mercoledì, novembre 26, 2025

💛64/ melagrana/ scacchiera

 

Ho scritto altre volte sulla SIMBOLOGIA della MELAGRANA, in relazione al significato dei suoi 613 ARILLI canonici e in relazione alla decorazione a scacchiera che spesso ho notato nelle sue rappresentazioni.
Oggi approfondisco ulteriormente, perché ho trovato la chiave dei 64 quadrettini della scacchiera di Pubusattile, nella Domu de Jana di Villanova Monteleone, proprio, e anche, nel simbolismo della Melagrana.
Dopo l'occhio di Horus ( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/04/locchio-di-horus-e-la-scacchiera-di.html?m=0), e la quadratura del cerchio ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/09/la-scacchiera-di-pubusattile-e-la.html?m=0), ancora rivelazioni, sempre in ambito ebraico, come approfondito nei miei ultimi due scritti riguardo la scacchiera.

Sui 613 arilli della melagrana, dal mio scritto
https://maldalchimia.blogspot.com/2025/11/613-arilli.html?m=0
"613 arilli.
È un numero simbolo 
Un ARCHETIPO , associato alla simbologia della melagrana, che rappresenta il Femminino.
L'idea che una melagrana matura contenga esattamente 613 chicchi (in ebraico arilli, עֲרִילִים) non è un dato scientifico, ma un simbolo religioso profondamente radicato nell'Ebraismo.
Nella Torah (la legge ebraica), i rabbini hanno identificato 613 comandamenti (in ebraico Mitzvòt, מִצְווֹת). 
Di questi, 248 sono precetti positivi ("fa'") e 365 sono precetti negativi ("non fare"). 
Questo numero è diventato il fondamento simbolico della legge divina. 
La melagrana è un frutto ricorrente nella Bibbia e nella cultura ebraica, spesso simbolo di ricchezza, saggezza e fertilità. Il legame con i 613 comandamenti è stato stabilito dai saggi (Talmud e Midrash) per diversi motivi.
Così come il frutto è pieno di chicchi, l'ebreo osservante dovrebbe essere "pieno" di mitzvòt e buone azioni, proprio come una melagrana è piena di chicchi.
Il verso del Cantico dei Cantici (4:3) viene spesso citato per sostenere questa analogia: "Le tue tempie sono come uno spicchio di melagrana..." I maestri interpretarono che anche il più insignificante degli ebrei fosse "pieno" di meriti come una melagrana è piena di chicchi.
Si tratta di una convenzione simbolica e idealizzata. I rabbini contarono i comandamenti e associarono quel numero sacro a un frutto bellissimo e complesso, per rendere l'idea in modo tangibile. Nella realtà, il numero effettivo dei chicchi in una melagrana può variare notevolmente (di solito tra 200 e 1200), ma la tradizione ha fissato il numero ideale a 613"

