Prima immagine
Porcospino e sole in una decorazione di ellissi, figure allegoriche che decorano il lato di un sarcofago, cortile del palazzo del Commendatore di Santo Spirito in Sassia, Borgo Santo Spirito, Roma
Seconda immagine
Stemma della Famiglia Ricci Empoli Musei.
Cinque ricci andanti volti a sinistra, disposti in due file si alternano a tre file orizzontali di stelle a otto punte.
I Ricci erano titolari della cappella del Crocifisso delle Grazie in Collegiata. Pietro di Ugucciozzo de’ Ricci (1389-1404), pievano, curò importanti modifiche alla navata e al colonnato della Collegiata, lavori che si conclusero nel 1394.
Periodo, fine del secolo XIV
Tecnica e materiali
rilievo in pietra serena
Dimensioni
cm 58 x 43,5 x 7
Origine
Collegiata di Sant’Andrea
Molto interessanti queste immagini
Il riccio è legato al Femminino, per questo è in contrapposizione /complementarietà con il Sole
Come sempre, la nostra Antica Civiltà Sarda, ha sempre risposte pertinenti, anche riguardo il riccio e il Femminino
Sardegna Cultura Madre
Ne ho parlato in un mio scritto
(https://maldalchimia.blogspot.com/2024/02/thurposlugh-di-orotelli.html https://maldalchimia.blogspot.com/2024/02/thurposlugh-di-orotelli.html?m=0)
Vorrei sottolineare che nel carnevale di Orotelli ( "oro-tellus", la terra dell'Oro, e Logudoro, il luogo dell'Oro, il Lugh solare) vi è un preciso rimando al nome antico dell'Irlanda, "Eriu", come ho già sottolineato nel mio scritto.
La particolarità del Carnevale di Orotelli, è che pare iniziasse il 2 febbraio, in concomitanza della festa de sa Candelora
Sa Candelora è qui in Sardegna, ma è il corrispondente della festa di Imbolc, la festa celtica, in cui si celebra Brighid, che è la compagna complementare di Lugh
Infatti le due feste, lughnasad e Imbolc, si svolgono a 6 mesi di Distanza, una il primo agosto, e l'altra il primo febbraio
In questo carnevale di Orotelli, si alternavano svariate maschere, tra cui spiccava una maschera, detta "S'eritaju", il porcospino, formata da pelli di porcospino attaccate lungo una collana di stoffa, su un saio bianco e il viso coperto di rosso
Si accostavano alle ragazze, per pungerle sul seno, e assicurare loro, la fertilitÃ
Guardacaso, ma mai per caso, la parola" Eritaju", porcospino, ha la stessa radice di Eriu, la mitica isola di smeraldo.
Er-itaju
Er-iu
Isola che ebbe svariati nomi, e il terzo nome fu Inis Elga, «Isola Nobile». Così Ériu( Irlanda, terra dei Sardi) venne chiamata al tempo del dominio delle Tuatha de Danaan
Si, perché le Tuatha, erano le Regine che le governavano
Una società Matriarcale, che rimane con quell'impronta, fino a che restò in vigore lo statuto di Eleonora D'Arborea
I greci la chiamarono Ogigia, la sede di Calipso, dove approda Ulisse per 7 anni, dal suo ritorno dalla guerra di Troia, come testimonia Plutarco, che significa l'«isola più antica», titolo assai appropriato visto che Ériu fu abitata fin dai tempi del diluvio universale.
[...] I Tuatha De Danann sono strettamente imparentati agli antichi Sardi che arrivarono fino al Nord Europa.
Dan-ann
Shar-Dan
[..] Lugh, il "luminoso", dio della fertilità , del Sole e della Luce, era il re dei Tuatha de Danann, abile in molte tecniche, che gli valsero il nome di Salmidanach, il "multiforme artigiano".
