sabato, dicembre 13, 2025

💛Santa Lucia /San Lorenzo

 

Nel mio scritto su Santa Lucia
( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/12/santa-lucia.html?m=0) riflettevo su alcuni aspetti letterari e simbolici di questa figura.
Santa Lucia, vergine e martire siracusana del IV secolo, è tradizionalmente associata alla luce, sia per il suo nome sia per la leggenda che le vuole strappati gli occhi, diventando così protettrice della vista. Questo legame con la luce la rende un’allegoria della Grazia illuminante in Dante.
Mi soffermo su una prima, potente similitudine con la Lucia Mondella de "I Promessi Sposi" di Manzoni.
Il nome Lucia, come luce, e quello di Renzo (Lorenzo, dall’alloro sacro ad Apollo), rivelano un simbolismo alchemico di unione degli opposti.
Lucia rappresenta il Femminino, la Luna, il Mercurio, l’Acqua
Renzo, diminutivo di Lorenzo, rappresenta il Mascolino, il Sole, lo Zolfo, il Fuoco.
Due polarità opposte, gemellari, che trovano riscontro astronomicanenre, nella dimensione gemellare del segno dei Gemelli, perché il 13 dicembre corrisponde al picco massimo di visibilità delle Geminidi, uno dei più intensi e spettacolari sciami meteorici dell'anno, le cui
meteore delle Geminidi sembrano irradiarsi proprio dalla costellazione dei Gemelli.
Questo è molto interessante, perché vi è corrispondenza simbolica e concettuale tra le due date, 10 agosto e 13 dicembre, traguardate da San Lorenzo e Santa Lucia
Riguardo San Lorenzo, ho già approfondito in alcuni miei scritti, profondamente sentito in Sardegna, poiché legato alla simbologia del bronzetto itifallico di Ittiri, il suonatore di Launeddas e alla simbologia di Acca Laurentia, legata alla figura de S'Accabbadora
Approfondimenti a riguardo:
https://maldalchimia.blogspot.com/2021/09/san-lorenzo-e-priapo.html?m=0
https://maldalchimia.blogspot.com/2023/08/dea-acca-laurentiaaccabadorasan-lorenzo.html?m=0
https://maldalchimia.blogspot.com/2024/10/simbologia-delle-launeddas.html?m=0
La celebrazione di San Lorenzo, il 10 Agosto, cade in prossimità del solstizio d'estate (21 giugno).
Il 10 agosto è il periodo delle "Lacrime di San Lorenzo" (lo sciame meteorico delle Perseidi), che nella tradizione popolare sono viste come le scintille del fuoco del suo martirio.
Il fuoco è un elemento solare per eccellenza, collegato al sole al suo apice (solstizio estivo).
Santa Lucia, invece è celebrata il 13 Dicembre e la sua festa cade vicinissima al solstizio d'inverno (21 dicembre).
Non solo, ma prima della riforma gregoriana del calendario (1582), il solstizio d'inverno cadeva proprio intorno al 13 dicembre (per lo slittamento del calendario giuliano). Quindi, per secoli, la festa di Lucia ha coinciso con la notte più lunga dell'anno.
Entrambi i santi incarna no, quindi, in opposizione complementare una sinergia di opposti, speculare e gemellare.
San Lorenzo fu martirizzato su una graticola di fuoco, quindi  è associato al fuoco distruttivo ma purificatore del sole di mezza estate.
Il suo giorno segna il momento in cui il sole, dopo il solstizio, inizia la sua lenta "discesa" verso l'inverno. Il suo fuoco (le stelle cadenti) sembra quindi "segnare" il passaggio dal solstizio.
Santa Lucia è correlata al Sole d'inverno.
Il suo nome significa "Luce" (da lux).
La sua festa celebra la luce che vince le tenebre più profonde.
Nella tradizione nord-europea (specialmente in Scandinavia) Santa Lucia è la "Regina della Luce" che, con la sua corona di candele, annuncia il ritorno del sole dopo il solstizio d'inverno, la promessa che le giornate ricominceranno ad allungarsi.
Quindi i due santi "traguardano" i solstizi da due punti opposti dell'anno.
Lorenzo guarda indietro al solstizio d'estate (passato da circa 50 giorni) e, con le sue "scintille", ne chiude simbolicamente il periodo di massima potenza solare.
