sabato, dicembre 06, 2025

💛La scacchiera di Pubusattile e il quadrato di Mercurio

 

Difronte a questo reticolo silenzioso di 64 caselle, della scacchiera di Pubusattile, nella Domu de Jana di Villanova Monteleone, sento risuonare in me un’eco profonda.
Ne sto parlando da tanto, e ogni volta, scopro nuove dimensioni.
Il mio ultimo scritto a riguardo, evidenzia una correlazione con il quadrato di Sator, ma contiene anche tutti gli approfondimenti precedenti( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/12/il-64-nel-quadrato-di-satorsinis.html?m=0)
È una mappa.
Ogni casella, come un tassello del cosmo, mi parla  sempre di altri  quadrati perfetti di 64 unità.
Altre griglie, concettualmente collegate tra loro.
E, come non nominare il Quadrato magico di Mercurio, il messaggero alato, nella tradizione esoterica occidentale.
Mi immergo in questo specchio numerologico.
Il quadrato magico di Mercurio è un reticolo di 8 per 8, 64 celle in totale, dove la somma di ogni riga, colonna e diagonale principale è sempre 260, la cosiddetta costante magica.
Questo numero non è casuale, ma nasce da una formula armonica, che dal numero 8 arriva al 260.
Si può applicare infatti una progressione basata  sulla Sezione Aurea (Φ ≈ 1.618), la quale è un principio fondamentale in geometria sacra.
Partendo da 8 e applicando multipli di Φ in progressione, possiamo arrivare a un numero vicino a 260.
Inoltre, dividendo 260 per 8, abbiamo un 32,5, che è un approssimativo vicinissimo al numero 33, che è ricorrente in molte tradizioni spirituali e mistiche (vertebre, gradi massonici, età di Cristo, ecc).
Se consideriamo la mia interpretazione del soffitto delle Domus de Janas  rappresentate  come carene, nella doppia valenza di carena come fondo dell'arca/argha( vagina in sanscrito) e "carena", la parola sarda che indica lo sterno, e quindi, custodi del Soffio Divino( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/08/sa-carena-domus-de-janas-su-murrone.html?m=0), collegate alla colonna vertebrale, il 32,5/33, della proporzione numerica di questo quadrato di Mercurio, un "8X8", come la scacchiera di Pubusattile, acquisisce un enorme senso logico, soprattutto se consideriamo, come ho sempre sottolineato, che le Domus de Janas sono luoghi alchemici di trasmutazione, Mercuriali.
Consideriamo anche il 260 rapportato al 360.
360°, il cerchio perfetto
360-260= 100
100 rappresenta il quadrato perfetto, che è un numero che risulta dall'elevazione al quadrato di un numero intero.
La radice quadrata di 100 è 10, che è un numero intero senza parti decimali.

Il 10, il Sacro Archetipo Ebraico Yod, che nell'alfabeto ebraico ha un legame profondo e simbolico con il concetto di scrittura e creazione, specialmente nella tradizione mistica ebraica (Cabala). 

La Yod, infatti è la lettera più piccola dell'alfabeto ebraico, spesso rappresentata come un punto o un apice.

Nella Cabala, la Yod simboleggia l’unità divina primaria, il punto di partenza di ogni esistenza. 

Ha la funzione "concentrazione", ed è quindi considerata la "scintilla" energetica da cui tutto ha origine.

È per questo motivo che nella scrittura a mano, molte lettere ebraiche iniziano con un tratto a forma di Yod, come se ogni lettera contenesse un "seme" di questa lettera fondamentale.

È infatti considerata la Matrice, il punto originario  da cui si sviluppano tutte le altre lettere, e quindi tutta la scrittura.

Nella dimensione della Creazione, nella Torah, secondo il pensiero cabalistico, Dio creò l’universo attraverso le lettere dell’alfabeto ebraico. 

La Yod, essendo la prima lettera del nome divino YHWH (יהוה), è considerata lo strumento iniziale della creazione.

Infatti il nome di Dio inizia con Yod, e questo punto originario, traguarda il passaggio dalla dimensione divina del  " non-manifesto", a quella del "manifestare", come se fosse, intrinsecamente, un atto di "scrittura" della realtà.

In Ghematria, la Yod ha valore numerico 10, numero che nella tradizione simboleggia completezza (ad esempio, i 10 comandamenti, le 10 Sefirot), e questo numero quindi, rappresenta una connessione profonda ad un ordine cosmico e divino.

La Yod nella lingua ebraica, si trova come consonante, o come radice, legata a concetti che riguardano l'esistenza, l'agire. 

 Per esempio, "yad" significa "mano", lo strumento della  scrittura e della creazione, simbolo dell'agire divino, della saggezza divina( Chokhmah), che si manifesta tramite la Yod. 