[...]Lug mi fa pensare a Logudoro
Luogo d'oro
Lug doro
Luce d'Oro
Ma anche luogo, Logu, del Mercuriale Lugh, che poteva trasformare ogni cosa in Oro.
La magica Tartesso. La mitica terra dei Metalli, sempre più spesso identificata con la Sardegna.
Veniva sempre rappresentato accompagnato da un cinghiale, animale sacro ai celti.
[..] Lugh possedeva uno dei 4 tesori di questa tribù, la Lancia dell'invincibilita'.
La lancia mi fa pensare alla lancia de su Componidori, "su stoccu", con il quale infilza la stella a 6 punte
La sua lancia é invincibile, perché anche su Componidori è un SemiDio, e la lancia è benedetta dalla sinergia maschile/femminile, della stella a 6 punte
Eriu
Eridano
Il Sacro fiume Eridano scorreva in Sardegna
Ogigia come Barbagia?
Le coincidenze e le corrispondenze mi sembrano fin troppo evidenti
Si narra anche che la Sardegna restò disabitata per un po' di tempo
Anche l'isola di Eriu, lo fu, dopo il diluvio"
Ma l'Eridano scorreva in Sardegna( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/09/il-fiume-eridano-in-sardegna.html?m=0
https://maldalchimia.blogspot.com/2025/05/ziusudra-eridano.html?m=0)
Ma il dio Lugh ha corrispondenza con la Dea Baubo, a cui sono sacri cinghiale e lira.
Lugh/Laugh( ridere in inglese)
Lugh il luminoso, che trasforma ogni cosa in Oro
Dea Baubo, che con la sua risata trasmuta il lutto di Demetra e consente che i suoi doni producano oro, abbondanza, raccolto.
Che porti a termine la gravidanza e dia alla luce Iaccu
Dal mio scritto
https://maldalchimia.blogspot.com/2025/07/lammas.html?m=0
"Quindi, la nascita del Sole/Iacco/Iaccu, è come se fosse stata benedetta dalla risata di Demetra, che ha squarciato l'inverno, in lutto per la perdita momentanea della figlia Persefone.
Una meravigliosa metafora per indicare l'ingresso dell'equinozio di primavera."
Equinozio, che, nella sua funzione equinoziale, quindi equilibrante, nel ciclo della morte e rinascita, rimanda al concetto equilibrante della funzione del Menat egizio( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/04/il-menat-portale-alchemico-dei-pozzi.html?m=0) , la cui forma, ricalca sia l'ingresso del nostro pozzo Sacro di Santa Cristina, che, nella muratura esterna, la stessa fisionomia della Dea Baubo.
Un Uovo Cosmico che tutto contiene( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/11/simbologia-uovo-cosmico.html?m=0)
Questa celebrazione di Lugh il luminoso, è una celebrazione alla vita, al sole che si manifesta.
Riflettevo sul fatto che il nome Lugh è molto simile al "Laugh" inglese, che significa ridere.
Lugh solstiziale, che ha in comune la simbologia della spiga e del maiale/cinghiale, con una Dea che invece rappresenta gli equinozi, Demetra, e che manifesta proprio il suo Horus, il suo Oro solare, attraverso, per merito, direi, di un'azione magico ritualistica, che mira ad una equilibratura.
La risata.
Qui in Sardegna la risata apotropaica è Sacra".
Il detto sardo "s'arrisu e s'arenada, pigada e squartarada"
"la risata della melagrana, presa e sbattuta con violenza", questo, in modo che il frutto si apra, e gli arilli fungano da elementi riproduttivi, moltiplicati all'infinito.
Ne ho parlato e approfondito la simbologia in un mio scritto, proprio in correlazione alla Dea Baubo/Demetra/ risata/melagrana ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/06/la-risata-degli-dei-bauboabba.html?m=0)
La simbologia del sangue necessario alla dimensione della fecondità , del raccolto.
