sabato, maggio 02, 2020

💛Simbologia di Sant'Efisio

01/05/2020

Oggi primo maggio è la festa dei lavoratori , ma per i sardi è una festa ancora più importante perché si celebra Sant'Efisio, patrono di Cagliari
Quest'anno tutta la complessa cerimonia avverrà in forma privata.
L'investitura dell'Alter Nos, la funzione religiosa nell'antica chiesa di Stampace a Cagliari, la  sfilata con tutti i costumi tradizionali da ogni parte dell'isola presso le vie di Cagliari nella zona del Porto, la processione a piedi fino alla chiesa di Nora, distante più di 60 km e rientro, sempre a piedi, a Cagliari in processione.
Privatamente, verrà  pronunciata anche la formula di scioglimento di un voto che risale al 1652, oggi custodito presso l'archivio storico, nel quale si evoca l'intercessione di Sant'Efisio per far terminare la peste, dove ci si impegna ogni anno a perpetuare la festa solenne ripercorrendola con i fedeli al seguito, dopo la celebrazione e la sfilata,con il tragitto che giunge dal carcere fino a Nora, per poi ritornare il 4 maggio a Cagliari nella chiesa dove  vi è il simulacro del Santo appunto nella chiesa di Sant'Efisio.
Sant'Efisio era nato in una città dell'Asia Minore all'epoca dell'imperatore Diocleziano  nel terzo secolo dopo Cristo.
Giovanissimo, intraprese la carriera militare e arrivò in Italia per contrastare la diffusione del Cristianesimo.
Si convertì al cristianesimo dopo la visione di una croce nel cielo, che gli si impresse nel palmo della mano.
In Sardegna disobbedisce agli ordini di Diocleziano, il quale ne comandò Il martirio , che avvenne il 15 gennaio 303 d. C. nella prigione di Nora.
Per la festa del Sant'Efisio, il primo maggio dell'anno scorso, per la prima volta dopo 362 anni, viene proclamata un Alter Nos femmina, Raffaella Lostia.
L'alter Nos è una figura che fa da tramite tra religiosità e municipalità.
Nella monarchia, spagnola prima e sabauda poi, era proprio il Vicerè cioè l'Alter Nos ,che in rappresentanza del Re, sfilava per la festa di Sant'Efisio, e oggi è un membro dell'amministrazione comunale.
L'Alter nos ha anche il compito, insieme ai confratelli arciconfraternita del Gonfalone, di aiutare gli indigenti votati al Santo, e la sua elezione è a discrezione del sindaco, il quale  consegna all'Alter Nos il Toson d'oro, un gioiello che rappresenta la devozione dei cagliaritani verso la monarchia spagnola, sul quale ci sono le effigi delle Torri e della Croce sabauda
L'Alter Nos parteciperà a tutta la celebrazione e al pellegrinaggio del Santo da Cagliari a Nora, fino al rientro nella chiesa di Sant'Efisio. 

Ma osserviamo un po' di numeri
Anno scorso 
1/5 /2019
La somma fa 18 , quindi 9. 
Nel 2019 per la prima volta viene eletto un Alter Nos  donna, quindi abbiamo un numero 9  che indica la fine di un ciclo per la predominanza maschile, che ha predominato per 363 anni. 
Ma non solo, il 9 non solo indica la chiusura di un ciclo, ma rappresenta anche  l'archetipo ebraico Teth, che è il grembo, l'accoglienza, l'energia femminile trasformatrice. 
Il serpente vitale ed energetico  della Kundalini che soggiorna nel primo dei 7 chakra, quello della Radice. Quello che alchemicamente è collegato alla chiesa di Efeso.
Infatti questa è  la sagra numero 364, che sommato fa 13, quindi la Morte  degli arcani maggiori, che indica cambiamento, nuovo inizio
Nuovo inizio rappresentato dal numero 1, che si ritrova anche come somma della data  1657 , data di inizio della celebrazione del voto verso Sant'Efisio, e anche come somma della data di oggi, 1/5/ 2020 che come somma totale fa 1.
Efisio ricorda vagamente a livello fonetico e grafico , Efeso, una delle chiese dell'Apocalisse, la capitale romana  dell' Asia preconsolare.
Chiesa che ha avuto, per come descritta nell'apocalisse, la massima rivelazione di Cristo  e del suo amore, che sorpassa ogni conoscenza e che deve ritornare alla sua forma primaria cristica, senza badare a coloro lo distolgono questo intento. 
Sembra ricordare l'avvicendarsi delle varie dominazioni( araba, ,pisana, genovese, aragonese, spagnolo dinuovo,  piemontesi) che si sono avvicendate  nella nostra Isola, nonostante il  governo autonomo  dei quattro Giudicati che sono riusciti a governare  per 4 secoli, dall' anno 1000 al 1409,
Giudicati che erano entità statali indipendenti, dei veri stati democratici, perché le decisioni non spettavano al giudice ma al popolo che si riuniva in un parlamento chiamato "la Corona de logu". 
Erano stati sovrani perché  non riconoscevano nessuno al di sopra di se stessi e non erano patrimoniali, cioè non erano proprietà del sovrano, ma appartenevano al popolo. 

