martedì, luglio 22, 2025

💙Le mele blu della Maddalena

Riprendendo un mio scritto ( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/01/17-gennaio-le-mele-blu.html?m=0) sulla simbologia della Maria Maddalena e il "fenomeno delle mele blu., con qualche considerazione aggiuntiva.

Elaborando questo scritto, si è formato un puzzle di tasselli che si sono incasellati bene tra loro, oggi che si celebra il passaggio tra l'acqua del Cancro e il Fuoco del Leone, questa notte, esattamente. 

"Pensavo come ancora dopo oltre 2000 anni ci si ostini ad avere un'unica ottusa opinione di ciò che davvero era il messaggio di Dio, attraverso il Cristo. 

Pensavo in particolare alla figura di Giuda, e alla dimensione del tradimento, in particolare verso sé stessi. 

Il 17 gennaio, nella chiesa di Rennes le Chateau  dedicata alla Maddalena, di cui ho parlato in un mio precedente post, se vi ricordate( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/08/maria-maddalena.html?m=0) si manifesta un'epifania luminosa molto particolare, chiamata delle mele blu. 

Ma il 17 gennaio, si celebra anche  Sant'Antonio, la cui simbologia è legata al Fuoco, in particolare al Fuoco iniziatico del nostro Carrasegare sardo. 

Da un mio scritto del gennaio  2021( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/01/il-simbolismo-divinizzante-del.html?m=0

"Il Carnevale in Sardegna inizia ufficialmente la notte tra il 16 e 17 gennaio, e coincide con il rito del Fuoco. 

Nei paesi della Barbagia, in particolare, in occasione della festa di Sant'Antonio Abate, il "Santo del Fuoco", tra il 16 e il 17 gennaio, fanno la loro comparsa le maschere del Carnevale che si aggirano fra i grandi fuochi accesi nei rioni o nei sagrati delle chiese.

Infatti ciò che da inizio al Carnevale è il Sacro Battesimo del Fuoco, dell' Ur, che si apre con i fuochi Sacri di Sant'Antonio Abate,

Il Carnevale inizia con questi Sacri Fuochi perché è il carnevale - Carresegare,  significa "rivolta degli umani" , come spiega prof. Dedola, poiché ha alla base l' accadico "quarnu(m)" , che significa "potenza, potere degli umani" , + " sehu", ("rivoltarsi, distruggere,, dissacrare il Potere, i potenti" ) 

Quindi una rivolta non violenta contro tutto ciò che gli uomini violenti hanno fatto al popolo durante l'annata, dove anticamente si facevano dei sacrifici animali, per ingraziarsi la benevolenza dei cicli stagionali, di Madre Natura e Madre Terra

Ma è proprio questo Sacrificio, che viene invece celebrato, ogni anno, in una giusta interpretazione proprio della parola" sacrificio", proprio qui in Sardegna. 

Come un ritorno alle Origini, alla vera Identità di "Esseri solarizzati e divinizzati" 

Sacrificio significa "rendere Sacro", "Sacrum facere", divinizzare

Tutta la pantomima che viene inscenata, è un tentativo di divinizzazione del lato bestiale, rappresentato dalle maschere più scure, più animalizzate, da parte di chi ha raggiunto una maggiore consapevolezza, come fanno is Isshuadores  con i Mamuthones attraverso "sa Soha" il lazo. 

Come se fossero delle divinità regolatrice, che riportano la giusta armonia e il giusto equilibrio nel microuniverso pastorale. 

Tutto, nel Carrasegare Sardo, ruota intorno alla funzione purificatrice e iniziatrice del Fuoco. 

L' inizio ufficiale delle maschere, "sa prima bessia", la "prima uscita" (anche se come ho già scritto nel mio precedente post sull' Epifania, l'inizio del Carnevale Sardo, corrisponde proprio al 6 Gennaio, con la figura femminile portante, ma sempre impersonata da un uomo, della Filonzana, dalla Jana che tesse il filo della vita, la nostra Befana, o Be-Fanes( il Fanes ancestrale) come ho spiegato nel post) è per il 16 gennaio, festa di Sant'Antonio Abate, colui che, come Prometeo,  rubo' il fuoco agli Dei, per donarlo agli uomini, scende negli Inferi a salvare i peccatori, e a portare il Fuoco Sacro agli uomini, per risvegliarli. 

