Il gabbiano sul comignolo della Cappella Sistina, nel giorno della fumata nera.
A dir poco, simbolico.
Artemidoro ne "Il libro dei sogni" li descrive in maniera inquietante:
“ i gabbiani, le folaghe e tutti gli altri uccelli marini conducono i naviganti all’estremo pericolo, ma non li fanno morire.
Agli altri uomini indicano etère e mogli bellicose oppure imbroglioni rapaci e senza scrupoli, che svolgono il loro lavoro nell’acqua o per mezzo dell’acqua.
Annunciano inoltre che non ritroveranno le cose perdute poiché essi divorano tutto quanto afferrano”.
Dove ci sono rifiuti, ci sono gabbiani
Tiziana Fenu
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