Avevo già postato questa immagine, nel mio gruppo, "JanaSophia l'Origine#", due anni fa, la propongo qui in pagina, con approfondimenti.
Porta della città alla città biblica di Dan, ex Laish, Genesi 14. Questa porta ha 4.000 anni.
Tel Dan, "Collina di Dan", (תל דן in ebraico, in arabo Tel el-Qadi, Collina del Giudice, traduzione letterale del nome ebraico, dove "Dan" significa "giudice" o "colui che giudica") è un sito archeologico israeliano in alta Galilea vicino alle Alture del Golan. Il sito è identificato quasi con certezza con la città biblica di Dan, la città più settentrionale del Regno di Israele, che secondo l'Antico Testamento era conosciuta come Lesem o Lais (Giosuè 19,47[1]; Giudici 18,7.27-29[2]) prima della conquista da parte della tribù di Dan.
Ne parlai in un mio scritto, riguardo la stele di Chemosh, ritrovata in Pal*estina ( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/07/stele-di-chemosh.html?m=0)
"Nella prima immagine, stele che si trova in Israele, che mostra un Dio con toro di testa sulla Bamah presso la porta della città di antica Betsaida, VIII sec aC.
Probabilmente si tratta di Chemosh , antica divinità semitica.
Noto subito la conformazione della Stele, come la stele centinata delle esedre delle Tombe dei Giganti
Provando a capovolgere questa immagine, si vede chiaramente la somiglianza con il nostro capovolto delle stele di Laconi e il capovolto delle Domus de Janas di Oniferi
Sempre dal un mio scritto
"Sulle alture del Golan è stato scoperto una roccaforte di 3000 anni contenente un intaglio di misteriose figure con le corna. E potrebbe essere stato costruito dal regno di Ghesur, un alleato del re israeliano Davide
Un complesso fortificato, una roccaforte, che risale probabilmente all'XI o al X secolo a.C. È costituito da pareti di masso di basalto larghe quasi 5 piedi (1,5 m). Tra le rovine c'erano perline, ceramiche, un anello e parte di una statuetta rotta di una donna che regge un tamburo. Ma la scoperta più emozionante all'interno del forte è stata una grande pietra scolpita con due figure umane simili a bastoni con le braccia tese. Le figure sfoggiano ciascuna due corna e sembrano essere in piedi accanto a un oggetto sconosciuto.
Leonardo Melis ne parlava già 18/20 anni fa nei suoi libri
1050: i Phelets (i Sardi pelagsi) colonizzano il territorio che da loro prenderà il nome di Palestina, si insediano in Gaza, Ashdod, Gath, Ekron, saccheggiano Shiloh e sconfiggono Saul, re di Israele, nel 1005. Periodo biblico: i Giudici
Hanno trovato anche la stele di Tel Dan.. Molto interessante...
Giudici, la Tau del simbolo della tribù dei Dan
Ingresso quadrato, come gli ingressi delle Domus de Janas
Shar-Dan
Non è uguale ai caratteristici portoni sardi?
Periodo di Abramo.
Ma Abramo, non avrà discendenza sarda?
(https://maldalchimia.blogspot.com/2022/06/stele-israele-con-capovolto.html?m=0)
Dal mio scritto
"In questa zona del massiccio di Har Karkom, si vedono riprodotti i più impressionanti graffiti scoperti nell’area. Sono datati all’epoca di Mosè ed evocano chiaramente le vicende bibliche: uno raffigura due tavole divise in dieci quadri, un altro la verga che diventa serpente, poi l’occhio di Dio, l’uomo orante.
Ai piedi della montagna, rimasta deserta e intatta per millenni, sono stati ritrovati – spiega Anati – perfino “dodici cippi che fronteggiano una piattaforma di pietra ("su Santu Doxi sardo-il Santo dodici-forse si riferiva alle 12 tribù di Israele? Perché è chiamato Santo?)
