lunedì, giugno 16, 2025

💚Gallo calamaio "etrusco"

 Da un post  del ricercatore  Luciano Proietti ( https://www.facebook.com/share/p/1eryg82io7/) nel gruppo "Luis Contenebra" ( https://www.facebook.com/share/p/1Dd7jWgdhT/) 

"Il "Galletto" di Viterbo, probabile calamaio etrusco in bucchero con alfabeto inciso, risalente al VI sec.a.C. rinvenuto a Viterbo nel secolo scorso e dal 1925 è esposto al Metropolitan Museum di New York  "( prime tre immagini) 

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Mie personali considerazioni. 

Iconografia de "Sa Pudda sarda" ampiamente diffusa nella nostra tradizione sarda, spessissimo identificata con la pavoncella, altro simbolismo iconografico sempre presente. Entrambi, "sa pudda", la gallina, e la pavoncella, sono rappresentate con la cresta, per lo più, perché sono simboli alchemici di sinergia delle due polarità, maschile e femminile. Non credo si tratti di un gallo, ma di una iconografia ripresa dalla nostra tradizione sarda. 

Da un mio scritto, riguardo la simbologia di un biberon a forma di gallina, ritrovato a Tharros ( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/03/vaso-biberon-di-tharros.html?m=0) 

"Dal mio punto di vista, secondo la mia interpretazione, sempre molto personale, riproduce quella che per antonomasia è la Madre delle Madri, la Madre "Gallina", l'Archetipo naturale della Mamma chioccia che si prende cura dei suoi piccoli. 

Gallina psicopompo, gallina nei riti, gallina dalle uova d'oro, gallina che cova le uova, i segreti di Madre Terra, e che ha come controparte animica il gallo, che rappresenta la forza solare. 

La Genesi del mondo, in molte cosmogonie, ha origine da un uovo primordiale, l'uovo misterico primigenio, che custodisce entrambe le polarità, maschile e femminile. 

Questo vaso, quindi, riproduce una gallina. 

Una "pudda", in lingua sarda. 

"Pudda/udda" 

"Udda" che è anche la desinenza della parola Vishudda, il quinto chakra della gola, che, anatomicamente, è corresponsivo dell'apparato riproduttivo femminile ( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/04/blog-post_18.html?m=0). 

In questa rappresentazione sono incise lettere dell'alfabeto, che sembrerebbero le forme archetipali dei Sacri Archetipi Ebraici, quindi, comunque, una dimensione legata alla parola. 

L'insieme dell'apparato riproduttivo( intestino retto e vagina) tipico della gallina, della "pudda", che viene chiamato "udda". 

Prof. Dedola spiega come "udda", fosse in origine un sintagma sacrale di benedizione usato a fine cerimonia in ambito sumerico, che indicava "ud da", "andare verso il sole" come segno di benedizione, di ricongiungimento con la divinità solare primigenia. 

Parola che si è involgarita nel corso del tempo, perdendo la sua semanticita' collegata alla metempsicosi, di ritorno all'Uno, al Padre" . 

La decorazione a vertici contrapposti indica  le polarità contrapposte, necessarie alla creazione, alla nascita e rinascita. 

"Una "pudda" che appartiene a Madre Terra, che è lo stesso emblema di nutrimento, di procreazione, di mistero, di sacralità, di potenza conoscitiva, riservata agli Iniziati, di Custode del confine tra le due dimensioni. 

Da un altro mio scritto( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/07/apollo.html?m=0) 

"Ma di questa valenza androgina, che poi, per via del patricentrismo, è stata radicalizzata in maschile, nei cognomi Sardi, diventando "Puddu", piuttosto che "pudda", ne avevo già parlato in un mio post sul Basilisco, figura molta sentita nella nostra tradizione e cultura sarda( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/09/basilisco-e-il-mito-di-medusa-in.html?m=0) 

"Il basilisco, anche a livello esoterico, nonostante la sua fama di animale terrificante e temibile, è uno dei 5 importantissimi animali della fase alchemica di trasformazione, le cui uova sono covate dalla grande  gallina alchemica e queste cinque fasi alchemiche, con i relativi animali corrispondenti, rappresentano le trasformazioni a  cui siamo chiamati per  consentire l'evoluzione. 

