sabato, giugno 21, 2025

💙San Giovanni e novilunio in Cancro

 


Martedì  24/06 /2025, si celebra San Giovanni. Una celebrazione molto importante, intimamente legata al solstizio.
Siamo, per questo "battesimo" di acqua e di Fuoco, sotto l'energia del Sacro Archetipo Ebraico Shin, il ventunesimo, correlato all'Arcano Maggiore XXI del Mondo, con luna calante in Gemelli, in attesa del novilunio in Cancro, per il 25.
I Gemelli sono governati da Mercurio, e per questo San Giovanni abbiamo una bella dialettica tra il Fuoco Sacro della Shin e l'elemento Acqua del Cancro.
Ora, questa corrispondenza, in occasione di questo passaggio alchemico di San Giovanni, benedetto dal Fuoco e dall'acqua, si fa fusione. 
Come il Giovanni Battista estivo, che rappresenta il Sole manifestato, portato alla Luce, il portavoce dell'energia Cristica, a differenza del Giovanni Evangelista, celebrato il 27 dicembre, che rappresenta il sole interiorizzato, portato in custodia come il Sol Invictus, il  Sole Bambino. 
Questa corrispondenza, trova eco nei due solstizi, quello estivo e quello invernale. 
Le due porte solstiziali alchemiche, quella del Cancro e del Capricorno. 
Nelle antiche civiltà, il riferimento per il Divino, era l'astronomia. Il movimento degli astri e dei pianeti traguardava il passaggio del divino nella materia.
Solstizio estivo, massima espressione del sole.
Solstizio invernale, minima espressione del sole, quindi il Sole interiore, intimo.
Cristo incarna perfettamente questa sinergia. 
Ho già avuto modo di sottolineare, come, proprio durante il solstizio estivo, si manifesta il fenomeno della trasfigurazione, in particolare nei nostri Nuraghi.
La trasmutazione nel Corpo di Luce.
La Merkaba, rappresentata dalla completezza del Fiore della Vita a 19 circonferenze.
Perché, se le vediamo in modo tridimensionale, le 19 circonferenze, diventano sfere, i due  triangoli, due piramidi che si intersecano a formare un tetraedro, una Merkaba, il nostro Corpo di Luce.
Il 19, il Sole.
La Sorgente.
Tutto sta spingendo prepotentemente in questa direzione.
Più oscurano, in ogni aspetto, più su va verso l'alto, verso il sole, verso la verita, verso la luce, perché siamo riusciti a scendere nella nostra profondità, e a trovare il nostro sole interiore. 
La connessione non si è mai persa, altrimenti non saremo potuti risalire. 
Questa è una grande rivelazione, che si presenta proprio sotto una Luna Calante in Gemelli, per la celebrazione di San Giovanni. 
Il nostro Gemello spirituale, e con esso, andare oltre, creare una sinergia oltre la divisione, la discrepanza, il conflitto.
La nostra Luce. 
La nostra verità. 
La nostra autenticità. 
Siamo entrati profondamente in contatto con il nostro mondo interiore, per ritrovare, da frattali, quali siamo, quello superiore, nella nostra intima Essenza, nella quale vi è il Tutto. 
Il Mondo, in cui siamo liberi da ogni orpello e superficialità.
Il giorno di San Giovanni, il 24, viene di martedì.
Marte, il Dio della Guerra, ma anche Marte eroe, da ieros gamos, colui che manifesta il matrimonio mistico tra le due polarità.
Il Mercurio dei Gemelli di questa luna calante, coadiuva ed enfatizza questo aspetto, piuttosto che quello della guerra, che è quello su cui stanno premendo, come se non ci fosse un domani, con totale leggerezza e irresponsabilità.
Non ho parole dal livello di involuzione.
È un abisso senza fondo.
Penso alla simbologia di questo Archetipo Shin
Un Archetipo molto bello, perché rappresenta sia il nostro Fuoco divino, il nostro Daimon interiore, manifestazione dei nostri talenti, attitudini ed Essenza, sia, come glifo, rimanda al simbolismo di un molare, di un dente, con le sue tre radici, a simboleggiare una trinità, una stabilità, una radice, un'origine.
