Lavorando con gli Archetipi, mi rendo conto quanto il concetto di Patriarcato e Matriarcato, siano stati assimilati ad un concetto e definizione di "dominio", che non li rappresenta.
Infatti, la desinenza "-arcato", è riconducibile alla radice "archē" (ή αρχή), della stessa parola Archetipo, che significa sia “dominio” che “incipit, inizio, origine”.
Mentre "archetipo", deriva dal greco " arche" principio originale, e "typos" modello, esemplare.
Radice che ritroviamo anche in parole come archeologia, arca, arcano( penso agli Arcani Maggiori, che sono degli Archetipi) se vogliamo, ma è comunque un concetto che rimanda al principio delle cose.
Nessuna delle antiche società, definite "matriarcali", è stata una società di dominio.
È stata, invece, come la nostra Antica Civiltà Sarda, una società basata sulla reciprocità, sull'equilibrio, sulla distribuzione equa, sicuramente con una linea matrilineare in cui la figura femminile funge da magnete sociale, e spesso anche spirituale ( il Sacro Femminino) per tenere unita la famiglia e la comunità, senza gerarchizzazioni interne, ma niente a che vedere con il "dominio".
Quindi, parlare di Matriarcato e Patriarcato, credo si riferisca a due cose diverse.
Nel primo caso, si parla delle società delle Madri, delle Origini, una dimensione archetipale di organizzazione sociale paritaria.
Nel secondo caso, si parla di dominio vero e proprio, del Maschile.
Di una gerarchizzazione in cui il Maschile è all'apice del comando, per desiderio di monopolio e controllo, e non come fulcro di coesione, di cui il Femminile è portatore.
Portatore soprattutto di pace ed equilibrio, di complementarietà, non di divisione.
Nelle due immagini, il simbolo archetipale della nostra Antica Civiltà Sarda.
La simbologia taurina/ut'erina, presente sia come simbolo nelle neolitiche Domus de Janas, che come struttura architettonica nelle nostre antiche Tombe dei Giganti.
Non è né un simbolo Matriarcale, né un simbolo patriarcale.
È la sinergia, estremamente equilibrata, di cui la Sardegna può vantarne una diffusione capillare, delle due polarità, estremamente esemplificata, lineare, concettuale, che, secondo me, ne contiene una terza, estremamente importante, perché funge da vettore per riprodurre, anche graficamente e archittetonicamente, una connessione tra la dimensione terrena e quella astrale.
La Y/protome taurina-uterina, come via di rinascita lungo la Via Lattea( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/03/la-y-taurina-di-ascensione-lungo-la-via.html?m=0), che come tappa finale, ha Aldebaran, l'occhio rosso del Toro, sul corno sinistro ( proprio quello che viene sempre rappresentato, anche nelle ierofanie -https://maldalchimia.blogspot.com/2022/07/ierofania-del-torello-nelle-canarie.html?m=0-con il corno sinistro leggermente più corto del destro).
Aldebaran, che fa parte del complesso stellare delle Iadi, legate alla dimensione dell'acqua, come ho approfondito nel mio scritto ( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/05/le-iadi-e-santa-cristina.html?m=0), quindi, anche a livello astrale, sinergia tra maschile e femminile, come è sempre, nella koine' concettuale e simbolica della nostra Antica Civiltà Sarda.
A sinistra petroglifi della Necropoli de Su Crocifissu Mannu, di cui ho già avuto modo di parlare( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/06/necropoli-su-crucifissu-mannu.html?m=0), a Porto Torres( Ss) .
Foto di Gianni Careddu( da Wikipedia)
A destra, Tomba dei giganti Is Concias conosciuta anche con il nome di “Sa domu’e s’Orku” o “Is Concas”, Quartucciu( Ca).
Foto di Fabrizio Bibi Pinna
Tiziana Fenu
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Archetipi. Matriarcato e Patriarcato


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