Ma Efisio, non solo ricorda il nome Efeso, il nome della città dove adoravano Artemide, molto adorata anche in Sardegna, ma ricorda anche il nome Efesto, il dio del fuoco, della fucina , dell'ingegneria. Il Dio Vulcano. 
La leggenda vuole che la forma geografica della Sardegna ricordi un'impronta del piede, forse proprio quella di Efeso. 
Secondo Sofocle,  fu Efesto  stesso a costruire Talos, il primo automa alato della storia, un vero e proprio robot di bronzo, quasi invulnerabile, messo da Minosse a guardia dell'isola di Creta. 
Talos operò anche in Sardegna, dove uccise molti uomini impedendo agli stranieri, in particolare i sardi, gli Shardana "popolo del mare",  per impedire loro di entrare nell'isola di Creta. 
Si narra che egli saltasse sul fuoco, portando il suo corpo metallico all'incandescenza, e stringendo fortemente i malcapitati al petto e bruciandoli. 
Costoro, morendo, contorcevano la bocca a causa delle ustioni, convulsi nel riso sardonico, una dolorosa contrazione delle labbra,  un modo di ridere forzato e falso. 
In questo modo, l'antichissima espressione "riso sardonico", si accosterebbe proprio al nome proprio della  Sardegna.
Così rise in questo modo Ulisse, probabilmente,  oltraggiato dai Proci, così rise Caio Gracco verso i suoi odiati oligarchi, e così risero forse  Cicerone e Fabio Gallo,  odiati e minacciati dal sardo Tigellio. 
Così ridevano i vecchi sopra dei 70 anni, bastonati,  lapidati, uccisi, e buttati giù dalle rupi per loro stessa dignitosa volontà. 
Così ridevano anche i bambini sacrificati anche in Sardegna al Dio Crono. 
Così narra l'aspetto mitologico della nostra Antica Civiltà. 

Oggi 1/5 /2020, che fa come somma 10 , quindi uno, segna la svolta. 
Sant'Efisio non ha i suoi fedeli, non ha la sua processione, ne i festeggiamenti ostentata. 
Solo un momento di riflessione  e intimità  con se stesso. 
Un voto che si rinnova in  solitudine e riflessione
Forse è più importante di tutti gli altri 363 voti di devozione. 
Vagamente sembra di sentire l'Eco del Riso Sardonico che sfida la morte, che va fiero davanti al suo destino , consapevole del cambiamento in atto. 
Perché sa che la morte si può vincere con uno sberleffo, con un guizzo di vita. 
Con un ridere della stessa morte,  divorandola, è integrando in sé anche quell'aspetto mostruoso che fa parte della vita. 
La morte che sfida la morte stessa. 
La vita che diventa morte, e la morte che diventa vita. 
In una unione di opposti che oggi e'  una celebrazione dalla vita stessa e degli opposti, così come e' la festa di Beltane , che non può che essere suggello di un nuovo inizio. 
Un inizio che inizia dall'Origine, quando non c'erano differenze tra gli opposti. 
In quell' Abraxas che  e' Unione totale tra bene e male, il Dio altissimo che è il padre ingenerato, il Dio che  e' creatore del mondo divino. 
Hermann Hesse descrive così nel suo libro "Demian" questa energia. 
"L' uccello lotta per uscire dall'uovo, e l'uovo  dal mondo. Per nascere devi distruggere un mondo.  L' uccello vola a Dio. Il nome del dio è Abraxas"
Demian che sembra l' evoluzione della parola Demon , che diventa Daimon e poi infine una fusione tra i due, Demian. 
Pensare che volevo chiamare mio figlio Damiano. 
Ma non piaceva a nessuno, così optai per Davide, anch' esso contrastato da parte paterna ( infatti mio figlio ha due nomi), che comunque ha in se, il richiamo alla Stella di David, che e' comunque Unione degli Opposti. 
Sentivo già allora, inconsapevolmente il richiamo all'Origine, all'Integrita'. 
Casualmente Abraxas e anche il nome del virus che infetta virtualmente  Tron in Tron Evolution, un videogioco. 
Abraxas  e' un'opportunità, un abbraccio che può stritolare o può far vivere. 
Come Talos che stritola nella morte. 
Ma anche come Telos, come telaio, e come la Città  Sacra di Lemuria  dove gli opposti si incontrano in sinergia con il divino attraverso la sacra fiamma. Telos era la città Sacra delle Fiamme Gemelle. 
Telos/ telaio/ telomeri/ costruire/ intessere/vita. 
E come sempre  la scelta e' nostra. 
Costruire o distruggere. 
In una data come quella di oggi che è un numero uno. 
Lavoratori di noi stessi. 
Buon primo maggio, e per chi lo sente nel cuore , buon Sant'Efisio

Tiziana Fenu


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