giovedì, maggio 29, 2025

💙Matrix

 Ma chi se ne frega della Mat*rix.

Sono una creatura senziente e consapevole.

Queste spade di Damocle dei profeti guru guru, che non fanno altro che sentenziare sofferenza e prigionia, sono il perfetto prodotto preconfezionato del loro stesso terr*orismo psicologico.

Perché poi è tutto un mentale, tutto un sentenziare.

Ma che basse energie.

Chi se ne frega.

Esiste, no?

È sempre esistita.

Ma questo certo, non ha impedito all'Umano, di esprimersi a livelli altissimi.

Nelle arti, nelle emozioni, nelle proprie vite, di esempio per gli altri.

Esiste anche altro.

Esisto Io.

Esistiamo Noi, con le nostre Meraviglie, i nostri talenti, le nostre Emozioni, i nostri Colori.

La nostra inaccessibile Individualità e particolarità.

Con ciò che ci rende Unici e Meravigliosi.

Perché abbiamo un potenziale incredibile, nonostante tutto.

Esiste il coraggio di essere se' stessi.

Di vedere il varco.

La maglia allentata.

Il possibile passaggio.

Si sta a guardare, perché tanto, esiste la Ma*trix, e ci siamo dentro.

Un cavolo. 

Certi necrologi quotidiani stereotipati, ad emulazione di ben più profonde conoscenze a riguardo, come bollettini di degrado quotidiano,  danno a noia.

Che noia, che barba.

Ciò che di più potente abbiamo, è la nostra Energia.

Siamo dei produttori costanti di energia, proprio a livello organico, con l'Atp, figuriamoci a livello fisico-quantistico, eterico. 

I nostri corpi possono essere anche sgangherati, arrivare ad una fine, essere imperfetti, fa parte del ciclo di questa dimensione, che, eppure, ci dona, quotidianamente, tanta perfezione, come è stata donata a Madre Terra.

È una intelaiatura, appunto, su cui si snodano trama e ordito, con un inizio e una fine. 

Una Ma*trix, appunto. 

Ma dalla quale si può emergere tridimensionalmente. 

La nostra energia, l'energia fisica e dell'Anima, è un continuo fluire, inarrestabile. 

È potenza a livelli esponenziali, inimmaginabili.

Quanta potenza ci sarebbe, nel dire un NO.

NO.

NON CI STO.

NON MI ADEGUO.

E invece stanno tutti a guardare.

Perché, alla fine, fa comodo anche chi fa il lavoro sporco.

Quello più evidente, più macroscopico.

In modo che, alla fine, il colpevole sia solo uno.

Per chi resta a guardare, c'è una sola parola.

Complice

Complice consenziente.

E, alla fine, la Ma*trix, fa comodo un po' a tutti.

Così nessuno, se ne prende responsabilità.

E si sta ancora una volta, a testa china.

Sui propri passi mutilati.

A guardare i propri lacci avvilupati alle proprie paure.

Perché in fondo, essere padroni di sé stessi implica responsabilità.

Una responsabilità che spesso non si è in grado di sostenere.

Meglio quindi lanciarsi ogni giorno su questi slogan di mor*te, di prigionia, così magari "gli altri si svegliano".

Mi chiedo quando vi sveglierete voi.

Quando comincerete a Vivere. 


Tiziana Fenu 

©®Diritti intellettuali riservati 

Maldalchimia.blogspot.com 

Matrix






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