Perché la via del Fuoco, come ho scritto molte volte , è l'unica via di risveglio

Le Maschere fanno Tre giri orari intorno al fuoco, e tre giri antiorari

3+3

Il sei, unione ierogamica degli opposti

Come il fiore della vita intagliato nella maschera dei Boes 

Sant'Antonio Abate, è rappresentato con un grosso bastone di ferula a forma di Tau, il ventiduesimo Archetipo, l'unione degli opposti concretizzata. 

La Sardegna è la terra de sa ferula, chiamata l'erba del Fuoco. 

Tutto fa pensare che questo antichissimo rito si sia sviluppato qui in Sardegna per primo. 

D'altronde, le maschere carnevalesche, o quello che fu un primo abbozzo di maschera, rimasto in uso ancora oggi, con il viso dipinto di nero carbone, la celebrazione delle divinità della natura, della vegetazione, della pioggia, avvenivano tramite l'agitare e il battere sul terreno dei bastoni, sui quali intrecciare edera o pervinca

E il nome di questo bastone alchemico che connette con il divino, con la nostra ghiandola pineale, ancora oggi porta il nome di "tirso", proprio come il nostro fiume principale. 

Sulla cui sommita' è rappresentata la ghiandola pineale. 

La Custode della nostra memoria divina. 

Così come lo è l'acqua, l'acqua del Tirso fiume, che  bastone, è il Sacro bastone del tirso, con la ghiandola pineale sulla sommità 

Perché attraverso l' acqua, si riporta a memoria, la natura divina, come rappresentano i gradini dei pozzi sacri

[...] Si scende per un tot di gradini( 24 e 12, nel pozzo di Santa Cristina), come esseri umani, e si risale, simbolicamente, attraverso quei gradini superiori, sempre in numero dimezzato, poiché, nell' acqua, così come nel fuoco, l' umano è stato alleggerito e Purificato, e la scala verso il Divino, è più breve, come ho già scritto nel mio post sul Pozzo Sacro di Santa Cristina. 

Poiché se Tirso è fiume, è pure  fulmine( "frumi/frumini") 

E il fulmine è Memoria, potenza della memoria, scettro di Zeus, con il Vajra, che conosciamo anche in Sardegna, e rappresentato da quella conformazione a ballo tundu (le "clessidre" allineate, che indicano la sinergia dinamica del maschile e del femminile, che si ripropone intorno al Fuoco trasmutatore e iniziatico del falo' del 16 gennaio)

Affinché la trasmutazione degli istinti bestiali avvenga

Affinché si propizi la pioggia. 

Affinché il Divino, attraverso la maschera entri in comunione con l'umano, e si impossessi di esso

La pelle di animale addosso serve per propiziare la pioggia, poiché non teme l'acqua

Il Carnevale Sardo viene benedetto con il Fuoco e con l'acqua". 


Quindi, una simbologia, quella del 17 gennaio, che lega trasversalmente due figure legate al Fuoco (Sant'Antonio) e all'Acqua ( la Maddalena), ma che sono entrambe portatrici della sinergia "fuoco/acqua". 

Maimone/Mamoiada /Mamuthones. 

Tutto nomi, la cui radice è legata alla Mem, tredicesimo Sacro Archetipo Ebraico, le acque Cosmiche primordiali, emblema del Sacro Femminino. 

È a Mamoiada, che si aprono le danze del Fuoco, per evocare il Maimone dell'acqua, affinché fertilizzi la terra, per un raccolto abbondante. 

Maimoni per essere di buon auspicio e propiziatorio per il raccolto, veniva portato in processione sotto forma di fantoccio come una specie di spaventapasseri, in  una barella costituita da due  canne incrociate ,con al centro una corona di  pervinca , che rappresentava la divinità della pioggia, su Maimone, appunto

Veniva gettato nel ruscello per essere sommerso dall'acqua

La pianta che si usava per addobbare su Maimoni era la Pervinca ,che in sardo si chiama "Proinca" che è molto simile al verbo "proere", cioè "piovere " in sardo. 

