sabato, settembre 20, 2025

💛Amuleto Oghuz/gioiello sardo Koru meu

 Interessante questo manufatto appartenente alla tribù degli Oghuz, nella prima immagine. 

Gli Oghuz (o Ghuzz) erano una confederazione di tribù turche originarie dell'Asia Centrale, appartenenti al ramo sud-occidentale delle lingue turche, pare, discendenti del leggendario Oghuz Khan, le cui gesta sono narrate negli Oghuzname. Queste tribù nomadi pastorali, note per l'abilità nell'equitazione e nell'arcieria, si spostarono gradualmente verso ovest, entrando in contatto con il mondo islamico e bizantino, e furono i progenitori di importanti dinastie come i Selgiuchidi e gli Ottomani

Interessanti sono i rituali funebri degli Oghuz, per lo più con le teste rivolte verso ovest, verso la dimensione lunare, femminile. 

Nelle sepoltura sono stati ritrovati degli amuleti, tra cui questi a forma di cuore/vagina. 

Somigliano moltissimo ad un nostro gioiello tipico sardo, chiamato Nudeus o Koru meu, "cuore mio", che in alcune versioni si presenta come un particolare amuleto teca, che può contenere al suo interno tessuti benedetti, piccole reliquie e immagini votive come protezione.

Molto interessante, la forma di questo oggetto ritualistico Oghuz. 

È interessante anche il copricapo Oghuz, taurino, con disco solare 

La conformazione è vulvare, con la presenza di 28  coppelle intorno( simbologia lunare) e una conformazione a Vesica Piscis, interna, vulvare, in verticale. 

Una conformazione che rimanda, alla parte sovrastante della croce, dell'Anhk, della Chiave della vita, delle lucerne ritualistiche funebri, delle padelle cicladiche, ritrovate per lo più in contesti funebri, della stessa simbologia trasmutatrice della conformazione di pozzi sacri, della Dea vaginale Baubo, che consente il ripristino dei normali cicli stagionali, "sbloccando", alchemizzando, attraverso la risata rigenerativa, il potere di Demetra, e i doni della fertilità.

Dea Baubo, di cui ho riapprofondito proprio ieri( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/09/dea-baubo-e-vesica-piscis.html?m=0) e di cui ho iniziato a parlare nel 2020, proprio legata alla simbologia iniziatica del pozzo, come strumento iniziatico ( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/08/le-dee-silenziose.html?m=0) 

Ma se notate, la parola "cuore", in sardo, è Coru/Koru, parola quasi identica a Kore/Persefone, la figlia di Demetra, della dimensione lunare al di sotto della terra. 

E, il nome Nudeus, del nostro amuleto sardo a forma di cuore/vagina, non credo sia riferito ad una contrazione lessicale, dell'Agnus Dei, come ho letto in svariate didascalie. 

Piuttosto mi sembra un rimando alla simbologia della nudità esposta, della Dea Baubo, propiziatoria della fertilità, nascita e rinascita. 

Interessante notare che la celebrazione dell'Agnus Dei, che comunque ha antiche origini, ha la stessa simbologia del frazionamento, insito nella stessa simbologia della melagrana, frazionata in arilli, simbolo di Kore. 

È la simbologia del frazionamento /frammentazione /duplicazione /moltiplicazione, necessarie affinché la vita prenda nuovamente forma, come la frammentazione del corpo di Osiride in 14 pezzi. 

14 pezzi, che corrispondono al quattordicesimo Archetipo Ebraico Nun, la nostra Nun, fulcro della nostra Antica Civiltà Sarda. 

La forma archetipale della Vesica Piscis e del Fiore della Vita che si sviluppa da essa. 

Proprio ieri ho sottolineato come la Dea Baubo sia una perfetta Vesica Piscis, con la vagina al centro. 

E i primi Agnus Dei, quarta immagine, avevano proprio la forma di una Vesica Piscis. 

Presenti dal V secolo, almeno

Il giorno dell'ascensione, celebrata 40 giorni dopo Pasqua, quando veniva tolto il grande Cero Pasquale, simbolo del Cristo risorto, i frammenti del Cero venivano con devozione distribuiti ai fedeli. In seguito, si pensò di plasmare questa cera dando ad essa forme ovali chiamate Agnus Dei, perché recavano da un lato l’immagine dell’Agnello, con lo stemma del pontefice regnante, e dall’altro quello della Vergine e dei santi Pietro e Paolo. La benedizione dei tali “devozioni” avveniva da parte dei pontefici ogni primo anno del loro pontificato, poi ogni sette anni e in ogni giubileo durante la settimana santa nella basilica di Santa Croce in Gerusalemme. 

Vedete come ritorna il 7, collegato al 14 della Nun.