Una simbologia archetipale, veicolata da numerosi, importanti simbolismi, compreso il simbolismo mitraico e la stessa simbologia della ferita al costato, del Cristo, dalla conformazione vaginale, di Vesica Piscis( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/04/la-ferita-del-cristo.html?m=0)
Una simbologia, quella dea Dea Baubo, legata alla Dea Flora, di cui ho approfondito di recente, per la stessa ritualistica dell'Anasyrma( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/09/dea-baubo-e-flora.html?m=0)
"Guardacaso, la Dea Flora( la cui protezione e culto pubblico, erano affidati ad un Flamine Floris, un Flamine minore del collegio del Soffio divino di Numa ) era considerata la sposa di Zefiro, Dio del Vento.
Non sarà certo un caso che la nostra maschera sarda del Carrasegare, la maschera che rappresenta il Vento, Su Bundu, venga rappresentata con una maschera rosso sangue( il rosso della de-Flora?) anche se la simbologia, come avevo approfondito, è ben più profonda ( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/12/bundu-bindubindi.html?m=0)
Lo stesso erjtaiu, ha il viso coperto di rosso.
Il porcospino, "s'eritaju", che durante le celebrazioni del Carrasegare di Orotelli, legato alla simbologia del dio Lugh, crea la ritualistica del sacrificio, dell'offertorio del sangue, pungendo, metaforicamente, il seno alle ragazze.
Anche la simbologia del porcospino, è una simbologia equilibrante.
Il rosso sangue fertile, come gli arilli della rossa melagrana ( che nella sua intrinseca simbologia indica riproduzione, moltiplicazione, presente soprattutto nella ritualistica de is Animeddas in Sardegna ( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/10/radici-della-tradizione-de-is-animeddas.html?m=0)
"che con i suoi arilli color rubino, ricorda la fertilità della Dea Madre, il sangue mestruale che si moltiplica in tante gocce simboliche, considerata la frutta del Sacro Femminino, rappresentata anche nei quadri.
Pare che all'interno contenga 613 semi, la cui somma totale fa 10 (6 + 1 + 3), il numero della perfezione Divina. Melagrana come simbolo di fertilità e prosperità , oltre che simbolo di vita oltre la morte. La disgregazione in tanti piccoli semi porta altra vita, come lo smembramento del corpo di Osiride in 72 pezzi, che ha portato alla formazione della Spiga, la nuova vita dell'abbondanza.
Melagrana come simbolo di gocce di sangue mestruale, che porta vita e amore, tant'è che era il simbolo di Afrodite, la dea dell'amore.
Un frutto sacro anche a Persefone, la dea dell'oltretomba, poiché il sangue, può essere anche sangue di morte.
Melagrana estremamente usata anche in Sardegna in rituali per la gestazione per la prosperità , con grandi proprietà astringenti ed emostatiche, oltre che ad essere usata anche per colorare le fibre.
Melagrana, che con il suo rosso scuro, è collegata anche al Mosto dell'uva, con il quale si prepara la saba/sapa , base indispensabile per i tipici dolci sardi per la festività di Tutti i Santi e Tutti i Morti, come il tipico pan' e saba, come le pabassinas, e come is caschettas, e spesso si offriva, specie nella zona del nuorese, sa Pippiedda ‘e tùharu, una bambolina di pasta di semola e zucchero.
Dolci che simboleggiano un inno alla vita, e che nel contempo onorano la morte, poiché sono collegati al rosso del sangue, come fonte di vita. Morte e sangue rigeneratore, rappresentato dalle melagrane e dai dolci di sapa, affinché i morti possano rigenerarsi simbolicamente nella dimensione dell'aldilà "
Osservate le due immagini.
Nella prima il porcospino è in una posizione simmetrica rispetto al sole, in una posizione di equilibrio.
Come la simbologia del nostro Erjtaiu sardo, che funge da fattore equilibrante.
Nel mezzo del solstizio invernale, fertilizzando simbolicamente la terra pungendo, con i suoi aculei, il seno alle ragazze, consente che la terra venga fertilzzata.
