lunedì, agosto 11, 2025

💛Orientamenti Tombe e menhir Pranu Mutteddu Goni

 

Alcune osservazioni sull'orientamento astronomico di Pranu Mutteddu, Goni, a 56 km da Cagliari, di cui avevo già approfondito in alcuni miei scritti, e di cui ho parlato recentemente, in particolare, riguardo gli orientamenti cardinali, in particolare della Tomba II, e al simbolismo calendariale della ciotola di Goni ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/08/goni-equinozi-e-solstizi-ciotola-goni.html?m=0. Altri approfondimenti su Goni, li trovate proprio all'interno di questo link)
I 18 Menhir di Pranu Mutteddu, quelli vicino alla Tomba II, sono orientati in direzione est-ovest ( sono circa una sessantina, alcuni ritrovati abbattuti o spostati, ma almeno questi sembrano nella loro posizione originaria).
I dati tecnici ( ricercatore R. Lazzarin) riguardo l'azimut e l'altezza del relativo orizzonte astronomico, sono questi.
Per precisare, per chi non lo sapesse, l'azimut di un menhir è l'angolo, misurato in gradi, compreso tra il nord geografico e la direzione in cui punta il menhir. In pratica, è l'angolo che si forma tra la direzione del nord e la linea che congiunge il punto di osservazione (dove ci si trova) con il menhir. 
Mentre L'altezza sull'orizzonte astronomico, in astronomia, è la distanza angolare di un astro rispetto al piano dell'orizzonte, misurata lungo il cerchio verticale che passa per l'astro. In pratica, è l'angolo che si forma tra la direzione dell'astro e l'orizzonte, e varia da 0° (sull'orizzonte) a 90° (allo zenit), e può essere anche negativa quando l'astro è sotto l'orizzonte. 
L'azimut si misura in senso orario, partendo dal nord (0°), passando per l'est (90°), il sud (180°) e l'ovest (270°)
Se un menhir punta  per esempio verso sud-est, il suo azimut potrebbe essere di circa 135° (90° + 45°). 
L'azimut di questi menhir di Pranu Mutteddu risulta di
88.21°+-0.15
268.21°+-0+15

Mentre l'altezza dell'orizzonte astronomico è di 0.43°, per l'azimut 88.21°
e 1.24° per i 268°

Come avevo già sottolineato, la Tomba II, ha  dei parametri interni, sezioni, collegate all'angolatura dei raggi solstiziali ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/08/goni-equinozi-e-solstizi-ciotola-goni.html?m=0)
Interessante notare un dato tecnico.
Il parametro 88.21°, come rilevato dal Lazzarin, corrisponde alla levata eliaca della Stella Procione, al solstizio estivo.
Non sono state fornite altre indicazioni, ma questo mi è sufficiente per rilevare alcune importanti considerazioni.
La stella Procione(  α Canis Minoris) è la stella più brillante della costellazione del Cane Minore, che si trova a sud della costellazione dei Gemelli.
È considerata l'annunciatore di Sirio.
Mitologicamente, Dioniso /Bacco, insegnò ad Icaro come spremere l'uva, il quale offri la bevanda ai pastori, che ne bevvero troppa, uccidendo poi Icaro, che fu cercato dalla figlia Erigone e il suo piccolo cane. Il corpo di Icaro fu bruciato durante le Ikarions, ma la figlia si impicco' per il dolore. L'oracolo di Delfi si espresse per una punizione dei pastori e il Cane minore entro' a far parte del firmamento.
pro kyon", che significa "prima del cane", proprio perché sorge prima di Sirio, la stella del Cane Maggiore.
Bacco /Dionisio, che nella nostra Antica Civiltà Sarda, corrisponde al nostro suonatore di Launeddas itifallico di Ittiri, collegato alla celebrazione importante della notte di San Lorenzo, per i motivi che ho approfondito nei miei scritti (https://maldalchimia.blogspot.com/2021/09/san-lorenzo-e-priapo.html?m=0/https://maldalchimia.blogspot.com/2023/08/dea-acca-laurentiaaccabadorasan-lorenzo.html?m=0/ https://maldalchimia.blogspot.com/2025/08/bacco-e-il-vesuvio.html?m=0), in piena canicola estiva.
Il Cane minore, fedele compagno di Orione, come il Cane Maggiore, con la sua stella più brillante, Sirio.
Sirio, la cui levata eliaca traguarda il periodo più caldo dell'anno, e che indicava l'inizio dell'anno, quello della canicola estiva ( dal latino "canicula", piccolo cane) quando il Sole ha appena oltrepassato le costellazioni del Cane Maggiore e del Cane Minore.
Insieme a Sirio (Cane Maggiore) e a Betelgeuse(Orione), Procione rappresenta uno dei tre vertici dell'asterismo del Triangolo Invernale.
Invece l'esagono invernale è un asterismo composto da 6 stelle : Capella dell'Auriga, Aldebaran del Toro, Rigel in Orione, Sirius in Cane Maggiore, Procyon in Cane Minore, Pollux nei Gemelli.
Ci sono elementi che rimandano alla simbologia della nostra Antica Civiltà Sarda
Il triangolo( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/11/i-custodi-della-memoria-del-trilobato.html?m=0)
L'esagono ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/02/la-geometria-del-6-nel-mento-del.html?m=0/ https://maldalchimia.blogspot.com/2021/08/il-cubito-reale-sardo-simbolo-dei.html?m=0
Castore e Polluce, i Dioscuri ( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/12/l-ingresso-triangolare-dei-nuraghi.html?m=0).

