sabato, maggio 09, 2020

❤️Come se avessi

Come se avessi tremila anni.
Come una pianta da frutto.
Maestosa.
Verde.
Piena di frutti succosi
che tutti ammirano.
Desiderano.
Ed io
uno di quei rametti
esili.
Esposti al vento.
Ad adornarne la fitta chioma
delle foglie più verdi.
Più lucide e fitte.
Più sane.
Uno di quelli che sfida il vento.
La tempesta.
La grandine.
Incolume.
Fiero e maestoso verso il cielo.
Flessibile e adattabile.
Senza il quale
la pianta non sopravviverebbe.
Eppure
non destinato a reggere dei frutti.
Li godo attraverso
i morsi succosi
di cui i sensi amplificati
mi fanno partecipe.
Anche quando
la linfa sembra che mi abbandoni.
Con le foglie riarse  d'arsura.
Che volano via.
A farsi coriandoli fragili e friabili.
Sotto i passi gioiosi
di un bambino che corre.
O sotto il passo greve di pensieri
di chi non riesce
ad abbandonarli al vento.
A seguire il loro corso.
Per chissà dove.
Per dove è già stato deciso.
Eppure il mio senso d'esistere
è tutto qui.
Rendere la pianta più bella.
Ornare.
Adornare.
Essere veicolo
di un nutrimento
che non si trattiene nelle mie vene.
Un pit stop
che mi esige esile.
Flessibile.
A sostenere quel vento
che si fa tempesta
dentro i miei pensieri.
Come un rametto acuminato
piantato nel cuore
del tempo che a volte
sembra non scorra mai
Ieri come allora
Tremila anni addosso
Eoni ed eoni a lottare
contro il vento.
Stanco.
E allora penso
quale frutto vorrei essere.
Vorrei essere il frutto
più succoso del mondo
per Te.
Solo per Te.
Per mordermi con cupidigia.
Come se stessi mordendo
la vita stessa.
Per riempirti la bocca e l' Anima
del mio Nettare
E scorrerti giù, fino ai seni.
E perdermi un essi.
E arrivarti
fino al centro del cuore.
E farmi spremere.
A mani piene.
Così che tu
possa buttare via di me
questa scorza coriacea
che mi separa da te.
Questo nocciolo
denso e compatto.
Aggrovigliato di pensieri.
E tenessi con te
la parte di esso più fertile.
Più molle.
Più vulnerabile.
E vorrei germogliare in Te.
Saresti il mio
albero del Peccato
Della Tentazione alla Vita Vera.
Dei frutti più buoni  e succosi
al mondo.
Perché sarebbero i miei.
Nati in te.
Che sei la mia patria fertile
di tutte le mie domande.
E di tutte le mie risposte.
E in te morirei.
Per rinascere ancora e ancora.
In un ciclo senza fine.
In un Amore senza fine.
Perché offre Vita.
Continuamente.
Come i tuoi occhi
Che non si stancano mai
di guardarmi.
Come se io fossi
la meraviglia
che non so di essere.

Tiziana Fenu
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