Shin è una delle tre Lettere Madri dell'alfabeto ebraico, insieme alla Mem, che simboleggia l'acqua, la materia, e insieme all'Aleph, che simboleggia l'aria, l'afflato divino.
Insieme, si bilanciano a vicenda.
Il valore ghematrico della Shin, 300, è lo stesso della lunghezza, in cubiti, dell'Arca di Noè, che simboleggia il punto di passaggio, di reset, tra un'umanita' corrotta e una purificata.
Purificata dalla sinergia dell'acqua e del Fuoco.
Simboleggiando il fuoco, e il molare inteso come masticazione, sgretolamento, sembra evidente che la Shin, simboleggi un'azione potente, una forza in movimento, così come è nell' energia del Fuoco, ma anche dell'acqua.
Perché la simbologia della Shin, con quella forma a tre fiamme, è stata assimilata, per complementarietà, anche alla simbologia del tridente, simbolo di potere del Signore delle acque, Nettuno/Poseidone.
Shin, essendo energia dinamica, è la lettera iniziale e finale della parola ebraica Shemesh, che significa "sole", formata dalle lettere Shin/Mem/Shin, con la Mem/acqua centrale, che rappresenta il Femminino
Interessante notare, che anche l'Arcano Maggiore corrispondente, il Mondo, ha come elemento centrale un Femminino, una donna danzante, che intorno ha i simboli dei quattro viventi che rappresentano l'Apocalisse, il Toro, l'angelo, l'aquila e il leone, i segni fissi dello zodiaco, che traguardano il percorso del sole.
Esattamente come la parola ebraica Shemesh, che ha la Shin ad inizio e fine, e la Mem, il Femminino, al centro.
Questo dovrebbe farci riflettere sul fatto, che l'origine è sempre l'energia femminile.
E di energia femminile parla anche questo novilunio in Cancro, battezzato dalla simbologia di San Giovanni, enfatizzato dal segno solare nello stesso Cancro, segno d'acqua
La lettera Shin, tra l'altro, è composta da tre l'etere Vav, dal valore numerico 6.
Insieme formano un 6*6*6.
Ma il 666, che sappiamo, perché l'ho scritto altre volte, essere la potenzialità di ogni umano, sommato, diventa un 18, quindi un 9, Archetipo Teth, il grembo, la creazione, il Femminino, la Kundalini.
Lo stesso Archetipo che abbiamo avuto per il passaggio solstiziale, straordinario, come ho già approfondito.
Come ho scritto, Shin significa anche dente.
I denti sono 32.
Il 32, sommato, fa un 5, che è il numero legato all'elemento Toro, collegato al quinto chakra della gola, Vishudda, che trova un suo corrispettivo anatomico, nell'apparato riproduttivo femminile, che è un 9, il Grembo
E ritorniamo al 6*6*6> 18 > 9  della Shin.
Pare che lo stesso glifo della Shin, in origine, avesse 4 diramazioni, che rappresentavano le matriarche, i tre rami, invece, rappresentano i tre patriarchi, Abramo Isacco e Giacobbe, la trinità fondamentale della creazione dell'umanità .
Il quarto ramo, chiamato Olam haBa, il mondo futuro, sarebbe stato occultato, e possiamo immaginare quali possano essere stati i motivi del patriarcato, e insieme, i 4 rami, rappresenterebbero Sarah, Rebecca, Rachele e Leah, il mondo fisico di Madre Terra, con i suoi 4 Elementi e punti cardinali. 
Con la quarta lettera mancante, la Shin raggiungerebbe un valore ghematrico, da 300 a 360, che rappresenta la totalità della circonferenza, la completezza. 
Il Mondo nella sua totalità. 
Il Femminino salvifico, la cui assenza ha causato dolore, nella sua quarta parte, rappresenterebbe la lettera invisibile, la lettera santa, la lettera 23, del prossimo ciclo dell'umanita', basato sulla bonta', sull'unità cosmica, sulla ricettivita' e accoglienza.. 
È ciò che darà dinamismo alla simbologia dell'Arcano Maggiore del Mondo, che ha, appunto, un Femminino al Centro. 
5 elementi, la donna e le 4 figure intorno 
I 5 sensi 
Elemento terra, ma anche elemento eterico. 
