sabato, maggio 09, 2020

❤️Non è più tempo

Non è più tempo.
Per combattere.
Per ferite
E notti passate
a sentire ogni passo del vento.
Da riconoscerne ogni estraneo
sul suo percorso.
Schiena contro schiena.
A proteggerci l'un altro.
A rubarci l' amore
e custodirlo tra le mani.
Come fiammella
esposta alla tempesta.
Non è più tempo per la lotta.
Due soli Signori ebbi.
Di uno
depongo le armi adesso.
Adesso che la mia lingua
è diventata silenziosa e tagliente.
Ora che i miei passi
fendono l'aria.
Sicuri e alteri.
Ora che il mio sguardo
squarcia i veli
oltre le tenebre.
Sempre in cerca del suo riflesso.
Di quella luce diamantina
che mi ha guidato
dentro i tuoi occhi.
Di vita in vita.
Mio Signore.
Crocifisso ai miei fianchi.
E con il cuore
inchiodato al mio.
Strappato a sangue.
Ad ogni addio.
Ad ogni luna
che ci vide solitari
nei freddi inverni.
In cerca di quel calore perduto.
Ma mai dimenticato.
I nostri occhi
sono ancora quelli di allora.
Nella purezza dell' incanto
in cui i nostri destini
si sono incrociati.
Mille e più volte.
Sempre al crocevia
di un emozione
dalle gote rosse
e gli occhi lucidi.
La gola secca.
E farfalle dorate
pronte a prendere il volo
alla prima parola sussurrata.
Sì che il mondo
non potesse sapere
di cosi tanta Bellezza
racchiusa in un battito d'ali.
Mentre mi sfioravi le labbra
con le tue.
Perché non c'era mai tempo
per noi.
Ma ora
siamo noi che dobbiamo
essere il tempo.
La variabile.
Il nuovo ritmo.
La nuova dimensione.
E fermarlo per un attimo
che sia per l' eternità
Depongo tutto il mio passato.
Questa spada pesante
come la morte
che non ci ha sopraffatti.
Che abbiamo sfidato ogni volta.
Per ritrovarci ancora e ancora.
In nome della vita
che ci attraversa.
Come una saetta di fuoco
a farci intorno
un cerchio incantato
al nostro passaggio.
Quando ci danziamo intorno.
Sospesi nell' incontro che sarà.
Questa croce.
Che non porto più al collo
ma è marchiata a fuoco.
Su questa carne.
Sotto le vesti strappate dalla vita
che di lacrime salate
mi bruciava e purificava.
Impetuosa e senza tregua
come mare sulle scogliere.
È tempo di andare scalzi.
Con vesti leggere
mosse dal vento
Fieri e ancora complici.
Di un patto antico.
Tu per me.
Io per te.
Ancora per chissà per quanto.
Ancora che non sia per sempre.
Ma che sia l'adesso
che non finisce mai.

Tiziana Fenu

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