Approfondisco, e aggiorno, un mio vecchio scritto di maggio 2020( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/05/oggi-8-maggio-si-festeggia-san-michele.html?m=0) riguardo la celebraziine di San Michele Arcangelo, che si celebra oggi, a ridosso del passaggio equinoziale, ma anche l'8 maggio, nella sua prima apparizione sul monte Gargano.
Apparizione chiamata "del Toro".
San Michele, che si festeggia anche il 29 settembre, insieme a San Gabriele e San Raffaele.
Da sempre incuriosita nell'indagare sulle "Linea del drago", le Ley Lines, e sulla Geometria Sacra e Vesica Piscis, come sapete dai miei scritti, che formano un reticolo energetico potente sull'intero globo terrestre.
Sono potentissime linee energetiche che erano note fin dai tempi remoti, e sono importanti proprio per le forze che sprigionano.
La maggior parte dei siti megalitici, quindi anche quelli sardi, presenti sulla terra, sono uniti da queste linee energetiche invisibili, che però seguono un preciso schema a reticolo.
E questo reticolato sarebbe evidenziato in particolari zone, da costruzioni che sorgono in punti ricchi di energia in cui c'è abbondanza di acqua e moltissimi complessi megalitici, i quali si combinano a formare un triangolo, spesso rettangolo, la cui ipotenusa è formata nella maggior parte dei casi dalla linea di San Michele, che è la linea che collega i principali siti megalitici tra di loro.
Si tratterebbe di veri e propri flussi energetici che si intersecano, la cui intensità è misurata in Bovis( dal nome del francese Andre' Bovis, il cui nome, guardacaso, ma mai per caso, riporta al "bove", al Toro, elemento elettrico mascolino, il fuoco che si unisce in co-creazione , all'elemento acqua ) strumento che misura le energie sottili.
Questa intensità varia dai 7000 Bovis, ai 16.000 Bovis per quelle più potenti e, generalmente si rilevano nei luoghi in cui vennero costruite poi successivamente anche le cattedrali romaniche e gotiche che puntano, nella loro struttura architettonica, verso l'alto, a captare e convogliare verso la terra le energie sottili dell'universo e di dimensioni spirituali superiori".
Per quanto riguarda il nostro pozzo Sacro di Santa Cristina, del quale ho approfondito innumerevoli volte, dagli studi di Mario Aresu e Lello Fadda, al primo gradino, sono state rilevate 2.000 Bovis.
È un percorso iniziatico, quindi, più si scende più salgono le frequenze Bovis, fino ad arrivare a 7.800 Bovis al decimo gradino.
Al ventiquattresimo gradino siamo a 34.000 Bovis e al contatto con l’acqua si raggiungono 410.000 Bovis.
I pozzi sacri, l'acqua, grandissimi recettori di energia benefica, terapeutica.
Le chiese sono state edificate in prossimità di questi luoghi sacri"
"La retta di San Michele è formata da circa 2000 km che unisce i cinque principali luoghi di culto in Europa, dedicati all' Arcangelo Michele, e che, allungandosi di altri 2000 chilometri, arriva a Gerusalemme.
La Sacra di San Michele è stata edificata come luogo di controllo dell'energia del Drago.
Sotto la crosta terrestre, nelle sue profondità , ci sono forze enormi, che sono concentrate in certi luoghi. Erano, e sono, le forze della Dea Madre, di Madre Terra, le cui raffigurazioni sacre, tra cui anche Iside e la Madonna Nera, simboleggiavano l'Antico patto tra il fuoco e l'acqua.
Quindi grandissime forze a servizio dell'umanità , Ma anche, se usate male, al servizio dei maligno.
Il Santuario di San Michele rappresenta il chakra principale, dei chakra della Terra, il quarto di tutti i 7 chakra che sono attraversati dalle principali linee del Drago.
Forma, insieme al Monte Musinè, una concentrazione di energia che ha una fortissima forza selvaggia e che si manifesta con conformazioni rocciose insolite piene di materiali forti e nocivi, se liberati, perché sono forze di manifestazione di forze spirituali nocive su altri piani, bilanciate però dalla potenza e forza attrattiva della Sacra di San Michele, verso le energie cosmiche, le quali si manifestano sotto forma di apparizioni continue e scie colorate, e globi luminosi.