Penso ai nostri bronzetti sardi, rappresentati con la mano destra, la Yad,  sollevata e il palmo esposto, con il saluto sciamanico che viene chiamato Nyny, e che contiene due N, della Nun sinergica delle due polarità, della N del Nachash, del Serpente della Saggezza, della conoscenza, simbolo della tribù dei Dan, e le due Y, simbolo di conoscenza divina emanata. 

La Yod è Rivelazione. 

È il  simbolo potentissimo dell’origine della scrittura come atto creativo. 

Nella spiritualità ebraica, scrivere (specialmente la Torah) è un atto sacro che riproduce simbolicamente la creazione del mondo, e la Yod ne è il fondamento invisibile ma essenziale.


Quindi, 100 = 10² soddisfa pienamente la definizione di quadrato perfetto.

La quadratura del cerchio( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/09/la-scacchiera-di-pubusattile-e-la.html?m=0), insita nel valore 260 delle 64 caselle
Nel Calendario Tzolkin Maya Il numero 260 è centrale, e corrisponde ad un ciclo di 13 numeri e 20 glifi (13x20=260), il tempo Sacro.
Lo Tzolkin, ha 20 glifi solari (detti anche segni del giorno o Kin). Questi 20 glifi si combinano con 13 "toni lunari" o numeri per formare un ciclo completo di 260 giorni (20 x 13 = 260
È considerato un ciclo armonico di creazione, di "Frequenza della Nascita".
Anche la  gestazione umana media è di circa 260 giorni (circa 9 mesi lunari). Q
E anche questo fattore collega il numero 260 al ciclo della vita.
E poi comunque abbiamo il numero chiave 8,  comune alla nostra griglia di Pubusattile e al Quadrato di Mercurio.
L'8, come sappiamo, simboleggia l'infinito, il simbolo della lemniscata, l'equilibrio, la rigenerazione e in Geometria Sacra è associato all'ottaedro e alla struttura a voxel dello spazio.
Letto in chiave esoterica, questa griglia "8X8" del Quadrato di Mercurio, di cui oni riga, colonna e diagonale principale somma 260, è come se rappresentasse il passaggio alchemico dall'equilibrio materiale e cubico (8) alla realizzazione di un ciclo di creazione, un ciclo creativo completo (Tzolkin), o gestazione completo ( il ciclo completo di 260 giorni ).
È il principio di crescita armonica (la sezione aurea o un multiplo simbolico come 32.5/33), che si sviluppa dall'energia fondamentale rappresentata dal numero 8, che è il punto di partenza, simbolo di infinito, equilibrio e struttura cubica.
Il numero 32.5, approssimativo del 33,agisce come "fattore di trasformazione armonica" che, applicato alla struttura base (8), genera un ciclo creativo completo (260), in cui, nella dimensione della Geometria Sacra, la Sezione Aurea (Φ), agisce come principio di crescita.
Il numero 33, che può essere visto come una "frequenza" di transizione tra l'ordine materiale (8) e quello temporale/creativo (260)
La formula, quindi, che di sviluppa in questa griglia di Mercurio, non è un semplice calcolo, ma un'allegoria matematica di un processo di trasformazione e manifestazione.
È lo stesso concetto della nostra griglia di Pubusattile, che rappresenta uno spazio sacro, definito di trasmutazione per l'altra dimensione.
Qui, appunto, non siamo nella pura matematica.
Questo quadrato, è un talismano, uno strumento vivente per sintonizzarsi con l’intelligenza del pianeta Mercurio con la comunicazione, l’intelletto, la magia della parola e la conoscenza che fluisce tra il divino e l’umano.
Il numero 64, poi, apre ulteriori vortici simbolici.
Mi richiama anche gli 64 esagrammi dell’I Ching, il libro cinese delle mutazioni.
È un numero di totalità e trasformazione, perfetto per Mercurio, l’eterno mutatore.
Ed è qui che il sistema si espande e si radica in una tradizione ancora più antica.
Perché Mercurio, per gli esoteristi occidentali, non è solo il pianeta.
È la versione romana di Hermes, che a sua volta è la versione greca del dio egizio Thoth.
Thoth, il signore della scrittura, della misura, della sapienza segreta e della magia.
Sapete bene che ho parlato del dio Toth, e della sorella la Dea Seshet, proprio per la cerimonia del Quadrato Sacro, del Peddj Shes( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/11/la-cerimonia-della-tiratura-della-fune.html?m=0) celebrato con la tiratura della corda/cordone ombelicale.
Dea Seshet della scrittura e architettura.
È in questa griglia 8 X 8, che nasce l'alfabeto quadrato delle lettere ebraiche
È la trascrittasi di una memoria ancestrale, come i 64 codoni del DNA, che trascrivono il codice genetico di antiche memorie.
E vedete, come la simbologia
Il quadrato magico 8x8 è, quindi, la cifra geometrica di questa forza archetipica.
L’8, numero dell’equilibrio e dell’infinito, è il suo sigillo numerico.
Ma la vera rivelazione, per me, è proprio questa, e arriva quando incrocio lo sguardo con Seshat, la dea egizia dalla veste di pelle di leopardo, sorella e controparte femminile di Thoth.
Se il quadrato di Mercurio-Thoth è la formula astratta, il puro Logos, Seshat ne è l’applicazione concreta e sacra.
Lei è la “Signora dei Costruttori”, la dea della scrittura, dell’archiviazione, della misurazione con la corda annodata per tracciare le fondazioni dei templi.
Il suo emblema, una stella a sette punte sotto un arco, parla di cicli e geometria sacra.
Vedo così una correlazione potente e non banale, che vede il Quadrato di Thoth/Mercurio, che  rappresenta l’aspetto maschile, attivo e vibrante, l’Intelletto puro, la Parola creatrice, la matrice numerica perfetta e invocativa.
La Dea. Seshat ne incarna l’aspetto femminile, recettivo e realizzativo, quella Scrittura fisicamente incisa, la Misura che traduce il progetto in terra, l’Archiviazione che dà durata alla conoscenza.
Seshat è la porta attraverso cui la sapienza astratta di Thoth-Mercurio (quel quadrato magico di 64 numeri) prende forma nel mondo manifesto. In un rituale, il quadrato sarebbe la formula per invocare la forza.
Seshat è il principio che guida la mano a incidere correttamente il talismano, a “scrivere” quell’energia nella realtà.
Così, mentre il mio sguardo percorre le 64 caselle della scacchiera sarda, non vedo più solo vedo un campo di forza simbolico.
Vedo il quadrato magico di Mercurio, mappa dell’intelligenza cosmica che tutto collega.
E, più in profondità, vedo l’opera congiunta di Thoth e Seshat, in sinergia ierogamica, come la stessa scacchiera archetipale di Pubusattile.
Lui che fornisce il progetto numerico e verbale, lei che lo misura, lo traccia, lo rende spazio sacro e giocabile, vivibile, il primo nucleo della comunità, proprio come quelle su pietre antiche sotto il cielo di Villanova.
Esattamente come il tempio sacro quadrato per la dimensione dell'Oltre, tracciato nella vibrante griglia energetica di Pubusattile.
È il ciclo completo della conoscenza.
Dall’intuizione folgorante alla sua fissazione duratura nel tempo e nella materia.
Ma non solo.
Potevo esimermi dal considerare la dimensione della gematria ebraica, come ho fatto finora per la decodifica della nostra scacchiera Matrice, di Pubusattile?
In gematria ebraica, il 260 può essere analizzato secondo la correlazioni con le Lettere Ebraiche
Il numero 8 e Lettera Ebraica Heit, che ha, appunto, valore numerico 8
Questa lettera ha la forma di un cancello, di un portale( ח), il portale trasmutativo di Mercurio  messaggero alchemico tra cielo e terra.
Nella Cabala, la lettera Heit/Chet è associata all'intelligenza trascendentale (e Mercurio a Hod, l'ottava Sefirah dell'Albero della Vita).
Nell'Albero della Vita, Hod (Splendore) è l'ottava Sefirah, governata da Mercurio.
Ha valore numerico 15
Il quadrato 8×8 potrebbe riflettere la struttura di Hod (8 come numero della Sefirah nel conteggio discendente).
Sempre nella Cabala, il sentiero 8 (che collega Chesed a Geburah) è associato a Mercurio.