È la stessa simbologia equilibrante della Dea Baubo, del Lugh/Laugh il luminoso, il trasmutante.
Della risata che riporta equilibrio.
Della stessa conformazione equilibrante a Menat/Dea Baubo, del nostro pozzo Sacro di Santa Cristina ( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/04/dea-baubopozzo-s-cristina.html?m=0), la cui forma, a goccia/vulva, ritroviamo in questa seconda immagine, dello stemma della famiglia Ricci.
Una simbologia che si lega al Sacro Femminino
5 ricci
9 stelle ad 8 punte
Per chi guarda, sono rivolti a sinistra, verso il Femminino.
Il 5 è Sacro Archetipo Ebraico He', con funzione "vita"
La stella a 5 punte, la Tanit.
Chakra Vishudda della gola, collegato al Toro, quindi alla dimensione della fertilità terrena.
Stella a 5 punte, che in sé, ha tutti angoli aurei a 36°/72°/108°
Sono angoli la cui somma, mi da sempre un 9
Un 9/9/9
Un 27, quindi ancora un 9
36°/72°, stessi angoli aurei degli ingressi triangolari dei nostri Nuraghi ( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/12/l-ingresso-triangolare-dei-nuraghi.html?m=0) e del nostro pozzo Sacro di Santa Cristina, di cui ho scritto in particolare in questo link di approfondimento ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/06/simbologia-angolo-72-nel-pozzo-scristina.html?m=0)
Un 9 che ritorna, come nel 72, che fa come somma, 9
Una simbologia importantissima, che, come ho scritto, riguarda "l'interpretazione della dinamica della precessioni degli equinozi, poiché il numero 72, sacro in ogni civiltà , corrisponde agli anni necessari per lo spostamento di un grado precessionale durante la precessioni degli equinozi.
Cosa significa questo?
Che i nuraghi, le Dee Madri, il pozzo di Santa Cristina, con il loro parametro che li contraddistingue, dell'angolo a 72°, sono degli indicatori cosmici di questo avanzamento nella ruota celeste, sia del Sole equinoziale sull'orizzonte celeste, sia dell'orientamento dell'asse di rotazione della terra stessa.
Questo significa, in parole povere, che gli antichi Sardi avevano individuato questo parametro, questo angolo a 72°, che è colonna portante di tutto l'enorme ingranaggio cosmico che fa muovere l'universo intorno a noi.
Riportandolo come parametro angolare sulla terra, nella dimensione della materia, è come se avessero portato un angolino di immortalità che consentisse loro di sentirsi parte attiva di questo ingranaggio.
Di sentirsi nel grembo stesso della creazione universale.
Partecipi e Co-partecipi."
Noto anche che le stelle ad 8 punte( della cui simbologia avevo già approfondito in un mio scritto https://maldalchimia.blogspot.com/2021/04/la-simbologia-della-stella-otto-punte.html?m=0)
in questo stemma a forma di goccia/Baubo, simbolo vulvare, sono 5, la cui somma delle punte, fa ancora 9( 9 x 8= 72= 9), incredibile, con specifico riferimento al 72.
È una simbologia cifrata, che si lega alla dimensione del Femminino, della creazione, drll'abbondanza, del Grembo, del 9 come chiave dell'universo, che sottende anche al 72 della precessione degli Equinozi ( e questo lo lega alla simbologia equinoziale della prima immagine)
E naturalmente, i porcospini si muovono, per chi guarda, sulla ruota del tempo, che è governata da Saturno, il Femminino.
Una rappresentazione straordinaria, simbolo anche di immortalità , oltre il ciclo limitato, della permanenza terrena, visto che il primo simbolo, si trova sul lato di un sarcofago.
Tiziana Fenu
©®Diritti intellettuali riservati
Maldalchimia.blogspot.com


Nessun commento:
Posta un commento