Persino la vegetazione che vi cresce è diversa dal resto della zona.
Torino nome ricorda la divinità del Toro, ed è un grande centro energetico spirituale, forse il principale, tenuto in equilibrio per secoli dalla spiritualità rappresentata da San Michele, che cerca di domare e tenere nel sottosuolo queste grandissime forze energetiche in attesa del risveglio.
Nei progetti umani vi è stata l'intenzione di sconvolgere questo chakra terrestre così importante, probabilmente per liberare queste forze Oscure dalla Profondità della terra, bilanciate dalla vicina e benefica Sacra di San Michele, tentando di scavare una normale galleria nelle viscere della montagna sacra, per distruggere le nadi sacre di questo equilibrio energetico, e causare un infarto nel fluire di queste energie, tenendo conto che verranno superficie anche elementi molto tossici come uranio e amianto.
Ma gli abitanti locali, depositari di antiche memorie ancestrali, si oppongono, perché la Sacra di San Michele è il punto centrale che collega tutte e sette le Sacre dislocate in Irlanda, Cornovaglia, Normandia, Piemonte Puglia, isola di Simi in Grecia e Monte Carmelo in Galilea, la quale, quest' ultima, ha segnato il crocevia nella storia dell'umanità .
Un luogo sacro riconosciuto in tutto il mondo.
7 chakra come le Sette Chiese dell'apocalisse, al cui centro c'è la sagra di San Michele, che rappresenta il quarto chakra , quello del cuore, la cui Potenza e comunicazione con il divino non deve essere allentata, per il bene dell' umanità .
In Sardegna, tutta l'architettura è impostata sul culto dei pozzi sacri, su quello legato ai defunti, come nelle Tombe dei Giganti, sui Dolmen, sui Menhir, e sulle Domus de Janas.
Esistono circa 800 Tombe dei Giganti censite in tutta la Sardegna.
Sono grandi e maestose, formate da lastroni di Pietra basaltica e granitica, luogo sacro di incontro con gli antenati, con le energie di Madre Terra.
Ogni tomba e' un punto importantissimo di emanazione energetica, che veniva accumulata all'interno della stessa.
Il semicerchio frontale segue la linea energetica tellurica dove l'energia dell'Universo, poi si convoglia sulla Grande pietra rituale messa nel corridoio centrale, la quale riceveva il flusso magnetico dalla Stele più alta.
Si preparava quindi il defunto per il trapasso alla nuova vita, al ritorno a Madre Terra, verso le stelle, visto che ha la forma di un semicerchio, che ricorda la protome taurina che sposa l'accogliente madreterra, che dà la vita e riceve la stessa vita, una volta che finisce sulla Terra.
Ma le Tombe dei Giganti, venivano, e vengono tutt'ora usate, anche per scopi terapeutici, perché sono costruzioni funzionanti su precise linee magnetiche terrestri allineate sulle Linee energetiche del Drago.
Sono influenzate dal campo magnetico terrestre, che regola i processi biologici dell'organismo e influisce sulla vitalità delle cellule.
Inoltre la capacità terapeutica della magnetoterapia era amplificata dalla presenza dell'acqua, considerata sacra, intorno alla quale vennero edificati altari, tombe, Pozzi sacri e Domus de Janas, oltre che essere mete continue di pellegrinaggi.
Le Tombe dei Giganti, specialmente in Gallura, sono macchine complesse che appartengono alla cultura nuragica dell'età del bronzo, 2000 aC, le quali probabilmente sono state realizzate inglobando dei Dolmen già eretti, antecedenti, di un migliaio di anni prima, seguendo poi una costruzione architettonica ben precisa.
Per esempio, si è notato nei pozzi sacri, un orientamento sempre lungo l'asse est-sud/est-ovest-Nord/ovest ( quindi nascita e morte), con il corridoio funebre orientato verso
Vi e' un imponente stele centrale che è accompagnata da due "ali" formata da 7 stele minori decrescenti nelle dimensioni, che formano una sorta di parabola riflettente, il cui fuoco, il centro, rappresenta la forza energetica di tutto il complesso.