Sono simbologie legate al Femminino lunare 

Ascensione celebrata in pieno equinozio, quando le polarità, come in una Vesica Piscis, sono in equilibrio. 

Della simbologia di San Pietro e Paolo ne ho parlato nello specifico, in un mio scritto

( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/06/san-pietro-e-paolobarca-di-san-pietro.html?m=0

"San Pietro e San Paolo, come i due aspetti delle energie della Kundalini. 

San Pietro, esotericamente, è identificato con il gallo, con l'elemento volatile della pietra, colui che detiene le due chiavi incrociate della coagulazione e soluzione, perché il Mercurio, che da gallo, deve, attraverso il "cantare tre volte", simbolicamente attraversare questo passaggio di "nascita/morte/rinascita", arrivare alla rinascita della Fenice. 

Il gallo è un elemento alchemico/metaforico, un elemento solare, luminoso, che rappresenta il passaggio dalla prima fase alchemica, oscura, la Nigredo, alla fase di rinascita, luminosa, l'Albedo. 

Ma questa rinascita  è possibile solo se passa attraverso il fuoco, che fissa l'elemento volatile del Mercurio, che, voglio ricordare, ha un'energia femminile. 

Il "nascere /morire/rinascere", è una dinamica energetica ciclica lunare, del Sacro Femminino, e inoltre, come il Mercurio, contiene in sé tutto il necessario alla lavorazione per l'opera alchemica. 

È come un'acqua secca volatile, così la definiscono gli alchimisti, argentea, lunare, sensibile al calore( infatti nei termometri classici, all'Interno c'è il mercurio), ma deve trovare il modo per resistere al Fuoco, che tende a farla evaporare tutta. 

Allora, deve fare in modo di ritornare alla Terra, da cui è nata, in modo da stabilizzarsi, senza restare volatile, e resistere, così, al Fuoco, che tende a farla evaporare. 

Ma è lo stesso fuoco a renderla fissa e densa. 

Per questo motivo San Pietro fu crocifisso a testa in giù, come l'Arcano Maggiore XII dei Tarocchi, l'Appeso, sacrificato, reso sacro, per un bene superiore, il suo. 

Esotericamente, l'Appeso è proprio legato al mercoledì, a Mercurio, ha l'energia del sacrificio 

[...] Se notate, la posizione dell'Appeso, sembra ricalcare il simbolo dello zolfo (un triangolo sormontato da una croce), ma capovolto. 

Un capovolto che sta tra due grossi rami, come tra le due colonne del Tempio di Salomone, "saggezza  e forza", Jakim( la Yod, il principio attivo maschile solare, lo zolfo) e Boas( la Beth, il principio passivo femminile lunare, il Mercurio), come tra le due nadi, Ida e Pingala, della kundalini, nella sinergia delle quali, avviene la trasmutazione. 

Come le due colonne presenti anche nell'Arcano Maggiore della Giustizia, oltre che nell'Arcano Maggiore II della Papessa, ancora Femminino. 

[...] La simbologia esoterica della celebrazione di San Pietro e Paolo(  simboleggiato dalla spada, dal libro e dal serpente, simbolo del Femminino), braccio e mente della trasmutazione alchemica della nuova umanità, da Cristo in poi. 

Un San Pietro Alchemico, che si pone come fattore trasmutante attivo, che deve attraversare tre passaggi di fuoco, il rinnegare il Cristo tre volte, prima che il gallo canti, per poi acquisire consapevolezza della trasmutazione in atto, e diventare Fenice, testimone attivo, pietra angolare del Verbo.

Ma Pietro è anche pietra, la pietra angolare, la vulva, il Femminino, il Betilo, la Betlemme in cui nacque il Cristo. 

Beth, secondo Sacro Archetipo Ebraico, la "dimora" che accoglie la luce. 

La Papessa, Arcano Maggiore II. 

E ancora, siamo nel Femminino. 

Il Femminino trimorfo. 

I tre giorni necessari al Cristo stesso, dopo i tre giorni, dopo i quali risorge come una Fenice. 


Solo a testa in giù, può essere come la rugiada, l'acqua più pura del mattino, che, adagiata sulla terra, sulla pietra, non può evaporare, sotto l'azione del Fuoco. 

[...] Ma il segreto, è ribaltarle, come fa l'Appeso, e padroneggiarle. 

Perché Pietro, la pietra d'angolo, la Lamed, la misura, il parametro, ha con sé le due polarità in equilibrio.

La Lamed, il Femminino, il bastone di comando, il Neushan bronzeo di Mosè , la kundalini. 

Il Serpente ureo che custodisce, come l'Archetipo Het, che ripara come un un recinto ( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/02/lamed-bastone-di-potere.html?m=0) 

Ha le due chiavi incrociate della coagulazione e della soluzione. 

