Ma quali erano le costellazioni di riferimento durante lo Shamain in periodo celtico, quindi, 500 aC e nel 2000 aC?
Riflettevo sulla simbologia della croce nel cerchio, nella rappresentazione di Ade, che ho postato in relazione al mio scritto sulla simbologia e correlazione "zucca/Mundus Patet" ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/10/simbolismo-zuccamundus-patet.html?m=0) e a questa stessa simbologia, presente da sempre nella nostra Antica Civiltà Sarda, ancora presente nella simbologia de S'Urtzu, che la porta in processione per il nostro Carrasegare sardo ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/01/la-simbologia-della-croce-nel-cerchio.html?m=0), legata alla simbologia del Mundus Patet romano, che metteva in comunicazione il mondo dei vivi con quello dei morti, che veniva rinchiusa proprio dalla pietra dell'orco.
Simbologia della croce nel cerchio presente anche in un nostro straordinario reperto, il pendente di Nurdole, di cui ho approfondito ad agosto, pochi mesi fa https://maldalchimia.blogspot.com/2025/08/pintadere-pendente-nurdole.html?m=0
Mundus Patet che era identificabile anche con lo spazio sacro della fondazione della città Sacra, così in epoca romana che in epoche precedenti, come quella egizia e come come la nostra sarda
La cerimonia ancestrale della quadratura del cerchio, di cui noi sardi, nella Domus de Janas della scacchiera, di Pubusattile, ne abbiamo scoperto le coordinate algebriche e geometriche( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/09/la-scacchiera-di-pubusattile-e-la.html?m=0)
Ma mi chiedevo, visto che il nuraghe Losa, un perfetto triangolo equilatero, una porzione di quella Sacra quadratura che è il tempio delimitato dalla cerimonia del Solco, che ha lo stesso nome della Dea Tacita, chiamata anche Losa, la dea dei Defunti, se questa simbologia, della CROCE nel CERCHIO , così importante per la nostra Civiltà Sarda, fosse un simbolo, o un SINCRETISMO di PIÙ SIMBOLI , LEGATI alle COSTELLAZIONI.
In particolare alle costellazioni che circa 2000 anni fa erano presenti nell'attuale periodo dello Shamain.
La civiltà celtica, come la conosciamo dalla storia e dall'archeologia, inizia a svilupparsi in modo significativo nell'Età del Ferro, a partire circa dal 800 a.C..
Il 2000 a.C. è un'epoca molto precedente, corrispondente all'Età del Bronzo in Europa.
A quell'epoca, i popoli che abitavano quelle regioni erano sicuramente gli ANTICHI SARDI, non ancora definiti come Celti, ed erano i grandi osservatori del cielo.
Le COSTELLAZIONI che avevano una LEVATA ELIACA per il celtico Shamain erano alcune.
Sappiamo che l'aspetto del cielo cambia nel corso dei millenni e che la posizione delle stelle rispetto alle stagioni si sposta di circa 1° ogni 72 anni, per via delle precessione degli equinozi.
2000 anni fa, quindi, il cielo alle diverse stagioni era spostato di circa 28 gradi rispetto a oggi.
Ciò che si osservava nel periodo dello Shamain era la levata eliaca dell'asterismo detto "La CORNA del CAPRICORNO ", formato dalle stelle Algedi (α Capricorni) e Dabih (β Capricorni).
Sempre verso est, la levata eliaca di REGOLO , la stella più brillante del LEONE , l'ultimo, potente saluto della forza estiva prima dell'oscurità e del freddo dell'inverno, concetto che si adatta perfettamente al significato di Shamain come confine tra la luce e l'oscurità .
Più significativa per Samhain, ma nell'Età del Ferro (circa 500 a.C. - 100 d.C.) era sicuramente la COSTELLAZIONE del CIGNO, che sorgeva a est proprio in quel periodo, oppure di DENEB (la stella più luminosa del Cigno).
Il Cigno, con la sua forma a croce, volava via verso l'oscurità invernale, un potente simbolo della fine della stagione luminosa.