Sulla CORRELAZIONE decorativa presente su un'antica rappresentazione di arte greca su una MELAGRANA , con la SCACCHIERA di Pubusattile
https://maldalchimia.blogspot.com/2021/09/la-melagrana-e-la-scacchiera.html?m=0
"Melagrana risalente al periodo greco del 750 a.C.circa, ed esposta al British Museum di Londra.
Una melagrana, che per simbologia rappresenta il Sacro Femminino, con il suo potere creativo e fertile.
I chicchi rossi della melagrana richiamano il fertile san*gue mestr*uale, e la loro capacità di generare e duplicarsi. Spesso la melagrana viene rappresentata nelle sacre iconografie raffiguranti Madonne, anche per la particolarità di avere come una sorta di "corona" all'estremità.
Ma il Sacro Femminino non ha nessun potere creativo senza la sua controparte energetica, il Mascolino.
Ed è proprio questo, che viene rappresentato in questo motivo "a scacchiera", molto comune in ogni civiltà ma che affonda le radici nell'Antica Civiltà Sarda.
Abbiamo infatti, come ho già approfondito in passato, una "scacchiera" che risale a ben due secoli e mezzo, tre secoli prima, all'epoca neolitica.
Si tratta della scacchiera della Domus de janas di Pubusattile, a Villanova Monteleone, in provincia di Sassari
Una scacchiera che consta di 64 quadratini, 32 bianchi e 32 quadrati, affiancata da 6 motivi ondulati, che probabilmente rappresentano la conoscenza, il serpente, o le onde vibrazionali che questa potente sinergia di opposti comporta, poiché il sei, è il numero della Sacra Coppia Divina.
Otto per lato. Il numero otto indica l'infinito, l'unione di cielo e terra.
La creazione di una dimensione a sé stante, tra Cielo e Terra. 
Una griglia, quella neolitica della nostra Domus, che resterà fino ai giorni nostri, nel gioco della scacchiera con gli scacchi, e che, come ho già approfondito, servirà da griglia per lo schema delle vibrazioni, nell'arte sacra del Kam*asutra, che è la dottrina delle vibrazioni.
Concetto che si accorda perfettamente alla rappresentazione dei sei motivi ondulati al lato della scacchiera della Domus de Jana, e alla rappresentazione, nella melagrana greca, della "corona" a sette sporgenze, che richiamano il motivo decorativo tra i tre anelli paralleli, che accompagnano la sfera.
Sembrano ricordare delle porte, il passaggio Alchemico delle porte, per il quale è necessaria la sinergia degli opposti, per potervi accedere.
Per poter accedere alla dimensione cosmica delle 7 sfere planetarie, che consentono di elevarsi oltre il terreno, il denso.
Il motivo nei "meridiani" della sfera, ricordano il motivo a "spiga", anch'esso simbolo di fertilità, così frequente, addirittura nella stessa disposizione dei massi nei nuraghi, nella nostra Antica Civiltà.
Grano, contiene in sé, nella parola, la particella "an", che indicava in periodo sumero(o sardo che sia, secondo molti studiosi), la stella più brillante dei cieli, che veniva identificata con Venere, rappresentata da una stella ad otto punte, che ha un ciclo di 8 anni terrestri, come ho già approfondito riguardo la stella ad otto punte.
Una disposizione grafica della spiga del grano, che quindi veicola in sé il messaggio di una simbologia del Femminino fertile e abbondante come il grano.
Decorazione a spiga, che si sviluppa lungo tre linee meridiane( e probabilmente ce ne sono tre, a formarne sei in tutto, anche nell'altro lato). Tre come la triade creativa e di "nascita/morte/rinascita", lunare, tipico del Femminino.
Da noi in Sardegna si dice "s'arrisu e s'arenara, pigada e squartarada", che tradotto, significa "la RISATA della melagrana, presa e scaraventata a terra, in modo che si apra e sparpagli tutti i suoi chicchi".
Questa similitudine "melagrana-risata-fertilità", è giustificabile dal fatto che si credeva il ridere fosse una prerogativa divina, e che gli uomini fossero stati creati in un moto di risata divina.
Il riso, riporta la primavera sulla terra, come sulla labbra di Demetra, nonostante la perdita della figlia Core.
La risata catarchica, che ci riconduce alla nostra divinità, e alla nostra capacità trasformativa, poiché unisce in sé gli opposti, e in essi ritrova un nuovo equilibrio, in un rinnovamento continuo, tipico del nostro "riso sardonico", eversivo, irriverente, vitale, talmente potente da riuscire a calmare anche l'ira, facendoci entrare in un altra dimensione fuori da ogni schema, liberi nella dimensione dove gli opposti si incontrano e creano una nuova realtà leggera e fluida, che sana, come una risata dionisiaca che non teme nulla, dove ci rinnoviamo a noi stessi, oltre la nostra dura scorza di melagrana, e liberiamo il nostro infinito potere creativo, oltre la piatta realtà.
[*sulla risata degli Dei, approfondimenti https://maldalchimia.blogspot.com/2025/06/la-risata-degli-dei-bauboabba.html?m=0)
Questo manufatto, non è solo la rappresentazione di una melagrana, ma è soprattutto, la rappresentazione di una dimensione divina, latente e presente in ogni umano, trasformativa, fertile e rigeneratrice, esattamente come la scacchiera di Pubusattile, che io amo chiamare il "tempio" della nuova dimensione ultraterrena, dove gli opposti agiscono in sinergia a creare buone e nuove vibrazioni d'amore e di sesso, di vita, di risate cristalline che fanno tremare gli stessi Dei"

Ma, considerando che la GRIGLIA "8 X 8" della archetipale SCACCHIERA di Pubusattile, della nostra Domu de Jana a Villanova Monteleone, è la griglia sulla quale hanno preso vita le LETTERE e gli ARCHETIPI  EBRAICI ( approfondimenti nel mio scritto https://maldalchimia.blogspot.com/2025/11/lettere-ebraiche-e-le-64-caselle-della.html?m=0), c'è uno STRETTISSIMO LEGAME tra il 64 della griglia "8X 8", quindi con il simbolismo della scacchiera, e la stessa melagrana, i cui arilli, i 613 arilli sono i 613 comandamenti (Mitzvòt) della Torah (248 precetti positivi, "fai", e 365 precetti negativi, "non fare").