7
Simbologia lunare
Pleiadi
Orsa Maggiore.
L'esedra cioè il triangolo isoscele costituito due archi laterali, è completamente privo di nadi e di geopatie, così come il corridoio funebre.
Di solito erano i sacerdoti o gli sciamani, e sicuramente le Janas -Sciamanas sarde, ad avere il potere di carpire l’energia positiva ed evitare luoghi a rischio di geopatia, e non a caso i luoghi sacri sono posti in zone in cui le energie negative si neutralizzano.
I dolmen, gli obelischi, le piramidi siano situate in luoghi solo apparentemente scelti a caso, probabilmente seguendo già una sorta di geobiologia.
Quindi ci troviamo di fronte ad una importantissima evoluzione nella padronanza e uso di tecniche energetiche che si sono evolute e amplificate nel tempo, visto che i Dolmen sono allineati alle linee del Drago( o Ley Lines) che si amplificano energeticamente tra di loro, visto le molteplici funzioni di utilizzo.
Inoltre la capacità terapeutica della magnetoterapia era amplificata dalla presenza dell'acqua, da sempre presente come culto dell'acqua, qui in Sardegna, ancor di più, quando incomincia la consapevolezza energetica, con il suo uso nella Ritualità sacra.
Per cui ad un certo punto, i Dolmen hanno seguito dei codici diversi da quelli legati solo all'astronomia.
Poiché si sono caricati di un significato molto più energetico e di un orientamento rituale ben preciso, inglobati all'interno di queste costruzioni sacre che ne amplificava la potenza energetica.
Per esempio nella necropoli Sarda di Li Muri, qui in Sardegna ad Arzachena, originale per la sua unicità in ambito sardo, la parabola della Tomba dei Giganti di Li Colghi( foto di Marco Cocco), e' costituita dall'Arco( Arco, Madre Arco, Archetipo, Ancestrale, Arca , Arcobaleno, il tutto sempre con il significato profondo e ancestrale di Unione) delle 14 stele, 7 + 7 e dalla Stele centrale, più grande delle altre, e potrebbe costituire i tre lati di un decagono regolare composto da 10 triangoli isosceli che hanno un vertice, e un lato in comune,dove gli angoli alla base sono tutti di 72 °, rapportati quindi secondo i parametri della sezione aurea, che è il modulo costitutivo della Geometria Sacra.
Tre di questi triangoli, formano l'esedra della tomba dei giganti, con l'apice energetico coincidente con il vertice dei triangolo e il vertice del decagono.
Il decagono regolare aureo in radioestesia ha la proprietà di concentrare le onde cosmiche, e poi viene usato per caricare in modo naturale un "testimone" posto al suo interno, rivelatore questo, di un profondo sapere di una civiltà legato alla natura e alla sua inimmaginabile potenza energetica.
Ne ho parlato in un mio scritto riguardo il nuraghe S'Uraki https://maldalchimia.blogspot.com/2024/03/nuraghe-surakidecagono-radiostesia.html?m=0
https://maldalchimia.blogspot.com/2024/06/nuraghe-suraki-antica-citta-di-neapolis.html?m=0
La maggior parte delle Tombe dei Giganti, come abbiamo detto, ha l'esedra semisferica che pare rappresentare le corna di un toro, ma è una simbologia taurina/uterina di rinascita, con questa Stele centrale che spesso misura sui 4 metri.
C'è una Tomba dei Giganti a Dorgali, la tomba de S'Ena e Thomes, che è particolare perché invece è orientata non al solstizio d'inverno, ma al solstizio d'estate al tramonto, quindi non verso est, in relazione al solstizio d' inverno, ma è orientata al tramonto in relazione al solstizio d'estate.
