mercoledì, giugno 03, 2020

💜Quanto al processo di “osirizzazione” o rinascita

Quanto al processo di “osirizzazione” o rinascita, esso è concepito come un venir fuori da una pelle animalesca che ha chiara funzione di matrice; si rammenti in proposito il detto di Iside (che riporta il Moret): «Io ti saluto: ecco la pelle (meska), il luogo dove il tuo divino Ka rinnova la sua vita». Il Worterbuch der Aegyptischen Sprache, Berlin 1955, indica meska costituito di tre segni: (1) mes = nascere, (2) ka = doppio corporeo, (3) il determinativo della pelle di un animale. Nei Testi delle Piramidi (Pepi I) si legge: «Questo grande si sdraia con la sua persona; la pelle del letto è per lui; (…) questo defunto si sdraia: egli è concepito e riceve la nascita ogni giorno»; nei Testi dei Sarcofagi si legge: «Io sono colui che passa nella pelle (…) Io sono Osiride, io mi sono cinto della pelle (…) Io mi sono sdraiato nella pelle…»; nella Stele di Metternich, Osiride dice a Horo: «Sei tu, figlio mio, che passi nella pelle ed esci dal Nun, tu non muori più» (Nun = oceano primordiale). Nel processo di osirizzazione si osserva un duplice sviluppo, l’uno democratico: il processo stesso, retaggio del Faraone, si estende ad ogni fedele di Osiride, come già si è detto; l’altro, tecnico-pratico: la pelle, che era nella forma originaria del rituale, viene sostituita dalla stoffa magari somigliante alla pelle nel disegno.

Tratto da "Da Circe a Morgana" di Anna De Nardis

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