Dal mio scritto ( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/06/osservavo-queste-tre-immagini-la-prima.html?m=0) 

Maimone era di buon auspicio, rappresentava il Dio delle acque ,della pioggia di cui in Maschinganna, è la variante più burlona, quella elettrica, rappresentata dal fulmine, che a volte si sente ma non si vede. 

Nella lingua canea la parola " maim", scritto "mam" significava acqua. 

"Amon/ Aman", in Libia, Berberia, presso i Tuareg e Guanci delle Canarie( di cui parlavo nel post della pintadera e pare che siano molto legati ai sardi, geneticamente), significa "acqua". 

Ed è il Femminino, attraverso la simbologia del "lazo/ankh", "sa soa" in sardo, a divinizzare e sublimare, a nuova vita, il lato animalesco dei Mamuthones ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/08/sa-soha-il-nostro-ankh-sardo.html?m=0) 


"Le mele blu" della chiesa francese della Maddalena. 

Le mele, generalmente sono rosse. 

Anche cromaticamente, le due polarità, maschile e femminile. 

Rosso e blu, i colori della Maddalena. 

Molte divinità, nelle antiche civiltà, sono state rappresentate di un colore blu. 

Gli stessi antichi Sardi, in molti testi antichi vengono indicati come "uomini blu". 

Sangue umano, rosso, e dimensione divina, l'azzurro. 

La Monade androgina, che ha in sé , non solo le polarità maschile e femminile, ma anche umana e divina. 

Fuoco e Acqua. 

E poi, per quanto riguarda la dimensione cristica, abbiamo una doppia valenza del tredicesimo apostolo, identificato sia come Giuda, sia come la Maddalena 

Dal Vangelo di Giuda  SCENA 3

Giuda racconta una visione e Gesù risponde. 

Giuda disse, “Maestro, come hai ascoltato tutti, ora ascolta anche me.

Perché ho avuto una grande visione .”

Quando Gesù udì questo, rise e gli disse, “tu sei il tredicesimo spirito, perché ti sforzi tanto?

Ma su parla, ed io ti sosterrò.”

Giuda gli disse, “Nella visione mi sono visto mentre i dodici discepoli mi stavano lapidando e (45) perseguitando ( molto duramente)". 

Il tredicesimo spirito. 

Come ho sempre scritto, il  tradimento di Giuda è funzionale e necessario alla realizzazione del Piano Divino. 

Da un mio scritto ( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/03/giuda-lappeso.html?m=0) 

Yoshua stesso lo chiama " amico", e gli dice di fare ciò che deve essere fatto al più presto, e nessuno degli apostoli capisce, tranne Maddalena, l'Apostolo che amava, il tredicesimo, che riflette la simbologia del tredicesimo Sacro Archetipo Ebraico Mem, la Madre Divina, ancestrale, cosmica, amniotica, e l'Arcano Maggiore XIII della Morte, poiché essendo Madre Divina, in essa è vita e morte contemporaneamente. 

Ma il 13 è legato anche alla dimensione ciclica, lunare, astrologica, della tredicesima Luna, di cui abbiamo un altare anche qui in Sardegna, di cui ho approfondito in passato ( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/08/altare-tredicesima-luna-ampliato.html?m=0), che non è certo un altare "per partorire", ma un altare che simboleggia la perfetta coesione, tra Femminile e Maschile, tra Luna e Sole. 

Simbologia che incarna perfettamente sia il Cristo, che la Maddalena. 

La Tredicesima Luna va da un novilunio all'altro, e si verifica sette volte ogni 19 anni, e si manifesta nell'anno solare successivo  a quello in cui si sono manifestati 13 pleniluni.

È la base del calendario ebraico, e la tredicesima Luna, va a far coincidere, con il suo ciclo di 19 anni,  2 ore e 5 minuti, il ciclo solare, con quello lunare. 

Questo ciclo viene chiamato ciclo di Metone, astronomo e matematico greco, risalente al V sec. aC, già usato in Mesopotamia. 

Al termine di questi 19 anni, si otterrebbe una perfetta sincronia tra i moti della Luna e del Sole: le medesime date corrisponderebbero alle stesse fasi lunari. 