Lucia guarda avanti al solstizio d'inverno (che avviene pochi giorni dopo la sua festa, o coincideva con esso) come sua anticipatrice e vincitrice.
È una simmetria calendario-simbolica perfetta, perché da un lato abbiamo il Santo del Fuoco estivo e dall'altro, la Santa della Luce invernale posti come guardiani/cardini del ciclo solare, nei punti di massima forza (estate) e di massima debolezza (inverno) del sole.
Alcune chiese dedicate a questi santi potrebbero essere orientate in modo da catturare la luce in giorni particolari.
Per esempio potrebbe manifestarsi il sole che illumina l'altare nel giorno della festa del santo titolare, o ierofanie luminose particolari.  
San Lorenzo e Santa Lucia traguardano i solstizi in un senso simbolico, folcloristico e calendariale, incarnando i due aspetti del ciclo della luce.
Lorenzo simboleggia il Fuoco solare che declina (dopo il solstizio d'estate).
Lucia invece rappresenta la Luce umana che resiste e annuncia il ritorno del sole (prima del solstizio d'inverno).
Questo, ancora una volta, dimostra la chiara e potente capacità del Cristianesimo di assorbire e reinterpretare simboli naturali e pre-cristiani (il sole, il fuoco, il ciclo delle stagioni) inserendoli in un quadro agiografico.
La loro relazione con i solstizi è una splendida testimonianza di come il calendario dei santi sia intessuto con il ritmo cosmico e agricolo.
Anche i cognomi dei due protagonisti, dei Promessi Sposi, Mondella e Tramaglino, nella loro radice, Monda-, e Trama-, alludono ad un percorso iniziatico intricato che deve ripartire da una ripulitura, da una mondatura, per lavorare al meglio, in crescendo, con la materia grezza, prima, dell'Opera alchemica, che si sviluppa attraverso la sinergia dei due opposti complementari, Femminino e Mascolino, Mercurio e Zolfo, Luna e Sole, Acqua e Fuoco.
In una ierogamia, un unione Sacra, rappresentata proprio dai Gemelli.
Percorso iniziatico ierogamico, che concilia gli Opposti.
Il percorso iniziatico di un matrimonio mistico, alchemico, gemellare.
Così come sono gemelli i due occhi, simbolo di Santa Lucia, passaggio benedetto dal picco massimo delle Geminidi, proprio per il 13/14 dicembre, sciame meteorico che nasce dalla costellazione dei Gemelli.
D'altronde, Santa Lucia, insieme a Maria e a Beatrice, guida Dante attraverso il suo percorso iniziatico descritto nella Divina Commedia, che gli appare anche in sogno, in veste di aquila.
Anche questo è interessante, perché astronomicamente, a metà dicembre, la costellazione dell'Aquila (che contiene la stella Altair) è visibile bassa sull'orizzonte occidentale dopo il tramonto.
Il collegamento tra la dimensione dei Gemelli e dell'Aquila, non è astronomico  .
In cielo, l'Aquila (con la stella Altair) e la costellazione dei Gemelli non sono vicine, ma in alcune tradizioni antiche (come quella babilonese o egizia) le costellazioni erano raggruppate in modi diversi, come ho sottolineato altre volte parlando dei Kudurru, le pietre di confine, mesopotamici.
Vi è comunque correlazione simbolica, perché i Gemelli potrebbero rappresentare lo zolfo e il mercurio, i due principi da unire, simboli della dualità, mentre l'Aquila simboleggia il volo della trasmutazione, il raggiungimento della "Grande Opera".
Rappresenta la Giustizia, infatti, simbolo anche dei grandi Imperi, compreso quello romano.
Per questo motivo, aiuta Dante  nel suo cammino di purificazione, e sollecita anche Beatrice ad aiutarlo.
L'aquila è anche associata al processo di volatilizzazione.
Quindi chiaro esempio simbolico di passaggio non solo calendariale e astronomico, ma le due tappe più importanti del percorso iniziatico.

Tiziana Fenu
©®Diritti intellettuali riservati
Maldalchimia.blogspot.com

Santa Lucia/San Lorenzo






 

Nessun commento:

Posta un commento