giovedì, ottobre 30, 2025

💛Sa Concordia /Arca Alleanza

 Non tutti sanno che in Sardegna esiste una figura specifica, che rappresenta la personificazione delle anime defunte.

Una figura mitica presente soprattutto in Ogliastra.
Sto parlando "de Sa Concordia", chiamata anche "S'Aconcordia", un essere femminile, uno spirito ancestrale che si manifesta come ierofania luminosa, come uno stuolo di luci, tra cui traspaiono le donne velate, le persinificazioni delle Anime delle  Antenate, in particolare, che ritornano a visitare i luoghi in cui vissero, per portare protezione e vegliare, con giustizia ed equilibrio, sulla comunità, dispensando consigli o punizioni, a seconda del comportamento dei singoli individui.
Questo è molto interessante, perché a livello comunitario, sociologico, S'Aconcordia si sviluppa anche, con lo stesso nome, come strumento equilibrante dell'intera comunità.
Rappresenta un'alleanza, una Concordia, appunto, un concordare, attraverso un vero e proprio contratto sociale e morale, dal forte valore giuridico e comunitario, che sanciva la fine di una faida, una lite o un grave torto tra famiglie o individui.
In una società agro-pastorale come quella sarda, l'onore e la reputazione  erano importantissimi ed era importante mantenere l'equilibrio. 
Un equilibrio che si veicola a attraverso figure importanti come i mediatori, chiamati Coadiadores, il prete, il sindaco (su maiore), gli anziani (sos mannos) o parenti comuni.
La Stesura dell'Accordo (Sa Carta de S'Aconcordia) avveniva  vero e proprio atto scritto, spesso da un notaio o da una persona colta.

Notare come gli anziani della comunità, "Sos Mannos", hanno lo stesso nome dei Mani  celebrati in ambito romano, gli spiriti dei defunti, estremamente rispettati, di cui ho parlato nei miei recenti scritti, le anime collettive degli antenati defunti, considerate come un'unica entità divina e protettiva, gli antenati, la stirpe, divinizzats come collettività
Erano forze benevole, ma che andavano costantemente placate e onorate, quindi molto rispettate.
Esattamente come Is Mannus delle comunità sarde.
I Mani venivano celebrati per  l'apertura del Mundus Patet, che avveniva in 3 date, 24 agosto, 5 ottobre e 8, novembre.
Dal mio scritto ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/08/mundus-patet-romani-24-agosto.html?m=0)
"Il Mundus Patet si trovava sul Palatino, e ho già sottolineato in più scritti, il legame tra Palatino e Paulilatino( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/06/solstiziopales.html?m=0) 

il pozzo Sacro di Santa Cristina di cui hanno riportato le importanti date delle ierofanie 
Guardacaso, il Mundus Patet si celebra il 24 agosto, tre giorni dopo il 21 agosto, giorno della ierofania nel Santa Cristina 
( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/08/corrispondenze-celebrazioni-romane-date.html?m=0)
[...] I Mundus Patet, quindi che celebrano non solo il Memento Mori ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/07/mosaico-di-pompei-memento-mori.html?m=0), ma anche la celebrazione di una rinascita, in cui le due dimensioni, quella dei vivi e dei morti
[...] Una dimensione, quella della celebrazione del Mundus Parer, che rimanda alla celebrazione delle nostre de Is Animesdas, la festa dei morti
Dal mio scritto https://maldalchimia.blogspot.com/2020/10/radici-della-tradizione-de-is-animeddas.html?m=0
" A Seui, infatti, tra il 30  ottobre e il 2 novembre vi è anche " su prugadoriu", con l' esibizione di maschere locali."
Seui, la cui maschera tipica è quella de S'Urtzu/Orco" 
E ancora :
"E, legato alla simbologia della zucca come un cranio, vi era un rito, sia in Sardegna che in Corsica: cioè quello prendere i crani dal cimitero per far piovere,  e il cranio in seguito venne sostituito da una zucca intagliata. Ed è per questo motivo che la zucca, e quindi il culto dei morti, in un certo senso è legato anche al dio Maimone, al dio della pioggia". 
Questo è importantissimo perché il lapis manalis, la pietra di chiusura che vietava l'accesso dell'orco, era  anche una pietra posta fuori della porta Capena, presso il tempio di Marte.
In caso di siccità, la pietra veniva portata in città e immediatamente faceva piovere.
Il lapis manalis, la pietra sacra agli Dei Mani o Lari, divinità che rappresentavano anche gli spiriti degli antenati e tutelavano la città e i suoi abitanti.
Gli antenati 
La memoria 
La memoria dell'Acqua 
La Mem, tredicesimo Sacro Archetipo Ebraico 
Maimoni( vedi https://maldalchimia.blogspot.com/2020/06/osservavo-queste-tre-immagini-la-prima.html?m=0) 
Come vedete, anche in questa occasione, i riti romani si sovrappongono a quelli preesistente sardi, nello specifico, come ho sottolineato altre volte, in un sincretismo, che però ne tradisce le radici, le nostre radici". 