E Geburah abbiamo già visto, cio che significa, contestualizzato all'interno dell'interpretazione ghematrica del 64 nella scacchiera di Pubusattile.
Dal mio scritto
( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/11/simbologia-dei-64-quadrattini-della.html?m=0)
"Come vedete, la simbologia della nostra monadica, archetipale scacchiera di Pubusattile, è una Matrice, a cui si ricollegano simbolismi anche di altre civiltà, come ho approfondito nei miei scritti.
Ma soprattutto, indica, nella sua valenza più archetipale, simbolica e spirituale, L'ENERGIA AL DI SOPRA degli Umani limiti, quella sinergica dell'energia del Grande Iniziato, l'energia creatrice, che ha GIUDIZIO .
Il GIUDIZIO come principio divino di rigore, legge e forza rettificatrice, la cui dimora è  nella SEPHIRAH di GEBURAH , che spesso è chiamata DIN, molto simile a DAN , che indica un giudizio stretto, rigido, severo, infatti si trova nel pilastro della Severità, nell'Albero della vita con le 10 Sephiroth, il cui simbolo, il documento di "riconoscimento" è nelle TAVOLETTE di TZRICOTU che appartengono ai Giganti di Mont'e Prama.
Argomento di cui ho iniziato a parlare nel 2020( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/12/la-sephiroth-sarda.html), per poi approfondire nel corso degli anni, fino ad arrivare al mio ultimo approfondimento, due mesi fa, che contiene anche gli approfondimenti pregressi (https://maldalchimia.blogspot.com/2025/09/sigilli-tzricotu-vesica-piscis-sephiroth.html)
Sottolineo che la Sephiroth Geburah è associata al pianeta MARTE , che come ho approfondito in un mio scritto, era il Dio dell'abbondanza e della pioggia, un periodo romano, e associato al DOPPIO SCUDO ANCILIA ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/08/il-pane-cabude-e-gli-ancilia-etruschi.html) donato a Numa Pompilio, che è stato ripreso, non solo dalla simbologia del nostro doppio scudo sardo, presente nel GUERRIERO di TETI ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/04/geometria-sacra-guerriero-teti.html) e anche in altri, compreso un bronzetti che rappresenta la simbologia DELL'OFIOTAURO (https://maldalchimia.blogspot.com/2025/09/bronzetto-tetiofiotauro-vesica-piscis.html), ma anche dalla simbologia dell'ascia bipenne, la cui sede Sacra era nel nostro importantissimo santuario di Santa Vittoria di Serri( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/09/santuario-santa-vittoria-di-serri-numa.html).
Un GIUDICE GUERRIERO , quindi, unendo in sincretismo le simbologie del Giudizio /Giudice e di Marte.
Per finire, un'ultima nota interessante, a completamento.
La Sephiroth Geburah è associata al quinto Sacro Archetipo Ebraico HE ', con funzione vita.
La Forma necessaria in cui si canalizza la forza creatrice.
Il SOFFIO VITALE , divino ( e ritorniamo alla simbologia archetipale del Soffio Divino, ma Numa, lo sapeva bene, da Sardo Cabiro quale era ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/09/i-flamen-dialis-de-sa-carena.html), del verbo che si fa atto.