Sulla simbologia e ghematria ebraica del numero 64, e il significato dei concetti a cui è riconducibile questo valore ghematrico, ho già approfondito
( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/11/simbologia-dei-64-quadrattini-della.html?m=0)
Si riferisce al Giudizio Divino, collegato proprio al concetto dell'antica Tribù dei Dan, dei Giudici Divini, come spiego nel post, con riferimento anche al concetto di figlio, di rosso( il rosso del sangue, simbolicamente, della melagrana), e ancora, serpente, tempio di Davide, mano destra.
Ma soprattutto, come ho sottolineato nel mio scritto, "Inoltre il 64, indica le 64, possibili INTERPRETAZIONI dei testi sacri, della Torah riassunta nell'acronimo Pardes ( Paradiso), le cui consonanti PRDS, indicano il Pshat( l'interpretazione letterale), il Remez( l'interpretazione allusiva) Drash( l'interpretazione omiletica), il Sod( il segreto mistico)
Il numero 64 non è un totale canonico, ma simbolicamente rappresenta la totalità della Legge Orale e Scritta.
Sottolineo che ben 3 lettere  di questo acronimo PRDS, la S/D/R formano la parola Sardegna
Torah, che è anagramma della Dea Hator, che è stata rappresentata anche con un copricapo Shardana in testa ( approfondimenti https://maldalchimia.blogspot.com/2024/08/hatorshardana.html)
Hator /S'Hator/Sator
Legata al quadrato di Sator e al suo ben più antico, tutto Sardo, Quadrato del Sinis ( approfondimenti https://maldalchimia.blogspot.com/2025/07/hator-satorsator.html)"

Sapete benissimo, che, soprattutto nell'altra mia pagina, Maldalchimia, mi occupo di Archetipi Ebraici e del valore ghematrico delle lettere, straordinario strumento sacro che applico anche nel contesto dell'antica Civiltà Sarda.
La parola "MELAGRANA " in ebraico,
si scrive רִמּוֹן (si legge rimon).
Le lettere sono: Resh (ר), Mem (מ), Vav (ו), Nun (ן).
Calcolando il valore ghematrico delle lettere ebraiche, abbiamo
Resh (ר) = 200
Mem (מ) = 40
Vav (ו) = 6
Nun (ן) = 50 (la forma finale, nun sofìt)
Calcolo della ghematria:

200 (ר) + 40 (מ) + 6 (ו) + 50 (ן) = 296
Quindi, il valore di רימון (rimon), di melagrana in ebraico, è 296, non 64.
Ma il COLLEGAMENTO con il 64, è dato dalla stessa tradizione e precetti Ebraici
Attestato che ogni melagrana, per convezione simbolica, secondo i precetti Ebraici, ha 613 semi, un numero che corrisponde ai 613 comandamenti (mitzvòt) della Torah, nella parte superiore, nella corona, vengono considerate 64 punte, o protuberanze, simboliche, che i 64 MODI di INTERPRETARE LA TORAH , i cui precetti, sono appunto 613, quanto gli arilli della melagrana.
Il 64 è considerato un numero sacro, perché è collegato alle 64 facce della SAPIENZA , collegate alle 64 combinazioni del Tetragramma sacro.
I ROTOLI della Torah sono spesso sormontati da decorazioni argentee a forma di MELAGRANA , chiamate Rimmonim, a simboleggiare che le parole contenute in quel rotolo sono fonte di vita e di comandamenti, proprio come i semi sono il cuore vitale del frutto.

