La scacchiera di Pubusattile e la quadratura del cerchio.
Ho già approfondito svariate volte sul simbolismo della scacchiera presente nella Domu de Jana di Pubusattile a Villanova Monteleone.
Ho iniziato a scrivere a riguardo, nel giugno del 2020, e da allora, ogni ricerca si arricchisce di nuovi incredibili aspetti, che mi confermano quando avanti fosse la nostra antica civiltà sarda.
Sulla Scacchiera, ho dato diverse interpretazioni, tutte complementari tra loro, ad integrazione, come una Matrioska.
Dall'interpretazione più semplice "Padri e Madri creatori, che in sinergia creano un tempio, una dimensione virtuale per il passaggio nell'altra dimensione
( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/06/la-scacchiera-de-sa-pala-larga-bonorva.html?m=0), all'interpretazione che poi diventa Matrice della dottrina indiana delle Vibrazioni ( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/12/il-kamasutra-e-la-scacchiera-di.html?m=0), e della scacchiera in generale indiana, con tanto di torri che sembrano quelle dei nostri Nuraghi, ma già sapete dai miei scritti, che abbiamo anche labirinti e pozzi sacri in comune, come struttura( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/07/scacchiera-indiascacchiera-pubusattile.html?m=0), per poi passare attraverso un simbolismo presente anche in ambito egizio ( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/05/vela-egiziascacchiera-pubusattile.html?m=0), ed arrivare ad una precisa decodifica, con precise proporzioni algebriche che erano considerate auree: la scacchiera come riflesso geometrico dell'occhio di Horus ( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/04/locchio-di-horus-e-la-scacchiera-di.html?m=0)
Indagando ulteriormente, ho scoperto che nell'antico papiro dello scriba egizio Ahmes( che in egizio significa "figlio della luna"), che viene considerato il primo matematico della storia, risalente al 1650 aC, vi è una sorta di compendio di formule matematiche ancora più antiche.
Viene chiamato anche papiro di Rhind, dal nome del suo acquirente, un egittologo scozzese, Henry Rhind, che nel 1858 lo acquistò a Luxor, sul Nilo. Oggi è conservato nel British Museum, a Londra.
Questo papiro era chiamato, dallo stesso Ahmes, “Regole per ottenere la conoscenza di tutte le cose oscure”.
Tra le tante formule matematiche e problemi, spicca proprio quello che ha a che fare con la nostra scacchiera di Pubusattile, di cui, non credo nessuno abbia creato una correlazione a riguardo, così come ho fatto per la correlazione con l'occhio di Horus.
Se scrivo anche il "copyright ©®diritti intellettuali riservati, è perché sono mie personali correlazioni.
Opinabili, ma intanto sono mie, frutto dei miei studi e mie personali intuizioni e deduzioni.
Ritornando al papiro Rhind, c'è un documento matematico riguardo il
problema "numero 50", tra gli 84 problemi di aritmetica, algebra e geometria, dove si calcola l'area di un cerchio, che ha come diametro 9 unità ( (khet/canna, unità di misura egizia ).
Ahmes ne calcola l'area, sottraendo 1/9( un khet) dal diametro, per ottenere 8 khet, e poi moltiplicando il risultato, che è un "8 x"8", per se stesso, ottenendo così un valore 64 sesat( unità di misura dell'area)
che corrisponde a un'approssimazione di pi greco, pari a circa 3,16.
In pratica si dice, in questa formula, che, dividendo il diametro del cerchio in 9 parti, e prendendone 8 parti, che servono per la costruzione di un quadrato "8 x 8", si ottiene un'area del quadrato, che corrisponde all'area del cerchio che circoscrive il quadrato.
Questo è straordinario, perché la nostra scacchiera di Pubusattile, è proprio un "8 x 8", 8 quadratini per lato.
64 quadratini, 32 bianchi, con polarità energetica maschile, e 32 femminili, con polarità energetica femminile.
È la cosiddetta "quadratura del cerchio", che, a livello vibrazionale, corrisponde alla nota musicale Re.