Connessione con la dimensione spirituale, capace di oracolare, di pre-vedere, di vedere oltre. 
Una frequenza vibratoria legata sia all'uso saggio della parola, sia armonia con le leggi dell'Universo, colme di Memorie Akashiche. 
Le stesse della Mem centrale della parola Shemesh, sole, in ebraico, tra le due Shin, tra i due "alba e tramonto" del sole, metafora del percorso umano. 
La Mem centrale, è Femminino, ma anche memoria. 
La Memoria collettiva dell'umanità, che rivela la vera storia dell'umanità 
Arcano 21> 3
Il ternario creatore
E notate come anche il 23 faccia come somma, 5, che è il numero del segno del Toro, che nel suo simbolismo, legato a Madre Terra, implementa anche l'energia femminile, di Venere.
D'altronde, anche nel libro di Thoth, il 21 è rappresentato come una donna nuda al centro di una corona che forma un cerchio, che può essere assimilabile allo zero o all'Omega. 
Come gli Omega che tiene in mano Inanna, per intenderci. 
La nudità, rappresenta la Verità. 
Il Femminino senza veli
L'Iside svelata. 
La terra fertile in cui le 4 forze della natura, fuoco( leone), terra( toro), aria( aquila), etere spirituale ( angelo), convergono. 
In tutto, si esprime la Quintessenza.
La luna, il Femminino è occultato.
Ma sta proprio in questo occultamento, la sua potenza. 
Portare la Quintessenza alla luce.
Rivelare la nostra intima Verità. 
Disintegrare, rendere digeribile, attraverso la simbologia dei molari, del Dente della Shin, che non è un dente di "addentamento", ma di disintegrazione, per rendere tutto ciò di cui ci siamo alimentati, anche del negativo, digeribile, assimilabile.
Sarà poi la cellula, la nostra Essenza, il Fuoco divino, a trasmutare in energia dinamica, il tutto. 
Che sia talento, anche ciò che ci ha ferito 
Che ci ha fatto crescere anche attraverso il dolore. 
Perché, anche il dolore è Energia. 
È creazione potenziale. 
È una bellissima energia di potenzialità, questa di questo passaggio di San Giovanni, a cui si lega il novilunio in Cancro, sotto il Sacro Archetipo Tau, il ventiduesimo, collegato all'Arcano Maggiore XXII del Folle, dell'Heyoka, totalmente libero da ogni sovrastruttura.
Le cose non cambiano.
Cambia la nostra percezione.
La nostra reattività.
La nostra energia.
Cambia lo spezzare la ciclicità, la reiterazione karmica.
Cambia il salto di Ottava.
La follia dell'Heyoka che vola alto.
Che compie in sé, l'unione mistica dell'Acqua e del Fuoco.
Giovanni Battista battezza il Cristo con l'acqua, ma il vero battesimo è il battesimo di Fuoco, quello che calibra la nostra principale composizione, l'acqua. La sua controparte energetica. 
Il Solstizio d'estate entra  a pieno titolo, nel segno del Cancro, di domicilio della Luna, del Femminile, della memoria ancestrale amniotica, di ciò che si è perso memoria nella terra e lo si ritrova nella luna, nella dimensione astrale. 
Un passaggio iniziatico e cosmogonico necessario.. 
E il Fuoco, d'altronde, in origine, aveva una sua valenza femminile, negli antichi testi tantrici, taoisti. 
Cancro e Capricorno, la Porta degli Umani e degli Dei, i due solstizi. 
Giovanni Battista come guardiano della Porta della Dea Madre. 
Non per niente, "Giovanni/Johannes/Giano bifronte/Jana", riportano tutti alla Jana, alle Domus de Janas, tutte orientate ai solstizi, perché erano le Guardiane delle Soglie, del mondo degli Umani e del Divino. 
Janas capaci di curare, con l'iperico, soprattutto, diffusissimo in Sardegna, la pianta del sole, e con tutte quelle piante officinali, benedette dalla rugiada mattutina, dall'acqua più pura che ci sia, e da mano femminile. 
Nel Giovanni Battista, simbolicamente, si hanno, contemporaneamente sia l'iniziazione dell'acqua, con il battesimo, che con il fuoco, perché Giovanni deriva dall'ebraico caldeo "Io", che significa "colomba", e "Oannes", nome del Dio caldeo delle iniziazioni. Quindi Ioannes/Joannes, significa "colomba di fuoco". 
