Interessante rappresentazione, nella prima immagine, in questo cilindro babilonese, ritrovato in Irak, risalente al
2250 / 1595 aC, esposto al Museo del Louvre, Dipartimento delle Antichità orientali.
Presenta un'iscrizione che fa riferimento a Sin-idinna, che fu un generale babilonese al servizio del re Adad-shuma-usur durante la tarda età del bronzo
Lo stampo in argilla, per una produzione in ematite.
Sembra una sorta di iniziazione attraverso un portale con 5 porte.
Il personaggio centrale, ha la caratteristica di avere il volto di un bovino/toro.
Avevo già parlato di una rappresentazione simile( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/04/dio-enki-scacchiera-pubusattile.html?m=0), nella seconda immagine, ma i portali erano 3, e lateralmente avevano la stessa conformazione ondulata dei 6 serpenti energetici al lato destro della scacchiera della Domu de Jana di Pubusattile, come ho sottolineato nel mio scritto.
Una rappresentazione che vedeva il il Dio sumero Enki, Dio della conoscenza, dell'acqua, della stessa creazione (En-Ki, l'inseminatore della terra. Una complementarietà di acqua e terra, che si traduce, astrologicamente, con il glifo del Capricorno, un ibrido tra capra e pesce, che fa capo al solstizio d'inverno, e tutte le Domus sono orientate verso i solstizi) in procinto di attraversare questi 3 portali.
Enki viene chiamato anche "gestu'", che significa orecchio, il percepire con l'orecchio divino.
Il fenomeno sonico, la dimensione vibrazionale sonica è cosi importante per l'uomo.
Il senso dell'orientamento è nell'orecchio, ed è questo "sentire" che porta l'uomo a piani elevati più spirituali.
[...] La similitudine tra il portale delle stelle, attraversato dal Dio Enki, con tre cornici e le onde vibrazionali elettromagnetiche al fianco, e le nostri portali a tre cornici, e le rispettive onde vibrazionali, proprio su una griglia che indica la creazione sinergica nella dimensione del terzo occhio, del percepire oltre, è forte ed evidente, quando le due polarità , agiscono in sinergia.
I tre portali attraversati dal Dio Enki potevano rappresentare i tre Soli lungo la Via Lattea di Rinascita.
Dal mio scritto
( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/03/la-y-taurina-di-ascensione-lungo-la-via.html?m=0)
"Solo un'accurata osservazione del cielo, e di tutta la mappatura stellare ha consentito agli antichi Sardi (ma anche alle altre civiltà ), di individuare questi precisi punti, di Ascensione, e li avevano individuati già 17.000 anni fa nelle costellazioni delle Pleiadi, del Toro e di Sirio, tutte sulla stessa linea.
Ci sono pitture rupestri che 17.000 anni fa rappresentavano il Toro dalle lunga corna, pur non essendo presente come animale, in quanto arriverà 10.000 anni dopo.
Le stelle più luminose del cielo erano Sirio, con le sue 3 stelle più luminose, l'occhio luminosissimo del Toro, Aldebaran, le tre stelle della cintura di Orione e le Pleiadi.
Erano i "tre Soli", di cui Sirio era il primo sole, la Madre Divina creatrice, Iside.
Abbiamo disposizioni triangolari anche qui in Sardegna. Come i nuraghi trilobati, specie il Santu Antine e il Nuraghe Losa, e di triangoli raffigurati, ne abbiamo ovunque, anche nelle Domus de Janas.
Centri di creazione.
"Nascita, morte e rinascita", ma intesi ad un livello superiore, nei loro stargate stellari, che avevano individuato in questa conformazione stellare triadica.
Le antiche mappe di Orione e delle Pleiadi, in ogni civiltà antica, mostrano tre "stelle solari", ma è come se fosse una mappa del paradiso dei loro antichi antenati.
I "tre Soli" sono spesso rappresentati anche nelle pitture, e rappresentavano questo che è chiamato Il "Triratna" , il simbolo tibetano dei Tre Gioielli, una pietra meteorica Chintamani, che si presume che sia un pezzo di moldavite, scura, e di dice che venga da Orione.
E queste mappe stellari hanno tutte la X che segna il punto con tre stelle simili al sole, molto luminose, sia nelle Pleiadi, sia nella costellazione del Toro sia nella cintura di Orione
La croce di Orione che poi diventa il Chi-Rho identificativo di Cristo, come lo furono le tre stelle della cintura di Orione per identificare, dai tre "astronomi - Magi", dove fosse il Messia, e prima di lui, Osiride, e tutti gli avatar che lo hanno preceduto.