Quel soffio vitale custodito dalle costole rappresentate dal soffitto delle Domus de Janas. 
5
Pentacolo
Tanit primordiale
Il 5 unione di Venere e Toro, del Femminile e Maschile, sempre presente, nella nostra civiltà
La Geburah è associata anche al Toro, straordinario, simbolo sinergico della nostra Civiltà, collegato proprio al quinto chakra
Quinto chakra Vishudda della gola
Manifestazione del Soffio Divino
La sinergia delle due polarità creatrici, come nella scacchiera
Simbologia taurina/uterina.
E "i giri", coincidono tutti, in estrema perfezione ed incastro". 

Avete presente il simbolo di Mercurio? 

Falce lunare, cerchio, croce. 

Falce lunare e cerchio è un toro stilizzato. 

La croce, la sinergia delle due polarità. 

Il quadrato magico di Mercurio, per la sua potenza energetica, è spesso usato in talismani per l'intelligenza, l'eloquenza, la scienza.
È considerato una matrice di intelligenza cosmica.
In chiave cabalistica, abbiamo un 260, che risulta essere un 10×26, dove 26 è il valore del Tetragramma YHWH, frequentissimo in Sardegna, anche come trigramma YHW.
Quindi il 260 corrisponde a 10 volte il Nome di Dio.
Quindi il quadrato di Mercurio, con  suo valore portante. 260, è manifestazione della Parola divina nei 4 mondi cabalistici (10 Sefirot × Nome di Dio).
Quindi, questo quadrato infine può essere visto come una rappresentazione geometrica del Logos, in cui Mercurio/Hermes come Logos primordiale divino, che unisce la Simmetria numerica a corrispondenze planetarie, con lettura un chiave cabalistica.
Interessante notare, per finire, che
Il valore 260 nelle parole ebraiche, lo troviamo in  רני (Rani), che significa "cantami" o "rallegrati" (imperativo femminile singolare di "cantare" o "rallegrarsi").
In ebraico biblico, רני appare in Isaia 54:1 "רני עקרה" (Rani, barren one, "Canta, o sterile"). Quindi, רני ha esattamente 260 come valore ghematrico.
E si trova anche nell'altra parola,  "כרם" (kerem, vigna) כ=20, ר=200, מ=40? 20+200+40=260. Sì, כרם (kerem) significa "vigna" ed è una parola comune nella Bibbia.
Quindi abbiamo due parole comuni che hanno in gematria il valore 260

רני (Rani) - "cantami" o "rallegrati"

כרם (Kerem) - "vigna"

