Sabato 21 giugno alle 4:42, con luna calante in Toro, in attesa della luna nuova in Cancro, il 25 giugno, abbiamo l'ingresso del solstizio estivo, traguardato dall'energia del doppio 9, quindi del 18, Sacro Archetipo Ebraico Tsade' con funzione divisione e Arcano Maggiore XVIII della luna.
Una divisione apparente, perché riguarda la dimensione del sentirsi Frattali.
Una dimensione tutta la femminile, per questo passaggio.
Siamo di Sabato, dedicato a Saturno.
Siamo in luna calante in Toro, segno di Terra governato da Venere, la cui simbologia è sempre taurina /uterina.
Siamo sotto l'Arcano della Luna.
E l'Archetipo Tsade', ci parla di divisione apparente, come una mitosi, in cui la cellula si divide, ma solo per dar vita ad un'altra cellula, di cui custodisce l'imprinting genetico.
Il nostro imprinting è non solo terreno, ma anche divino.
Quella memoria del divino in noi, che si dovrebbe tenere srmpre Vivo come un fuoco sacro.
Una combinazione numerica molto interessante, perché è presente anche il 6, che indica l'unione degli opposti, che si deve concretizzare nel 3( 6 x 3 = 18) lo spazio sacro della creazione, nell'elemento Terra del Toro.
È proprio il 18 a contrassegnare il traguardo.
A 18 anni si diventa maggiorenni
Il numero 18 è sacro in molte culture, con più livelli di interpretazione, di cui il più importante è quello iniziatico, quando si raggiunge un certo compimento spirituale, attraverso il caos lunare, femminile e gestazionale di questo Archetipo, che corrisponde all'Arcano Maggiore XVIII della Luna, il regno del caos, dell'antimateria, del vuoto.
Ma proprio per questo, predisposto, nonostante la privazione, la mancanza, alla Creazione.
Svuotare per arricchire.
Le molteplici possibilità che si manifestano nel vuoto, nell'accoglienza, nel cedere, per offrirsi all'atto creativo, che è il simbolo dell'alleanza con il Divino.
Una creazione che è ben radicata nel terreno.
Nella materia, a livello cellulare.
Come due rami dello stesso albero.
Perché, questo indica l'Archetipo Tsade'.
Il sentirsi frattali di un qualcosa di più grande, che trascende la materia.
Questa materia che tende, in maniera naturale, ad essere altarizzata e sacralizzata
La prova del 9, arriva adesso.
Di questo anno 9, che sembra stia facendo la differenza su più fronti.
In che modo, portiamo, se ci riusciamo, a termine la gestazione, la rinascita nella dimensione terrena, in quella radicata del Toro, a livello cellulare.
Il numero *6*6*6* è legato all'atomo di carbonio, il Carbonio 12, è il suo codice atomico, uno dei 5 elementi del DNA, che come composizione molecolare è uguale al grafene, con sei schemi angolari(un isotopo del carbonio con 6 protoni, 6 neutroni e 6 elettroni) , che in natura, si "evolve", si trasmuta per creare il silicio, o il diamante, nel passaggio successivo, il cui codice atomico è il 9*9*9( 3 x 9=27 > ancora un 9, come il 9 che si manifesta con il *6*6*6*, in quanto, è suo gemello speculare divino).
È questo il passo che ci aspetta.
Far scendere, la nostra evoluzione spirituale nella materia.
Diventare Cristalli di Quarzo.
Cristalli.
Portatori del Cristo, particelle di luce, che come i Fotoni, vibrano di Luce, ad una frequenza altissima, come Frattali divini, attraverso un salto quantico di Frequenza, spiralizzato in proporzioni auree, secondo la spirale di Fibonacci, che indica il percorso esperienziale a spirale, che via via, si restringe sempre di più, ciclicamente, fino a che l'esperire karmicamente, non sarà più necessario, perché abbiamo già una struttura cristallina, altamente geometrizzata in proporzioni auree, in corso, come dei Cristalli reali.
Il numero 9, simboleggia proprio la spirale.
Come dei Diamanti che emergono dal ventre oscuro, e custodito dalla Madre Terra della dimensione del Toro, la nostra parte più pura e incontaminata.
Quella che ha protetto anche dalle interferenze, dalle manipolazioni sul proprio Dna, che impediscono l'evoluzione verso il silicio, verso il Cristallo, che per formarsi necessita della dimensione realistica, terrena, del Toro e, che Esotericamente, è considerata la nutrice del Bambino Celeste, del nostro Bambino interiore, la nostra parte più pura e cristallina.