Sirio/cintura di Orione/pentagono-pentacolo della stella Aldebaran e Pleiadi", con uno snodo a Y che si dirama esattamente tra la traiettoria sulle Pleiadi, e il corno superiore del Toro (passando per la sua stella beta Tauri, chiamata anche Elnath) tracciando un Y che risulta avente il corno sinistro più corto.
Ecco rivelato il mistero sulla Y, sempre così presente, nella nostra Antica civiltà sarda, come scrittura e simbologia, rappresentata sempre con la stanghetta sinistra più corta. Così come è rappresentata anche la protome taurina, il torello, sempre con il corno sinistro un po più corto.
Perché riproduce fedelmente, la via astrale, la Y dell' Ascensione divina, attraverso il portale Aldebaran del terzo occhio".
Ma questi portali sono 5 e anche il 5 è correlato alla Costellazione del Toro.
Sempre dal mio scritto :
"Il pianeta Venere tracciava un pentacolo perfetto sull'eclittica ogni otto anni. Gli antichi che avevano osservato quel fenomeno erano rimasti talmente stupefatti che Venere e il suo pentacolo erano divenuti i simboli della perfezione, della bellezza e degli aspetti ciclici dell'amore sessuale.
La correlazione tra questo simbolo e il femminino sacro è ben nota agli storici dell'arte e agli studiosi di simbologia.
E Venere è il pianeta che domina la costellazione del Toro.
Il pentacolo, sovrapposto alla Dea Tanit, simbolo equinoziale antichissimo del sole in equilibrio tra gli equinozi, di perfetta armonia tra maschile e femminile, da cui trasse ispirazione anche Leonardo da Vinci per il suo Uomo vitruviano, rappresenta, anche come simbologia di Toro e Venere( la stella del mattino, l'Omega, l'inizio del tutto ) uno Stargate stellare.
Ecco perché Osiride è rappresentato sulla barca stellare, con la chiave di Ankh in mano, e circondato da stelle a 5 punte.
È il portale magico di Aldebaran.
Ed ecco perché la dea Nut, la dea egizia che rappresenta l'arco del cielo, la via Lattea, ha il corpo ricoperto da stelle a cinque punte.
Così come erano rappresentati i sacerdoti egizi, gli Iniziati, con una veste con stelle a cinque punte.
Questa Omega pentacolare, che simboleggia Toro e Venere si può vedere anche dalla forma della testa della Tanit con le braccia aperte.
Un asse Sirio( l'Iside cosmica ), Orione, Aldebaran( la stella piu luminosa di Taurus ) e le Pleiadi, tutte lungo la via Lattea, considerata l'equatore galattico( mentre la cintura di Orione è considerato il piano dell'equatore terrestre ).
Iside, Osiride e Horus, cioè Aldebaran, il terzo occhio celeste, proprio quello che abbiamo visto nella maschera ghignante sarda di San Sperate( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/03/la-maschera-dellaldebaran-solare-di-san.html?m=0), il Sole, tra due soli, da cui si diramano cinque linee simboleggianti i cinque vertici della conformazione della costellazione.
Questa conformazione in cielo, con Iside/Sirio, e Osiride/Orione con la piattaforma delle tre stelle della cintura, e Aldebaran al lato opposto, formano una conformazione di due piramidi unite per il vertice.
Questa intersezione, forma una quadratura del cerchio tra equatore terrestre ed ecclittica, creando la via più diretta per raggiungere la via dello spirito".
*La quadratura del cerchio", quella appunto, rappresentata dallo schema della scacchiera di Pubusattile, con i 6 serpenti energetici accanto, proprio come quelli rappresentati nei tre portali di Enki, di cui ho parlato recentemente in questi termini ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/09/la-scacchiera-di-pubusattile-e-la.html?m=0)
Ecco perché il protagonista di questa iniziazione, descritta nel primo manufatto, che sia il Dio Enki o Sin Idinna, viene descritto con una testa a forma di toro/bovino.
Perché stanno rappresentando la Via di Ascensione verso Aldebaran, l'occhio rosso del Toro
Anche la base su cui poggia, è una piattaforma a 5 livelli.
È interessante anche la simbologia delle due aste laterali, tenute dai due giganti, notevolmente più grandi del personaggio centrale, che è ancora sotto iniziazione, e della stessa simbologia riprodotta sulla sommità dei 5 portali.
È un sole su falce lunare.
Una simbologia che rimanda alla sinergia del Sole /Luna, ma anche alla stessa simbologia intrinseca, taurina /uterina, delle corna del Toro.
Un sinergia tra opposti, necessaria, per poter accedere ad una dimensione superiore
È la stessa simbologia delle corna di Iside, di Hator, che portano nel grembo della luna, del Femminile, l'energia solare.
Due rappresentazioni affascinanti, che dimostrano come già millenni fa ci fosse una stretta connessione energetica tra dimensione astrale e dimensione terrena.
Tiziana Fenu
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