Vigna, sicuramente inteso come iconografia, sempre presente, nei testi sacri, come "spazio sacro di coltivazione spirituale".
La vigna simboleggia la trasformazione alchemica, spirituale, mercuriale, come l'energia vettoriata dal quadrato di Mercurio e dalla nostra scacchiera di Pubusattile.
Se pensiamo che anche i Giganti si trovano in una delle più importanti zone vinicole della Sardegna, casualmente, famosa soprattutto per la "Vernaccia di Oristano" ..
La vigna
L'uva.
L'aceto
Il vino
La trasmutazione eucaristica tramite la simbologia del vino.
La linfa della vite.
Il rosso del sangue.
I 64 codoni del DNA ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/11/i-64-codoni-cordone-ombelicale-rito.html?m=0)
Il codice bio-spirituale della vita.
L'uva, suddivisa in chicchi, come gli arilli della melagrana, sacra rappresentante del numero 64( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/11/64-melagrana-scacchiera.html?m=0)
Stessa simbologia.
Dall'Uno, alla molteplicità, e viceversa.
La vigna, l'uva, la lode.
"Cantami".
Un inno alla vita.
Anche alla Vita dopo l'Oltre.
Come è nella simbologia archetipale della nostra scacchiera con 64 caselle.
La nostra antichissima Mater Matrice.
Sardegna Cultura Madre, sempre.

Tiziana Fenu
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Maldalchimia.blogspot.com

Scacchiera Pubusattile /quadrato Mercurio





 





mercoledì, dicembre 03, 2025

💛Il 64 nel quadrato di Sator/Sinis

 Riguardo i miei approfondimenti sulla scacchiera di Pubusattile nella Domu de Jana a Villanova Monteleone, aggiungo ulteriori considerazioni, su ciò che ho già scoperto e verificato, iniziando ad indagare già nel giugno 2020( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/06/la-scacchiera-de-sa-pala-larga-bonorva.html?m=0) 

Correlazione tra la griglia "8X8"/65 caselle, Matrice archetipale, tra:


La griglia delle vibrazioni, delle 64 Arti dell'Amore, del KAMASUTRA ( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/12/il-kamasutra-e-la-scacchiera-di.html?m=0)

Correlazione tra scacchiera e VELA EGIZIA ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/05/la-vela-egiziascacchiera-pubusattile.html?m=0)

Correlazione tra scacchiera e LARNAX CRETESE ( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/01/larnax-cretese-e-pubusattile.html?m=0)

Correlazione tra scacchiera/MELAGRANA https://maldalchimia.blogspot.com/2021/09/la-melagrana-e-la-scacchiera.html?m=0

Correlazione tra scacchiera e PAVONCELLE nel tempio di Neith e Khnum

https://maldalchimia.blogspot.com/2025/09/pavoncelle-tempio-di-neith-e-khnum.html?m=0

Correlazione VASO SIRIANO /scacchiera 

https://maldalchimia.blogspot.com/2025/10/vaso-sirianoscacchiera-pubusattile.html?m=0

Correlazione scacchiera Pubusattile /SCACCHIERA INDIA 

https://maldalchimia.blogspot.com/2025/07/scacchiera-indiascacchiera-pubusattile.html?m=0

Per poi scoprire che la griglia 8x8, è una vera e propria Matrice algebrica, geometrica, frazionale. 

Correlazione scacchiera /OCCHIO di HORUS 

https://maldalchimia.blogspot.com/2024/04/locchio-di-horus-e-la-scacchiera-di.html?m=0

Correlazione tra scacchiera / QUADRATURA del CERCHIO 

https://maldalchimia.blogspot.com/2025/09/la-scacchiera-di-pubusattile-e-la.html?m=0

Il numero 64, l'8x8, riflette, GHEMATRICAMENTE lo stesso identico concetto di GIUSTIZIA DIVINA , espresso tramite le due lettere /Sacri Archetipi Ebraici, la Nun e la Dalet, presenti nell'antico simbolo della tribù dei Dan ( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/11/il-simbolo-della-tribu-di-dan.html?m=0), creando, così, continuità concettuale, tra i due simboli, quello dei Dan e la scacchiera 

https://maldalchimia.blogspot.com/2025/11/simbologia-dei-64-quadrattini-della.html?m=0


Griglia 8x8 che diventa MATRICE anche delle 22 LETTERE EBRAICHE , perfettamente inscrivibili nel quadrato, visto che nascono come alfabeto quadrato  chiamato  KTAV ASHURIT, che ricalca anche il quadrato del Sacro Ephod, il Sacro pettorale, paramento sacrale presente nei Giganti di Mont'e Prama, Giudici divini

https://maldalchimia.blogspot.com/2025/11/lettere-ebraiche-e-le-64-caselle-della.html?m=0


Il 64 è la chiave di lettura anche della simbologia della CORONA della MELAGRANA , presente, nei Sacro Paramento del Giudice Divino rappresentato anche dal nostro bronzetto SOMMO SACERDOTE 