Le corna taurine /uterine di Iside che custodiscono il Sole Bambino
La pulizia, il rigore, la scrematura, l'umiltà , l'accoglienza, l'estrema Maestria nel portare il Divino nella materia, è l'apoteosi, l'espressione massima del principio femminile che, nella consapevolezza di essere una Tsade', un frattale divino, che, lasciandosi fecondare, con il suo "Eccomi", cambia la sua curva evolutiva verso un Intelletto superiore, maggiormente ricettivo, di scambio, di comprensione, di comunicazione, che le consente l'accesso a dimensioni superiori, che porta in sé, nel grembo, il frutto, il raccolto di questa resa, di questa fiducia concessa alla sua stessa natura di portatrice del Santo Graal.
Un simbolismo che va molto oltre il simbolismo mariano, e che affonda le radici nella notte dei tempi, quando l'alleanza tra umano e divino era pura e incorrotta.
È un portale *6*6*6*, questo solstizio estivo 2025, che ci spinge al ripristino di questa Antica Alleanza, al ricordare, al riuscire a percepire la nostra vera Frequenza, che troppo spesso, ultimamente, è stata disturbata, inficiata, corrotta, da troppe voci, da frequenze basse e distoniche.
Quel che doveva essere, "è già ".
È già da molto tempo, e il manifesto, lo si nota solo adesso.
Senza rimorsi, senza rimpianti, senza ripensamenti.
Siamo già oltre la curva.
Siamo già in quella Dimensione nostra incorruttibile, nella nostra Merkaba, nel nostro Cristallo interiore che riluce di luce propria.
Il cristallo si forma nel ventre oscuro di Madre Terra, l'elemento del Toro.
Della dimensione ctonia della Luna, Arcano Maggiore XVIII.
E, dall'oscurita', ne emerge come Perfezione assoluta, perché ha imparato a lavorare sulla sua Luce interiore.
Come l'Eremita, il 9.
Un 9, che implementa in sé un altro 9, il suo gemello divino, per arrivare al 18, al "6 x 3"
Le due polarità in equilibrio, nel cuore, nella mente e nell'Anima.
Allineati.
Solo e completamente, continuamente, con noi stessi, Semi Divini per natura.
Nessuna Ascensione per chissà quale dimensione, ma una re-integrazione del Principio creatore e trinitario, attraverso l'Amore che questo Archetipo,della Tsade', esprime, perché anche la Tsade', è simboleggiata dall'archetipo della Luna, del Femminino che partorisce il Sole, che nasce dalla pietra, dalla grotta, dal ventre della Terra.
Ed qui, che si deve manifestare la nostra Maestria di Alchimisti.
Il Solstizio d'estate, per antonomasia, è la celebrazione della fecondazione alchemica, realizzata.
Quella che è iniziata con il Beltane del primo maggio, che, nella cultura celtica, segna l'inizio dell'estate, quando le due divinità , il Maschile e il Femminile, si uniscono in matrimonio, in una Sacra Ierogamica.
Una celebrazione che culmina con Litha, simbolo del solstizio estivo, il momento in cui la Natura resta "gravida" del nuovo raccolto che presto darà alla luce.
Il Sole, elemento Fuoco per eccellenza, celebra il suo ingresso nella costellazione del Cancro, governato dall'elemento acqua e governato dalla Luna.
Si celebra, ancora una volta l'ancestrale alleanza tra Fuoco e Acqua.
Nella cultura celtica spicca il Dio Cernunnos, durante questi festeggiamenti.
Un dio antichissimo, cornuto.
Come il Toro.
Simbolo, con le sue corna, di quella sinergia maschile e femminile, funzionale alla gestazione, e che è connessa con il Divino.
Come dio della fecondità , rappresenta bene questa sinergia degli Opposti, perché i suoi simboli sono il serpente (femminile, legato al nono archetipo Teth, la gestazione, il grembo che prende forma) e il cervo, simbolo di fertilità e abbondanza.
Esotericamente, il Solstizio indica la massima manifestazione della Natura, quindi dell'elemento Yin, Femminile, attivata dall'elemento Yang, maschile.
Era proprio durante il Solstizio estivo, nelle antiche civiltà , che i Riti Misterici e di Iniziazione, avevano la loro massima espressione.
Nella ruota astronomica dei Solstizi e degli Equinozi, i Solstizi risultano nell'asse verticale Nord-Sud, mentre gli Equinozi, nell'asse verticale est-ovest, quando coincidono esattamente con alba e tramonto del sole.