Ho sempre pensato, che, essendo, questa scacchiera, correlata alla compartizione in frazioni dell'occhio di Horus, come ho approfondito, dovesse per forza avere anche una certa vibrazione energetica, molto forte.
Dal mio scritto ( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/04/locchio-di-horus-e-la-scacchiera-di.html?m=0)
"L'Occhio di Horus, che, coincidenza, consta di 64 porzioni razionali.
L'Occhio di Horus (chiamato anche 'wadjet') è il simbolo del potere, della protezione e della buona salute. Horus era un dio del cielo che offrì il suo occhio sinistro a suo padre, Osiride, nel tentativo di riportarlo in vita, poiché era stato fatto in 14 pezzi dal fratello Seth, e lo ricompose Iside, nonostante il quattordicesimo pezzo, il fallo, venne sacrificato per l'Ossirinco del Nilo, e trasmutato in fallo d'oro, che diede origine ad Horus.
[...] Osiride trasmette la conoscenza rivelata, dopo la sua morte e la sua reintegrazione, al figlio Horus, e l'occhio di Horus simboleggia proprio questa conoscenza rivelata, ad opera del Dio Toth, il suo ideatore.
[...] Da non confondere con l'Occhio Ra, l'occhio destro, che rappresenta la polarità solare, mascolina, mentre l'occhio di Horus, la polarità lunare, femminea, simbolo di immortalità , di rinascita, di integrità Monadica.
È Iside, infatti, a ricompattare i 14 pezzi di Osiride( uno mancante, il fallo, andato in sacrificio all'Ossirinco del Nilo, su cui opera la sua alchimia, da mercurio trasmutante in Oro/Horus)
È legato ai 5 sensi, nelle sue proporzioni frazionare
– 1/2 rappresenta l’odore
– 1/4 rappresenta la vista e la luce
– 1/8 rappresenta il pensiero
– 1/16 rappresenta l’udito
– 1/32 rappresenta il gusto, il germogliare del frumento
– 1/64 rappresenta il tatto
Horus era il dio del cielo, il falcone, e i suoi occhi erano il Sole e la Luna..
Thoth era il Dio che sapeva contare, protettore della Luna e del Calendario.
Ci sono anche delle connessioni con il Pi greco.
1/64 moltiplicato per 2 occhi e per 100, da come risultato 3,125, che risulta essere l'approsimazione babilonese di Pi Greco.
Se sommiamo tra loro i valori delle frazioni, abbiamo un 63/64
1/2 + 1/4 + 1/8 + 1/16 + 1/32 +1/64 = 63/64
Manca anche qui, il pezzo finale, come il quattordicesimo pezzo del corpo di Osiride, che deve essere trasmutato attraverso lo scriba che avrebbe elaborato la formula, sotto la protezione del Dio Toth.
Quindi è Toth/Mercurio/Hermes/il Femminino, che offre questa possibilità di interezza, di completamento
Funge da collante. È il Mago. Il Creatore, l'elemento alchemico che può ripristinare l'occhio per intero.
[...] Nel Serapeum di Sakkara, località corrispondente all’antica necropoli di Menfi, sono stati ritrovati 64 sarcofaghi contenenti i corpi mummificati dei Tori Apis, offerti come sacrifi annuali per rinnovare la cerimonia dell'immortalita del Dio Osiride. Ricorrenza che avveniva ogni 25 anni.
Cerimonia di competenza del Dio Toth, come ideatore, custodito poi, in concreto, dalla sorella Seshat che si occupava della progettazione e fondazione dei templi, seguendo le coordinate polari, indicate dal dio PHAT, il demiurgo che governa l'asse del mondo
Doveva essere ogni 25 anni, ciclo di vita di Apis, che corrisponde a 309 lunazioni , il cui doppio, 618, esprime la sezione aurea.
Ora capite, perché la simbologia del Toro, anche dal punto di vista della Geometria Sacra, è così importante?