Quindi, ancora, Sacra correlazione tra MELAGRANA /scacchiera 

https://maldalchimia.blogspot.com/2025/11/64-melagrana-scacchiera.html?m=0


Inoltre, correlazione tra il 64 della griglia e i 64 CODONI del DNA, discorso che lo ricollega, concettualmente, alla dimensione del Sacro Quadrato nei riti di fondazione, con la cerimonia della tiratura della fune, il PEDDJ SHES, correlato alla dimensione amniotica del CORDONE OMBELICALE /fune per la nascita del gemello placentare architettonico, come se fosse una trascrittssi, gestita dalla dea Seshet, dea della scrittura e architetture, identificabile con la nostra sciamana di Sardara e con la simbologia del bronzetto sardo di Bolsena ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/11/simbologia-anelli-al-collo.html?m=0) 

con il rocchetto della corda sul capo e intorno al collo, come un cordone ombelicale 

https://maldalchimia.blogspot.com/2025/11/i-64-codoni-cordone-ombelicale-rito.html?m=0


Oggi individuo un 64, un 32 x 2, anche nel QUADRATO del SATOR , il cui antecedente archetipale, è nel QUADRATO del SINIS, la cui croce centrale, è SINIS, palindromo, come Tenet ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/02/il-progenitore-del-quadrato-di-sator-il.html?m=0) 

Il quadrato di SATOR ha 8 lettere differenti, altra correlazione con l'8x8 della scacchiera di Pubusattile. 

Nel quadrato del Sator ci sono 

5 parole con 5 lettere ciascuna, un testo palindromo, dove le 5 parole si ripetono, se lette da destra a 

sinistra e viceversa, o dal basso verso l'alto e viceversa, con al centro la parola TENET che forma una croce palindromica( somiglia anche alla parola Tanit).

Sator /arepo /tenet/ opera/ ROTAS, dove è possibile all'interno del quadrato, leggere e scrivere la stessa parola in quattro direzioni diverse.

E questo è possibile perché esiste una simmetria centrale rispetto alla lettera N, lettera che rappresenta il Nous( l'intelletto divino) e il  Numen (la volontà divina).

Ma anche in termini cosmogonici, corrisponde al  primordiale significato di "pesce", simbolo della Grande 

Madre( come il Nun e il Nunet, la prima coppia androgina semidivina, creatori delle Acque Primordiali e del Caos).

Sator, significa Seminatore, creatore, o come Saturno, il Dio delle messi

Arepo forse carro o aratro, o un piccolo attrezzo come un falcetto, del Dio Saturno, dio dell'agricoltura

Tenet nel senso di "regge" e "guida". 

Rotas nel senso di ruote, le ruote del destino. 


Interessante notare, nel quadrato del Sator, che il NUMERO 64 è già presente. 

Si dice che l'origine del Sator sia romana, quindi le lettere del Sator  sono equivalenti ai numeri delle loro posizioni alfabetiche, secondo, appunto, la GEMATRIA LATINA  

La N centrale ha valore numerico 13.

Le estremità del suoi bracci, a croce, terminano con la T, che ha valore numerico 19

Ognuna delle 4 assi, a croce, ha quindi, dalla N alla T, valore 32, che è la metà di 64.


Non solo.

All'interno di questo quadrato, si può creare un secondo quadrato, i cui vertici corrispondono alla T di Tenet, al cui interno possiamo tracciare una DIAGONALE che funga da diagonale per altri due quadrati più piccoli. 

Il valore delle due diagonali interne a questi due quadrati più piccoli, quelle che intersecano a croce, la diagonale portante, dalla T alla T, del quadrato più grande, precisamente, dalla P( valore 15) alla R ( valore 17)di OPERA, e, dalla R alla P di AREPO, ha VALORE 32, che risulta ancora, la metà di 64.


Ora, se consideriamo l'intera parola a croce, TENET, come valore ghematrico latino è un 61.

Se riportiamo lo stesso valore ghematrico alla parola SINIS, che dovrebbe essere centrale, a croce, nel mio ipotetico antecedente quadrato del SINIS, genitore del Sator, nato, concettualmente, sempre dalla griglia a 64, della scacchiera di Pubusattile, la parola SINIS, ha valore ghematrico 65

Abbiamo

S 17

I 9

N 13

I 9

S 17


Come valore totale è un 65

Ma non abbiamo considerato una cosa, che la N è talmente CENTRALE concettualmente, nella nostra Antica Civiltà Sarda, che il suo archetipale valore ghematrico potrebbe essere proprio il 12, poi traslitterato in 13, nell'alfabeto latino.

Affermo questo, perché il 12, "su Santu Doxi" è parametro Sacro. 

