domenica, novembre 09, 2025

💚Orecchini Iran

 

Questi sono orecchini a cerchio in oro, caratterizzati da una lavorazione in filigrana e decorati con una coppia di piccoli uccelli bifronti.
Provengono probabilmente da una donna Selgiuchide, Iran, XI-XII secolo. 
Esposti al Metropolitan Museum of Art
Tipica oreficeria sarda, in filigrana, "pibiones" e pavoncelle bifronti su falce di luna.
"Selgiuchide"
O forse, bottino selgiuchide in terra sarda, presso Sardi, conquistata dai Selgiuchidi.
Sardi è un sito archeologico che si trova nell'antica regione della Lidia in Asia Minore, ai piedi delle montagne e di fronte alla pianura dell'antico fiume Ermo.
Avevo già trovato delle correlazioni molto precise su Sardegna/Turchia, come una navicella con simbologie prettamente risalenti alla nostra Antica Civiltà Sarda.
Trovate gli approfondimenti a riguardo, nel mio scritto ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/07/navicella-turcanuragica.html?m=0)
Avevo sottolineato anche come ad
Ḫattuša, capitale dell'Impero Ittita, uno dei siti archeologi più importanti al mondo, che si trova in Turchia, ci fosse una straordinaria somiglianza tra la nostra Tomba dei Giganti di Fonni, la tomba Madau e una delle due monumentali camere a cupola
costruita e decorata da Å uppiluliuma II, l'ultimo re degli Ittiti.
Avevo anche trovato una moneta molto particolare
Dal mio scritto
https://maldalchimia.blogspot.com/2025/09/moneta-sardis-ittita-con-caduceobussola.html?m=0
"Ma ciò che mi sorprende di questa moneta della città di Sardi, dei Sardi, evidentemente, è che riporta un simbolo che conosciamo molto bene.
Il caduceo,  esattamente uguale alla conformazione della bussola delle nostre navicelle Shardana.
Bussola, che era parte anche della nave/Nun degli Argonauti, i nostri Sardi Antichi Cabiri, e di cui ho approfondito in un mio scritto
( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/07/la-bussola-caduceo-di-argo.html?m=0)"
Per non parlare dell'Artemide venerata nella città di Sardi
Dal mio scritto
https://maldalchimia.blogspot.com/2025/10/artemidezeus-polimasti.html?m=0
" Nella Lidia dell' Asia minore, forse  terra di origine dei Sardi dalla cui capitale Sardis, derivarono forse  il loro nome, era venerata come divinità nazionale, la Dea Artemide alla quale era dedicato il famoso santuario nella capitale Sardis, chiamata Artemide Sardiana e vi era anche quello più famoso  di Artemide Efesia, del quale ho già parlato in un mio precedente post,  da cui forse deriva il nome Efisio, che è considerata una delle sette meraviglie del mondo.
[...] Ci sono svariati riscontri toponomastici che ci fanno capire che il culto di Artemide , o Diana o la Dea Ape, era conosciuto e praticato in Sardegna.
Per esempio il villaggio di Assemini che nel Medioevo era chiamato Arsemine, che è situato nella zona occidentale della laguna di Santa Gilla di Cagliari,  che era un centro marittimo molto importante
Nella lingua lidia, del I sec.a.C.( la Lidia, era nella parte occidentale dell' Anatolia, e in assiro era chiamata Luddu, che sembra sardo) Artemide si diceva "Artimus".
Parola che poi si è trasformata nella parola sardo-meridionale "Arsemine"
Il quale presuppone un latino precedente "Artemide".
Quindi è molto probabile che "Arsemine >Assemini", sia stato il principale di  punto di approdo dei Sardiani/Shardani, provenienti dalla Lidia, che poi , successivamente, è diventato il loro centro più importante, e che questo sia stato consacrato alla Dea della madrepatria anatolica Artemide.
Probabilmente anche il villaggio di Serdiana, vicino ad Assemini trae la sua denominazione da Artemide Serdiana.
[...] Connessa al culto della Artemide anatolica e a quella lidia, era l'usanza della prostituzione sacra, diffusissima anche in Sardegna, specie a metà dell'Ottocento, e pare che le prostitute che esercitavano  fossero delle "Maghiarjas", delle Janas.
Artemide appare già nel XIII secolo, come la signora della fauna e degli animali, nonché della fertilità .
I romani, come ho già scritto in precedenza, la identificarono con Diana .
Da qui è molto facile dedurne, la parola Diana, come  derivazione di Jana >Diana> DNA,  visto che la discendenza tra le api avviene per via  matriarcale.
Artemide era invocata dalle donne al momento del parto e a lei si sacrificavano le fanciulle prima del matrimonio.
In Sardegna sono state ritrovate centinaia di statuine, per lo più funerarie, della Dea Artemide.
Divinità che si creava per partenogenesi, nata da "se stessa", dispensatrice di vita, ma anche di morte.
Le erano sacri  i fiumi e le fonti.
Infatti come ho scritto prima, "ape" è molto simile alla parola sanscrita "Apa",che significa acqua , "abba" in sardo"
Su Aristeo, nominato in un mio scritto ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/05/bussola-sardo-pelasgica.html?m=0)
Tra parentesi, Aristanis era l'antico nome di Oristano, molto simile ad Aristeo
" Dedalo che, sempre secondo la mitologia, porto' Aristeo, figlio di Apollo e di Cirene,  nell'Isola rendendola fertile e riappacificando le popolazioni in guerra fra loro. Fondò Karalis e ne divenne re, insegnando agli abitanti l'arte della caccia e dell'agricoltura.
La Statuina di Eracle, che è custodita nel Museo Archeologico di Cagliari e risalirebbe presumibilmente al V-VII secolo a.C., raffigurante un giovane nudo con cinque api disposte sul corpo, e che è stata ritrovata a Olien, in provincia di Nuoro.
Cinque Api. Il numero cinque è legato al Sacro Femminino
Su Ercole, la cui simbologia si lega a quella delle api, approfondimenti nei miei scritti
( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/11/nodo-di-eracle.html?m=0
https://maldalchimia.blogspot.com/2025/08/posada-lantica-feronia.html?m=0)