Sa Concordia.
S'Aconcordia.
Non è solo il nome di questa figura delle nostre tradizioni sarde, che onora i defunti.
Concordare un patto.
Un'alleanza.
La figura del Femminino, custode di questa Alleanza tra mondo dei vivi e mondo dei morti, si traduce in una figura di rispetto e di Arco simbolico di luce tra queste due dimensioni.
Lo stesso nome "Aconcordia", mi rimanda alle parole concordia e accordo.
L'arco di luce, l'archetipale rappresentazione dell'Arca dell'Alleanza, di cui ho approfondito svariate volte, a partire dal luglio 2020
Dal mio scritto, di cui riporto alcuni passi.
https://maldalchimia.blogspot.com/2020/07/s-arca-sacra.html?m=0
"Riflettevo ancora sul nome della cassapanca sarda. 
Cassapanca. 
Cassa. 
Cascia. 
C'ascia. 
Ascia. 
S' archedda
S'arca
Arca
Arco
Tutte queste parole hanno poi portato ad un percorso che ritorna sempre all'Origine. 
Partiamo dall'aspetto esteriore della cassapanca sarda. 
Ricorda quello dell'arca dell'Alleanza.
Arca /archedda. "Arca piccolina" ( un cofanetto di bronzo risalente all'età nuragica, è stato ritrovato presso il Nuraghe Lungheria di Oschiri, molto simile all' Arca dell'Alleanza). 
Ma c'è anche molto di più oltre questo diminutivo. 
L'Arca dell'Alleanza era stata realizzata in legno di acacia per volontà di Mosè per contenere le tavole della legge che gli erano state dettate da Dio. 
Non aveva potuto vedere Dio in volto, identificato con Yhawn/ Amon /Min, il dio nascosto. 
Di Amon ho già parlato nel mio precedente post, il Dio  nascosto e ingenerato, il Dio della luce, della fertilità dell'elettricità, la cui parte femminile è rappresentata da Min, la parte  che crea nella Forma, il Dio manifestato.
[...] Anche molte dee guerriere egizie venivano rappresentate con il corpo itifallico di Amon - Min, con la testa  di ariete con le corna ricurve che rappresentavano sia la virilità sessuale, ma anche la spirale femminile.
Nella versione Amon-Min, il Dio Amon era a considerato " Toro della stessa sua madre"
Il termine Mimose, con la quale sono celebrate le donne, probabilmente risale a  questa versione femminile di Amon-Min, un Yhawn/ Amon /Min, che chiede di poter realizzare un contenitore che potesse contenere  e custodire la sua Parola, il suo Verbo, specificando che forse in legno di acacia, cioè di Mimosa, in onore alla sua parte femminile, che dà la Forma alle sue parole e che funge da contenitore, da grembo creatore. 
Sì perché l'Arca dell'Alleanza, fu costruita in  preziosa acacia  rivestita di oro, prodotto di un' antica tecnologia, della quale gli antichi egizi erano a conoscenza, e questo antico sapere iniziatico venne trasmesso solo agli iniziati, dei quali Mosè avrebbe fatto parte" 