Lo troviamo anche nella Sacra ierofania che si manifesta sul dodicesimo anello della tholos del pozzo Sacro di Santa Cristina, in tre date ( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/06/osservavo-la-piantina-del-pozzo-di.html?m=0) 

Archetipalmente, quindi credo proprio che la N, la NACHASH del SERPENTE , simbolo della tribù dei Dan, potesse essere rappresentato proprio dal 12, da SU SANTU Doxi, parametro Sacro del dodicesimo Sacro Archetipo Ebraico LAMED , che rappresenta la kundalini, l'ureo, il serpente che si erge, la misura, il parametro sacro, il BASTONE di POTERE ( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/02/lamed-bastone-di-potere.html?m=0) 


Ciò che consente la trasfigurazione 

( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/06/trasgirazione-solstizio-estivo.html?m=0), custodendo proprio il significato archetipale della N, la NUN di trasmutazione, che nella nostra antica civiltà sarda, rappresentando il Serpente, la lettera iniziale, acquisisce la doppia valenza "serpente eretto della LAMED " che consente la trasmutazione, essendo il serpente, simbolo delle due polarità della KUNDALINI , quindi della stessa NUN, la Vesica Piscis, simbolo della sinergia delle due polarità. 

Nachash, serpente, che ha lo stesso glifo dell'Ofiuco( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/11/ofiuco-toroserpente.html?m=0) 

 collegato alla simbologia dell'Ofiotauro, di straordinaria importanza in Sardegna, presente anche nella produzione bronzistica, nella doppia valenza di Toro/Serpente ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/08/ofiotauro.html?m=0) 

L'emblema dell'Ofiotauro è il bronzetto di Nule, ritrovato in un luogo, che, guardacaso, inizia per N, come Nachash, serpente ( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/04/bronzetto-di-nule-ofiotauro.html?m=0) 

Credo proprio che il valore ghematrico archetipale della N, nell' ipotetico quadrato del SINIS, fosse il 12, inteso come valore sacrale, centrale, come la stessa simbologia del serpente, unità alla simbologia del Toro. 

Una kundalini tutta sarda, in cui queste due energie, toro e serpente, rappresentano le due polarità, maschile e femminile. 

Sinergia sempre presente,, nella nostra Antica Civiltà Sarda. 

Il Serpente, il Femminino. 

Come l'ureo egizio, ribaltato, rispetto al nostro archetipale ureo, che è a custodia del Mascolino. In 

In questo modo, abbiamo esattamente, nella croce del quadrato del SINIS, progenitore del Sator, con la TENET a croce, palimdroma, come la parola SINIS, un valore ghematrico 64, come le caselle della scacchiera di Pubusattile. 

S 17

I 9

N 12

I 9

S 17


tot 64


Se poi consideriamo la parola TENET, nel suo significato simbolico, esoterico,  formando una croce perfetta al centro. Già questa collocazione le conferisce un ruolo di perno, asse o chiave del quadrato. 

Tenet in latino significa "egli tiene, sostiene, governa, preserva" (dal verbo tenere).

Nel contesto del quadrato, di questo spazio sacro archetipale, TENET può essere interpretato come un principio cosmogonico  che sostiene l'universo, un Axis Mundi che collega cielo, terra e inferi.

La legge divina che mantiene l'ordine contro il caos.

Ed è la stessa simbologia del Mundus Patet(  https://maldalchimia.blogspot.com/2025/08/mundus-patet-romani-24-agosto.html?m=0) altra "quadratura del cerchio", come il quadrato della scacchiera, in cui il palo centrale era L'ASHERAH, il palo sacro centrale, un Femminino, tanto che il Mundus Patet era chiamato anche Mundus Cereris 

Asherah, collegata al simbolismo della croce nel cerchio ( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/11/stele-cananea-con-asherah-e-croce-nel.html?m=0) 

Asherah che ritroviamo anche un nostro bronzetto Ofiotauro( https://maldalchimia.blogspot.com/2025/06/bronzetto-ofiotauro-palo-asherah.html?m=0). 

È estremamente indicativo che il Mundus Patet, chiamato anche Mundus Cereris, l'Umbilicus urbis, coincidesse, anche con il NUNDINAE PATET, perché, come vedete, nella parola NUNDINAE è contenuta la radice NUN-, la N centrale del quadrato del Sator e del quadrato del Sinis. 

Presso gli antichi Romani, le nundinae erano il giorno del mercato, che si teneva ogni 8 giorni (ciclo detto nundinum), legato al ciclo etrusco di 8 giorni (il nundinum), in cui il mercato si teneva il nono giorno, calcolato in modo inclusivo.

E qui ritorniamo al numero 8 dello schema "8x8" della scacchiera di Pubusattile. 

In quel giorno, contadini e allevatori si recavano in città per vendere prodotti e concludere affari.

Le nundine seguivano un ciclo indipendente dal calendario ufficiale, quindi potevano cadere in qualsiasi tipo di giorno (festivo, feriale, fasto, comiziale o nefasto). Tuttavia, avevano una regola speciale che prevaleva sul calendario: erano sempre considerate dies fasti (giorni in cui era ammessa l'amministrazione della giustizia), ma mai giorni comiziali (in cui era permessa l'attività politica), anche se il calendario indicava il contrario.