Curiosamente, per i Celti (e per molte altre culture) un evento astronomico ancora più importante del sorgere, era il TRAMONTO ELIACO, ovvero l'ultima visibilità di una stella all'orizzonte occidentale dopo il tramonto del sole.
La stella chiave in questo contesto è Antares, il cuore rosso dello Scorpione.
Il TRAMONTO ELIACO di Antares avveniva proprio intorno a Samhain.
Antares, una gigante rossa luminosa e dal colore inconfondibile, era associata alla divinità guerriera celtica Cernunnos o a uno spirito di caccia.
Il suo tramonto definitivo dal cielo notturno significava che il "re dello Scorpione" o "lo spirito della caccia" lasciava il mondo, segnando simbolicamente la morte dell'anno vecchio e l'inizio della stagione oscura.
Questo evento era probabilmente un marcatore celeste più importante e immediato per la festa di Samhain rispetto alla levata eliaca di altre stelle.
Teniamo presente che anche in epoca romana si fa riferimento, per la FONDAZIONE di ROMA , ad ANTARES , ma non al suo tramonto eliaco, ma alla sua LEVATA ELIACA che avveniva, non a novembre, ma ad aprile.
Lo SCORPIONE , è un simbolismo importante della Nostra Civilta Sarda, teniamolo presente (
https://maldalchimia.blogspot.com/2024/05/simbolismo-zig-zag-guanto-gigante-di.html?m=0) e rappresenta l'unione tra i due mondi, tra il mondo di Ade/Plutone e il mondo dei Vivi ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/04/scorpione-unione-tra-i-due-mondi.html?m=0) e la simbologia de
E qui ritorna la simbologia della croce nel Cerchio
dell'alba di quella data.
Si poteva osservare anche la LEVATA ELIACA delle PLEIADI , che fanno parte della costellazione del TORO,simbolo portante della nostra Antica Civiltà Sarda.
A SUD EST, stesso orientamento dell'ingresso del NURAGHE LOSA e del SANTU ANTINE, i nostri due perfetti nuraghi triangolari, una porzione dello spazio sacro della croce nel cerchio.
Si manifestava anche la levata eliaca della COSTELLAZIONE del BOOTES, il BOVARO , con la sua brillante stella Arturo, vicinissima all'ORSA MAGGIORE.
Orsa Maggiore, che vorrei ricordare, era importantissima per nostra Antica Civiltà Sarda
( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/09/orsa-maggiore-akhetjuvale.html?m=0)
Si manifestava anche la levata eliaca della VERGINE , del Corvo, della Bilancia, e delle importanti SERPENS CAPUT (La Testa del Serpente) e OFIUCO (Il Serpentario).
Di Ofiuco, lo sapete, quanto sia importante, come simbologia, per la nostra Civiltà , ne ho parlato tante volte.
E poi abbiamo la COSTELLAZIONE del CIGNO , che però non sorgeva ad est nel 2000 aC, ma solo più tardi, nel 500-100 aC
2000 anni fa, la Costellazione del Cigno, durante Shamain, dominava il cielo serale, con il suo TRAMONTO ELIACO, molto simbolico.
Perché il Cigno, è animale psicopompo, legato alla dimensione dei morti, con la sua forma a croce, volava via verso l'oscurità invernale, un potente simbolo della fine della stagione luminosa.
Il Cigno come Uccello Migratore, come le oche. La loro partenza in autunno era un chiaro segnale dell'arrivo dell'inverno.
Appartengono ad un Simbolismo di Morte e Rinascita, ed essendo Samhain era la festa dei morti, il momento in cui il velo tra i mondi si assottigliava, la "scomparsa" del Cigno (l'Uccello Celeste), con il suo tramonto eliaco, nel fuoco del Sole coincidente con la festa dei morti è un'analogia astronomica potentissima.
La costellazione "moriva" nel Sole per poi "rinascere" (levata eliaca) un mese dopo, simboleggiando un ciclo di morte e rinascita.
Segnava la transizione verso la stagione oscura dell'anno.
