domenica, agosto 24, 2025

💛Mundus Patet Romani 24 agosto

 Il 24 agosto, in epoca romana, si celebravano i Mundus Patet, celebrati anche  il 5 ottobre e l'8 novembre

Erano 9 giorni di celebrazioni, specialmente a Febbraio, 13 al 21 di febbraio,  e consistevano in un ciclo che iniziava con i Parentalia del giorno 13 e si concludevano con i Feralia del 21. Giorni duranti i quali si portavano offerte ai defunti. 

Ma il 24 agosto è un Giorno legato anche alla nascita di Osiride, uno dei 5 giorni epagomeni, che venivano aggiunti alla fine dell'anno civile di 360 giorni affinché il capodanno, in egizio wepet-renepet, cadesse più o meno esattamente dopo un anno solare da quello precedente

Il graffito di Esmet-Akhom (chiamato anche Philae 436) è l'ultima, cioè la più tarda, iscrizione conosciuta in geroglifici egizi. Si trova nel Tempio di Iside a File, dove fu inciso nel 394 d.C.

L'iscrizione è datata al giorno della nascita del dio Osiride, nel 110º anno dall'ascesa al trono dell'imperatore romano (e faraone) Diocleziano: il giorno in questione è quindi il 24 agosto 394 

Per i Mundus Patet veniva individuato uno spazio sacro attraverso una croce le cui assi (cardo per il Nord/Sud, e decumano per l'est-ovest) individua  il punto centrale della fossa, il luogo sacro di confine tra mondo dei vivi e mondo dei morti

La simbologia della croce nel cerchio è rimasta fino ai giorni nostri, nel nostro Carrasegare sardo, portata in processione proprio dalla figura de S'urtzu di Seui( approfondimenti nel mio scritto https://maldalchimia.blogspot.com/2021/01/la-simbologia-della-croce-nel-cerchio.html?m=0) 

Una figura, quella de s'Urtzu/Orco, che poi ritroviamo anche in periodo greco 

Dal mio scritto https://maldalchimia.blogspot.com/2021/01/il-grembo-alchemico-delle-maschere.html?m=0

"In periodo greco il rito di passaggio di iniziazione all'età adulta, avveniva da cerimonie dove le ragazze in reclusione preritualistica, indossavano pelli di orso, per poter entrare a far parte del mondo di Artemide, signora degli animali (arktos significa orso), Dea legata, per il suo legame con la caccia, alle cerimonie di Iniziazioni maschili, rituali legati al culto dell'orso, che si svolgevano in uno specifico tempio chiamato Arkeita

La Mitologia poi ne fece costellazioni importanti, l'Orsa Maggiore e l' Orsa Minore". 

E, guardacaso, l'ingresso di questo spazio sacro, chiamato "lapis manalis" era chiamato la Porta dell'orco, attraverso le quali le divinità degli Inferi, dette Mani, penetravani nel mondo dei morti. 

Da custode Sacro, come è rappresentato nel nostro Carrasegare sardo, che rappresenta una dimensione fortemente spirituale di iniziazione, a spauracchio per i bambini. 

Una sorta di Omphalos che sigillava questo "pozzo" sacro, che veniva scavato come un solco circolare tracciato intorno alla fossa con un aratro, trainato da un bue e da una vacca  aggiogati, un solco che  rappresentava il perimetro delle mura della città.

Sappiamo che anche  la nostra pietra litica nel sito del Monte d'Accoddi ( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/07/monte-daccoddigobleki-tepe.html?m=0, ma ne sono state ritrovate anche in altri contesti) può essere considerata un omphalos, un axis mundi, il centro del mondo che collega cielo, terra e Inferi, punti di incontro tra l’umano e il divino, che incarnano valori religiosi universali come eternità, stabilità, rigenerazione, connessione. 

Immortalità. 


Un solco fertile, il cui albero centrale diventava l'axis Mundi della città, protetto con una cinta muraria. 

La Roma quadrata delle origini, nella cui simbologia della croce nel cerchio si intersecano le ancestrali simbologie della terra e del cielo. 

La quadratura del cerchio. 

Venivano piantati sopratutto cereali in onore di Cerere /Demetra 

Cerere. C'era un legame fra Cerere e il mondo dei morti, sia Dea della crescita, sia come Demetra.

Anche l'albero centrale ha a che fare con Cerere, ne ho parlato in un mio scritto, e il periodo di Carnevale, si chiude proprio con il mercoledì delle Ceneri 

Dal mio scritto https://maldalchimia.blogspot.com/2025/03/cenereashasherah.html?m=0

"Cenere /Cerere

Cerere era già presente nel pantheon dei popoli italici preromani, specialmente gli osco umbro sabelli e fu, in seguito, identificata con Demetra. 

