Ho già avuto modo di commentare il nostro bronzetto( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/06/bronzetto-sacerdotessa.html?m=0)
rapportando la simbologia delle spirali con il nostro straordinario bassorilievo della Domu de Jana de Sa Pala Larga di Bonorva( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/10/domus-de-janas-bonorva-sa-pala-larga.html?m=0)
"In questo straordinario bassorilievo, ci sono 4 spirali grandi per parte, e 2 più piccole, per parte.
In tutto, 12 spirali, e sappiamo bene, quanto il numero 12, su Santu Doxi, era importante, tanto da averne fatto anche parametro di ierofania proprio sul dodicesimo anello della Tholos nel pozzo di Santa Cristina, in particolari date, solstizio estivo incluso, con una forte simbologia, come ho scritto tante altre volte.
Il 12 è il parametro, la misura, la Lamed, numero Sacro per eccellenza, perché riporta al 3( 1+2), numero Sacro della triade creativa.
Le spirali hanno tutte 7 percorsi, come il Labirinto di Benetutti.
Sono 4 grandi per parti, quindi 28 percorsi.
Un percorso lunare, femmineo, sottolineato anche dal fatto che sono 4 per parte.
Il numero 4 è archetipo Dalet, legato a Madre Terra, presente anche, insieme alla Nun, nel simbolo della tribù dei Dan, come ho già approfondito. Quindi è un 4 importante, legato a Madre Terra, il cui grembo accoglie, fa da riparo ( la Dalet, ha funzione "riparo").
In tutto, le spirali, quelle grandi, 8.
Il numero 8 è da sempre legato al Sacro Femminino ( vedi stella di Ishtar per esempio).
E poi abbiamo le 4 spirali piccole, 4 per parte. Ancora un 7 moltiplicato 4, un ciclo lunare /mestruale, che metaforicamente, indica fecondità .
Madre Terra, feconda, fecondata dall' energia mascolina taurina/solare, per far rinascere anche dopo la morte
Quindi abbiamo in tutto 12 spirali( ancora su Santu Doxi), con 7 percorsi ciascuna
Se moltiplichiamo il 12 per 7 volte, un modulo, questo delle 7 volte, in ripetizione, che si è visto in altri contesti, perché è la scansione lunare della ripetizione, abbiamo un 84, le cui cifre, sommate tra loro( 8+4), mi danno, guardacaso, un altro 12.
Perfettamente orchestrato, anche numericamente, per celebrare e onorare insieme, Padre e Madre Creatori, in perfetto equilibrio e sinergia, in cui Madre Terra, con i suoi cicli femmine, lunari, naturali, accoglie e riporta alla vita"
Le spirali, sempre presenti, nella nostra Antica Civiltà Sarda, di cui ho approfondito nello specifico, in un mio scritto https://maldalchimia.blogspot.com/2023/06/simbologia-delle-spirali.html?m=0
Se prendiamo invece in considerazione le spirali del nostro bronzetto, sono sempre 12, di cui due nella parte alta della schiena, ma il giro delle spirali, è a 3 percorsi.
Se moltiplichiamo 12 x3, mi da un 36, che ancora, sommato, mi da un 9
Siamo ancora nell'ambito della dimensione creatrice, perché 3/6/9/12, sono multipli, ma il 9, in questo caso, acquisisce una connotazione prettamente femminile.
Il 9 è il Sacro Archetipo Ebraico Teth, il Grembo Cosmico, la Sophia Superna, il Sacro Femminino per eccellenza.
Un'altro elemento che mi fa pensare ad una connotazione tipicamente femminile, è la direzione dell'intreccio delle stesse due trecce.
Trecce che qui, come nel Gigante di Mont'e Prama, sembrano i riccioli simanim tipici ebraici
Se, nel bronzetto di Vulci, come ho già approfondito( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/04/simbologia-delle-trecce-nel-bronzetto.html?m=0), abbiamo due trecce con intreccio in direzioni diverse( per il lato destro, il Mascolino, il vertice punta verso il basso, con una simbologia a V, femminile, mentre la treccia sinistra, ha il vertice verso l'alto, ad indicare la polarità mascolina) che sottolineano esplicitamente, la sinergia delle due polarità , che questo sciamano /sacerdote, vuole rappresentare( la direzione diversa dell'intreccio, è presente anche nelle trecce del nostro Gigante di Mont'e Prama, come spiego nel mio scritto ), in questo bronzetto, la direzione dell'intreccio, è unica, e indica che si tratta di una manifestazione di energia femminile.
Sulla treccia destra, la sua destra, in particolare, è ben visibile il passaggio di 9 intrecci.
Il 9, ancora Femminino.