Il corvo rappresenta la prima fase, la Nigredo,  dove si deve morire a se stessi, e dove si lavora con il fuoco

La seconda fase è l'Albedo, rappresentata dal cigno, una fase di purificazione e di grande quiete, prima della terza fase, la più importante, quella rappresentata dal basilisco, dove vi  è l'unione del principio attivo e recettivo, tra maschile e femminile, rappresentato da questo  essere metà uccello(gallo/maschile /solare) e metà serpente (femminile/lunare) 

Dove il gallo rappresenta la purezza.  

Infatti nei tempi passati, tra i greci e latini,  il gallo bianco era  consacrato a Zeus e ad Apollo, simbolo della luce e della vita , il "gallo solare"  ( emblema solare nelle popolazioni dell'antica Asia) che si oppone al simbolo del serpente, il rettile dell'oscurità e della morte,

Il basilisco rappresenta la fase alchemica  più importante, quella dell'unione del  maschile e del femminile, della luce con le tenebre, del Sole e della luna. 

Unione delle degli opposti che è sempre stata importantissima nella rappresentazione e nelle  manifestazioni nella cultura Sarda, in ogni aspetto, come ho sempre sottolineato. 

Vi è sempre questo equilibrio di polarità sempre presente, di  acqua e fuoco, di luna e sole, di Padre e Madre Creatori, che agiscono sempre in sinergia. 

Con l'unione dei due opposti, poi subentra la quarta fase, rappresentata dal pellicano, che si squarcia il petto per cibare i propri figli con il proprio sangue

Questa è la fase della moltiplicazione

Mentre la quinta fase è rappresentata dalla Fenice, dalla Rubedo, la rinascita, il compimento dell'Opera alchemica, il rinascere dalle proprie ceneri

E non è un  caso che tra questi animali, sia proprio il basilisco ad essere maggiormente rappresentato in Sardegna. 

Un animale che seppur terribile è molto potente, e rappresenta quel Unione degli opposti della  Kundalini madre, la Kundalini Shakti che genera e che crea in senso cosmico

Questo serpente energetico, la Kundalini, che è la nostra Energia vitale, connessa alle energie dell' Universo, con le due nadi, maschile e femminile, che è assopito nel perineo e che si snoda attraverso la  colonna vertebrale. 

Ed è proprio nel perineo ( quella zona indefinita androgina, quella "Udda/vagina", che indicava l'antico sintagma sacrale sumero "andare verso il sole" [ "ud da"] da una interpretazione di prof Dedola, della "pudda/gallina", che non è né ano né utero, ma è perineo, la zona sacra , dove vi è il potere generante dell'androgino, che crea l'uovo Cosmico, e quindi non nasce né prima l' uovo, né la gallina.

Sono inglobati l'uno nell'altro, poiché nasce da un'entità androgina gallo che si unisce con un' altro gallo. 

L'Uovo cosmico è perineale, è sia maschile che femminile, è ano e vagina insieme, e il basilisco rappresenta l'entità androgina che nasce da un gallo ed è covato da rospi

L'uovo cosmico, che è il "vaso di cottura" dei processi alchemici. 

Solo il basilisco può consentire questa trasformazione alchemica importantissima, di unione del femminile e del maschile, dell'acqua con il fuoco. 

Nella Basilica della Borgogna in un monastero benedettino dedicato a Maria Maddalena via è un capitello chiamato Capitello numero 51, chiamato "il basilisco", e si trova nella zona nord della Basilica, a nord come la  Stella Polare, in una zona dove non arriva la luce, ed è ornato solo con  foglie di Giglio araldico, che corrispondono alla Rosa ermetica della Maria Maddalena. 