E questa in particolare, forma un Azimut astronomico di orientamento del suo asse identico a quello della tomba dei giganti a Goronna( a Paulilatino presso Oristano) e a quella di Badu Pirastru (a Thiesi Sassari ),e queste tre tombe, insieme , formano una "A" esattamente orientata verso la stella Aldebaran della costellazione del Toro e questo luogo "triangolare", viene considerato uno dei posti più stregati d'Italia risalenti all'età del bronzo( periodo che va dal 3300 a.C fino al 700 a.C).
Aldebaran è una stella appartenente alla costellazione del Toro, e appartiene alla cintura di Orione insieme a Sirio.
La costellazione di Orione viene rappresentata come un principe delle Milizie celesti come, l'Arcangelo Michele, che ha una postura di difesa, con l'armatura che sembra quasi che voglia fronteggiare la costellazione del Toro.
Studi astronomici confermano che Sirio, che inizialmente si trovava sul lato sinistro della Via Lattea, lentamente se si è spostata, a cominciare da 60.000 anni fa, sulla sponda opposta della Via Lattea, nella stessa area stellare abitata dalla costellazione del Leone ( i leoni sono legati alle Pleiadi, e quindi a Sirio) e dell'Orsa Maggiore e pare che sia avvicinata a noi , allineandosi con la stella Righel e Saiph (che sembra foneticamente molto simile a Sofia), per contrastare la forza distruttiva degli Baalim.
Da Sirio e da Aldebaran, provengono le entità non terrestri maggiormente coinvolte nelle dinamiche energetiche vitali del nostro pianeta.
Sirio e' la dimora Celeste degli Elohim, dei Dogon, di cui parlavo nel miiei post precedenti, invece Aldebaran, è la stella di provenienza dei Baalim degli Anunnaki, dei Sumeri ( in effetti Sumeri in sardo significa il padrone), così narra la storia "non ufficiale".
I primi, si dice, fossero i creatori della vita sulla terra, i mentre secondi sono gli intrusi.
Sirio e' l'occhio che tutto vede.
Sir- orus.
Signore d'Oro, simbolo della civiltà egizia, ed è la Stella Azzurra, l'occhio che è la parte positiva del Toro.
Sirio e Aldebaran sono due stelle di due mondi lontani e sono divisi dalla costellazione di Orione e separati sulla terra dalla linea della Sacra dell'Arcangelo Michele.
Luce ed Ombra che si contendono il destino dell'umanità in una guerra millenaria.
Secondo molti studiosi, pare che Aldebaran si stia allontanando dalla sua posizione giorno dopo giorno.
Tutto questo mi fa riflettere su un qualcosa che dà un senso anche alla profonda divinazione in Sardegna che si e' sempre nutrita verso la simbologia del Toro.
Simbologia che sancisce, almeno nella nostra Antica Civiltà Sarda, un'Alleanza tra Maschile e Femminile( la conformazione taurina/uterina, presente ovunque) e tra gli Opposti in generale.
Nella nostra Civiltà , si è preferito portare avanti la strada dell'Alleanza, piuttosto che quella del contrasto, che invece è in profonda divinazione verso questa divinita Ba-al, in un sentire che unisce, piuttosto che dividere.
Se osserviamo la piantina stilizzata delle tombe dei giganti, salta subito all'occhio come riporti l'immagine di una Ipsilon.
E se penso alla Y la associo a due cose.
La bacchetta che usano i rabdomanti per captare le frequenze dell'acqua e dei metalli, sensibili ai cambiamenti del campo magnetico che dipendono dalla irregolarità delle della crosta terrestre e quindi del dove cambia la natura geologica del terreno, e quindi sensibile alle zone dove si trova più facilmente infiltrazione di acqua o vene metallifere.
E poi penso alla lettera ebraica "vav" che rappresenta l'archetipo sacro 6.
ed e' il completamento, la congiunzione Tra cielo e terra, presente passato e futuro
E alla lettera Yod, il Decimo archetipo.
Lo stesso tetragramma di Dio è formato lettera yod, Hei, Vav e dinuovo Hei (YHWH)
La "Vav" in ebraico significa "Gancio" la colonna vertebrale lungo la quale la luce divina scende per nutrire di energia ogni organo.