Possiamo immaginare quale grandissima importanza potesse avere la SIMBOLOGIA della COSTELLAZIONE del CIGNO per i nostri ANTICHI SARDI, proprio nel periodo di quello che diventerà il futuro Shamain, già decodificato nella conformazione a Croce, dai nostri Antichi Padri.
Sull'importanza della costellazione del Cigno, ho scritto svariate volte, dal primo scritto (https://maldalchimia.blogspot.com/2021/04/simbologia-delle-trecce-nel-bronzetto.html?m=0) ad uno degli ultimi ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/09/nuraghi-samatzai-lunamatrona.html?m=0/)
"I Dioscuri, gli antichi Sardi naviganti, figli di Leda e Zeus, sotto le vesti di Cigno, per potersi unire a lei.
Ne portano il simbolismo i Giganti di Mont'e Prama, con il gonnellino a punta e anche l'arciere di Santa Vittoria di Serri ( ultimo mio scritto riassuntivo https://maldalchimia.blogspot.com/2025/09/gonnellino-vcostellazione-cigno-utahuta.html?m=0)
La simbologia della Croce del Nord, la Croce del Cigno, legata ai Gemelli Castore e Polluce, ha in sé la simbologia cosmogonica dei creatori demiurghi dell'umanità .
Sottolineo che la costellazione del Cigno era centrale, lungo la Via Lattea, la Via di Rinascita.
Era uno dei Tre Soli, una delle Tre Croci ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/03/la-y-taurina-di-ascensione-lungo-la-via.html?m=0)
E la COSTELLAZIONE del CIGNO è legata alla FONDAZIONE di ROMA , perché GIOVE è il NUME tutelare di Roma, e la costellazione del Cigno è una rappresentazione celeste di Giove.
Quindi ritorniamo al discirso iniziale del Mundus Patet/connessione con i morti/antenati/creazione dello spazio sacro.
Come ho avuto già modo di approfondire, la data tradizionale della fondazione di Roma del 21 aprile, non solo coincide con una delle tre date della ierofania nel pozzo Sacro di Santa Cristina di Paulilatino, con la festa di Palilia (o Parilia), dedicata alla dea Pales, protettrice del bestiame, ma anche con la LEVATA ELIACA di ANTARES, la stella più brillante del TORO , l'occhio rosso del Toro, la cui levata eliaca nel periodo dello Shamain, 2000 anni fa, era visibile
Dal mio scritto
https://maldalchimia.blogspot.com/2022/06/solstiziopales.html?m="Questo manifestazione ierofanica, nel pozzo di Santa Cristina, si verifica il 21 aprile, il 21 giugno e il 21 agosto.
Ora, nel 753 aC, proprio il 21 aprile, Romolo scelse il colle Palatino per la fondazione di Roma.
Colle Palatino sul quale edificarono il Pantheon, che una stessa cupola ogivale con oculo, come il nostro pozzo Sacro di Santa Cristina a Paulilatino.
Scelse quella data, perché avveniva la congiunzione del Sole con Palilicium, che era il nome latino di Aldebaran.
Il nome Palatino, da cui deriva Palatium e Palazzo, discende da Pales, antica divinità agropastorale, celebrata proprio sul colle, il 21 aprile(Sigismondi Costantino).
Quindi, il 21 aprile, traguardava la levata eliaca, di Palilicium, il nome latino di Aldebaran, e l'intero colle Palatino, e il Palazzo imperiale, sede dell'imperatore Augusto, era dedicato a Pales e a Palilicium.
Quindi la fondazione di Roma è legata a questa congiunzione, alla Dea Pales, e alla celebrazione del Natale romano.
[...] Ma ciò che mi preme sottolineare è la corrispondenza fonetica tra Palatino/Pales, e Paulilatino"
Il giorno della FONDAZIONE di ROMA , all'alba, la COSTELLAZIONE del CIGNO sorgeva in una posizione molto bassa sull'orizzonte, quasi a "tuffarsi" nella Via Lattea.