Perché il Basilisco, nella sua accezione più positiva e non penalizzata dai vari bestiari medioevali e dal retaggio misogino e patriarcale della mitologia greca, viene ad identificarsi con il Sacro Femminino, con la Maria Maddalena, che ha integrato in sé il principio degli opposti, del maschile e del femminile. 

[...] Ho voluto riportare uno stralcio un po lungo, drl mio post, per sottolineare come il Gallo, sia androgino, come lo sono tutti gli "avatar" che lo rappresentano, Apollo, Cristo, Mitra.. 

Il nostro elicriso sardo, si erge nelle campagne, come un gallo dorato che solleva la cresta. 

Gallo consacrato al Sole e alla Luna, perché aveva assistito alla nascita di Apollo e Artemide. 

Sacro anche ad Asclepio, il Dio della medicina, rappresentato dal caduceo, perché per poter essere in grado di guarire, e, per poter guarire, le due energie opposte, devono stare in equilibrio. 

Il suo canto si sente al sorgere dell'alba, quando è più forte l'energia mercuriale trasmutatrice. 

Metafora usata anche nei Vangeli, quando Cristo dice a Pietro "Prima del sorgere dell'alba, mi rinnegherai tre volte". 

È la simbologia alchemica del tre, "nascita /morte/rinascita". Pietro deve passare per il disconoscimento, per il tradimento, prima di diventare la "pietra d'angolo" della nuova spiritualità. 

Pietro, era una pietra, in effetti, simbolicamente. Femminino.

Ad angolo, come il pube femminile..

E, ancora una volta il Femminino, depredato..

La Madre Pietra, Custode dell'Umanita'."


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E ancora, sulla simbologia dell'uovo, della gallina, in Sardegna 

( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/11/simbologia-uovo-cosmico.html?m=0) 

" Una Grande Madre che come una "cocca", come una grande Madre che si prende cura del suo metaforico Uovo Cosmico della Creazione che rappresenta, ha in sé le due energie complementari sempre attive, senza sbilanciamento, che si attivano a vicenda.

"Sa cocca", la gallina, l'oca, la Dea Uccello, primordiale, che si manifesta nella terra de "su coccu", l'amuleto protettivo in ossidiana, di cui è grande giacimento naturale la Sardegna, fin dai tempi antichissimi( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/11/su-coccu-sardo_12.html?m=0) 

L'uovo in senso archetipale e simbolico, non ha sesso, è il "frutto" di questa sinergia creativa. 

Tutte le energie divine, prima che si differenziassero sessualmente, erano considerate androgine, non esclusivamente falliche.

L'uovo esemplifica bene questo concetto. 

Persino secondo gli antichi Greci, l’universo si generò dal dio ermafrodito Phanes, nato dall’uovo primordiale deposto dagli dei Chronos, il tempo, e Ananke, la necessità.

Quel Fanes, strettamente collegato alla nostra Befana sarda, la nostra Filonzana del Carnevale Sardo (https://maldalchimia.blogspot.com/2024/01/sa-filonzana-be-fanafanes-janas-sarda.html?m=0) 

L'uovo è una Monade.

Ha già in sé, anche l'elemento maschile.

Anche secondo la cosmogonia egizia , l'uovo primordiale fu deposto sulla collina da un'oca, i cui schiamazzi furono i primi suoni.

La Grande  oca Starnazzante rimase sulla collina a covare l'uovo per innumerevoli ere

e alla fine il guscio si ruppe e ne uscì una splendente fenice.

Le due metà del guscio separarono le acque del caos dando origine a uno spazio in cui il Creatore costruì il mondo.

Amon stesso è rappresentato spesso da un'oca, e da un Ariete con un disco solare tra le corna. 

Un disco solare che rappresenta questo concetto cosmogonico di creazione /uovo primordiale. 

