh come forza attiva e creatrice del pensiero, in cui l’essere umano attraverso l’uso dell’intelletto può superare i limite della sua condizione ed ascendere verso i livelli più sublimi e reconditi del Creato.
Questo aspetto della vibrazione della Resh, è proprio la connessione con le potenzialità dell’intelletto.
Resh come valore ghematrico 200, è un'estensione potenziata del secondo Archetipo Ebraico Beth, il Sacro Femminino, che contiene, che offre Forma, affinché la creazione si manifesti con valore ghematrico 2, rappresentato dall'Arcano Maggiore II della Papessa.
Ed ecco che ritorniamo alla Papessa, alla dimensione dell'Intelletto di Athena.
Capace di discernimento e giudizio.
Un Femminino che ha una visione di insieme, che vede oltre il velo e oltre il buio( la civetta dai doppi occhi, attributo di Athena), che ricompatta, come l'Archetipale Femminino Iside, che ricompatta il corpo smembrato di Osiride e crea la vita dalla trasmutazione del quattordicesimo, andato in sacrificio, reso sacro per la trasmutazione in Oro, in Horus.
Il mio augurio, come Donna, è che la nostra Essenza, possa nascere in ogni Uomo, come sublimazione che colga la nostra bellezza interiore, la nostra forza, il nostro intelletto, la nostra capacità creatrice, non come emulazione di una Partenogenesi che ci è innata.
Athena nasce a sé stessa, non per gestazione, per mano di Efesto, simbolo del Fuoco, di cui il Femminino è simbolo archetipale, come ho scritto.
È il Fuoco interiore di Madre Terra, il Fuoco ctonio, il Fuoco Sacro sempre vivo.
La fa nascere con lo strumento che più la rappresenta, l'ascia bipenne, simbolo della sinergia degli Opposti, di cui il Femminino è custode.
Si dice che le donne spesso non abbiano testa, che siano tutto cuore.
E invece, la loro forza è la sublimazione del cuore nella testa, che le rende esponenzialmente declinabili e amplificabili in qualsiasi contesto, affrancate dal gioco della competizione, del possesso, dell'inglobamento, della sudditanza.
È la forza del Divino Femminile, il Fuoco vivificante che sale lungo la colonna vertebrale
Attraverso la Divina Madre Kundalini, L'Aleph, il principio creatore maschile, l'afflato divino maschile, il soffio vitale, il vento, si innalza fino alla testa, fino alla Resh, illuminando la testa.
"Aur", parola ebraica che significa Luce, è infatti formata da queste tre lettere, Aleph, Vav, Resh.
Dal Fuoco della Divina Madre Kundalini, proviene la luce, riesce ad illuminare l'oscurità della testa, dove vi è la nostra Essenza, il nostro Seme, il nostro olio Sacro infiammabile"
Il fuoco dell'Ariete, della luna calante in Ariete di questa giornata, in attesa del novilunio in Toro di domenica .
Siamo di Venerdì, dedicato a Venere, e proprio in questa giornata, verso le 5:30 si manifesta la congiunzione tra Luna, Venere e Saturno.
Una congiunzione tutta al Femminile.
Devo dire che l'energia Femminile, sta predominando, in questi giorni, come avete letto dai miei ultimi scritti, nonostante lo sfregio del lunedì dell'Angelo.
Una rivalsa, un ribadire il proprio Sacro Potere.
E l'Angelo ritorna oggi, nell'Arcano Maggiore XX del Giudizio .
La vera resurrezione è quando si acquisisce consapevolezza
Quando si esce dal proprio Sepolcro.
Sul petto ha un triangolo con il vertice verso l'alto, associabile all'elemento Fuoco.
Il Fuoco della nostra luna calante in Ariete.
Il Fuoco della coscienza divina, che ci guida sempre oltre il velo e le mistificazioni.
Si rinasce per ritornare a sé stessi.
La simbologia uterina della tromba, che "risveglia" e riporta a casa, nudi, e puri di cuore, è come rinascere a sé stessi.
È una liberazione.
Non poteva esserci Archetipo e Arcano più indicato, per questa celebrazione della liberazione.
Liberarsi dai propri sepolcri, da quelli che ci propinano ogni giorni, dai falsi mausolei, dalle false adorazioni.
Aprire gli occhi, osservare, discernere.
Capire con l'Intelletto, che è dimensione divina
L'intelligenza non basta più.
C'è troppa nebbia, troppo offuscamento che imprigiona.
Siamo tutti chiamati a manifestare la parte migliore di noi, che è la parte più libera, quella svincolata da ogni esoscheletro di qualsiasi tipo.
Ciò che arriva alla testa, è il frutto delle radici.
Radici salde, nella Bellezza, nella Verità, non devono temere niente.
Selezionare il nutrimento è fondamentale.
Osservare, ma senza restarne imbrigliati.
Avere spirito critico.
Esprimersi liberamente.
Non mi astengo mai dal Giudizio.
È un Dono che mi è stato fatto, e spero sempre di saperlo usare con discernimento.
La libertà di scelta, e di parola, è un Dono, manifesta la nostra Essenza.
E non dobbiamo avere mai timore di manifestarla liberamente.
Buon passaggio di Liberazione.
Con infinita gratitudine sempre
Tiziana Fenu
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