La "CORONA " della Melagrana  è chiamata Keter ha-Rimòn
Nella Cabala ebraica, KETER , che significa "Corona", è la prima e più alta delle dieci Sefirot (emanazioni divine attraverso le quali Dio crea e sostiene l'universo). Keter rappresenta la Volontà Suprema, il Potenziale Puro, l'Infinito (Ein Sof) prima che si manifesti in una forma definibile.
È al di là della comprensione intellettuale.
La "corona" della melagrana, quindi, non è solo la parte superiore del frutto, ma un riferimento a Keter.
Una melagrana con un "corpo" che  contiene i 613 semi, i comandamenti, la Legge rivelata, e la "corona" in cima, quel che resta, il calice del  residuo del fiore, con le sue 64 simboliche protuberanze, che rappresenta la fonte trascendente e misteriosa da cui quella legge emana.
Dalla Sephiroth Keter, che è l'unità assoluta, la corona che tiene unito tutto, l'energia della creazione, discende attraverso le Sephiroth, moltiplicandosi e specificandosi, fino a diventare i 613 comandamenti precisi.
Quindi, la Corona della Melagrana simboleggia il punto di transizione dall'Unità Divina indifferenziata (Keter) alla molteplicità ordinata della Rivelazione (la Torah con i suoi 613 precetti).

Quindi il NUMERO 64 è la chiave cabalistica che collega la CORONA (Keter) ai 613 COMANDAMENTI .
Ogni MITZVÀ è un "arillo" che trae la sua vita e il suo significato dalla "Corona" divina da cui proviene.

Un calcolo cabalistico mostra che la somma delle Ghematrie del Nome Divino attraverso i Quattro Mondi porta a 64.
La Cabala divide la creazione in Quattro Mondi (Olamot)
Atzilut (Emanazione) - Il mondo dell'unità divina.
Berià (Creazione) - Il mondo del trono divino e degli arcangeli.
Yetzirà (Formazione) - Il mondo degli angeli.
Assiyà (Azione) - Il mondo fisico

Il 64 rappresenta la piena manifestazione del Potere Divino (il Nome di Dio) attraverso tutti e quattro i livelli della creazione.
È la matrice divina completa che sostiene tutta la realtà.

La MELAGRANA rappresenta la TORAH nella sua COMPLETEZZA , con i suoi 613 comandamenti.
La Corona (Keter) della Melagrana rappresenta la fonte trascendente e divina della Torah, la Volontà Suprema prima della sua articolazione in leggi, rappresentata dal numero 64, la piena potenza divina organizzata, è la radice e la fonte da cui scaturisce il frutto contenente i 613 semi/comandamenti.
I 613 comandamenti sono l'espressione pratica, dettagliata e "fisica" della Volontà Divina, il cui principio unificato e trascendente è racchiuso nel simbolo del numero 64 e nella "Corona
Ogni mitzvà è un "arillo" che trae la sua vita e il suo significato dalla "Corona" divina da cui proviene.

Quindi, alla luce di queste osservazioni, che sono molto meno approfondite di ciò che è il calcolo ghematrico, che tralascio di postare, il simbolismo della scacchiera, "8 X 8", quindi, il 64, è strettamente legato ai precetti Ebraici, e la stessa melagrana, sulla quale è rappresentata la griglia a scacchiera è simbolo di questo numero sacro, il 64, rappresentato dalla corona della melagrana.

Senza contare che la SOMMA dei 613 arilli, mi da un 10, decimo Sacro Archetipo Ebraico YOD .
Anche il 64, guardacaso, mi da un 10, come somma.
E se sommiamo il 10 dei 613 arilli e il 10 delle 64 protuberanze della corona, abbiamo un "10+10", che mi da un 20.
E, incredibile, il 20 è il valore ghematrico dell'undicesimo archetipo ebraico KAF , che significa la CORONA , la piena realizzazione.

Mentre scrivo, penso alla simbologia delle DUE ARMILLE ( nome molto simile ad arilli, tra l'altro) del nostro SOMMO SACERDOTE
Dal mio scritto
https://maldalchimia.blogspot.com/2024/05/simbologia-delle-armille-del-sommo.html?m=0

n principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio". ( Gv 1)

" Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu" (Genesi 1, 3)
La manifestazione divina, passa attraverso il suono e la luce. 
Il Verbo è emissione di suono. 
I piedi dell'umano( rappresentati simbolicamente da un quadrato, il radicamento in Madre Terra), vengono benedetti da un cerchio per ogni caviglia, da due armille. 
Il cerchio indica perfezione divina, ed è collegato al decimo Archetipo Ebraico Yod, funzione "concentrazione", il punto energetico di snodo da cui inizia tutto, perché il Tutto rappresenta.
Un Archetipo universale. 
Yod, la prima lettera del tetragramma divino YHWH. 
Con questo simbolismo delle armille ai piedi, i passi del rappresentante divino sulla terra, vengono benedetti e sacralizzati dalla stessa Divinità, simbolo di perfezione assoluta.
Con due armille ai piedi, il valore ghematrico 10 della Yod, si raddoppia, e diventa 20, che è il valore ghematrico dell'Archetipo Kaf, con funzione "penetrazione", l'undicesimo Sacro Archetipo Ebraico, che indica la Corona, la Regina, il chakra più alto, il settimo, Sahasrara. 
Due Archetipi strettamente legati. 
Il pugno chiuso a cerchio, la nascita, il punto di inizio della creazione, la Yod, e ia mano aperta a ricevere, come una Corona, la Kaf, che riceve l'illuminazione divina 
Indica il raggiungimento del più alto grado di consapevolezza, quando si riesce ad andare oltre l'apparenza delle cose, a "penetrarne" e coglierne l'intima Essenza, l'Essenza Divina. 
Un'illuminazione che raggiunge l'ultimo chakra, la Corona, rappresentato visivamente, proprio con un'aureola, una corona, che indica l'illuminazione raggiunta, la mano aperta del Divino, sul capo dell'Iniziato.
Come lo è il nostro Gran Sacerdote. 
Sulla simbologia del  bronzetto del Sommo Sacerdote,  esposto al Museo Archeologico di Cagliari, provenienza sconosciuta (X-VII aC), mi sono soffermata più volte, come potete leggere dal link di approfondimento, il più completo e il più recente( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/07/sommo-sacerdote-approfondimenti.html?m=0) e dagli altri link all'interno di esso.

Due armille come due circonferenze, quindi come due 10
Rappresentano, come ho scritto all'inizio, il valore ghematrico della Sacra lettera e Archetipo Yod, prima lettera del tetragramma divino YHWH. 
Funzione "concentrazione", il punto di inizio. 
La lettera rappresentata da un punto, che è la base di tutte le altre lettere. 
La summa. 
Come il nostro Sommo Sacerdote, che è simbolo metaforico, dell'Essenza, della concentrazione divina. 
La YOD rappresenta L'ARTE dello SCRIVERE.  
Del tramandare la Sapienza ancestrale, ruolo riservato a pochi eletti, e questo lo accomuna all'altra figura sacerdotale della quale ho già approfondito( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/10/la-divinita-androgina-di-sardara.html?m=0) 
Quella che viene definita "la SCIAMANA " di Sardara,  con il volto da Babbuino, che rappresenta un'epifania del Dio Thoth, il dio della conoscenza e dell'arte dello scrivere, è della sua padedra Dea Seshat, che ho nominato da poco anche sul mio scritto riguardo la corrispondenza "occhio di Horus/scacchiera di Pubusattile" ( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/04/locchio-di-horus-e-la-scacchiera-di.html?m=0) 

Sicuramente questa sciamana, non tiene in mano un bastone da rabdomante, ma un bastone di potere che ha la forma di mezzaluna, con, al centro, esattamente come le rappresentazioni egizie delle corna che hanno al centro il sole, rappresenta la sinergia delle corna lunari, quindi, taurine/uterine, che creano  l'Horus, l'oro, la luce, il sole, inteso come energia primordiale.

[*notare che la dea Seshat, di cui ho approfondito ultimamente è colei che ritualizza la cerimonia della tiratura della fune per stabilire lo spazio sacro, la quadratura del cerchio, infine, rappresentata dalla scacchiera di Pubusattile, "8X 8"
Approfondimenti https://maldalchimia.blogspot.com/2025/11/la-cerimonia-della-tiratura-della-fune.html?m=0]

Così come hanno fatto per il nostro Sommo Sacerdote, che fu fornito di una forcella semilunare, poi tolta. 
Dei demiurghi, come il nostro, il Dio della frase "e luce fu".
D'altronde questo Sommo Sacerdote, ha nelle due armille, proprio la simbologia del 20( 10+10) della YOD /YHWH , perché è un emissario divino. 
Un emissario divino potente, i cui paramenti, come spiego nel mio primo link, a inizio testo, sono stati indicati, per la vestizione, dallo stesso YHWH