Tutti gli esseri viventi sono vivificati dalla luce Divina che passa attraverso la Kundalini e questo collegamento tra Cielo e terra è proprio nella spina dorsale, il pilastro centrale dell'Albero della vita, il Sentiero d'Oro ed è l'Alchimia d'amore il legame tra Dio e l'uomo
Il numero 6 è un senario è la bellezza, l'equilibrio tra i due "3", tra due irradiazioni opposte e unite perché complementari
Il 6 è consacrato a Venere.
Infatti Venere e' il pianeta che presiede segno del Toro ed è considerato il simbolo della bellezza e di perfezione.
Ma che rappresenta anche la Y(la Vav primitiva, prima che si "evolvesse in Yod androgina, manifestazione femminile dell'idea creatrice), la Yod, con funzione concentrazione, che per gli egiziani rappresentava la congiunzione del fuoco e dell'acqua, la generazione, l'elemento base di ogni struttura architettonica in Sardegna.
Secondo gli ebrei lo scudo di David, formato da 2 triangoli che si intersecano e che rappresentano il numero sei , quindi la forza degli opposti, auspicava la protezione delle Milizie celesti, quindi del Guerriero Michele, che come uno scudo vivente allontana gli spiriti maligni.
Pensiamo all'esagono nel quale si inscrive perfettamente la stella di David, nel mento del Gigante di Mont'e Prama ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/02/la-geometria-del-6-nel-mento-del.html?m=0) che diventa anche parametro architettonico nel Cubito reale ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/08/il-cubito-reale-sardo-simbolo-dei.html?m=0)
Esattamente come l'unione feconda, tra l'anima umana rappresentata dall'acqua, e lo Spirito Santo del Fuoco.
La stessa forma che si ritrova nella forcella "cerca acqua" del rabdomante.
E nostri Antichi Sardi lo erano ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/09/gli-sciamani-rabdomanti-altana.html?m=0)
Infatti la Y è chiamata la "forcella di Dio", e lo Spirito Divino che è rappresentato dal fuoco di quella Linea del Drago con la quale l'acqua si unisce e interagisce in una sinergia creativa che riporta all' Archetipo 6 dell'Innamorato.
Archetipo che è volontà di amore che non si è ancora espressa e concretizzata.
Il 6 e' la y in funzione congiunzione e la Yod in funzione completezza in 10, perché due parti distinte devono essere ancora accostate tra di loro, formando una unità creativa.
Permette di creare sequenze temporali che si uniscono tra di loro formando la realtà che poi si vivrà .
Il 6 unisce le due parti nella diversità , senza creare un legame indissolubile, che non permetterebbe l'avanzare del tempo stesso
Il tempo esiste in questa dimensione che si crea tra questi due elementi acqua e fuoco, per determinare un "prima e un dopo" e nuove dimensioni temporali.
Ho parlato della simbologia della Y anche ultimamente ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/09/bronzetto-tetiofiotauro-vesica-piscis.html?m=0)
Come sicuramente si creavano nelle tombe dei Giganti , nelle Domus de Jana, in questo connubio fecondo tra Toro e utero, Terra di alleanza, di segreti, di promesse , di potenzialità energetiche costantemente pronte a manifestarsi.
Sempre in sincronia con i cicli lunari, poiché ogni mese assistiamo ad una potente trasformazione energetica.
La luna nera che rappresenta la morte ciclicamente si evolve in luna piena che rappresenta la vita pulsante,
Due fasi di vita propulsive verso la pienezza e verso il vuoto che sono rappresentate da queste mezze lune praticamente opposte.
Luna calante e luna crescente, che sono preparazione e iniziazione della luna piena o della luna nuova
Le mezzelune proprio come le protomi taurine, rappresentano il cambiare senza stagnare.
Accogliere il cambiamento per una promessa che si rinnova ad ogni luna piena.
Mi piace pensare a questo connubio e divinazione verso il dio Toro come qualcosa di estremamente positivo.
Perché esso rappresenta la forza propulsiva elettrica necessaria alla creazione della vita e dello stesso cambiamento e forse i Sardi avevano capito questa Antica Alchimia.