Proprio quest'anno, dopo 18,6 anni,, in plenilunio in Cancro, lunedì 13 gennaio, in pieno lunistizio maggiore, si è manifestato il fenomeno della luna riflessa nel nostro pozzo Sacro di Santa Cristina, a Paulilatino ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/01/lunistizio-maggiore-al-santa-cristina.html?m=0) 

È la tredicesima iniziazione, viene celebrata con una Epifania luminosa  molto particolare, che si manifesta nella chiesa di Rennes le Chateau

Maria Maddalena, rappresenta, come tutti i Sacri Femminini, compresi quelli delle favole, come Ishtar, Inanna, Astarte, Afrodite, Venere, quella sacerdotessa-moglie, attraverso la quale avviene la trasmutazione alchemica dei primi chakra verso frequenze più alte. 

È la divina kundalini, la Shekinah incarnata. 

Rappresenta il Mercurio, indaghiamo l'origine della parola Mercurio, la cui radice "mer-", rimanda alla parola francese Mer, che in spagnolo è Mar, e in italiano Mare.  Così, mar, mare, Mer e “Curius” o cura, "curia", che è il nunzio: messaggero.  Quindi, mer-curios o mar-curia, simboleggia il messaggero del mare.  

In effetti, Il mercurio è associato al liquido, l'acqua, poiché, tra I metalli, il mercurio è un metallo liquido che viene chiamato argento vivo.  

E infatti, in alchimia, rappresenta la materia prima del grande lavoro che ognuno di noi deve compiere. 

È lo spazio della Divina Madre, che è precluso a Pietro, poiché Pietro, resta ancorato alla materia, alla pietra, appunto, alle fondamenta, ma non alla trasmutazione. 

Di cui Pietro prova invidia. 

Invidia, che, invece, non prova Giuda, che, paradossalmente, era il più illuminato di tutti gli Apostoli, e che viene sollecitato da Yeshua stesso, a "distaccarsi" dagli altri Apostoli, a prenderne le distanze, a vedere le cose da un'altra prospettiva. 

Tant'è che Yeshua ( e lo chiamo cosi perché è il suo vero nome) gli chiede se è pronto a tradirlo, e Giuda gli chiede perche ha scelto proprio lui.

Gli risponde che lui ha la forza che gli altri apostoli non hanno, perché Giuda farà in modo che venga sacrificato l'uomo ( Yeshua) dentro il quale è il Verbo stesso.

E questo è un passaggio cruciale, che si compie grazie a Giuda, il più illuminato tra gli apostoli, colui che è in grado di sostenere anche l'onta del tradimento, come la più alta forma di amore, per fare in modo che ci possa essere la trasformazione dell'uomo in Dio, la vittoria dello spirito sulla carne. Il tradimento è insito in ogni grande forma d'amore, e c' era grandissimo amore tra Yeshua e Giuda.

Il 17 Gennaio,  nell'ermetismo alchemico, con la rifrazione dell'albero delle mele blu, nella vetrata della chiesa della Maddalena, è molto simbolico. 

Nell'ermetismo alchemico, con l'archetipo Phe, il diciasettesimo, siamo dentro la fase chiamata Albedo.

Come il piombo è il metallo della Nigredo, l’argento è il metallo dell’Albedo, trasmutato dal piombo.

In termini alchemici, il corpo viene ridotto ad acqua “d’argento vivo”, da cui successivamente verrà prodotto “l’elisir”, ossia verrà creato lo Spirito vivificante. La seconda trasmutazione alchemica, dopo la Nigredo, e prima della Rubedo. 

La purificazione dopo la putrefazione" 

Maddalena, della quale era invidioso anche Pietro, che è il vero traditore, perche non ha fede, né in Dio né in Yeshua, che arriverà a chiamarlo satana, ottuso e ingenuo, perché non pensa secondo Dio, ma secondo gli uomini, e anzi, piccola parentesi, questa avversione verso la Maddalena, che era, spiritualmente un'Iniziata, attraverso Yeshua che la prende come sua sposa, è stata ereditata dalla Chiesa romana. 