Il mito di Leda e il Cigno (Giove) è legato alla nascita di Elena, causa della guerra di Troia(
https://maldalchimia.blogspot.com/2025/08/elena-e-il-cigno.html?m=0)
Enea, l'eroe troiano da cui discendono i romani, è quindi una conseguenza indiretta di quella storia.
Gli antichi romani hanno sicuramente proiettato nel cielo il mito delle loro origini, con un Tevere, riflesso della Via Lattea, e un Cigno, lo stesso Zeus, nume protettore di Roma, che all'alba del 21 aprile tocca la Via Lattea/Tevere e benedice la fondazione di Roma
Quindi il SIMBOLISMO della CROCE , è ben identificato con la costellazione del CIGNO, o CROCE DEL NORD che si staglia, con la sua sua corrispondente Croce del Sud, nell'arco del Cielo della Via Lattea.
Ma la SIMBOLOGIA del CERCHIO , a cui si sovrappone quella della Croce , la vedo legata alla COSTELLAZIONE DELL'ORSA MAGGIORE, che, come ho approfondito, era il punto di riferimento per la delimitazione dello spazio sacro della fondazione della città e del Mundus Patet, perché si dovevano tracciare nei 4 punti cardinali, gli assi Cardo e Decumano.
Sappiamo che l'Orsa Maggiore, essendo costellazione circumpolare indica il Nord, e che sia stata sempre importantissima per indicare lo spazio sacro dei templi/città , anche in epoca egizia. I romani hanno solo copiato qua e la, attingendo sopratutto dalla nostra Antica Civiltà Sarda, è Numa Pompilio, da antico Kabiro sardo /etrusco, quale era, ha importato molto, dalla nostra civiltà .
Dal mio scritto
https://maldalchimia.blogspot.com/2025/09/orsa-maggiore-akhetjuvale.html?m=0
"C'era una ritualistica molto precisa, in ambito egizio, descritta nel Libro di Toth, esattamente, nel libro della Fondazione, per la quale, il Re, capo dei Maestri Costruttori, il Faraone, per individuare meglio l'Orsa Maggiore, e quindi, la Stella Polare, si serviva di uno strumento, detto Merkhet( una sorta di livella alla cui estremità e collegato un filo a piombo), è individuava i 4 vertici del luogo sacro.
Con un mazzuolo ( stesso nome de su matzolu de S'Accabbadora), solcava per 4 volte, il solco del perimetro, come se fosse un'aratura.
L'aratura del carro dell'Orsa Maggiore, che sacralizzava, in questo modo, le fondamenta del tempio, della piramide.
In questo spazio, nasce l'Akhet,
Dell'Akhet ne ho parlato in un altro mio scritto( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/02/lo-stargate-di-orione-attraverso-sa.html) "
L'ORSA MAGGIORE quindi, insieme alle costellazioni circumpolari, traccia un CERCHIO iIntorno alla stella polare, che fa parte dell'Orsa Minore, in un movimento circolare perpetuo, completando un giro in 24 ore.
Per questo gli antichi la chiamavano "Il Carro" che ruota intorno al polo. Il suo moto non tramontante ne fa un simbolo dell'infinito scorrere del tempo e dell'immutabilità nell'apparente mutamento.
Il cerchio è il ciclo annuale, mentre la croce al suo interno segna i quattro punti cardinali o i due solstizi e i due equinozi.
Se questa simbologia della CROCE nel CERCHIO, è rimasta fino ad epoche recenti, fino ad essere rappresentata anche come simbolo di Ade/Plutone, signore del regno dei Morti, è ancora, come simbolo del nostro Urtzu sardo vuol dire che era un parametro importantissimo che traguardava la sacralità della connessione con le tre dimensioni.
Il nostro ORCO di SEUI porta in processione, durante il Carrasegare sardo, la croce nel cerchio ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/01/la-simbologia-della-croce-nel-cerchio.html?m=0)
L'orco, custode del Mundus Patet.
E notate la corrispondenza fonetica tra Orco/Orso /Orsa.
Come l'Orsa Maggiore fa parte delle custodi della dimensione della nascita e rinascita astrale del Mesket, la dimensione circumpolare, quindi circolare, nella dimensione astrale, così, nella dimensione terrena, l'Orco custodisce la dimensione tra la vita e la morte, il Mundus Patet.