I betili ogivali/fallici che fecondano la terra. Che agiscono in sinergia, come i betili di Tamuli, tre femminili, e tre maschili, parametri di una Sacra Geometria ( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/12/il-3-e-multipli-nellantica-civilta-sarda.html?m=0) 

Sei, il numero della creazione sinergica. Come il Fiore della vita a sei petali, nella maschera dei Boes, come la stella a 6 punte della Sartiglia, o i vertici dell'esagono simbolo degli Architetti Divini. 

In altre leggende del nord Europa si parla di sei uova d'oro deposte sul grembo di Ilmatar (figlia dell’aria). 

Il sole che entra a fecondare le Domus de Janas, per consentire la guarigione, la rinascita. 

Ne parla Ovidio nelle sue metamorfosi, e prima ancora i Sumeri, la civiltà mesopotamica e così via, in tutte le cosmogonie di tutti i popoli della terra. Dei miti accomunati dall’Uovo cosmogonico,  simbolo sacro universale e rilevante, poiché assicura la permanenza della vita e della specie. L’uovo, simbolicamente rappresenta lo stato primitivo dell’uomo. È la prima energia che emerge dal caos. 

È la creazione in senso assoluto, senza inizio e senza fine, né maschile, né femminile. 

È grembo di entrambe le energie, perche deve proteggerle e custodire. 

[...] Una Dea Madre perfettamente inscrivibile in una forma ovoidale, che è un'evoluzione della Vesica Piscis che la contiene. Perché lei è sinergia degli opposti. 

Ha proporzioni auree, che rimandano ad una visione più ampia, cosmogonica, universale, come avevo spiegato in un post(https://maldalchimia.blogspot.com/2021/03/le-tre-dee-madri-cosmiche-sarde-della.html)

L'Uovo Cosmico accanto all'altare del Monte d'Accoddi, racchiude benissimo in sé questo concetto che fa da filo conduttore nel corso dei secoli nella storia della nostra Antica Civiltà Sarda. (https://maldalchimia.blogspot.com/2020/09/la-dimensione-cultuale-in-sardegna.html) 

"Se osserviamo l'excursus delle divinità nelle varie civiltà, all'inizio erano percepite come androgine. 

Il culto della Dea Madre,  esisteva come priorità, ma era affiancato, in modo discreto e perfettamente integrato, dal culto del Sacro Mascolino Sole Fecondante. 

[...]  centro cerimoniale con necropoli e Domus ai lati del Santuario del Monte d'Accoddi, con un Menhir Alto 4 metri e mezzo, chiaro simbolo di potenza Fallica, e dei massi in pietra sferoidali tutti intorno, tra cui uno in particolare, un Omphalos, un uovo, un ombelico, centro del mondo, di 5 m di circonferenza.

Cinque, come il numero che indica i 5 elementi, acqua, aria, terra, fuoco ed etere, quindi chiaro Simbolismo della congiunzione tra umano e divino. 

L'Omphalos era un oggetto del simbolismo religioso ellenico che si credeva consentisse la comunicazione diretta con gli dei, come quello a Delfi, il cui nome significa " grembo". 

Le pietre di Omphalos sono state trovate anche in siti come Tebe e Karnak in Egitto e negli edifici della cultura Vinca nell’Europa sud-orientale. 

Un Omphalos che indicava, nelle varie civiltà, un centro cultuale importante, un ombelico di nascita/rinascita simbolico. 

Un "biddio", tradotto in sardo

Un " biddio" che riuniva una "bidda" , la comunità, il paese. 

E la comunità, si riunisce quando ci sono dei rituali che celebrano  la vita su un Altare Sacro, come quello di Monte d' Accodi, e  quindi, dei rituali sacri di Unione Ierogamica Divina, Sacra, tra Sole e Luna, tra cielo e terra, tra maschile e femminile. 

All'interno pare ci fosse un letto sacro dove si compiva il rituale della rigenerazione.

 Il Sacro Talamo della ierogamia"


E un uovo cosmico, custodisce il nostro pozzo Sacro di Santa Cristina, come scrivo nel  link che ho già indicato ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/11/simbologia-uovo-cosmico.html?m=0) 

Tiziana Fenu 

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Gallo calamaio etrusco









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