Ricordiamoci che Pietro definisce le donne iniziate " NON degne di vita". 

Ecco perche la Chiesa le ha tagliate fuori. 

La Chiesa e le religioni in genere. 

Ancora dal mio scritto 

Riporto un brano di un discorso che ormai sta facendo il giro, che ormai conoscete tutti( era la Cortellesi, sceneggiatrice e regista) . 

"La regina di Biancaneve è ancora più canaglia perché lei è di fatto la mandante del tentato omicidio di Biancaneve. Perché lo fa? Perché lei vuole essere la più bella del reame. Quindi anche con l’aggravante dei futili motivi… Tentato omicidio perché il cacciatore, uomo coraggioso e di buon cuore, non ce la fa. Anche perché la ragazza è troppo bella. È bella. Fosse stata una cozza, al limite l’avrebbe squartata, ma è così bella… E poi è ingenua, perché proprio è ingenua come un cucciolo di labrador. E lui la lascia andare. Allora Biancaneve incontra i Sette Nani, presso i quali si adopera per un periodo come colf. Poi, nonostante le mille raccomandazioni, anche dei Sette Nani, Biancaneve si fida di una vecchia orrenda, con l’aspetto da strega e che infatti è la strega. Morde la mela avvelenata, muore. Risorge grazie a chi? Al principe. A un bacio del principe, che se ne innamora perdutamente perché? Perché è bella. Quindi il principe la salva e la sposa. Ecco, entrambe le ragazze, bellissime - per carità - ma un po’ stralunate, trovano la loro realizzazione nel matrimonio con il principe. Un estraneo."

Vogliamo dire che anche della Maddalena, il povero Cristo di turno, mosso da pietà per tanta avvenenza, che se fosse stata cozza, non sarebbe diventata il tredicesimo Apostolo? 

Maria Maddalena, rappresenta, come tutti i Sacri Femminini, compresi quelli delle favole, come Ishtar, Inanna, Astarte, Afrodite, Venere, quella sacerdotessa-moglie, attraverso la quale avviene la trasmutazione alchemica dei primi chakra verso frequenze più alte. 

È la divina kundalini, la Shekinah incarnata. 

La Chiesa ha fagocitato la figura di Yeshua.

È stata la sua fortuna.. 

La Chiesa romana ha costruito sulla successione apostolica di Pietro " uomo di poca fede", satana, indegno, come Yoshua stesso lo definiva.

Misogino. 

Come San Paolo. E tutta la Chiesa in generale. 

Pietro. Colui che lo tradirà 3  volte prima che il gallo canti( " molti sono i chiamati, ma pochi gli eletti" e Pietro non rispose alla chiamata, perché non era illuminato spiritualmente) piuttosto che costruire sui legittimi eredi di sangue di Yoshua e Maddalena.

E c'è da sottolineare una cosa importantissima.

I primi messianici a scrivere i vangeli furono gli ebrei seguaci di Yeshua, rivolgendosi agli altri ebrei. 

Ma poi le fazioni si divisero, e Giuda diventa il primo mattone che darà via all'antisemitismo ( la folla insultera' Giuda, per il tradimento).

Ciò è quello che scriveranno i redattori dei vangeli per colpevolizzare gli ebrei della crocifissione. 

Ma quei vangeli, verranno scritti in greco, per un pubblico greco-romano, e questo denota la necessità dei cristiani, di essere accettati dal mondo romano per avere una sorta di leggittimazione. 

Non potevano certo accusare i romani di essere i responsabili della crocifissione di Yeshua, quindi accusano gli ebrei, e tutta la colpa ricade su Giuda, quando invece, Yoshua stesso, e lo dimostra , chiamandolo amico, e con il famoso bacio che erroneamente la chiesa ha voluto che ne sugellasse il tradimento, mentre invece ne sottolinea la grande fiducia, e il privilegio , come un vero eletto( titolo che non ha saputo portare Pietro), vero erede, insieme alla Maddalena del testamento alchemico e spirituale di Y*eshua, straordinario alleato e complice( che ha messo da parte il suo ego per realizzarlo, pagandolo con la vita) del grandioso piano divino, che solo un eletto può vedere nella sua totalità, senza soffermarsi sulle piccolezze. 

