venerdì, giugno 26, 2020

💜Nell’Epinomide è pienamente sostenuta...

Nell’Epinomide è pienamente sostenuta la dottrina dei numeri pitagorici in relazione con le cose create. Da vero platonico il suo autore è convinto che la sapienza può essere raggiunta solo attraverso un’inchiesta sulla natura occulta della creazione: essa sola ci assicura un’esistenza felice dopo la morte. In questo trattato si specula a fondo sull’immortalità dell’anima; ma il suo autore aggiunge che noi possiamo raggiungere questa conoscenza solo attraverso la completa comprensione dei numeri, perché l’uomo incapace di distinguere, una linea retta da una curva non sarà mai abbastanza sapiente per stabilire una dimostrazione matematica dell’invisibile, ossia dobbiamo assicurarci dell’oggettiva esistenza dell’anima (corpo astrale) prima di imparare che possediamo uno spirito divino e immortale. Giamblico dice la stessa cosa, aggiungendo in più che si tratta di un segreto appartenente alla più alta iniziazione. Il Divino Potere, egli dice, si sdegna sempre con coloro “che rendono manifesta la natura dell’istagono ossia che insegnano il metodo per iscrivere il dodecaedro nella sfera. (25) L’idea che i “numeri” posseggano la massima virtù produce sempre il bene e mai il male, si riferisce alla giustizia, all’equanimità del carattere e a tutto ciò che è armonioso.

Tratto da " Iside svelata" di Helena P Blavatsky

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