Il suo nome deriva dalla radice indoeuropea *ker e significa "colei che ha in sé il principio della crescita. 

Ker/kerere/cerere/cenere

Cenere, invece, in inglese, si dice" ash", che è la radice del nome Asherah, una Dea che mi è cara, di cui ho già parlato altre volte, di cui abbiamo traccia ancestrale in un petroglifo qui in Sardegna, a Bruncu Suergiu, in provincia di Oristano. 

Vi rimando, per non dilungarmi troppo, all'approfondimento nel mio scritto, che casualmente, avevo scritto proprio per un 5 marzo, tre anni fa, e che ho ritrovato oggi tra i ricordi su fb

( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/05/statuina-dea-madre-asherah.html?m=0) 

"Il culto di Asherah prevedeva l'installazione di pali o di alberi stilizzati, chiamati anch'essi, con il nome di "asherah". 

Ha un albero sacro e uno stambecco rappresentati sulla coscia. 

[...] Asherah, consorte di Yahweh, che  ha il suo stesso rango divino, come "regina dei cieli e creatrice degli Dei",  e che porta le sue benedizioni, attraverso la sua rappresentazione iconografica di albero, di palo, perché il suo nome significa "albero consacrato

Come oggetto di culto, infatti, l'asherah può essere costruito, abbattuto, bruciato.

( *dell'asherah bruciato, resta appunto, la cenere, come le palme consacrate che vengono bruciate per il mercoledì delle Ceneri) 

[...] Asherah può essere considerata un'antecedente della dea Ishtar e Astarte e Hator, dea egizia. Una dea che piano piano è scomparsa

(*vi ricordate, nel mio scritto di ieri, quando ho scritto che la palma era il simbolo di Hator?) 

Quindi, la correlazione Cenere/Albero/fertilità /rinascita, e vista la stessa radice fonetica di Ash(inglese=cenere) con la dea Asherah, si capisce come sia una dimensione, quella del Mercoledì delle Ceneri, di cui ho già approfondito ieri( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/03/mercoledi-delle-ceneri-2025.html?m=0), che affonda le radici in tempi antichissimi, in relazione al Sacro Femminino archetipale". 

Il Mundus Patet si trovava sul Palatino, e ho già sottolineato in più scritti, il legame tra Palatino e Paulilatino( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/06/solstiziopales.html?m=0) 

il pozzo Sacro di Santa Cristina di cui hanno riportato le importanti date delle ierofanie 

( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/08/corrispondenze-celebrazioni-romane-date.html?m=0) 

Guardacaso, il Mundus Patet si celebra il 24 agosto, tre giorni dopo il 21 agosto, giorno della ierofania nel Santa Cristina 

Dal mio scritto ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/08/corrispondenze-celebrazioni-romane-date.html?m=0) 

"Data terza ierofania sul dodicesimo anello

Nell'antica Roma si celebravano i Consualia, in onore del Dio Conso, protettore dei raccolti e del Grano, Dio delle messi, della terra. 

Divinità ctonia, quindi a cui era consacrato un tempio ipogeo, in cui si faceva entrare la luce solo in questo periodo, e nei Consualia di dicembre. 

In questo periodo avviene il ratto delle Sabine 

Le Vergini Sabine, avvolte nelle loro candide tuniche. 

Un omaggio al segno della Vergine, che subentrava in concomitanza proprio del 21 agosto. 

Tra le Vergini Sabine, era onorato infatti un Sacro Femminino, la Dea Opi o Openconsiva, l'antica Dea Madre Consiva, Dea primigenia, considerata anche moglie di Saturno ( Saturno che rappresenta proprio il Sole Nero, il Femminino primordiale, declinato a divinità mascolina). 

Dea Vergine della natura che ebbe un figlio come la Vergine Maria, che poi sposò, per riprodurre il ciclo riproduttivo della Natura. Successivamente identificata come paredra del Dio Conso. 

Nonostante fosse la divinità tutelare segreta di Roma, la figura venne completamente spodestata dal Mascolino, dal Dio Conso. 

Celebrazioni comunque, al femminile, che iniziavano subito dopo  le Feriae Augusti, di cui la celebrazione più importante era la festa di Diana del 13 agosto, di cui ho già approfondito ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/08/13-agosto-dea-diana.html?m=0), incorporata poi nella festa cristiana dell'Assunzione di Maria. 