Il fuoco come l'acqua, sono due elementi che esasperati nella loro funzione negativa possono essere anche distruttivi.
Ma se usati con la magia dalla collaborazione e della creazione diventano il fulcro stesso, del cambiamento evolutivo vitale per ogni tipo di civiltà , per tutta l'umanità .
È la potente forza energetica delle strutture architettoniche che si trovano in Sardegna, le quali rivelano quanto sia stato importante capire questa grandissima alchimia Dalla quale dovremmo attingere come conoscenza Suprema e ancestrale.
È la potenza delle vene energetiche del Drago, del Femminino, da sempre rappresentato come un serpente/drago.
Basti pensare al Drago Tiamat mesopotamico, l'oceano primordiale ucciso da Marduk, ma poi, per contraddizione, lo stesso Marduk ha come compagna fedele il drago Mušḫuššu, drago che ha analogie con il nostro simbolismo sardo. Un drago con anelli del serpente corallo
( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/04/drago-drl-dio-marduk.html?m=0)
"Il Dio Marduk infatti viene rappresentato mentre tiene sulla sinistra, la parte del Femminino, un serpente-drago con corna, chiamato Mušhuššu (lett. "serpente terribile").
Questo mi ha ricordato mia nonna, che era solita chiamarmi "muscitta", termine molto usato qui in Sardegna, a Cagliari soprattutto.
Era un nome che mi piaceva moltissimo, e lei diceva che lo diceva anche sua nonna, ma non ne conosceva il significato.
Mušhuššu e Mushitta( o Muscitta), hanno la stessa radice "Mush-".
Sarà una coincidenza, ma mi piace pensare che questo vezzegiativo, che indica un Femminino dolce, affondi le radici nella notte dei tempi, fin dal periodo babilonese, e che sia arrivato fino ai giorni nostri, così come la simbologia del serpente corallo e del Serpente, come un filo rosso che unisce tutte le rappresentanti, le Dee del Sacro Femminino, fino ai giorni nostri.
Corallo, voglio ricordare, che si trova per lo più in Sardegna".
Mircea Eliade ha parlato a proposito delle linee del Drago, in particolare per i templi sacri in India.
Era sempre, come in altre civiltà , la figura del Dragone /Serpente, ad indicare il punto esatto di costruzione, il punto in cui, in India, si piantava il picchetto affilato, che simbolicamente immobilizzava la testa del Serpente, come San Michele, San Giorgio, per restare nell'ambito del l'iconografia cristiana, trafiggono la testa la testa del drago/Serpente.
Caput Draconis, la testa del Drago, il nodo nord astrale, è nodo sud, Cauda Draconis.
La conquista del regno dei Cieli passa nello scontro con il Dragone cui occorre bloccare la testa e piegare le sue energie alla nostra volontà .
In altri contesti, come ho già approfondito, Egizio, etrusco, romano e sardo, si puntava all'Orsa Maggiore.
Ne ho parlato in un mio scritto, riguardo una piastrella indiana in cui è rappresentata la costellazione del Dragone( approfondimenti nel mio scritto https://maldalchimia.blogspot.com/2025/07/piastrella-iraniana-8-punte-con-drago.html?m=0)
"La Costellazione del Drago è facilmente identificabile perché si trova vicinissima ad essa.
Si snoda, infatti, tra l'Orsa Minore e l'Orsa Maggiore.
La mitologia narra che un Drago venne scagliato in cielo da Minerva, dea della saggezza, durante la battaglia contro i Titani.
Qui si avvinghio' al Polo Nord Celeste e si congelo' in tale posizione.
Una costellazione del Drago che è sempre stata importantissima nelle antiche civiltà .
La religione dei Serpenti, dei Draghi, dell'ancestrale saggezza ai tempi di Lemuria.
Il nostro sistema solare è orientato alla costellazione del Drago, il Polo Nord dell'ellittica, il grande custode della vetta Polare.
La dimensione alta dell'elevazione spirituale, che corrisponde al segno del Capricorno, bilanciato, nel suo asse, da Orione, che si trova al centro dell'equatore galattico, custode della Via Lattea, a cui corrisponde il segno del Cancro.