È domanda e risposta, e il tutto e il nulla. 

Si autorigenera. 

Autotrascende anche se stesso e i suoi limiti, i suoi attaccamenti. 

Rinasce da quello stesso fuoco che lo ha portato ad ebollizione, e ora rinasce come una Fenice, dal nulla delle sue stesse ceneri. 

[...] Riti legati agli antichi riti agricoli e alla simbologia delle donne che li governano, Demetra, Persefone, Ecate...

Le porte solstiziali 

Le Jannas, in sardo. 

Le Janas, le porte solstiziali, come le nostre Domus de Janas, orientate ai solstizi, luoghi alchemici di trasmutazione. 

La stessa simbologia della barca di San Pietro, che si fa nella notte tra il 28 e il 29 giugno, fatta con una brocca di vetro trasparente in cui si versa l'albume dell'uovo, che oracolera' a seconda dell'altezza delle "vele" metaforiche della barca, la buona riuscita dei propositi, la benevolenza del vento sulle vele soffiate di abbondanza. 

Anche questa è una simbologia che riconduce al Femminino. 

Pietro il pescatore. 

L'acqua. 

Il Mare. 

Le primordiali Dee che venivano dal mare( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/03/le-dee-che-venivano-dal-mare.html?m=0) 

Barca

Arca

Arga in sanscrito significa vagina. 

L'Arca dell'Alleanza ha una simbologia femminile. 

S'Archedda sarda, che riprende la struttura dell'Arca dell'Alleanza, è la tipica cassapanca sarda, finemente intagliata, ricca di simboli, in cui le spose sarde custodivano ( e ritorna il concetto del custodire e del preservare, del nostro Archetipi Het, l'ottavo) il loro corredo matrimoniale.( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/09/riflettevo-ancora-sul-nome-della.html?m=0) 

Per non parlare della simbologia dell'albume, che viene usato per questo rito. 

Ne ho parlato, nello specifico, in un mio scritto ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/03/seu-sou-seu-sousono-solosono-luovo-l.html?m=0) 

"Al suo interno( dell'uovo) abbiamo un albume madreperlato, lunare, chiamato "sa Jara" in sardo, e un centro, giallo, tondo, solare, chiamato in sardo, "Torulu", con un guscio conico/piramidale che li protegge. 

Uovo sorgente di energia vitale. 

L'albume, "sa Jara". 

Una parola simile a jana, ma anche simile a giara( come anche il nostro altopiano), che indica un grande recipiente cilindrico e panciuto, per la conservazione di liquidi o granaglie, come un utero materno.

E "Torulu", 'tuorlo", somiglia molto a Toro, sembra un Toro piccolino( sappiamo che la simbologia taurina, specialmente in Sardegna, è sempre stata anche uterina, quindi simbologia della sinergia delle due polarità) 

E la parola "OU"( uovo in sardo) nel segno  grafico, sembra proprio un grembo, una barca solare (la U) che trasporta l'Horus, il figlio di Iside e Osiride, da est a ovest"

Una barca solare, come quella rappresentata dalla barca di San Pietro, totalmente al Femminile, con la simbologia dell'acqua e del tuorlo, che quest'anno cade di Domenica, che rappresenta il Sole". 

Vedete, quindi, come tutto riporti alla simbologia del Femminino, custode della Vesica Piscis, delle due polarità? 

Abbiamo  anche dei petroglifi ancestrali, qui in Sardegna, la pietra dei 5 "cuori" che sono la rappresentazione di 5 vagi*ne, ad Ilbono

(Approfondimenti nel mio scritto https://maldalchimia.blogspot.com/2021/09/la-sacra-vulva-di-ilbono.html?m=0)

Per non parlare della simbologia vulvare dell'archetipale Asherah, a forma di vulva/cuore, di Bruncu Suergiu ( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/05/statuina-dea-madre-asherah.html?m=0) la cui tradizione è rimasta anche in epoca romana, con la celebrazione del Mundus Patet  del 24 agosto ( approfondimenti nel mio scritto https://maldalchimia.blogspot.com/2025/08/mundus-patet-romani-24-agosto.html?m=0), legato alla simbologia di Ker/kerere/Cerere/cenere( in inglese, si dice" ash", che è la radice del nome Asherah) 

Come sempre, è sempre tutto profondamente collegato 


Tiziana Fenu 

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Nella seconda immagine

Nudeus reliquiario cuoriforme con catena 

Autore Vacca Franco Plinio( https://www.sardegnadigitallibrary.it/detail/6499bdc3e487374c8f80a791) 

Nella terza immagine

Filigrana sarda Pirisi laboratorio orafo ( https://sardafiligrana.it/product/cuore-in-filigrana-103/)

Amuleto Oghuz/Koru meu








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