5, come le 5 decorazioni a raggio degli orecchini, o, come negli altri, quasi identici, con 7 raggi, ad indicare il ciclo lunare, femminile.
Le pavoncelle bifronti sono tipiche della nostra arte manifattura sarda ( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/09/mi-e-sempre-piaciuta-la-pavoncella_28.html?m=0)
In questa località sono emerse prove di insediamenti umani fin dal periodo Paleolitico (circa 50.000 a.C).
Verso la fine del secondo millennio a.C, una modesta comunità già esisteva sotto l'acropoli.
Secondo lo storico greco Erodoto, I "figli di Eracle"( Ercole/Eracle era legato alla Sardegna essendo padre di Sardo e dei Tespiadi nonché zio di Iolao)  fondarono una dinastia in Lidia che rimase al potere per 505 anni, passando dal padre al figlio fino al regno di Candaule (circa fra 1185 - 680 a.C) che venne ucciso da Gige, sua guardia del corpo.
Nel settimo secolo a.C, Sardi divenne la capitale di un'impero importante dell'Anatolia
Nel 547 a.C Sardi fu saccheggiata da Ciro il Grande. Divenne una satrapia persiana dove i persiani costruirono la grande Via Reale che partiva da Persepoli ed arrivava fino a Sardi. La città rimase sotto il controllo Persiano fino al 334 a.C, quando fu conquistata da Alessandro Magno. nel 189 a.C. fa parte del regno di Pergamo e poi della provincia romana d'Asia
Durante i primi anni del Cristianesimo, Sardi divenne una delle Sette Chiese, le quali erano stati indicate da San Giovanni nel Libro della Rivelazione. Con l'arrivo dei Selgiuchidi nell'undicesimo secolo d.C iniziò la decadenza di Sardi. Nel 1402 Tamerlano la distrusse completamente.

Tra l'altro, anche in una statuina iraniana, con anelli al collo, avevo rilevato una corrispondenza con la stessa decorazione  simbololica presente nei nostri bronzetti sardi ( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/10/statuina-iraniana-con-anelli-al-collo.html) 
Corrispondenze con la nostra Antica Civiltà Sarda, i cui manufatti come questi, sono  elementi rivelatori.

Tiziana Fenu
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