4 trecce con 9 giri ciascuno
4 x 9=36
36= 3+6= 9
Ancora 9
Questo bronzetto manifesta un Sacro Femminino, in tutta la sua pienezza.
Vogliamo prendere in considerazione anche le sezioni del copricapo?
Sono 5
Il 5 è legato al Sacro Archetipo Ebraico He'con funzione "vita"
È il simbolo della stella a 5 punte, dell'archetipale Tanit, di Venere, che compie un percorso pentacolare in cielo nell'arco di 8 anni.
Ancora conferma del Femminino.
Delle balze ho già parlato.
Tre balze, ad indicare il potere rigenerativo del Femminino, nella dimensione di "nascita /morte /rinascita"
Le balze come l'archetipale Ishtar, come ho già scritto nel mio primo post a riguardo.
Ritengo, che a differenza del bronzetto di Vulci, o degli stessi Giganti di Mont'e Prama, o anche della divinità androgina di Sardara, con il volto di Babbuino, del quale ho già approfondito( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/10/la-divinita-androgina-di-sardara.html?m=0), questo bronzetto rappresenti esplicitamente una rappresentazione del Femminino.
Un bronzetto ancora più antico di quelli che siamo abituati a vedere, che partono dal XII-XIII sec aC.
Un Femminino potente, prima ancora che il Mascolino ne inficiasse il potere.
La raffinatezza stilistica del differenziare il senso direzionale delle due trecce, per indicare entrambe le polarità dell'essere divinizzato, sembra sia un qualcosa a cui hanno prestato attenzione in tempi più recenti, come un messaggio in codice. Per questo motivo, ritengo che possa essere anche più antica di quel che si immagina, un originale, che rappresenta un Femminino, che per antonomasia, è custode delle due polarità .
Polarità mascolina rappresentata da quel 12, il numero delle spirali.
La Lamed, dodicesimo archetipo Ebraico.
La Lamed, il bastone di potere, di cui ho parlato in un mio un mio scritto( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/02/lamed-bastone-di-potere.html?m=0)
che altro non rappresenta, se non il Femminino, la Kundalini, l'archetipale
Nehustan bronzeo di Mosè.
Bastone di potere presente anche nei nostri bronzetti, e che, nella sua forma più estesa, rappresenta l'Appeso, Arcano Maggiore XII.
Si, proprio quell'Appeso, quell'ombra capovolta in procinto di rinascere, durante gli equinozi, quando le polarità sono in equilibrio, sempre rappresentate da due animali di potere, come i serpenti, ai lati, da tutti i Femminini archetipali di potere, proprio nel grembo della Madre, del pozzo di Santa Cristina ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/09/ombra-capovolta-santa-cristina.html?m=0), simbolo del Femminino, che ha proprio 12 gradini speculari, ai 12+12, inferiori, con tutta una loro simbologia, già approfondita.
Per non parlare del 12 come il dodicesimo anello della tholos del pozzo, sul quale, il 21 aprile di ogni anno si verifica una ierofania, con un preciso significato simbolico
( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/06/osservavo-la-piantina-del-pozzo-di.html?m=0)
Il 21 aprile subentra il segno del Toro, che qui in Sardegna ha comunque una connotazione taurina/uterina, e che comunque, e ritorniamo al discorso di prima, del numero 5 e delle sezioni del copricapo della nostra sacerdotessa, è collegato al numero cinque, al quinto chakra della gola, Vishudda ( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/04/blog-post_18.html?m=0), a Venere, e alla nostra Archetipale Tanit, onnipresente in Sardegna ( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/07/parlare-della-dea-tanit-in-sardegna-e.html?m=0), anche capovolta( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/12/tanit-capovolta-monte-sirai.html?m=0), proprio come la simbologia del nostro Arcano XII del Capovolto.
Una Tanit che, essendo pentacolo, ha le proporzioni auree del 9, con i suoi angoli a 36°/72 °/108°, che come somma, mi danno sempre un 9.
Angoli, a 36°/72 ° presenti nell'ingresso del pozzo di Santa Cristina( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/06/simbologia-angolo-72-nel-pozzo-scristina.html?m=0), nel grembo del Femminino.
Una sacerdotessa, che forse porta la sua acqua terapeutica, nella ciotola/coppa, che porta sul lato sinistro, che è comunque il lato del Femminino, legato alla dimensione dell'acqua, della nascita e rinascita,, del ciclo, è quindi del 9.
Trovo sempre una straordinaria continuità logica, semantica, simbolica, che lega sempre più livelli interpretativi, su svariati aspetti della nostra civiltà sarda.
È come un discorso continuo, un filo rosso, una koine ', che non viene mai interrotta, e che si manifesta in tante sfumature, in cui quadra e coincide sempre tutto
Tiziana Fenu
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