Avevo già sottolineato come le Tombe di Pranu Mutteddu siano orientate alla  alla levata eliaca di Spica/Vergine, all'equinozio di Autunno, che corrisponde sempre  al Sud( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/08/orientamenti-tombe-e-menhir-pranu.html?m=0"

Mundus Patet, quindi che celebrano non solo il Memento Mori ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/07/mosaico-di-pompei-memento-mori.html?m=0), ma anche la celebrazione di una rinascita, in cui le due dimensioni, quella dei vivi e dei morti, si sovrappongononotate come il 24, corrisponda alla runa Dagaz, trasformazione 

"L'ultima Runa, la ventiquattresima( guardacaso 24, è un "2+4", quindi un 6, come la simbologia della ruota con 6 raggi.

È la runa che indica la fine di un ciclo, la rinascita.

La runa del Solstizio d'estate.

La citrinitas di Ecate, il Femminino custode dei solstizi

Da un mio scritto( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/04/ecate-signora-dei-noviluni-e-delle.html?m=0)

"La fase alchemica Citrinitas, la fase al giallo, riguarda proprio questo terzo chakra Manipura. 

È la fase di passaggio tra l'Albedo e la Rubedo, ed è legata all'elemento Aria e Oro. 

È il momento della secchezza, dell'ingiallimento dovuto alla calura estiva. Si evapora. 

Si perde vita, 

Un sacrificio necessario alla rinascita. 

Prima della cristificazione della Materia nella luce astrale. 

La citrinitas è il momento in cui l'energia del Sole, predomina, oscurando l'energia lunare( riferita invece alla fase dell'Albedo, la seconda fase alchemica dopo la Nigredo, l'opera al nero, sulla materia) 

Per questo motivo, la Dea Ecate indossa un mantello color croco. 

Perché essendo lei, lunare, solstiziale, in essa si compie l'alchimia dell'Unione degli Opposti. 

Alchimia necessaria, mercuriale, per arrivare all'ultima fase, la Rubedo, in cui viene realizzata la Pietra Filosofale, il segreto alchemico della trasmutazione della materia, dell'immortalita'. 

L'energia mascolina, solare, necessita dell'intensa, profonda e Misterica energia Femminile, per attuare, in sinergia l'opera alchemica della trasmutazione dell'Opera in Oro. 

Anche Iside e Osiride, generarono, in sinergia, Horus. 

La fase della citrinitas, è chiamata anche xanthosis, parola, che come valore ghematrico, in inglese, mi dà un 774, che nemmeno a farlo apposta, sommato è un 18.

Un 9, il Sacro Femminino, l'Archetipo Teth, la Sophia Superna.

Un 6 ripetuto 3 volte

"Nascita /morte/rinascita"

Citrinitas

La Fenice che rinasce. 

La sfida all'immortalita'. 

Una dimensione, quella della celebrazione del Mundus Parer, che rimanda alla celebrazione delle nostre de Is Animesdas, la festa dei morti

Dal mio scritto https://maldalchimia.blogspot.com/2020/10/radici-della-tradizione-de-is-animeddas.html?m=0

" A Seui, infatti, tra il 30  ottobre e il 2 novembre vi è anche " su prugadoriu", con l' esibizione di maschere locali."

Seui, la cui maschera tipica è quella de S'Urtzu/Orco" 

È ancora :

"E, legato alla simbologia della zucca come un cranio, vi era un rito, sia in Sardegna che in Corsica: cioè quello prendere i crani dal cimitero per far piovere,  e il cranio in seguito venne sostituito da una zucca intagliata. Ed è per questo motivo che la zucca, e quindi il culto dei morti, in un certo senso è legato anche al dio Maimone, al dio della pioggia". 

Questo è importantissimo perché il 

lapis manalis, la pietra di chiusura che vietava l'accesso dell'orco, era  anche una pietra posta fuori della porta Capena, presso il tempio di Marte.

In caso di siccità, la pietra veniva portata in città e immediatamente faceva piovere.

Il lapis manalis, la pietra sacra agli Dei Mani o Lari, divinità che rappresentavano anche gli spiriti degli antenati e tutelavano la città e i suoi abitanti.

Gli antenati 

La memoria 

La memoria dell'Acqua 

La Mem, tredicesimo Sacro Archetipo Ebraico 

Maimoni( vedi https://maldalchimia.blogspot.com/2020/06/osservavo-queste-tre-immagini-la-prima.html?m=0) 

Come vedete, anche in questa occasione, i riti romani si sovrappongono a quelli preesistente sardi, nello specifico, come ho sottolineato altre volte, in un sincretismo, che però ne tradisce le radici, le nostre radici. 


Tiziana Fenu 

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Mundus Patet romano 24 agosto








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