Per le Tombe invece, di Pranu Mutteddu, il Lazzarin indica 4 azimut
165.05°+-0.15         1.37°( altezza orizzonte astronomico)
344.05°   "               0.66°( altezza orizzonte astronomico)
74.05°    "                0.52°( altezza orizzonte astronomico)
254.05°   "               2.07°( altezza orizzonte astronomico)

Sottolinea due parametri interessanti.
Il 165.05° corrisponde alla Levata acronica della  Croce  del  Sud all'equinozio di Primavera.
Non visibile dall'Italia perché si trova troppo a sud, ma era visibile nell'antichità classica, quindi sicuramente visibile, almeno 6000 anni fa.
La levata acronica avviene quando  la Croce del Sud sorge contemporaneamente al tramonto del Sole, e permette con precisione, di individuare il Sud.
Il 74.05°, invece, corrisponde alla levata eliaca di Spica all'equinozio di Autunno, che corrisponde sempre  al Sud.

Dal mio scritto (   https://maldalchimia.blogspot.com/2022/06/solstiziopales.html?m=0) 
"Questo è molto interessante perché  la maggior parte delle Tombe dei Giganti hanno l’esedra collocata a Sud-Est, in direzione dell’alba durante il solstizio d'inverno, oppure verso Est, in relazione al sorgere del sole nel periodo degli equinozi
Unica eccezione, la Tomba dei Giganti di S’Ena e Thomes, che è invece orientata a Sud, in relazione al tramonto al solstizio d’estate, e ha un ha un azimut astronomico di orientamento del suo asse, assolutamente identico a quelle della Tomba dei Giganti Goronna (a Paulilatino, in provincia di Oristano) e a quella di Baddu Pirastru (a Thiesi, in provincia di Sassari).
Le tre Tombe dei Giganti sarebbero orientate verso la stella Aldebaran, della costellazione dei Toro"
Per gli astronomi indù  Aldebaran era RohinÄ«, che significa "cervo rosso", in riferimento al suo colore arancione. Essa marcava uno dei 27 nakshatra in cui era divisa la volta celeste nell'antica India
È molto probabile che la protome di cervo della Domu de Jana di Grugos a Busachi, indichi proprio la simbologia della Via della Rinascita, Aldebaran.
Tra l'altro, per via della precessione degli equinozi, fra il 4000 a.C. e il 1700 a.C. il Sole si trovava nella costellazione del Toro durante l'equinozio di primavera, che segnava l'inizio dell'anno.
Presso gli antichi romani, invece, ma ne avevo già parlato, Aldebaran era chiamata Parilicium, insieme al gruppo delle Iadi, in riferimento ai Parilia, un'antichissima festa pastorale della religione romana che si celebrava il 21 aprile in onore del numen Pale.
La Dea Pales, il cui nome è legato a Paulilatino, dove il 21 aprile, si verifica la ierofania divinizzante nel dodicesimo anello della tholos del pozzo Sacro di Santa Cristina ( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/06/solstiziopales.html?m=0)
Dal mio scritto
"Pare che le Domus de Janas meridionali, che stanno al Sud della Sardegna, siano orientate per lo più verso il Solstizio invernale(sud est) , mentre quelle settentrionali, sono per lo più orientate verso il Solstizio estivo(nord est).
Quasi nessuna è orientata a Nord, dove il sole non sorge, né tramonta.
La maggior parte sono orientate ad est, verso le Pleiadi, verso la costellazione del Toro, che ingloba in sé anche le Iadi, e che, come abbiamo visto  dal mio scritto sulla simbologia delle ierofanie nei nuraghi,  sono legate al concetto di rinascita legato alla costellazione del Toro, rappresentata con il corno sinistro più corto.
Le Domus, quindi, orientate verso la costellazione del Toro, tra Ariete (a ovest) e Gemelli (est), rappresentano il cardine delle due porte solstiziali insieme.
Aldebaran veniva associata a questa festa in quanto verso la fine di aprile Aldebaran tramonta al crepuscolo".