Dal mio scritto
( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/06/giovanni-juvaleorsa-maggiore.html?m=0
"E, come San Giovanni, fa nascere il Cristo dalle acque, lo battezza, così le costellazioni del Mesket, le guardiane del cielo, riguardavano i misteri della nascita e rinascita, poiché il Meska, durante i riti Iniziatici, misterici, di rinascita, di incubatio, era la pelle sotto la quale si poneva l’iniziando, la pelle che simboleggiava l‘amnios o il chorion, la placenta, la membrana che avvolge il feto.
Meska, da "mes" che significa “nascita” e ka, “doppio”.
Il passaggio per la pelle, che era simbolo anche dei riti di mummificazione, attraverso la pelle di leopardo, agnello o cervo.
Mentre scrivo, penso a "su juvale", che veniva posto anche sotto la nuca dei faraoni, o sotto la nuca di chi guidava verso la fine delle sofferenze, su Juvale usato dalla nostra Accabadora, o forse, sarebbe meglio scrivere Akabadora, con la Ka, perché guidava verso la rinascita.
Le Mesket, le guardiane del cielo, sempre vigili, quelle fanno girare il mondo ( come il giogo, il carro, che gira sempre su se stesso) e rendono immortali), che offrono vita, ma anche morte.
"Bogadoras" ( coloro che fanno nascere, che portano/bogano, in sardo, fuori) e "Accabadoras" ( coloro che mettono fine alla vita). "
CROCE nel CERCHIO .
Il simbolismo sovrapposto, perché legati alla stessa ritualizzazione della connessione tra mondo astrale, mondo dei vivi e mondo dei morti, della COSTELLAZIONE del CIGNO e dell'Orsa Maggiore, entrambe indicanti il Nord.
Croce del Cigno, il cui tramonto eliaco, 2000 anni fa, corrispondeva al periodo non ancora istituzionalizzato formalmente dai Celti, ma ben radicato nella nostra tradizione sarda, entrambe parametri per tracciare quello che sarà , in periodo romano, il Mundus Patet e lo spazio sacro del tempio, della città , è chiaro che questa simbologia nasce nella nostra Antica Civiltà Sarda, 2000 e oltre anni fa..
È stata fatta una sovrapposizione dei due simbolismi, croce e cerchio.
Una legata alla Costellazione del Cigno, una legata all'Orsa Maggiore.
Non è una coincidenza che il tramonto eliaco della costellazione del Cigno si manifestasse nel periodo di Shamain.
Gli antichi romani hanno sfruttato queste due simbologie, per istituzionalizzarle nei riti della fondazione di Roma e del Mundus Patet, che si celebrava proprio in questo periodo.
Le due celebrazioni vengono a sovrapporsi, perché la fondazione di Roma, esigeva anche la benedizione dei defunti, degli Antenati.
Dei Mani, dei Mannus, gli anziani, in sardo.
Chi chi contava, nella nostra società sarda.
Tra l'altro, la svastica astrale che delineano l'Orsa Maggiore e Minore, riflettono esattamente ciò che era la visione cosmogonica delle antiche civiltà : sinergie sia maschili che femminili, complementari. Quindi non solamente svastica solare, con il suo verso destroso o sinistroso che indica il percorso del sole da est a ovest, e viceversa( indicando così, implicitamente anche il percorso lunare), riferita ad un percorso terreno, ma anche svastica stellare, riferita al percorso del carro dell'Orsa Maggiore, intorno alla stella polare.
Una specularità molto importante, perché univa cielo e terra, attraverso l'asse del mondo estesa sino alle stelle, sino al divino Anche il pugnaletto sardo( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/06/il-pugnaletto-sardo-e-il-solstizio.html?m=0) simbolo regale, riflette queste due polarità yin e yang, terrena e divina.
Mascolino e Femminino.
Una sinergia sempre presente nella nostra società sarda, che rappresenta le radici di questo simbolismo arcaico.
Tiziana Fenu
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