Le due porte del Cielo.
La porta degli Umani( il Cancro) e la Porta degli Dei( il Capricorno).
Il Drago/Serpente , quindi, come dimensione dell'Uomo Cosmico, dell'Uomo asceso.
I Draghi sono i primi Iniziati ed Adepti, detti anche Serpenti di Saggezza, presenti, trasversalmente, in ogni civiltà ".
Come parametro dei punti di costruzione terrena c'erano le costellazioni circumpolari, quella del Drago/serpente e quella dell'Orsa Maggiore, il nostro Juvale, di cui ho parlato svariate volte.
Infatti certe abbazie francesi, dedicate al Sacro Femminino come Notre Dame, sono disposte come la costellazione dell'Orsa Maggiore.
https://maldalchimia.blogspot.com/2024/01/mogoro-e-lorsa-maggiore.html?m=0
https://maldalchimia.blogspot.com/2025/09/orsa-maggiore-akhetjuvale.html?m=0
https://maldalchimia.blogspot.com/2025/06/giovanni-juvaleorsa-maggiore.html?m=0
https://maldalchimia.blogspot.com/2025/06/orsa-maggiore-giogo-dei-buoi.html?m=0
https://maldalchimia.blogspot.com/2025/09/nuraghe-su-angiuorsa-maggiore.html?m=0)
E anche nel simbolo della tribù dei Dan, abbiamo un Drago/serpente
Dal mio scritto
( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/09/basilisco-e-il-mito-di-medusa-in.html?m=0
"La Tomba dei Giganti di Sant' Ena e Thomes( la "vena", la sorgente di Thomes,) si trova a Dorgali( provincia di Nuoro) e come ho detto prima, anagrammando la radice di Dorgali, "Dorga-", diventa "drago", il fuoco poiché pare che proprio in quella zona ci fosse il culto del fuoco sulla sommità dei Nuraghi, per fini ritualistici e ovviamente anche per scopi pratici
E questo è compatibile con l' ipotesi che al di sotto di quella zona, anticamente, al di sotto del Golgo de su Sterru, ci fosse un vulcano, con tutti i riti del fuoco, quindi, ad esso connessi
Teniamo presente che, 2700 anni fa il polo nord Celeste, era in direzione della coda della costellazione del Drago, e la stella polare era considerata la stella Thuban
Il drago comparve anche come simbolo degli Shardana, specialmente nell' artigianato di Seui, nelle cassapanche antiche e in molti portoni
Anche a Mogorella ci sono molti i portoni che indicano il drago e Il Grifone, che è considerato un'evoluzione del basilisco e che si trova anche nelle cassapanche sarde, quelle antichissime e nei ricami"
È interessante notare, sempre riguardo le linee del Drago terrene, le Ley Lines, che il nodo d’intersezione di due linee del Drago orientate sugli assi Nord/sud ed est/ovest, è nocivo quando si sovrappongono ad una falsa acquifera sotterranea, perché possono scatenare patologie anche gravi.
I menhir posizionati in questi punti, servivano a convogliarne le energie e invertirne la polarità .
Per questo motivo, è difficile che nelle antiche civiltà si edificasse in questi punti strategici di intersecazione.
Qui in Sardegna le coordinate prevalenti, sono solstiziali, est-sud/est e nord-nord/ovest, come ho già approfondito tante volte.
Le linee che vanno da Nord-Ovest a Sud-Est sono considerate sinistrorse, con energia a rotazione antioraria, assorbenti e quindi potenzialmente dannose per l’organismo. Le linee che vanno da Nord-Est a Sud-Ovest hanno invece energia a rotazione oraria, radianti e quindi potenzialmente benefiche.
L'intersezione dei due assi, che in periodo romano venivano chiamati Cardo e Decumano, di cui ho già parlato in relazione alla fondazione di Roma( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/09/romolo-e-remo-e-acca-laurentia.html?m=0) ripartivano la volta celeste in 4 quadranti, suddivisi poi, ognuno in 4 parti.
