mercoledì, ottobre 29, 2025

💛Archetipo 16 Goni/cimatica /Dilwara

 Prima immagine. 

Il soffitto del tempio giainistico, Dilwara. 


Dilwara è in India, e sapete bene dai miei scritti che ho trovato elementi in comune 

( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/08/pozzo-sacro-di-dholavira-india.html?m=0

https://maldalchimia.blogspot.com/2025/07/scacchiera-indiascacchiera-pubusattile.html?m=0

https://maldalchimia.blogspot.com/2022/01/labirinto-india-benettutti.html?m=0

https://maldalchimia.blogspot.com/2024/05/pozzo-santa-cristina-pozzo-indiabadlapur.html?m=0) 

Seconda immagine. 

Una fotografia cimatica dell'acqua con geometrie simili.

Terza immagine 

La Tomba  II, a circolo, di Goni,  Sardegna, sulla quale  ho già approfondito svariate volte

Da Goni, il Gone della vita 

( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/11/goni-il-gone-della-vita.html?m=0) 

Goni, orientamenti equinoziali e solstiziali 

( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/08/goni-equinozi-e-solstizi-ciotola-goni.html?m=0) 

La ciotola di Goni

( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/08/un-mio-post-condiviso-e-commentato-in.html?m=0) 

Orientamenti cardinali 

(https://maldalchimia.blogspot.com/2025/08/orientamenti-tombe-e-menhir-pranu.html?m=0) 

e l'associazione Goni/Atlantide /Israele, sito di Rujm el-Hiri

(  https://maldalchimia.blogspot.com/2025/01/goni-atlantide-israele.html?m=0) rubata e copiata proprio oggi, dal "sapete chi". 

16 sezioni

Come le 16 sezioni della cupola di San Pietro, di cui ho già scritto( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/06/la-cupola-di-san-pietro-e-il-sacro-16.html?m=0) 

La Tomba II di Goni  appartiene alla Cultura di Ozieri (o San Michele), che si sviluppò in Sardegna durante il Neolitico Recente e l'Eneolitico (circa 3200 - 2800 a.C.).

Tre cerchi concentrici e  la sepoltura vera e propria, spesso una cista litica (una scatola di pietra) o un dolmen.

La tomba principale (la più grande e centrale) è circondata da un cerchio di pietre infisse nel terreno (il "circolo" vero e proprio). 

Questo cerchio è composto da esattamente 16 pietre monolitiche.

Questo non è un caso. L'architettura delle tombe prenuragiche non era casuale, ma rispecchiava una visione del mondo, credenze religiose e conoscenze astronomiche.

Il numero 16 potrebbe essere in relazione con i cicli lunari. 

Un ciclo lunare (lunazione) dura circa 29,5 giorni. Dividendo idealmente il ciclo in due metà (luna crescente e calante) si ottengono due periodi di circa 15 giorni. 

Il 16 potrebbe rappresentare simbolicamente il completamento di una fase e l'inizio della successiva, un richiamo al ciclo di morte e rinascita.

Potrebbe anche essere un multiplo (8x2) o una suddivisione di un ciclo calendariale più ampio, utilizzato per regolare le attività agricole e rituali.

Il cerchio con 16 pietre permette una suddivisione geometrica dello spazio in settori abbastanza precisi. 

Infatti abbiamo 4 settori 

Il 16 l' ho trovato anche, come modulo, in alcune padelle cicladiche 

Dal mio scritto 

https://maldalchimia.blogspot.com/2025/09/padelle-cicladiche.html?m=0

"Il numero 16, oltre che fare riferimento al sedicesimo Sacro Archetipo Ebraico Ayin, con funzione corrispondenza, tra umano e divino, sottolinea come, in epoche che si avvicinano al neolitico  l'anno calendariale solare fosse costituito da 16 mesi.

I 16 mesi erano ciò su cui si basava il “calendario delle tombe a corridoio”.

Si scompone l'anno solare in 4, poi in 8 e infine in 16.