L'entrata del Sole nella costellazione del Toro, significava rinascita, equinozio di Primavera, equilibrio, momento propizio per l'agricoltura, per il risveglio della coscienza, per l'accesso a dimensioni superiori, possibile solo, quando le due polarità sono in equilibrio.
Infatti, il Sole/Osiride si può autorigenetare, nella sua fase finale, attraverso la simbologia della Fenice, solo nella "sala della Bilancia", un punto di equilibrio e di radunanza, purificato nella sua Essenza, come è nella sbologia della Fenice, che simboleggia il Fuoco( libro egiziano dei Morti, Formula 125)
In pratica, il sorgere della Fenice, indicava la trasfigurazione del tempo, un modo per restare sempre immortali
Osiride che rinasce ogni giorno.
Osiride che viene rappresentato come Fenice.
La divina Fenice, come veniva chiamata, rappresentata dai due occhi speculari di Horus, che rappresentano la completezza originaria, quella in cui si realizza l'8 x 8 di quel primo tempo che fonda l'origine del Cosmo.
[...] Toth rappresenta le due polarità , l'androgino, il Meri, il Femminino, custode delle due polarità , così come venivano rappresentate le Grandi Dee Madri del Passato.
Mi premeva sottolineare che la manifestazione del Dio Toth per quanto riguarda la scrittura e le scienze, era la sorella Seshat, della quale avevo già parlato riguardo la sciamana di Sardara, che non è certo una rabdomante, e che viene rappresentata con il volto da Babbuino, e che ha un mano un bastone di comando lunare, non a Y come i rabdomanti.
Scrivevo, su questa rappresentazione androgina di Sardara( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/10/la-divinita-androgina-di-sardara.html?m=0)
[...] La Dea Seshat era chiamata la signora delle Stelle. Gran parte dei monumenti dell'antico Egitto, sono legati ad una cerimonia iniziale,, dove il Faraone e una sacerdotessa rappresentante della Dea Seshat, svolgono il processo di misurazione, definendo i 4 angoli dei futuri templi e monumenti reali, per allinearli in direzione delle stelle I "quattro angoli del tempio", concretizzati con figure specializzate come Architetti e Carpentieri che eseguivano le misurazioni.
[...] Quindi una Dea Seshat, sorella e padedra di Thoth, a cui è affidato il completamento della suddivisione frazionata in 63/64esimi, con un simbolo taurino/uterino che richiama la protome taurina/uterina presente nelle nostre Domus de Janas, e nelle tombe dei Giganti, e che sostanzialmente risulta essere colei che su base "64", è preposta, come un architetto, all' orientamento dei templi, che, secondo alcuni studiosi, puntavano al Nord, verso le 7 stelle del Carro Maggiore dell'Orsa Polare, con un chiaro riferimento al ciclo della precessione degli equinozi.
Questo mi crea una certa emozione, perché, come scrissi nel post riguardo la scacchiera di Pubusattile, non mi piace chiamarla scacchiera, ma piuttosto un tempio
Dal mio post( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/06/la-scacchiera-de-sa-pala-larga-bonorva.html?m=0)
"La Scacchiera, indica nel suo insieme, la sacra unione tra la Dea Madre e il Dio Toro
Insieme, sono gli artefici della creazione sulla terra.
8 quadratini, distribuiti su 8 righe verticali e orizzontali. Per un totale di 64 quadratini, di cui 32 Bianchi e 32 Rossi alternati.
Una perfetta sintesi armoniosa conseguente all'equilibrio degli Opposti.
Perché ripetere i quadratini 8 volte per riga orizzontale e verticale?
Perché l'otto è un numero dell'Infinito, di congiunzione tra cielo e terra.
Perché 8 furono, secondo la cosmogonia mitologica, i primi umani semidivini sulla terra, quattro coppie di ermafroditi di cui Nun (.. se vi ricordate l'ho scritto nei miei precedenti post, semidio con la testa di rana) e Nunet, la sua compagna ( la semidea con la testa di serpente) rappresentano i creatori delle prime Acque Primordiali (la Sardegna è tutta incentrata sul culto delle acque) e del caos creatore.