Ciò richiama il passo dell’Esodo (24,4): ‘E Mosè levatosi per tempo eresse ai piedi del monte un altare e dodici cippi, per le dodici tribù d’Israele'”.
Quelle 12 tribù d'Israele che discendono dal patriarca Giacobbe, figlio di Isacco e nipote di Abramo, a cui fu dato il nome di Israele e che diede il suo nome alla nazione che da lui ebbe origine.
Abramo ebbe due figli: Ismaele (dalla schiava egizia Hagar) e Isacco (dalla moglie Sara).
Dal primo discendono gli Arabi, detti anche Ismaeliti o Agareni, dal secondo invece discenderanno Giacobbe e i suoi figli (dieci avuti dalla prima moglie Lia e dalle ancelle Bila e Zilpa, e i due prediletti, Giuseppe e Beniamino, dalla seconda moglie Rachele), da cui saranno originate le 12 tribù, tra cui, la tribù di Dan( figlio di Bilhah, un'ancella di Rachele, poiché questa sembrava non poter avere figli. Significa YHWH mi ha fatto giustizia)
Ed è straordinaria anche la presenza, a valle, sempre in questo massiccio di Har Karkom, di un’ottantina di tombe, chiamate “i sepolcri dell’ingordigia”.
Ingordigia..
Abramo
Ma come si dice "ingordigia" in sardo?
Quando uno è ingordo di un qualcosa, non si dice forse, che è "abbrammiu/abbrammidu"?
Abbrammiu/Abramo
Abramo sepolto probabilmente, in una degli ottanta "sepolcri dell'ingordigia".
Questa similitudine è straordinaria.
Questa Risonanza fonetica incredibile.
Il monte Jebel Musa, dove sorge il monastero di Santa Caterina si identificò lì il monte santo di Mosè in epoca bizantina (IV-V secolo d.C.)
Anche noi abbiamo una Santa Caterina di Pittinuri
Pitti-Nur-Ur
I Pitti della Civiltà Pitta, tra il 2.000/ 3.000 aC, sviluppatasi nel Nord della Scozia, con similarità con la nostra civiltà
Nei primi secoli cristiani si parlava di due monti sacri, uno di fronte all’altro: quello dove Mosè ricevette le tavole della Legge e l’Horeb su cui era salito il profeta Elia. Nella Bibbia sono però la stessa cosa.
“Ebbene proprio nell’area di Har Karkom” spiega Barbiero “è chiaramente testimoniata sullo stesso massiccio l’esistenza di due vette, entrambe con caratteri sacri"
Questa rappresentazione, nella necropoli israeliana, rappresenta elementi che troviamo anche in Sardegna.
La Menorah ebraica, con i suoi 7 bracci rappresenta la metà del labirinto di Benettutti, nella Domus de Janas Luzzanas, in provincia di Sassari, che segnava i 7 pianeti allineati, sulla via della rinascita dopo la morte, lungo il braccio di Orione. Un percorso iniziatico, come attraverso i 7 chakra, le 7 chiese dell'Apocalisse, e tutte le simbologie del numero 7, legate al Femminino, perché sette sono i giorni di una delle 4 fasi della luna.
Se moltiplichiamo il 7, per due volte, abbiamo un 14, quattordicesimo Archetipo Nun, con funzione "trasformazione", uno dei due Archetipi Ebraici presente, insieme alla Dalet, quarto Archetipo, con funzione "riparo", nel simbolo della tribù dei Dan
( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/11/il-simbolo-della-tribu-di-dan.html?m=0)
Insieme, la Nun e la Dalet, formano la Tau, ventiduesimo Archetipo Ebraico, il Sigillo Divino dei Sacri Giudici, come lo erano i Giganti di Mont'e Prama ( la Sardegna si costituì giuridicamente, proprio in Giudicati), emissari divini, Architetti divini
Tiziana Fenu
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