Se notate, anche gli strani "orologi" degli Apkalli, hanno spesso una suddivisione in 16 porzioni, numero 16 che ha un importante significato alchemico ( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/04/rosone-scintoista-apkalli.html?m=0)

16 mesi composti da 4 settimane ciascuno e queste 4 settimane hanno 5 giorni ciascuno.

[...] Considerando che la civiltà cicladica è pelasgica, e che gli Antichi Sardi sono pelasgici, considerando la presenza di Tombe a corridoio nella nostra Antica Civiltà Sarda ( le Tombe dei Giganti sono a corridoio), e che padelle cicladiche sono state ritrovate per lo più in Tombe a corridoio, capite bene il sincretismo che può esserci stato tra simbolismo sardo e Cicladi.

Questa padella in particolare, presenta, oltre che quasi gli stessi simboli dell'altra, dei simbolismi aggiuntivi, che mi fanno affermare con certezza che si tratti di un calendario gestazionale, con i mesi parametrati agli antichi calendari di 16 mesi delle Tombe a corridoio"


Ho ritrovato la stessa simbologia del 16 in un antico reperto di Nurdole ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/08/pintadere-pendente-nurdole.html?m=0) 


Un numero 16 importantissimo, in ogni cultura 

Dal mio scritto 

( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/05/rosone-scintoista.html?m=0) 

Il 16 rappresenta il Sacro Archetipo Ebraico Ayin. 

Un Archetipo molto simbolico, che è il principio universale dell'ermetismo :"come sopra, sotto", infatti avendo come funzione "corrispondenza", indica corrispondenza tra il piano materiale e quello spirituale, con dei Kami, delle divinità, che si manifestano nella natura, come la dea del Sole Amaterasu. 

Simboleggia anche l'Occhio Divino, la Sorgente della luce, che fin dalle antiche civiltà, a livello costruttivo e architettonico, è stato rappresentato dal foro apicale, dall'oculus, dal quale entra la luce, la manifestazione divina, che trasfigura la materia in "corpo di luce"

È ciò che avviene anche nei nostri nuraghi, dotati di un oculus e di "occhi di luce" ( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/06/trasfigurazione-solstizio-estivo-2023.html?m=0)

Nelle architetture più recenti, come chiese e cattedrali, queste configurazioni della Geometria Sacra, sono rimaste nelle Conformazioni felle cupole di chiese e cattedrali, spesso con 8/16 spicchi, e relativi "occhi di luce", le finestrelle, e nei rosoni con vetri istoriati, dei veri e propri catalizzatori di energia, che riprendono gli schemi della cimatica, così come i nostri nuraghi, millenni fa ( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/10/nuraghi-e-cimatica.html?m=0 /. https://maldalchimia.blogspot.com/2024/03/nuraghe-surakidecagono-radiostesia.html?m=0)

I nuraghi come riflesso della frequenza della musica delle sfere, così come le cupole, i rosoni ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/05/i-nuraghi-riflesso-dellarmonia-musicale.html?m=0) 

I luoghi sacri dello Scintoismo, si manifestano attraverso delle porte, dei portali, detti Torii, che hanno la stessa conformazione di alcune protomi "taurine", che comunque simboleggia un'energia solare, necessaria a fecondare la terra, per la rinascita dopo la morte, o per la guarigione, come la stessa Dea Amaterasu, estremamente allungate, che si trovano dentro le nostre antichissime Domus De Janas, qui in Sardegna, come avevo già approfondito

(https://maldalchimia.blogspot.com/2023/02/spada-gigante-in-giappone.html?m=0

https://maldalchimia.blogspot.com/2024/02/torii-giapponesi-domus-de-janas.html?m=0) A dimostrazione, del fatto, che certi Archetipi, sono comuni ad ogni cultura e civiltà, pur differenziandosi attraverso diverse simbologie.

[...] Sedicesimo Sacro Archetipo Ebraico (essendo Archetipi, hanno valenza universale), Ayin, funzione corrispondenza, Arcano Maggiore XVI,  la Torre, la propensione umana a creare connessione con il divino"


E nella nostra Antica Civiltà Sarda, la connessione con il Divino era il veicolo principale di espressione e manifestazione. 


Tiziana Fenu 

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Archetipo 16 Goni/cimatica /Dilwara







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