mercoledì, luglio 23, 2025

💙Novilunio luglio 2025

 Domani, 24 luglio, luna nuova in Leone, ma più precisamente, tra Cancro e Leone, perché dalle 15:29 sarà in Leone.

Siamo di Giovedì, dimensione di Giove, solare. 

Siamo sotto il segno del Leone, segno di Fuoco.

Siamo sotto il Sacro Archetipo Ebraico della Tau, il ventiduesimo, il Sigillo Divino, correlato all'Arcano Maggiore XXII del Folle.

E la spinta energetica sembra orientarsi verso l'equilibrio degli Opposti.

Novilunio tra Acqua e Fuoco.

Anche la stessa Tau, manifesta equilibrio.

La Tau, simbolo di scarnificazione dell'essenziale. 

La Tau, il Sacro Sigillo Divino, che sancisce l'unità tra cielo e terra, al cospetto della quale, le altre cose, perdono importanza. 

Ognuno dei quattro bracci, una crocifissione metaforica, un'alleanza ritrovata tra la nostra dimensione spirituale e quella terrena. 

Un radicalizzare ciò che siamo già, e che non abbiamo mai avuto il coraggio di manifestare in modo così netto e chiaro. 

Senza sfumature, senza sbavature. 

Morti e risorti, in quella dimensione della Confusione, necessaria e funzionale, come l'entropia da cui tutto ha origine. . 

Per arrivare al salto di qualità. Di Ottava. 

La Con-fusione, che porta la "Fusione-con" noi stessi. 

Certe Frequenze, non le tolleriamo più. 

Certe ambiguità nemmeno. 

È una liberazione che concilia gli Opposti, restando presenti a sé stessi, in una dimensione che è solo Presenza. 

Presenza, che implica una certa integrità, una certa corresponsione armoniosa tra mente, cuore e anima. 

La Nun e la Dalet insieme, formano la Tau, che significa "Giudice", e questi due Archetipi, indicano trasformazione nella concretezza. 

Nella materia. 

La Nun è legata alla dimensione dell'acqua, l'acqua trasmutativa, in relazione all'Arcano XIV della Temperanza. 

La Dalet è il quarto Archetipo, è la porta, il passaggio, il sostegno. 

Il passaggio uterino nel grembo di Madre Terra.

È concretezza. 

Arcano Maggiore IV dell'Imperatore. 

Imparare ad imperiorizzare 

Imparare ad interiorizzare. 

A rendere regno la nostra dimensione interiore. 

La forma archetipale, è quella di una porta, di un passaggio stretto, come le piccole porte quadrate delle Domus de Janas, attraverso il quale si passa, come in un condotto uterino, per una  continua rinascita a sé stessi. 

Si rinasce, si deve rinascere, senza pesi inutili che ostacolino o rendano difficoltoso il passaggio. 

Si deve avere discernimento, capacità di giudizio, per capire cosa va  salvato, che cosa va radicalizzato e posto a dimora per fruttificare. 

Si impara ad osservare, ad avere discernimento. 

A fare un passo indietro. 

A scendere dalla croce, in cui tutto ci sembra separato, direzionarlo verso i nostri opposti, e si impara. 

Si impara a stare al centro. 

A trascendere la divisione.

La separazione.

Lo strappo. 

Il dolore. 

Si sta con la mano sul cuore, 

Dove l'azzurro del cielo si amalgama all'azzurro del mare, e dove il confine è solo un nostro parametro di riferimento. 

Si dice, del Tau, che il "Tau fa morire, il Tau fa vivere". 

Dipende da come lo viviamo. 

È un Sigillo. 

Un Sacro Sigillo. 

Da custodire, ma anche da manifestare. 

È come un seme che aspetta di germogliare. 

È come il Matto in potenza. 

Un'energia distruttiva o creativa. 

Dipende dall'uso che ne facciamo.. 

Da come intendiamo il sacrificio sotteso a questa croce, a questo stretto passaggio, che ci obbliga allo stare nel nostro nucleo pulsante, dove gli Opposti, per poter assurgere al compito di Giudici del Giusto, stanno in equilibrio, si armonizzano a vicenda, trascendendo le divisioni esterne. 

Ci si concentra. 

Si ritrova il "centro-con" sé stessi. 

Dove ci si è altarizzati, in nome della nostra Cattedrale, della nostra verità, della nostra Essenza. 