La costellazione del Toro si trova a est e si sposta gradualmente verso sud durante la notte. In particolare, è visibile a est subito dopo il tramonto e si sposta verso sud nel corso della notte.
Quindi ha una copertura sud-est.
Sud est, che è lo stesso orientamento dell'ingresso del nostro pozzo Sacro di Santa Cristina, con alba/ingresso  al  solstizio invernale e il lato opposto a Nord-ovest( tramonto del solstizio estivo), come il nuraghe Sisini, speculare al pozzo di Is Piriois, dei quali avevo parlato in un mio scritto(https://maldalchimia.blogspot.com/2023/09/orientamento-solstizio-invernale-pozzo.html?m=0), in quanto hanno la stessa conformazione a Menat, del pozzo di Santa Cristina( link di approfondimento https://maldalchimia.blogspot.com/2024/07/pozzo-canopolicanopi-egizi.html?m=0)
Quindi, anche queste tombe di Pranu Mutteddu, che  hanno l'ingresso orientato a Sud, come ho scritto (
https://maldalchimia.blogspot.com/2025/08/goni-equinozi-e-solstizi-ciotola-goni.html?m=0), indicano  quindi la via di Ascensione verso Aldebaran, come ho sempre sostenuto ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/03/la-y-taurina-di-ascensione-lungo-la-via.html?m=0)
Un altro dato interessante, del quale avevo già parlato, riguarda l'abitudine celtica, ma solo perché sono stati prese in esame le Tombe celtiche, di costruire intorno alla tomba, dei recinti.
Ne ho parlato in un mio scritto recente ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/07/pozzo-santa-cristinamaddalena.html?m=0)
"Mi ha molto incuriosito, tra le varie letture, il fatto che, in ambito celtico, in particolare, era tradizione creare dei recinti, chiamati *viereckschanze", con dei pozzi all'interno, solitamente tre, ma dagli studi fatti, su 257 recinti, pare che  abbiano scartato l’allineamento verso la levata solare solstiziale estiva, in quanto il numero dei recinti che mostra quell’orientamento è abbondantemente sotto la soglia della significatività statistica.
Invece, è stato maggiormente significativo l'orientamento verso la levata solare solstiziale invernale.
Questo mi ha fatto riflettere sul fatto che anche l'ingresso del nostro pozzo di Santa Cristina, è orientato a sud-est, all'alba del solstizio invernale.Trovate approfondimenti  nel mio scritto ( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/07/pozzo-canopolicanopi-egizi.html?m=0)
Il significativo orientamento verso la levata solare solstiziale invernale dei pozzi celtici, come il nostro pozzo di Santa Cristina in particolare, rappresenta quindi questa dimensione metaforica, Femminea della Gestazione, del Sacro Femminino"
Trovo che questi dati archeoastronomici di rilevazione di azimut e di levate eliache così precise, non facciano altro che confermare, in termini tecnici e precisi, ciò che passa attraverso essi, e che ho individuato nella profonda spiritualità, orientata agli astri, e alle coordinate equinoziali e solstiziali, dei nostri Antichi Padri e Madri.
Orientamenti a cui ho semore prestato la massima attenzione, così come ai simbolismi, come ben sapete, che ne veicolano il messaggio.
Un messaggio, un linguaggio che parla di profonda connessione tra cielo e terra, tra dimensione terrena ed astrale, come se ci fosse una volontà di continuità, esplicata attraverso tante e profonde sfaccettature, dall'orientamento architettonico, alla numerologia, al simbolismo intrinseco, per oltrepassare i limiti del tempo, per creare quella koine' concettuale e simbolica, che unisca gli Umani, al di là del tempo e dello spazio.

Tiziana Fenu
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