venerdì, giugno 13, 2025

💛La tomba d'oro

 Da un post di Giorgio Galleano ( https://www.facebook.com/share/p/14DQTMPSeAJ/)

🌟🌟🌟 QUESTA E' LA TOMBA D'ORO 🌟🌟🌟

La seconda Domu de Janas della Necropoli di Sant'Agostino a Truncu Reale (Sassari) è, per ora, un unicum in Sardegna: tutto il soffitto della cella principale è infatti decorato con un pigmento giallo che ha resistito "come nuovo" per seimila anni (l'altra Domus, detta "dei portelli decorati", conserva invece solo poche tracce di un rivestimento in ocra rossa) .
Gli scavi proseguono sotto la direzione degli archeologi Luca Doro e Nadia Canu ed è prevista una "pre-apertura" del sito a settembre nell'abito della rassegna Monumenti Aperti.
Meno conservate, a causa della fragilità della pietra calcarea locale, ma molto interessanti le diverse protomi scolpite nell'anticella (foto nei commenti).
In foto l'amico Pierdamiani D'Agata di FuoriTg Tg3, mentre prepara il servizio che andrà in onda il 20 giugno alle 12 e 30 circa su Rai3
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Mie personali considerazioni. 

Sottolineo che non mi piace chiamare le Domus de Janas, "tombe". 

Sono luoghi alchemici di passaggi dimensionali e di guarigione 
Truncu reale.. Mi fa pensare al "tronco reale". Tronco inteso come parte superiore del Busto, dall'ombelico in su. Dall'ombelico in su, si sviluppa anche il terzo chakra Manipura, che è il chakra associato al giallo, perché è il chakra  del plesso solare. Una simbologia solare, quindi, fecondante.
Ma d'altronde, come ho scritto tantissime volte, molte Domus de Janas hanno il soffitto con la conformazione a carena, presente anche qui, parola dal duplice significato.
"Sa carena" in sardo, la gabbia toracica, la cui ultima parte si associa anche al plesso solare, e la carena intesa come fondo della nave, "sa naj" in sardo, che è anagramma di Janas, ma è anche "su sanai", il guarire.
"Su nai" il proferire parole, formule di guarigione, di passaggi dimensionali.
Una nave simbolica che traghetta verso la dimensione della guarigione e rinascita.
"Sa carena", dimensione dei polmoni, dell'afflato divino che riporta alla vita
Approfondimenti nel mio scritto
https://maldalchimia.blogspot.com/2023/01/le-domus-de-janas-non-sono-capanne.html?m=0
La presenza di protomi taurine, singole e anche triplice, enfatizza la dimensione della creazione che è propria del chakra Manipura, associato al fuoco, al sole, alla capacità creatrice e riproduttiva.
Una simbologia archetipale talmente importante, quella del chakra del plesso solare, da essere stata rappresentata anche in siti archeologici antichissimi, risalenti anche al 12.000 aC, come quello di Gobleki Tepe, del quale ho parlato altre volte( potete trovare nel mio blog a riguardo, cercando proprio Gobleki Tepe) perché presenta notevoli corrispondenze con la nostra Antica Civiltà Sarda.
Corrispondenza, che nel caso specifico delle mani sul plesso solare, di cui approfondisco nel mio scritto( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/09/simbolismo-mani-sul-plesso-solare.html?m=0) trova corrispondenza tra la  nostra  statuina con le mani sul plesso solare,  risalente al IV millennio aC,, definita un "raro idolo femminile in marmo della cultura sarda tardo-bonuighinu-inizio di Ozieri, in marmo, tardo neolitico medio, fine del IV millennio a.C.
Corrispondenza che riporta straordinarie somiglianze con la più ben famosa statuina dell'uomo di Urfa
Provenienza presumibilmente da Riola Sardo (Sinis) H. 21 cm"
Il colore giallo potrebbe derivare da una tintura di iperico, pianta terapeutica dalle innumerevoli proprietà  , di cui è ricchissima la Sardegna, dal colore giallo splendente, chiamata proprio "l'erba del Sole" o di San Giovanni, perché viene usata in particolare per le celebrazioni della notte di San Giovanni, di cui ho già approfondito, e per l'importante passaggio
del solstizio estivo, chiamato Litha, che sembra la radice fonetica di litania. I brebus, le litanie, che vengono dette durante i riti sacri di passaggio e di guarigione, che si officiavano nelle Domus de Janas.
Teniamo presente che le Domus de Janas sono tutte orientate ai solstizi, così come i pozzi sacri, e il chakra giallo Manipura, con i suoi 10 petali è legato proprio al solstizio estivo.
Un solstizio estivo dalla forte valenza alchemica ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/06/simbologia-alchemica-solstizio-estivo.html?m=0), in cui si manifesta il fenomeno della trasfigurazione in Corpo di Luce, all'interno dei nostri nuraghi( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/06/trasgirazione-solstizio-estivo.html?m=0), correlato anche alla celebrazione, sicuramente, della Dea Pales, da cui deriva Paulilatino.
"Pare che Pales fosse un'antica dea sarda, che veniva onorata proprio il 21 aprile, il 21 giugno per il Solstizio e il 21 agosto"( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/06/solstiziopales.html?m=0)
Solstizio estivo in cui si manifesta una ierofania sul dodicesimo anello della Tholos del pozzo Sacro di Santa Cristina.
La manifestazione solare, in questo caso, è delegata al colore giallo dell'erba del Sole, forse iperico, l'erba di Giovanni( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/07/notte-di-san-giovanni.html?m=0)
Juanni
Jana
"Una Dea Madre importantissima, per la nostra civiltà, perché il grembo alchemico della Dea Madre, le Domus de Janas, sono come porte("Janna", in sardo, significa "porta"), dei portali, orientati ai solstizi, come ho già avuto modo di scrivere, quello estivo, del Cancro, "porta degli Umani", e quelli invernale, del Capricorno, "porta degli Dei". Passaggio di Testimone che poi sarà di dominio del romano Giano bifronte"