[ Per la simbologia e correlazione Mimosa/ Dea  Madre Sarda, approfondimenti nel mio scritto
https://maldalchimia.blogspot.com/2021/03/la-dea-madre-di-cabras-mimosa-solare.html]
Proprio l'acacia è il simbolo arboreo maggiormente correlato alla  celebrazione di Tutti i Morti, perché è considerato l'albero della resurrezione, simbolo di immortalità
Secondo la leggenda, un rametto di acacia fu trovato sul sepolcro di Hiram Abif, il mitico architetto del Tempio di Salomone, segno della resurrezione.
Ancora oggi portare un rametto d'acacia in cimitero, ad onorare i defunti, significa onorarli nella dimensione dell'immortalità.

Un altro tipo di Archedda è stata ritrovata a Tadasuni, provincia di Oristano, di cui ho già approfondito(  https://maldalchimia.blogspot.com/2025/07/arca-di-tadasuni-con-zampe-di-toro.html), molto particolare perché ha la simbologia delle zampe del Toro come supporto.
L'Arca dell'Alleanza che rappresenta il potere creativo del Femminino, la nascita, la rigenerazione e la rinascita.
Che ne custodisce il segreto.
Il segreto di questo ancestrale accordo, tra umano e divino, tra le due stesse polarità, che si deve rispettare.
Un'alleanza che va onorata, per non disonorare gli spiriti dei defunti, della memoria ancestrale degli Antenati che sancirono questo Sacro Patto.
La manipolazione impropria fa adirare gli stessi antenati, e porta alla morte
I Filistei catturarono L'Arca, che guidava gli Israeliti, ma essa portò loro solo sciagure e malattie, tanto che dopo sette mesi la rispedirono in Israele.
Nel passo di di Samuele 1, 4-6, si racconta di quando l'Arca fu catturata, e i due figli del sacerdote Eli, Ofni e Fineas, che erano sacerdoti corrotti, morirono in battaglia. Alla notizia della loro morte e della cattura dell'Arca, il loro padre Eli cadde all'indietro dalla sedia, si ruppe la nuca e morì. Poco dopo, la nuora di Eli, mentre dava alla luce un figlio, morì a sua volta. Prima di morire, chiamò il bambino Icabod, che significa "La gloria si è allontanata da Israele", riferendosi alla perdita dell'Arca.
Nel "Testo della piramide", un antico documento, si parla di una scatola d'oro nella quale Ra, il primo re egiziano ripose un certo numero di oggetti  egiziani molto preziosi, così come "s' Archedda" Sarda, custodisce il prezioso corredo della sposa. 
Sull'Arca dell'Alleanza, vi erano due Cherubini d'oro a protezione del coperchio, tutto in oro, le cui ali quasi si sfiorano. 
L'Arca era la manifestazione vivente del potere divino. 
Il potere che scaturiva dall'Arca in oro, deriva da quell'arco di luce che si creava dall'estremità di un ala all'altra, dei due Cherubini che stavano accoccolati sul coperchio  dal vano contenitore.
Una specie di luce ed energia, un arcobaleno, un arco elettrico, che distoglieva qualsiasi inconsapevole ad accostarsi all'Arca, senza prima aver fatto un percorso iniziatico, senza essere meritevole  di conoscerne il contenuto prezioso. 
Si narra che chiunque tentasse di forzarlo morisse bruciato e folgorato. 
[...] Grande potere quindi, della simbologia dell' Arca dell'Alleanza, che è rimasta anche nella simbologia rappresentata nella cassapanca sarda.
La pavoncella guardiane della cassapanca come due i Cherubini, l'ariete simbolo di investitura ai percorsi iniziatici sin da tempi di Mosè. 
Perché l'Arca è come un grembo.
L' Antico sapere. La Sophia. 
Sapere che si tramanda attraverso l'Acqua, il liquido amniotico della memoria.

