L'esemplifizione strutturale della Tanit, si riflette nel pozzo di Santa Cristina, l'ho sottolineato innumerevoli volte.
Ingresso e gradini orientati nell'asse dei solstizi.
Alba a Sud-est, nel solstizio d'inverno, per l'ingresso. e tramonto a nord ovest nel solstizio d'estate.
La stessa asse di orientamento delle Domus, orientate ai solstizi.
Semplicemente perché i solstizi sono di dominio del Femminino, capace di governare gli estremi dei solstizi, perché ha in sé la capacità alchemica, equilibrante degli equinozi.
La Tanit infatti riflette tutte le icone del Sacro Femminino, rappresentate da millenni, fin dai tempi antichissimi, con le due polarità in equilibrio, a braccia tese, o con le braccine sollevate a squadra, sempre tese, come simbolo della prima tessitrice del creato( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/06/la-tanit-di-tresnuraghes-tessitrice.html?m=0)
Un telaio ( delle Janas, si dice, avessero telai d'oro..)come forma archetipale di creazione.
Capace di ordire una trama dialettica, con l'energia mascolina solare, anche nel sole nella sua minima espressione, durante il Solstizio d'inverno, quando "scivola" nelle gradinate, a fecondare l'acqua del pozzo, e a creare le ierofanie divinizzanti sugli stessi gradini e sulla tholos.
Sulla quale, quando le energie fuoco/acqua, sole e acqua, sono in equilibrio, avviene la rinascita, l'ombra capovolta sulla parete(https://maldalchimia.blogspot.com/2021/09/ombra-capovolta-santa-cristina.html?m=0)
Poiché la struttura a Tanit, a Menat, funge da elemento equilibrante.
"Il Menat, trasposto nella conformazione architettonica dell' ingresso dei pozzi sacri, è il fattore equinoziale equilibrante tra i due solstizi.
È l' alfa e l'omega astrologico, perché la Costellazione e il segno zodiacale del Toro, governano la gola, perché in principio era la Parola, e la parola, il suono, creano.
[...] Solo una Dea Madre Cosmica come Hator, detentrice di quel contrappeso alchemico di trasmutazione, di quel pettorale Menat, che indossavano tutte le sacerdotesse del suo culto, poteva rappresentare la potenza creatrice, la fertilità per eccellenza, possibile solo dove vi è equilibrio.
Il Menat rappresenta l'equilibrio equinoziale, il portale equilibrante, come una Tanit, il contrappeso, che consente la creazione.
Teniamo presente, che l'ingresso del pozzo di Santa Cristina è orientato a sud-est, all'alba del solstizio invernale, quindi la conformazione a Menat funge da elemento equilibrante, equinoziale, che equilibra l'orientamento solstiziale.
Attraverso il Menat, l'ingresso del pozzo Sacro, le acque, l'elemento femminino, vengono ingravidate dal Fuoco sacro del Logos Solare.
Le rende Sacre.
Questo, significa, dominare il Toro, le energie bestiali, e renderlo sacro.
Gli Antichi Egizi raffiguravano l'ingravidamento attraverso l'Ankh avvicinato alla bocca.
Perché la parola crea, ha la stessa potenza creatrice di un utero.
"Gutturu( gola in sardo)/utero"
"Utturu/utero".
"Su gutturu", la gola, è un chakra energetico, il quinto chakra Vishudda, governato proprio dal Toro, e trova corrispondenza fonetica e anatomica con l'apparato riproduttivo femminile, "udda" in sardo( Vishudda-udda), in origine, sacro sintagma sacrale di fine cerimonia, beneaurante di andare verso il sole ("ud-da).
Il 5
Il pentacolo.
La Tanit con le sue proporzioni auree( 36°/72 °/108°) la cui somma da sempre un 9, il Sacro Archetipo Ebraico Teth, il Femminino, il Grembo della Creazione, la Sophia Superna.
Proporzioni auree presenti anche nel nostro pozzo Sacro di Santa Cristina ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/06/simbologia-angolo-72-nel-pozzo-scristina.html?m=0)
E ancora.
[...] Il Menat è il simbolo di questo sacro equilibrio, per poter accedere alla trasmutazione, alla dimensione della generazione a nuova vita ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/11/il-menat-e-santa-cristina.html?m=0).
La stessa numerologia, dei gradini( 12+24) e degli anelli della tholos( 24), rimanda ad una Samech, valore ghematrico 60, funzione "divinizzante", quindicesimo Sacro Archetipo Ebraico.
Il 15 è il numero della fertilità per eccellenza.
Il giorno centrale del ciclo femminile e lunare, quello più fertile.
Il giorno dell'ovulazione.
E il pozzo di Santa Cristina, è custodito proprio in una recinzione ovoidale.
Una recinzione ovoidale perfettamente coincidente con una Vesica Piscis, perché è incontro delle due polarità .
"Quando si entra nei pozzi sacri, nei nuraghi, si ha l'impressione di stare dentro il grembo di un simbolico uovo di nascita e di rinascita.
La muratura esterna del pozzo di Santa Cristina ha la forma di un uovo, poiché in esso si sviluppa la gestazione della nascita e rinascita, attraverso le acque amniotiche divinizzanti, rigeneratrici"( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/11/simbologia-uovo-cosmico.html?m=0)
Pressione della Samech, per far emergere il divino.
Una perfetta, precisissima, costruzione architettonica, che connette la dimensione spirituale, e astrale, con quella terrena, in ogni suo minimo aspetto.
Sono cose che ripeto da tempo.
La Tanit è una simbologia importantissima, qui in Sardegna( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/07/parlare-della-dea-tanit-in-sardegna-e.html?m=0), e Santa Cristina, ne esemplifica, non solo la simbologia, ma anche il valore archetipale, riflesso di tutta spiritualità della nostra Antica Civiltà Sarda.
Buon solstizio di trasmutazione
Tiziana Fenu
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