La testa del Sacerdote è come circondata da una sorta di casco/cappuccio, che, visto frontalmente, mi ricorda il Sacro Ankh, la chiave della vita. 
Nel passo dell'Esodo, nominato da prof. Biglino( il video nominato nel mio link) , in cui si parla  della precisa prescrizione, da parte di Yhwh  della vestizione delle figure sacerdotali nella sala delle convocazioni, dove c'era anche un altare, si parla di "alta pericolosità" nell'entrare in momenti inopportuni nella "tenda del convegno. 
Scrivevo
" Questo mi ricorda moltissimo la  stessa pericolosità di cui si parla per il dispositivo sull'Arca dell'Alleanza, e di cui ho già approfondito ( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/09/riflettevo-ancora-sul-nome-della.html?m=0) 
"Nel "Testo della piramide", un antico documento, si parla di una scatola d'oro nella quale Ra, il primo re egiziano ripose un certo numero di oggetti  egiziani molto preziosi, così come "s' Archedda" Sarda, custodisce il prezioso corredo della sposa
Sull' Arca dell' Alleanza, vi erano due Cherubini d'oro a protezione del coperchio, tutto in oro,  le cui ali quasi si sfiorano
L 'Arca era la manifestazione vivente del potere divino
Il potere che scaturiva dall'Arca in oro, deriva da quell'arco di luce che si creava dall'estremità di un ala all'altra, dei due Cherubini che stavano accoccolati sul coperchio  dal vano contenitore.
Una specie di luce ed energia, un arcobaleno, un arco elettrico, che distoglieva qualsiasi inconsapevole ad accostarsi all'Arca, senza prima aver fatto un percorso iniziatico, senza essere meritevole  di conoscerne il contenuto prezioso
Si narra che chiunque tentasse di forzarlo morisse bruciato e folgorato
Molto consono con l'aspetto elettrico e folgorante di Amon, dio dell'elettricità"
E poi, continuo a spiegare, nel post di cui ho lasciato il link. 
Che cosa, quindi, potevano rappresentare le due armille ai piedi, che già di per sé, a livello ghematrico, rappresentano il 20 della Yod di YHWH, se non la stessa manifestazione luminosa, elettrica di YHWH, con il disco sulla testa che si illuminava al contatto delle armille tra di loro? 
Ma allora, possiamo pensare che anche le ARMILLE ai piedi del Sommo Sacerdote, potessero, per contatto tra loro, GENERARE una tale TENSIONE ELETTRICA da risultare pericolosa per chi ne venisse a contatto, non con quello che definiscono flauto(  anche se, come ho scritto prima, il potere del suono aveva  sicuramente una forte valenza sacrale, terapeutica e fisica, pensiamo anche alla levitazione tramite le frequenze del suono), ma tramite un vero e proprio "taser", ancestrale, uno strumenti che "spara" scariche elettriche a basso voltaggio, comunque sufficienti per dissuadere, o anche per portare alla morte. 
D'altronde, sono convinta che avessero la stessa funzione i doppi scudi rappresentati nel bronzetto di Teti( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/06/osservavo-queste-tre-immagini-la-prima.html) 
E, sottolineo, che il guerriero di Teti, non è un demone, ma un Essere divinizzato, che corrisponde a precisi parametri della Geometria Sacra ( https://maldalchimia.blogspot.com/search?q=Teti&m=0), così come corrisponde il nostro Sacerdote, il cui fulcro, è proprio su quella mano destra che tiene in mano questo dispositivo

Ho scritto prima che la YOD rappresenta l'arte dello scrivere. 
Come un foglio bianco luminoso, che contiene il sé, tutte le potenzialità. 
Come il 10 della decima lettera Yod. 
Il 10 amplifica e potenzia tutto. 
È la SAPIENZA al più alto grado. 
Il suo valore ghematrico, 20, è già doppio potenziamento in atto. 
20 le spade ritrovate nella fonte Sacra de Su Tempiesu  ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/05/la-fonte-sacra-su-tempiesu.html?m=0) 
20 come i solchi nelle protezioni degli avambracci del Gigante di Mont'e Prama, 10 per lato, che ritroviamo anche nella "buttoniera" del costume tipico di Ittiri ( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/04/costume-ittiri-e-gigante.html?m=0) 
10 come le 10 Sephiroth dell'albero della vita, schematizzato nei sigilli di Tzricotu, dei Giganti di Mont'e Prama ( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/12/sephiroth-tzricotu.html?m=0) 
Come vedete, la simbologia della Yod è sempre presente, anche nella stessa conformazione ad arco della stele centinata, centrale, delle esedre  delle Tombe dei Giganti, la cui rappresentazione in geroglifico egizio, o molto più probabilmente, sardo, e poi ripreso dagli Egizi, rappresentava proprio un 10, la Yod presente anche nelle Tombe dei Giganti ( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/05/il-cippo-del-nuraghe-losa.html),  nel nostro spettacolare nuraghe decalobato S'Uraki (https://maldalchimia.blogspot.com/2024/03/nuraghe-surakidecagono-radiostesia.html?m=0), oltre che avere un corrispettivo di rinascita, di immortalità, anche astrale ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/03/la-y-taurina-di-ascensione-lungo-la-via.html?m=0), e molto altro... 