Abbiamo detto  che l'Arca dell'Alleanza, era considerata come un contenitore di un sapere, di un percorso iniziatico che segue una precisa  traiettoria, un preciso percorso. 
[...] La forma concava delle due  Lame unite, sembra un contenitore ma anche un arco, e se unita ad un' altra contrapposta, come in uno specchio, descrive perfettamente  un'ogiva, quello che si crea nella perfezione  della Vesica Piscis. 
Quell'ogiva che rappresenta la Vesica Piscis delle due polarità.
In alcune rappresentazioni, come questa che ho scelto, l'Arca dell'Alleanza sembra una navicella Shardana, con la sua forma a Vesica Piscis.
La  Dea Alata primordiale, come le ali dei due Cherubini sul coperchio dell'Arca.
Le due polarità mercuriali.
Mercurio, che è l'elemento trasformante per eccellenza, ma non solo. 
Mercurio è lo Psicopompo, colui che può passare dal Regno dei vivi al Regno dei morti,  colui che accompagna i defunti nel regno dei morti. 
Il Mercurio, energia del Femminino.
Come fanno la Janas nelle loro Domus de Janas
Le Janas traghettano in un'altra dimensione.
S' Archedda che custodisce un percorso di vita sulla terra. 
Ma anche quella che custodiva gli antichi tesori segreti e preziosi delle Janas, si narra, i loro preziosi manufatti dai fili d' Oro. 
Arca dell'Alleanza che custodisce i segreti di un percorso iniziatico, ai quali pochi possono accedere, altrimenti si resta folgoranti, ustionati, accecati. 
Perche ci vuole maestria per saper gestire il Sacro Fuoco della Conoscenza. 
Se usato male, può bruciare, o può accecare
"S'arca", che  in sé acquisisce la presenza del Sacro, perché è un mezzo simbolico, "s'arca/sacra", un'imbarcazione che porta in un'altra dimensione, che porta ad una conoscenza Superiore spirituale. 
E in questa ottica si capisce allora come  in molte Domus de Janas, abbiamo come soffitto il fondo di una barca, come uno sterno "carena/" sa carena", sterno in sardo( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/01/le-domus-de-janas-non-sono-capanne.html)
Sterno che ospita e genera il Soffio Divino della rinascita, talmente importante, da essere istituzionalizzato da Numa Pompilio ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/09/i-flamen-dialis-de-sa-carena.html)
Arca dell'Alleanza e celebrazione dei Defunti, rappresentano un ponte, un arco, tra i due ordini della realtà.
Un ponte tra Divino e Umano, per L'Arca, e un ponte tra Vita e morte per la celebrazione dei defunti, che sono invece, abitualmente separati da un confine invalicabile e a tratti pericoloso, che esige rispetto e onore, in quanto dimensioni, entrambe, che contengono un potere sacro.
In entrambe viene offerto il grande potere, relazionandosi con esse, del negoziare la relazione, lo scambio tra i viventi e la forza trascendente di Dio e degli Antenati, stabilendo, sancendo ancora una volta quell'alleanza, quell'accordo, quella concordia primordiale.
Sono Archetipi universali, impiantati in forme strutturali diverse, ma semanticamente analoghe.
Inoltre veicolano il doppio potere della vittoria, o della distruzione, per chi onora o disonora queste due dimensioni sacre.
La celebrazione di entrambe, tiene in piedi l'arco dell'Alleanza, dell'armonia
La celebrazione gestisce questo potere duale, placando gli spiriti pericolosi e onorando quelli benevoli.
La simbologia dell'acacia, lega entrambe, attraverso quella figura del Femminino di cui l'acacia è custode, e che si manifesta, nella nostra tradizione sarda, attraverso questa figura particolare "de S'Aconcordia, che onora i suoi antenati defunti, apportando protezione, giustizia, verità.
Concordia, appunto.

Tiziana Fenu
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Nell'immagine
L'Arca dell'Alleanza sostenuta dai Cherubini, dalla semi-cupola dell'abside orientale dell'Oratorio di Teodulfo, Germigny-Des-Prés, Francia.



 Sa Concordia /Arca Alleanza





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