Una rete geodinamica
La cosa straordinaria, è che questa stessa ripartizione " 8 x 8", la troviamo anche nella nostra archetipale scacchiera di Pubusattile, di cui ho iniziato a scrivere nel giugno 2020( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/06/la-scacchiera-de-sa-pala-larga-bonorva.html?m=0), e ad ogni approfondimenti, scopro aspetti nuovi, da Matrice archetipale quale è.
Da Matrice del Kamasutra, la dottrina delle vibrazioni( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/12/il-kamasutra-e-la-scacchiera-di.html?m=0), a compartizione secondo il frazionamento dell'occhio di Horus ( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/04/locchio-di-horus-e-la-scacchiera-di.html?m=0) fino ad arrivare alla nostra quadratura del cerchio, che riguarda l'individuazione dello spazio sacro, secondo parametri geodinamici e astronomici ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/09/la-scacchiera-di-pubusattile-e-la.html?m=0)
In questa compartizione, le linee sinistrose, antiorarie,che vanno da Nord-Ovest a Sud-Est, sono fagocitanti, parassitarie, quindi dannose per l'organismo.
Mentre le linee orarie, destrose,
che vanno da Nord-Est a Sud-Ovest sono radianti e quindi potenzialmente benefiche.
Queste indicazioni geomagnetiche sono in base al rito indiano dell'orientazione, con al centro la divinità Vastu Purusha, che simboleggia l'universo, accovacciato come una rana, come ho scritto nel link sul Kamasutra, con la testa rivolta a Nord est e i piedi a sud ovest, nell'incontro delle due polarità Mem( acqua M) e Shin (Fuoco W)
Nord
Nord est
Costellazione del Cigno( ne ho parlato anche da poco per 2 nuraghi, Nuraxi di Samatzai e Pitzu Cummu di Lunamatrona (https://maldalchimia.blogspot.com/2025/09/nuraghi-samatzai-lunamatrona.html?m=0)
Tutte costellazioni importanti che traguardano le nostre mappature.
A livello globale tutte queste linee energetiche del Drago, sono organizzate in un reticolo composto da 9 linee verticali con orientamento Nord/sud, e 9 orizzontali, con direzione est /ovest
Una griglia che è chiamata la schiena del Drago, in cui il numero 9, come ho scritto e approfondito stamane nella mia altra pagina Maldalchimia e nel blog( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/09/29-settembre-san-michele.html?m=0) è strettamente legato a San Michele.
Numero 9
La Madre Matrice
Le proporzioni auree di ingressi dei nostri pozzi sacri e nuraghi https://maldalchimia.blogspot.com/2020/06/osservavo-la-piantina-del-pozzo-di.html?m=0
https://maldalchimia.blogspot.com/2021/06/simbologia-angolo-72-nel-pozzo-scristina.html?m=0
https://maldalchimia.blogspot.com/2020/12/l-ingresso-triangolare-dei-nuraghi.html?m=0
Infine, sottolineo che i santuari /chiese, dedicati a San Michele, sono per lo più edificati su alture o grotte.
A Cagliari, vivevo difronte al Colle di San Michele.
Cagliari sorge su sette colli. Sopra quello di san Michele pare che i romani avessero eretto un tempio al dio Esculapio. In età bizantina il culto pagano per il protettore della medicina fu sostituito da quello cristiano per San Michele, in cui venne edificata una chiesa, diventata poi monastero e infine castello medioevale.
Come chiese di San Michele, ne abbiamo svariate, Cagliari, Collinas, Aritzo, Esterzili, Oristano.
Cinque chiese che formano quasi una stella a 5 punte, legate alla simbologia del Toro, quindi di San Michele.
Una curiosità l'angolazione tra Cagliari /Esterzili /Oristano, è un un 72°/36°
Tenendo conto dell'importanza, oltre che di Oristano, di Esterzili, su cui avevo già approfondito oltre 4 anni fa, ci sta, perché riporta su tutti i collegamenti fatti prima, alla cui lettura e approfondimento, vi rimando al mio link( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/02/simbologia-della-corona-nella.html?m=0)
Tiziana Fenu
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Le linee del Drago /San Michele
















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