Poteva rifiutare la responsabilità del tradimento. Ma non lo fece. 

Lui. 

Giuda. 

Era il più forte. 

E Yeshua lo sapeva. 

Sapeva che era in grado di sostenere l'impegno del tradimento.

Alla pari. Un dare e un ricevere il tradimento. Sullo stesso piano.

Per evolvere insieme.

Giuda trova corrispondenza nell'Arcano Maggiore XII dei Tarocchi, l'Appeso. 

Si autosacrifica per ritrovare la "misura di sé", la sua Lamed, il suo valore, il suo Archetipo 12, la cui somma fa 3, la somma potenza creatrice, divina. 

È l'iniziazione, la morte dell'io, la caduta delle Maschere. È il sacrificio richiesto, affinché il vero, la verità emerga. 

Ma al contempo, rappresenta anche l'ostinazione alla cristallizzazione. 

Una sorta di indolenza. 

Restare aggrappati alle proprie credenze, ai propri ruoli. 

Una personalità precaria che necessita di aggrapparsi a quel poco di precostituito e conosciuto, pur di non scoprire l'abisso che regala nuovi orizzonti. 

Adattarsi ad un cliché narrativo che ha fatto il suo tempo, e che risulta anacronistico, come il racconto della bella di turno nelle favole, che se fosse cozza, non se la filerebbe nessuno. 

Io sono continuamente Giuda di me stessa. 

Mi fido di un disegno superiore. 

Le cose non le mando a dire. 

Non mi adatto. 

Non mi conformo. 

Muoio migliaia di volte a me stessa, pur di sentire l'ebbrezza del mio stesso abisso, e provare l'emozione del battito d'Ali. 

L'Appeso, anticipa la Morte, che è la piattaforma della rinascita, e quindi, della trasformazione".  

La Lamed, che pure, rappresenta il Femminino che "dà la misura, la sacca amniotica della possibilità di rinascita dell'Appeso già in posizione pronta per la rinascita, a testa in giù, anticipa la dimensione amniotica del tredicesimo Archetipo Mem, le acque cosmiche della rinascita. 

La trasmutazione, la Nun, la Vesica Piscis delle due polarità in equilibrio, come la Temperanza, Arcano XIV. 

E poi, c'è l'Archetipo 15, la Samech, con funzione "pressione", per far emergere, il Divino che è in noi, tramite la scelta, l'Arcano XV del Diavolo. 

Perché abbiamo sempre una scelta. 

In ogni microsecondo abbiamo la possibilità di scegliere, di fidarci. 

Di noi stessi. 

Di quel che di divino, abbiamo già in noi. 

Della verità che è già in noi. 

Dobbiamo solo lasciare che emerga. 

I ruoli, le occasioni, le istituzioni, sono solo parentesi di passaggio, nei quali non possiamo riporre la nostra identità, la nostra identificazione. 

Siamo esseri in continua evoluzione e le uniche alleanze energetiche che dobbiamo creare sono quelle che ci fanno emergere. 

In questo scritto, sono partita con il parlare di Giuda, accostandolo alla figura della Maddalena, perché sono stati i due Iniziati di spicco, perché entrambi, sono stati i protagonisti della tredicesima Iniziazione. 

Tredicesima Iniziazione, legata, astrologicamente, alla costellazione dell'Ofiuco, la tredicesima, che rappresenta la summa della Sophia, come ho avuto già modo di approfondire. 

E Ofiuco è considerato anche il segno di Giuda, del "traditore", ma sappiamo bene che così non è. 

Della stessa Maddalena. 

Il Serpente 

È il simbolo degli Iniziati, che ritroviamo spesso, tra l'altro, nei nostri bronzetti sardi, legati tea di loro dal simbolo del serpente, dell'Ofiotauro sul capo, sull'Antico simbolo della tribù dei Dan, di cui ho approfondito più volte. 

Un filo rosso, oggi, ha tracciato un legame trala Maddalena,  Sant'Antonio, Giuda, l'Ofiuco. 

Con infinita gratitudine sempre 



Tiziana Fenu 

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