8 sono i componenti delle 4 coppie di sostanza Divina, dello spirito e della materia, del maschile e del femminile, del divino che scende nella materia
8 sono i quadratini uniti a due a due, come una coppia( rosso/ bianco) e formano la sigizia di base dalla scacchiera.
[...] I sardi sapevano bene che si consegue un equilibrio con la congiunzione degli opposti
[...] Un " otto moltiplicato otto", che segue la scansione della "legge dell'ottava" era che è la scansione energetica della Creazione in natura, secondo la quale tutto in natura risponde a precise leggi fisiche vibrazionali e armoniche, dal momento che tutto l'universo è fatto di energia, compresi noi, e quindi anche la nostra esistenza vibra all'interno di ottave di frequenza.
La legge dell'Ottava è la seconda delle tre leggi cosmiche fondamentali perché genera, regola e interconnette il posto di tutti i processi in qualsiasi Scala
[...] Non sono discorsi astratti.
Ogni progetto di vita segue sempre la "legge del sette/dell' Ottava"
È fisica quantistica, perché come già scritto in altri miei post ( ma mi piace ricordarlo, perché gli antichi Sardi lo avevano capito molto bene) Nikola Tesla diceva "se si vuole scoprire il segreto dell'universo, si deve iniziare a pensare in termini di energia, frequenza e vibrazione.
[..] Come se avessero creato una dimensione virtuale, una rappresentazione grafica energetica, una nuova dimora dell'anima, dopo la morte, che attraverso la moltiplicazione della sigizia( la coppia rosso/ bianco dei 2 quadratini), per 4 volte, quindi per i quattro elementi della terra in senso verticale e orizzontale, ritorna alla dimensione dell' Uno, del perfetto equilibrio ( e infatti, anche moltiplicando 8 x 8, abbiamo un 64, che ancora sommato diventa, 10, e quindi Uno)
Il quadrato è il "4" , la radice ideale di tutti i numeri e di tutte le cose sul piano fisico, generato dalla Madre Sacra di tutte le figure, la Vesica Piscis.
Il rettangolo , formato dal quadratino rosso più quello bianco, invece è la perfetta Unione e l'armonia sul piano spirituale, e per Genesi successiva, si ottengono altre coppie ( sigizie) di quadrati.
Infatti, accostando due quadrati, si ottiene un rettangolo, i cui lati sono di "1 : 2", cioè sono in un rapporto, di Ottava, rappresentato musicalmente dalla nota musicale Do, quindi sono un rapporto perfettamente armonico di Madre e Padre creatori della legge dell'Ottava, in un perfetto ed equilibrato rapporto aureo.
Creazione che si ottiene duplicando e moltiplicando.
Quindi la scacchiera( motivo decorativo presente in molte epoche e culture, che poi si è concretizzato in un passatempo ludico rappresentativo del microcosmo regale del Re e della Regina, la quale domina totalmente, tanto da poter andare anche in diagonale.
Questo è un retaggio della grande potenza, Dea Seshat, per i motivi che ho scritto prima ) rappresenta un microcosmo virtuale di espansione creativa verso l'infinito rappresentato da quella ripetizione per 8 volte ( 4, se consideriamo la sigizia) che rappresenta l'infinito.
[...]La stessa scacchiera ha 60 cm di lato Quindi un "6" che ritorna anche nelle dimensioni.
tempio", questo nuovo tempio dell' Anima), questa nuova dimora, dopo la morte rappresentato da un quadrato di 60 cm di lato ( tra l'altro 60 x 60, fa 360, e il 3 + 6 fa 9. Il 9 simboleggia la chiusura di un ciclo, un ciclo terreno. È l'inizio di un altro ciclo ultraterreno, nel quale l'anima si espande verso l'infinito attraverso quelle 6 onde laterali.
Il numero 6, il sole e la luna, il maschile e il femminile finalmente Uniti.
Il 6, oltre che rappresentare l'unione degli Opposti, rappresenta anche le sei direzioni dello spazio ( i 4 punti cardinali, più l'alto e il basso)".