Anche il Giovanni Evangelista, celebrato il 27 dicembre, traguarda, insieme al Giovanni Battista, i due portali alchemici, le due porte solstiziali di trasformazione, di trasfigurazione, attraverso il Fuoco e Acqua purificatori"

Prendendo in considerazione le immagini postate da Nurnet, riguardo questa scoperta, a cui vi rimando il link ( https://www.facebook.com/share/p/1Cbc1v89YW/), in due immagini in particolare si evince la particolare analogia  con la Domu de Jana di Brudu, di Oniferi. 

"Sono esattamente tre conformazioni ad angoli retti, e una quarta che forma, cone una cornice intorno al passaggio quadrato, una H.

Non sono propriamente riconducibili alla simbologia delle corna taurine, non in questo caso, secondo me. 

Secondo me, sono l'antica simbologia di quella Ka, che in ambito egizio viene rappresentata con le braccia sollevate ad angolo

Ne ho parlato in un mio scritto( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/06/la-tanit-di-tresnuraghes-tessitrice.html?m=0), perché è un'antica simbologia archetipale che si ricollega alla Dea Tanit, alla nostra primordiale Dea Tanit tessitrice  di Tresnuraghes, che, guardacaso, come dea Tanit, viene a rappresentare, nell'antico alfabeto Sardo, la H. 

La H trasmutante dell'elemento mercuriale, che rappresenta il Femminino, il grembo nel quale avviene la trasmutazione nel passaggio nell'altra dimensione. 

Tutta la simbologia, quindi, è riconducibile al Femminino, come condotto ute'rino, per l'altra dimensione"

Approfondimenti nel mio scritto ( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/09/la-h-e-il-ka-nella-domu-de-jana-di-brodu.html?m=0)

Inoltre, è presente il portale con tre cornici, onnipresente nelle nostre Domus de Janas, dalla forte valenza alchemica ( approfondimenti nel mio scritto https://maldalchimia.blogspot.com/2023/05/le-tre-corniciil-dio-enki.html?m=0) 


Una Domu de Jana fertilizzata, anche cromaticamente, dal giallo solare, estremamente simbolica.

Tiziana Fenu
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La tomba d'oro














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