I Solstizi traguardano i sei mesi bui, e i sei mesi della luce.
Sono fondamentali per un intimo cambiamento, per un passaggio, per una guarigione, per una trasmutazione.
Le nostre Domus de Janas in Sardegna, luoghi alchemici di trasmutazione e guarigione, sono tutte orientate ai solstizi.
È la stessa simbologia del cambio di pelle del serpente, dell'oroborous, che, arrivato, alla fine, alla coda, mangia se stesso, in un rinnovamento continuo, con, al centro, la Dea Litha, la nostra Essenza, il perno, su cui si basa tutto il senso dell'universo, con i suoi continui cicli di morte e rinascita.
È durante il Solstizio estivo, quando il sole è al suo zenit, alla sua massima espressione, che si assiste, specialmente nei siti megalitici, quando ancora l'umano era in contatto con il Divino, alla trasfigurazione in Corpo di luce.
La luce agisce sulla materia, divinizzandola.
Siamo, per questo solstizio, in una profonda fase di trasformazione, a ridosso, di quello che sarà il novilunio in Cancro del 25, sotto il segno del Cancro, traguardato dal Sacro Archetipo Ebraico Tau, l'ultimo, il ventiduesimo.
Rinascita, nell'elemento Acqua.
Benedizione con la Tau, il Sigillo Divino di fine percorso iniziatico.
Sarà una data importante, perché ultimamente stanno puntando sulla Tau, il Sacro Sigillo dei Giudici Divini, usurpandone la sacralità , per ottenerne i maggiori energetici.
Luna Nera e Tau.
Da brividi, con questi pazzi scellerati al potere, che giocano con le Sacre energie.
Che l'Universo si ribelli a questo scempio.
Non è più tempo di false proiezioni, del tenere in piedi ciò che non regge, ciò che non si erge verso il cielo
E, come il sole, si deve solstiziare, si deve restare e riporre energia, dove si risplende al massimo.
Il processo di trasmutazione, richiede centratura, ma questa ce l'ha offerta l'ultima luna piena del 11 giugno in Sagittario, traguardata dall'Archetipo Phe, in espansione verso la Stella (Arcano XVII).
Dobbiamo arrivare alla Tau, al Sigillo Divino, con questo Novilunio in Cancro, attavetso l'energia del solstizio.
Già si preparava questa intima connessione mistica, con noi stessi, Inanzittutto.
Il Solstizio ci aiuta a portare questo traguardo nella materia.
Perché è sempre nella materia che si opera la trasmutazione.
Il corpo di Luce, la Merkaba, lavora nella materia, nel corpo.
Nelle antiche civiltà , compresa la nostra Antica Civiltà Sarda, era proprio durante i solstizi estivi, che si officiavano gli Antichi Misteri e i sacri RIti di Iniziazione, cioè quando i raggi del sole sono ad una angolazione a 72°, un rapporto aureo presente nei nostri ingressi nei nuraghi e nel pozzo Sacro di Santa Cristina, come ho approfondito in miei precedenti scritti.
Un rapporto aureo che fa parte della Geometria Sacra, delle Architetture e Megaliti di zone di culto, e che divinizza la materia, i corpi, come un Sigillo Divino.
Da questo solstizio, che rappresenta la porta degli Umani, che attraversiamo nel pieno della nostra centralità , della nostra intima Frequenza ritrovata, da Folli, da coloro che colorano oltre le righe, che captano oltre l'ovvio, oltre "l'oltre".
Questi passaggi così intensi, mi emozionano tantissimo.
Li trovo folli, vibranti, carichi di verità .
Gravidi di simbolismi, di sacralità .
Di corrispondenze, di energie, di risonanze, di rivelazioni, che viaggiano a velocità supersoniche.
Che uniscono Anime e "puntini", e che creano costellazioni meravigliose.
Che creano nuovi templi.
Là dove, molte torri sono venute giù, come esuli presunzioni nella terra di nessuno.
C'è una certa ebbrezza energetica.
Tutto sta venendo alla Luce.
Alla luce del solleone.
Del Cuor Leone.
Resta ciò che davvero vibra, pulsa, anima.
Ciò che diamantizza.
Che tutto il resto, possa anche bruciare.
Chi arde, non brucia.
Senza confini.
In continua espansione.
In corrispondenza, con ciò che arde dello stesso Fuoco.
Della stessa Frequenza.
Tiziana Fenu
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