Oggi, 01/08/2022, si celebra Lammas, di Lughnasad, la festa del raccolto, del pane, della prima mietitura che trasforma il frumento, il grano in farina, e poi in pane, di cui ho approfondito in un altro mio post( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/08/festa-di-lughnasadh.html?m=0)
Siamo sotto una Luna Crescente in Vergine, e siamo governati dal Sacro Archetipo Ebraico Samech, il quindicesimo, con funzione "pressione", alchemicamente molto consono alla giornata di oggi, governata da un Femminino in tutti i sensi.
Lunedì della luna.
Luna crescente in Vergine.
Il numero 15, che in alchimia rappresenta il numero più fertile.
In un giorno che sta a metà percorso,, esattamente al centro del ciclo lunare, del ciclo femminile, e che corrisponde al giorno dell'ovulazione, il giorno più fertile.
Nella Cabala questo giorno, è chiamato il giorno della Vergine, retaggio delle antiche celebrazioni isiache, dei Misteri Eleusini.
La materia prima sulla quale si lavora per la Creazione per eccellenza.
La Vergine è un segno di terra. È nel radicamento, la forza vitale. La terra ha un'energia propria, linee energetiche proprie. Ha una propria animalita', istintiva, viscerale.
È la stessa forza che spinge il Seme a diventare germoglio, a lasciarsi trasformare attivamente per un bene superiore.
Perché la pressione, esercitata dall'Archetipo Samech, può anche portare all'energia dell'Arcano Maggiore che lo rappresenta, il Diavolo, Arcano XV.
Ciò che rinasce dopo l'Arcano XIII della morte, e dopo la trasformazione dell'archetipo Nun, il quattordicesimo.
È la maestria che si rivela dopo l'Arcano Maggiore XIV della Temperanza, nel quale si impara a gestire l'equilibrio delle due polarità contrapposte, per arrivare ad un equilibrio androgino, quello del Diavolo. Che non impone, ma lascia libera scelta.
La pressione di Samech, oggi si farà sentire in modo particolare.
Cose, persone, circostanze, che faranno energeticamente pressione, in un senso o nell'altro. Per questa fertilità "spremuta", che deve dare il suo raccolto.
E in questo senso, dobbiamo raccoglierci. Perché Samech, spinge verso gli estremi, con estrema intensità . Il Diavolo ha l'odore dello zolfo, così si dice in alchimia.
Ma perché lo zolfo è infiammabile, è come la capocchia dei fiammiferi.
E troviamo, come zolfo, come fuoco, "agenti", con i quali creare attrito, e prendere fuoco.
Il cerino incenerisce. Non resta più nulla.
La maestria, portata in dono dalla Temperanza, dopo la Morte, è avere una soluzione a questo "disintegrarsi".
Il "solve et coagula" porta alla soluzione, alla rinascita, a non restare prigionieri della "pressione", che ci spinge, comunque, ad un livello successivo.
Metaforicamente, ci spinge, dopo la raccolta, alla macinatura, alla trasformazione in farina, alla lievitazione, al pane, nutrimento per il corpo e per l'anima.
Lievitare, espanderci.
Trasformarci.
In un qualcosa che unisca acqua e fuoco insieme.
L'acqua dell'impasto e il fuoco della cottura. Le due energie maschili e femminili che agiscono in sinergia.
Non si rinnegano le emozioni di questa pressione, il dolore della frantumazione nel frantoio, la rabbia, la disgregazione. Perché tutto è funzionale al passaggio successivo. Alla Maestria della sublimazione, della padronanza. Noi non siamo le nostre reazioni. Non siamo i nostri istinti.
La Vergine è legata alla terra, ma ha un cuore puro, virginale.
È questa verginità , che dobbiamo preservare.
Perché è questo, che consente la trasmutazione, la rinascita.
La nostra fertilità .
A prescindere dal contesto, dalle persone, dalle situazioni, elevandoci a scintille, a portatori di Luce. Come Lucifero, il Diavolo del quindicesimo Archetipo.
Si fa pressione, per estrarre come un cristallo dal ventre della Terra, la nostra luce interiore. Come i Cristalli più preziosi, che sono cristalli, anche coperti dalla coltre di Madre Terra.
La Vergine è rappresentata infatti come una donna alata che tiene in grembo i covoni di grano, e le due stelle più luminose della sua costellazione, sono Spica, la Spiga e Vindimiatrix, la vendemmiatrice.
In questo giorno così particolare, con queste energie così sincrone e perfettamente allineate, così fecondo, la Vergine e la Samech, ci spingono verso la nostra manifestazione.
Verso il lievitare in una forma più nobile, verso una ricettività guidata dalla dimensione spirituale.
Ciò che è terreno, è mercuriale, è funzionale alla trasformazione, per essere luce di noi stessi, Inanzittutto.
Per rilucere anche al buio.
E per profumare di buono e di pane appena sfornato, al nostro passaggio.
Rendendoci accorti, con discernimento.
Stavolta.
Un pane, che non è per tutti.
Ma questo, già lo sapevate. Lo abbiamo imparato strada facendo.
Qualcuno preferisce le merendine preconfezionate.
A noi piace il pane "amore e sudore".
Originale. Unico.
Non esistono due pani uguali.
Chi comprende, capisce la differenza. E noi, certo, non dobbiamo affannarci a spiegare.
Tiziana Fenu
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