Ma sappiamo anche che la colomba, non è altro che la Forma del Divino, la Shekinah, che è il Femminile, attraverso il quale, il Maschile si manifesta, e che gli Oannes, nella mitologia cosmogonica babilonese, sono gli ibridi "uomini pesce" che diedero inizio all'umanità. 
Quindi, nello stesso nome di Giovanni, sono presenti sia l'elemento Acqua, che l'elemento Fuoco. 
Le nuove energie di attivazione arrivano stemperate, sono troppo forti. 
Arrivano criptate anche graficamente. 
Il passaggio alchemico si sente, ed è molto profondo
Alchemicamente, ci viene chiesto di portare in superficie lo zolfo, la nostra parte più infiammabile, proprio come lo zolfo della capocchia dei fiammiferi. 
Perché  lo zolfo viene considerato la materia prima dello stesso sole e dell'Oro filosofico, quindi un elemento androgino.
Lo zolfo infatti, è l'elemento fondamentale della materia. 
La Tau del Novilunio, segue questo passaggio di San Giovanni,  perché anch'essa è il simbolo dei due principi cosmici, divino e terreno, delle due polarità, fuoco e acqua, maschile e femminile.
È una dinamica come quella dell'orobourus, che si mangia la coda, metafora di questo intenso passaggio.
Si arriva ad un punto massimo di espansione, per cui ad un certo punto, il cerchio si deve chiudere. 
La decapitazione metaforica, alchemica del Giovanni Battista( il Giovanni-Giano solstiziale del 24 giugno, complementare al Giovanni Evangelista-Giano del solstizio invernale del 27 dicembre) offerta su un piatto d'argento a Salome', che chiese la sua decapitazione. 
Un sacri-ficio necessario. 
Si sacri-fica la testa, la parte più infiammabile, la sede dei limitanti processi mentali, e la si altarizza alla luna( il vassoio d'argento). 
Un processo alchemico e metaforico che viene chiamato decollazione. 
Si purifica con il processo iniziatico  lungo la kundalini ( la danza dei 7 veli di Salome', come il percorso attraverso i 7 chakra) attraverso il battesimo dell'acqua ( San Giovanni Battista si celebra infatti sotto il segno del Cancro, segno d'acqua) e via via che si risale, che si manifesta verso l'esterno, prende fuoco, ciò che deve, purificato attraverso il Fuoco. 
Karmicamente. 
Ci si separa dal Superfluo, dal già costruito, dal già edificato. 
La testa deve passare per una nuova iniziazione, che contempli la corrispondenza, la fusione con quella parte lunare che è intuito sublimato, Intelletto. 
La testa deve acquisire nuovi sintagmi. 
I nuovi codici che stanno arrivando, chiedono di  essere accolti in Frequenza. 
Con la stessa frequenza dell'acqua, la nostra componente principale.
È memoria che si attiva nella ciclicità karmica della reiterazione, finché il ciclo non si interrompe, finché la testa non viene decapitata, e alchemizzata, come in un rituale iniziatico, per permettere alla vera luce, quella che contempla la solarizzazione anche della nostra dimensione lunare, che è la chiave per accedere a questi nuovi moduli, a queste nuove chiavi di lettura, a questi nuovi linguaggi, di manifestarsi. 
Unione, tra Acqua e Fuoco, tra Luna e Sole, che può avvenire solo grazie al fuoco segreto, al Sale.
Questo passaggio alchemico era considerato importantissimo, poiché portava all'integrazione delle due parti, al compimento dell'Opera alchemica, alle nozze alchemiche tra Maschile e Femminile, tra Sole e Luna.
A manifestare il Fuoco Trasmutante più potente, il Fuoco dell'acqua, poiché lo zolfo è puro fuoco nascosto nell'acqua, rappresentata dal Mercurio.
È quell'acqua ignea dove si lavano Re e Regina, pura, simile all' Oro.
Dove si purificano e sanano "la corruzione della materia", le nostre ferite. 
