#25novembre
Per certi uomini, la donna Melagrana è tanta, è troppa.
Non reggono il confronto.
Stanno li, a segnare il numero di arilli secondo i loro parametri, con un pallottoliere adeguato ai loro limiti, e nello scarto numerico tra le due dimensioni, ci affogano, nel disperato tentativo di scaraventare giù anche ciò che non potranno mai raggiungere.
Quella Corona che è parte della Donna Melagrana.
613 arilli.
È un numero simbolo
Un Archetipo, associato alla simbologia della melagrana, che rappresenta il Femminino.
L'idea che una melagrana matura contenga esattamente 613 chicchi (in ebraico arilli, עֲרִילִים) non è un dato scientifico, ma un simbolo religioso profondamente radicato nell'Ebraismo.
Nella Torah (la legge ebraica), i rabbini hanno identificato 613 comandamenti (in ebraico Mitzvòt, מִצְווֹת).
Di questi, 248 sono precetti positivi ("fa'") e 365 sono precetti negativi ("non fare").
Questo numero è diventato il fondamento simbolico della legge divina.
La melagrana è un frutto ricorrente nella Bibbia e nella cultura ebraica, spesso simbolo di ricchezza, saggezza e fertilità. Il legame con i 613 comandamenti è stato stabilito dai saggi (Talmud e Midrash) per diversi motivi.
Così come il frutto è pieno di chicchi, l'ebreo osservante dovrebbe essere "pieno" di mitzvòt e buone azioni, proprio come una melagrana è piena di chicchi.
Il verso del Cantico dei Cantici (4:3) viene spesso citato per sostenere questa analogia: "Le tue tempie sono come uno spicchio di melagrana..." I maestri interpretarono che anche il più insignificante degli ebrei fosse "pieno" di meriti come una melagrana è piena di chicchi.
Si tratta di una convenzione simbolica e idealizzata. I rabbini contarono i comandamenti e associarono quel numero sacro a un frutto bellissimo e complesso, per rendere l'idea in modo tangibile. Nella realtà, il numero effettivo dei chicchi in una melagrana può variare notevolmente (di solito tra 200 e 1200), ma la tradizione ha fissato il numero ideale a 613.
Una melagrana con una corona sull'apice.
613 modi, e oltre, con i quali una donna è capace di rapportarsi ad un uomo.
Di essere con esso, e attraverso esso, compagna, amica, madre, figlia, confidente, puttana e santa, Penelope, Medusa, il Sole dietro il Sole.
La Lilith.
Il sole nero.
L'invisibile.
Si, perché una donna, arriva a rendersi invisibile pur di stare affianco ad un uomo. Essere onnipresente, avere questo dono innato dell'essere "una e tante", "una e tanta", a volte, può essere davvero "troppa roba" per un uomo.
Amare una "donna-melagrana" non è facile, perché porta fertilità ovunque.
Ne ha in esubero.
Ne ha talmente tanta, da fare per due, estromettendo quasi l'altro da ogni responsabilità attiva nella relazione.
A volte, bisognerebbe fare un passo indietro.
Restare ferme, integre, come una melagrana.
Con quel picciuolo a forma di corona sulla testa, che ne rivela la regalità.
Una corona con sei punte che rivela un aspetto importante.
Per regnare un regno si necessita di un Re e di una Regina.
Arcano maggiore degli Amanti, il VI.
La stella di David. Complementarietà.
Equilibrio.
Il punto di inizio.
613 arilli.
613 > 10
Archetipo 10. La Iod, il punto di Inizio, lo snodo.
La perfezione monadica.
Funzione "concentrazione".
L'Arcano Maggiore X, la Ruota della Fortuna.
La possibilità, per le due polarità, di emergere dalle acque della vita, di intrecciarsi, di intersecarsi e di mettere in moto un equilibrio dinamico, un ossimoro che crei energia, un punto di Origine.
Uno Iod, un Omphalos, attraverso il quale espandersi, come un'onda d'amore, pur rimanendo compatti, concentrati.
Presenti.
L'unica energia che può tenere uniti gli arilli della melagrana, è l'energia maschile.
La donna, per natura, tende all'espansione. L'uomo, invece, tende alla concentrazione.
La lettera Iod infatti, è la prima lettera della parola Yahweh, Dio, il principio maschile che regge tutte le lettere della parola.
Il principio maschile che concentra.
Che concentra dove la donna disperde. Dove rilascia. È fisiologico per lei.
Offrire il suo sangue anche quando non può essere fertilizzata.
In questo modo, l'uomo, manifesta tramite lei, e per lei, quell'aspetto energetico tipicamente femminile, che altrimenti resterebbe anestetizzato.
Manifesta quell'energia magnetica femminile, che equilibra la sua innata energia maschile elettrica.
La ricompatta.
La riporta alla sua integrità, alla sua identità.
Al suo Regno.
Le dà una Forma.
In sardo, melagrana si dice "arenada".
Parola che somiglia molto a "sa rena", la sabbia. I granelli di sabbia come gli arilli della melagrana.
Solo l'acqua può compattare la sabbia. Solo l'acqua, può dare Forma alla sabbia.
E l'acqua deve arrivare da un Mascolino consapevole, che dà Forma, con il suo stesso Femmineo magnetico, alla sabbia, agli arilli della melagrana.
Un Poseidone che governi il tumulto del mare.
Un Mascolino che non ha timore di riconoscere nella donna, una Regina, da considerare come tale.
Un Mascolino che si mette sullo stesso piano del "dare e avere". Che non sia solo un fruitore di questa esuberanza fertile e creativa, ma che ne sia artefice, altrimenti la relazione diventa sterile, squilibrata.
La donna ama essere "contenuta", guidata, riconosciuta. Non dovrebbe dimostrare niente a nessuno, come invece ha dovuto, e ancora deve, per secoli.
Soprattutto ad un uomo.
Ed un uomo consapevole ed equilibrato, non la metterà mai nelle condizioni di cercare approvazione nel suo stesso uomo.
Un uomo che sa quanto vale, che conosce tutte le sue sfumature, da quelle più diamantine, a quelle più oscure, con il quale lei si può permettere di manifestare ogni suo aspetto, senza rimanere incastrata in esso.
Un uomo che lascia giocare la propria donna ai suoi tanti ruoli, ai suoi tanti talenti, senza, per questo, abusarne, nicchiando sulla propria presenza e intensità.
Perché spesso, è proprio la mancanza di Presenza, proprio a livello energetico, che spinge la donna a diluirsi in tanti aspetti, perdendo per strada la propria Essenza.
A volte, paradossalmente, la propria stessa Femminilità.
Perché solo tra le braccia di un uomo, una donna si sente ricompattata.
Solo negli occhi di un uomo, trova la direzione. Il senso.
Il motivo di essere, anche senza dimostrarlo.
Lui lo sa.
E la tiene stretta a sé proprio per questo.
Tiziana Fenu
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