La Sacra Yod. Il punto primordiale, la Sapienza Ancestrale dell'Idea Divina primigenia. 

I due piccolissimi trattini della Yod, sono, uno verso l'alto, e l'altro verso il basso. 
È interessante notare, che il piccolo tratto verso l'alto, è in diretta connessione con la Sephiroth KETER , la più alta delle Sephiroth nell'Albero della Vita, che indica la Corona, collegata all'undicesimo KAF , la CORONA , la luce. trascendente, la cui evoluzione, nel corso dei secoli e dei millenni, da luce tra le due polarità, tra le due corna taurine/uterine, si è codificata con la manifestazione dell'aureola dei Santi, del Cristo, della Madonna, e degli esseri divinizzati in genere. 
Keter è il punto d'entrata attraverso il quale la creazione si manifesta nel mondo, attraverso un'insufflazione permanente di esistenza.
È l'afflato divino che si manifesta. 
Quindi il nostro Sommo Sacerdote, attraverso la sinergia elettrica delle armille, che rappresentano il suo stato di essere divinizzato, una manifestazione vivente della potenza di YHWH, aveva già la potenzialità della manifestazione di luce, molto probabilmente anche in un qualche bastone di potere, e non solo sul capo, come se fosse una primordiale aureola. 
La Yod è il seme della luce che si sprigiona dal buio, come una gestazione che manifesta il suo frutto, la sua luce. 
Per questo motivo, ritengo che il Sommo Sacerdote, così come la Sciamana di Teti, rappresentino l'essenza dell'androgino.
Degli Esseri Divinizzati, cone i nostri Giganti di Mont'e Prama. 
D'altronde la simbologia tauruna/uterina delle corna che sorreggono il disco di luce, parla chiaro. Per accedere alla dimensione del Divino, le due polarità, maschile e femminile, devono essere in equilibrio, e agire in sinergia". 

Senza contare che la MELAGRANA , di precetto, fa parte della VESTIZIONE del SOMMO SACERDOTE

Dal mio scritto
https://maldalchimia.blogspot.com/2023/07/sommo-sacerdote-approfondimenti.html?m=0
Nel passo dell'Esodo, nominato da prof. Biglino, in cui si parla  della precisa prescrizione, da parte di Yhwh  della vestizione delle figure sacerdotali nella sala delle convocazioni, dove c'era anche un altare, mi soffermo su queste righe per alcune considerazioni. 
Esodo 28, 31-35

31 Farai il manto dell'efod, tutto di porpora viola 32 con in mezzo una scollatura per la testa; il bordo attorno alla scollatura sarà un lavoro di tessitore come la scollatura di una corazza, che non si lacera. 33 Farai sul suo lembo melagrane di porpora viola, di porpora rossa e di scarlatto, intorno al suo lembo, e in mezzo porrai sonagli d'oro: 34 un sonaglio d'oro e una melagrana, un sonaglio d'oro e una melagrana intorno all'orlo del manto. 35 Esso rivestirà Aronne nelle funzioni sacerdotali e se ne sentirà il suono quando egli entrerà nel Santo alla presenza del Signore e quando ne uscirà; così non morirà"


Vedete, come dunque i simbolismi non sono mai semplici decorazioni, ma bisogna approfondire, avere conoscenze multidisciplinari, capacità di sincretismo e analisi.

Elaborare.
Tutti simbolismi strettamente legati, radicatissimi, alla nostra Antica Civiltà Sarda
Perché poi, tutto coincide alla perfezione.
Ed è una perfezione di una Meraviglia assoluta

Tiziana Fenu
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64/ melagrana/scacchiera






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