La stella a 6 punte del simbolo della tribù dei Dan, con un serpente al centro ( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/11/il-simbolo-della-tribu-di-dan.html?m=0)
I 6 serpenti energetici, ondulati, in verticale, che affiancano la scacchiera sul lato destro
È entusiasmante aver scoperto che questa scacchiera primordiale, risalente al 4000/5000 aC, se non oltre, rappresenti, oltre il suo profondo significato simbolico, una formula geometrica e algebrica di altissimo livello, che è stata poi ripresa dalle altre civiltà , da quella egizia in primis.
Non solo è una precisa formula matematica dalla quale si evince il valore del pi greco, ma anche la perfetta armonia tra divino( il cerchio) e il terreno( il quadrato).
La quadratura del cerchio è un Archetipo.
È la dimostrazione della trascendenza di π (pi greco).
È la distillazione.
È la quintessenza.
La frammentazione necessaria per il ritorno all'Uno.
Come il corpo di Osiride smembrato.
Una quadratura del cerchio, che è congiunzione alchemica degli Opposti, totale integrazione.
Penso alla Vesica Piscis, alla Nun, presente ovunque, nella nostra simbologia, esemplificata nelle nostre navicelle Shardana, che sono delle Nun( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/07/gli-argonauti.html?m=0), nel simbolo della tribù dei Dand, i cui ho già parlato molte volte.
Ma penso anche alle proporzioni dei Giganti di Mont'e Prama.
Una perfetta quadratura del cerchio, in cui umano e divino trovano il punto di coesione e di equilibrio nella cintura, simbolo della cintura di Orione.
Non è come la quadratura del cerchio dell'Uomo Vitruviano di Leonardo, che ha il suo baricentro nell'organo riproduttivo.
I nostri Giganti di Mont'e Prama sono oltre.
Sono esseri divinizzati, Giudici Divini, per i quali la cintura di Orione, è via di rinascita.
Hanno proporzioni auree ben precise, le cui gambe, non sono "tozze e corte" per incapacità scultorea, ( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/03/proporzioni-auree-giganti-di-monte-prama.html?m=0)ma perché dovevano rappresentare precise proporzioni auree, l'archetipale quadratura del cerchio, che già avevano scoperto con la scacchiera di Pubusattile.
Tutta la nostra Antica Civiltà Sarda è permeata di proporzioni auree e di Sacra Geometria, perché esprime Bellezza, Armonia, Guarigione.
Questa ulteriore scoperta mi commuove profondamente.
Non ci rendiamo conto della grandezza della nostra Civiltà Sarda, vilipesa, spesso dagli stessi sardi.
Dalla scacchiera 8 x8 deriva il gioco gioco è Alquerque, o nella sua forma originale e più estesa El-qirkat, dal quale deriva il termine "Alquerque", "Dama" in italiano, essendo un suo diretto antenato. Formato da 32 ( la metà di 64 triangoli), molto importante anche per i Templari.
Ma in Sardegna ci sono anche esempi di triplice cinta come quella di Ochila a Ittiri ( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/05/triplice-cinta-domus-de-janas-ochila.html?m=0), altra rappresentazione grafica di un tempio con i suoi gradoni. Un percorso iniziatico anche questo, attraverso le 12 linee traguardate dalle diagonali.
Le 12 tappe delle fatiche di Ercole attraverso la Ruota del Tempo dei segni zodiacali ( e ritorna il discorso su Ercole/Sardegna https://maldalchimia.blogspot.com/2025/08/posada-lantica-feronia.html?m=0)
Sardegna Cultura Madre, sempre più, senza ombra di dubbio.
Tiziana Fenu
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Trovate un mio articolo( insieme ad altri) su questa scacchiera, ridotto, rispetto ai miei, su questo blog inglese https://antichecuriosita.co.uk/2021/04/08/la-scacchiera-della-domus-de-janas/
Immagine della scacchiera Maureddu Mulas Artist
Scacchiera Pubusattile /quadratura del cerchio











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