Dobbiamo tirare fuori il nostro zolfo, il nostro magma più intimo, il nostro Fuoco, la nostra rabbia. Il nostro ardore, la nostra più intima verità, il nostro "Fuoco nascosto nell'acqua", per trasfigurarci, esattamente come succede ai nostri corpi sotto il cono uterino di luce, nel grembo della terra, della pietra, dei nuraghi, durante il Solstizio estivo. 
Un piccolo particolare. 
Il liquore tipico della festa di San Giovanni, è il Nocino, che viene fatto con 13 noci verdi con il mallo tenero, raccolte proprio la notte tra il 23 e il 24 giugno. 
La conformazione della noce, rimanda ai nostri due emisferi cerebrali. 
Il numero 13 è legato al Sacro Femminino, all'elemento acqua, al tredicesimo Sacro Archetipo Ebraico Mem, ed è legato anche all'Arcano Maggiore XIII della Morte. 
Tutto abbastanza simbolico. 
Da un mallo di noce tenero, non ancora sedimentato in una forma finale, non ancora giunto a piena maturazione, per via Femminile, attraverso una morte simbolica, si può estrarre dell'Essenza pura, inebriante, prima che non sia più possibile. 
Non solo voce, ma frequenza telepatica, in connessione con il sentire di Cuore. 
Di interconnessione tra le parti, anche tra le parti di un corpo metaforicamente smembrato. 
Perché, ricordare, è anche ri-membrare. 
Riportare all'integrita, alla situazione originaria, virginale, gemellare, con la nostra Anima( e siamo in luna calante in Gemelli, infatti, per questo San Giovanni), Monadica, in cui tutte le parti si rimagnetizzano in fusione, in compenetrazione. 
Perché abbiamo imparato a riconoscerle, ad accoglierle, a sublimarle. 
A portarle ad un livello superiore. 
A fare il salto di Ottava. 
È il Femminino ad operare quest'opera del "rimembrare". 
Non solo del ricordare, perché è Mem, quindi anche Memoria, uterina, ancestrale. 
Ma è soprattutto ri-membrare. 
Rimagnetizzare tra di loro, le membra. 
È Iside, a ricomporre il corpo smembrato in 14 pezzi, di Osiride, perché aveva Mem-oria di Osiride, della loro fusione e compenetrazione. 
OSiriDe. 
ISiDe
La S/D, in comune 
Iside che fa parte di Osiride. 
L'energia del Femminino, che può ricompattare, perché è magnetica. 
La testa non ci serve, in questo processo di smembramento e di ricompattamento. 
Non serve nemmeno allo spermatozoo, per creare la vita. 
E il detto, "perdere la testa", in questo senso, è affidarsi e fidarsi ciecamente del Piano Divino che è stato preposto per noi. 
Senza perdere la nostra Essenza, senza riscendere dinuovo nell'abisso. 
Non dobbiamo perdere la testa in quel senso, altrimenti tutto il lavoro fatto, viene vanificato. 
A nulla saranno servite le reiterazioni karmiche. 
Si perde la testa, per volare alti. 
Come dei Folli Innamorati dello stesso Amore. 
Della stessa Vita. 
Fusione della dimensione dell'amore. 
Decollazione. 
Perdita della testa. 
Dei limiti mentali, razionali. 
Ci sono altri orizzonti da sondare. 
Ci si decolla. 
Si offre alla Luna, alla Grande Madre. 
E si decolla. 
In una partenogenesi in cui accogliamo per prima, come in un parto, la nostra stessa testa. 
Tutti si frantuma. 
Noi, al centro del nostro zenit solstiziale. 
Ritornare alle origini, alla Radice, all'Essenza, significa riconoscere questa enorme potenzialità, che è sempre accoglienza, anche se disgregazione dolorosa. 
Ciò che viene disgregato, troverà il modo di rinascere in altra forma, come è nel ciclo naturale dello stesso Mondo, di cui, il Femminino è artefice e Co-creatore, nella sua infinita Bellezza. 
Nuda come la Verità. 
Nuda come la prima goccia di rugiada su un petalo di Gelsomino. 
Che potranno anche occultare. 
Ma sarà il suo profumo, ad inebriare gli Animi, di vita e di Bellezza. 
Con infinita gratitudine sempre

Tiziana Fenu
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San Giovanni e novilunio in Cancro






   

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