Dove siamo vuoto, quindi, tutto possibile in potenza, come il Folle, che non ha confini, non ha bagaglio. 

Segue se stesso, perché si è armonizzato nel suo equilibrio tra i suoi squilibri. 

È un novilunio molto potente. 

Ha una forte impronta energetica di Fuoco, ma al contempo, è armonizzato dalla dimensione femminile, dalla dimensione dell'acqua, quasi seguisse di riverbero, il passaggio alchemico, tra acqua e fuoco, che ha caratterizzato la celebrazione della Maddalena. 

In ebraico "porta"  e " misura" si dicono nello stesso modo, con la parola "shà ár".

E il segno fatto sulla fronte, il Tau, sul terzo occhio, è un "emsah", che è l' anagramma di seme, "semah", non è un sigillo con valenza negativa. 

Sicuramente è stato mistificato e manipolato nel corso dei secoli, dalla Chiesa, ma è un seme in tutta la sua meravigliosa potenzialità. 

Chi coglie continuamente il seme , la presenza, di un qualcosa di superiore, al di là di ciò che possiamo comprendere, riceve un segno sulla fronte, in corrispondenza del terzo occhio, la nostra porta umana, in corrispondenza del centro di conoscenza superiore, e la sua vita diventa piena di significato e scopo. 

L' intelligenza, in ambito esoterico, si dice che possiede 50 porte, quindi ogni coppia alchemica, unita in ierogamia, aveva 100 porte, in tutto 400, il valore ghematrico della Tau, appunto, il numero della totalità della conoscenza esoterica, estesa e vissuta nel rapporto energetico con la nostra controparte, il numero della completezza totale e realizzata, sia materiale che spirituale.

E' l'ultima lettera dell'alfabeto, il luogo più basso, il termine della discesa, i gusci che contengono le scintille divine che occorre liberare.

perde l'equilibrio, perché ha un suo equilibrio interiore.

Occorre liberare e lasciare libere come il vento. 

Il Folle è  lui stesso, Vento.

È l'elemento aria. 

Viaggia leggero.

Senza bagaglio.

Perché, il suo bagaglio è la sua ricchezza interiore, la sua purezza, la sua gioia, la sua unica forza.

Senza attaccamenti, senza radici.

Perché è fronda e radice allo stesso tempo, e attecchisce ovunque.

Si adatta a sé stesso, ovunque.

Perché se lo può permettere.

Perché è la Forma, il vuoto, che consente la stessa manifestazione della forma.

Perché non si identifica in essa.

Non si cristallizza in essa, e facendo ciò, ha sempre potenziali margini di crescita, di cambiamento, di velocità.

In quante forme, ci cristallizziamo, restiamo attaccati?

Nello Sciamanesimo dei nativi Americani, questa figura del Folle, è considerata Sacra.

Viene chiamata Heyoka, il contrario, il ribelle, il "diverso".

Colui che non ha barriere di ruoli, o dimensionali. Un guaritore libero, folle, che funge da specchio, al sevizio degli altri, per mostrare le potenzialità sopite, represse, che in termini fisici, si manifestano sotto forma di malattie, di patologie.

È una sorta di continua morte simbolica, per favorire quella armonizzazione interiore che può fungere da specchio anche per gli altri, oltre che, in modo primario, verso sé stesso.

È nella sua piena verità.

Non può essere che verità, anche per gli altri. 

Ci si può specchiare in uno specchio che è finzione, in primo luogo per sé stesso? No.

In questo senso, nella dimensione Sacra di questa nostra intima Essenza da Heyoka, si trascende la dualità, verso un'elaborazione superiore, attraverso un pensiero e una emozionalita' dialettica, che ci spinge molto oltre.

Molto oltre il Fuoco e l'Acqua che questo passaggio di Novilunio rappresenta. 

Un Novilunio che vuole sentire il nostro Canto. 

Il nostro Battito. 

La nostra Frequenza che fende l'aria, che trova riverbero e richiamo nel ventre di Madre Terra.

Che si libra tra le vette, a cercare nuove alture, nuovi orizzonti. 

Nuovi Incanti, in-canti, con i quali rendere onore alla Vita. 

Con infinita gratitudine sempre 


Tiziana Fenu 

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Maldalchimia.blogspot.com 

Novilunio luglio 2025








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