Quindi potevano coincidere anche con il Mundus Patet. 

Si cercava di evitare due coincidenze particolari, cioè che le nundine cadessero nelle Nonae (il 7° giorno dei mesi romani), per timore che l'afflusso di popolo potesse favorire tumulti in ricordo del re Servio Tullio, e che cadessero il primo giorno dell'anno (le Calende di gennaio), poiché si credeva che questa coincidenza portasse un anno infausto per lo stato.

Per evitare queste coincidenze, il collegio dei pontefici poteva inserire un giorno intercalare speciale tra le feste dei Terminalia e il mese intercalare. 

Questo giorno extra serviva a sfasare il ciclo delle nundine. Secondo Macrobio, questo giorno corrispondeva alla differenza tra l'anno lunare (354 giorni) e quello solare, e spiegherebbe l'alternanza nei calendari pregiuliani tra mesi intercalari di 22 e 23 giorni.

E ritorna il 22 delle lettere ebraiche correlate alla griglia/Matrice della scacchiera. 

Il Mundus, come ho approfondito con svariati scritti, rappresenta   Soglia, con la dimensione del "Ctonio", governata dalla simbologia del Serpente/Femminino.

Il Serpente è un naturale abitante e simbolo di quel regno a cui il Mundus dà accesso.

L'apertura del Mundus segnava momenti di passaggio nel calendario agricolo e rituale (verso il raccolto autunnale e l'inverno), richiamando cicli di vita, morte e rigenerazione.

Il Serpente, con la muta, è il simbolo archetipico di questa rigenerazione ciclica.

Il Mundus dà accesso a un sapere riservato (quello del mondo dei morti, degli antenati, delle origini), spesso guardiano di conoscenze nascoste (dal Giardino dell'Eden ai miti greci) o simbolo di una sapienza non ordinaria (sapienza terrestre e istintiva).

I giorni del "Mundus Patet" erano pericolosi e nefasti: il contatto con l'aldilà era necessario ma temuto.

Il Serpente incarna la stessa ambivalenza: è creatura velenosa e guaritrice, distruttiva e rigenerante.

È la personificazione vivente delle forze che, durante il Mundus Patet, salivano dalla fossa rituale: le energie ctonie, ancestrali, di rigenerazione ma anche potenzialmente pericolose, legate al sottosuolo e al mondo degli inferi.

Non dimentichiamo, che come ho sempre sottolineato, al fianco destro, per chi osserva( ma risultano al suo fianco sinistro, la parte del Femminino) c' è un modulo di 6 serpenti ondulati che rappresentano le energie ctonie, serpentine, cosmogoniche, del serpente/Femminino, che risale dal grembo oscuro, per la creazione. 

Entrambi, Mundus e serpente, quindi, rappresentano la soglia, l'accesso e la forza ambivalente del mondo "di sotto", in tutte le sue accezioni: terra, inferi, morte, rigenerazione e conoscenza primordiale.

Madre, Mater. 

Simbolo della creazione primigenia. 

Stesso simbolismo del quadrato della scacchiera di Pubusattile. 

Saturno, è il Femminino
È il Sator / S'Hator/
Dal mio scritto
https://maldalchimia.blogspot.com/2024/08/hatorshardana.html

"Perché Hator è S'Ator.

La S che funge da articolo nella lingua sarda.
S come Serpente.
La tribù del serpente mercuriale di Mosè, il Nehustan
N come la N centrale del quadrato di Sator. 

[...] Hator, il cui simbolo principale è il Menat, che ha la stessa conformazione del nostro pozzo Sacro di Santa Cristina 
https://maldalchimia.blogspot.com/2021/04/il-menat-portale-alchemico-dei-pozzi.html?m=0
"Partiamo dalla parola, dal nome di questa Dea, Hator. 
Pronunciandola, mentalmente, mi è venuta in mente la parola Sator, del quadrato di Sator, il quadrato creatore, che abbiamo visto, trova una sua matrice creativa, nel quadrato del Sinis, trasposto in terra sarda. 
Sator, che significa il creatore, il seminatore, può essere letto anche come "S' Ator", e se lo leggiamo così potrebbe essere anche una parola sarda, con quella "S" apostrofata, che funge da articolo, come gli articoli sardi, e "Ator", uguale al nome della Dea Hator, anch'essa identificata come "seminatrice, creatrice" primordiale. 
La frase intera del "Sator/Arepo/Tenet/Opera/Rotas", è indentificabile con la frase "Il Creatore delle terre tiene (governa) le ruote celesti". 
Il concetto del mondo terreno che si fonde con quello trascendente, identificato anche dalla forma a croce del "tenet" centrale, come la parola "Sinis" nel nostro "quadrato del Sinis"(come già sondato in un mio precedente post), forma che esprime simbolicamente l'unione del cielo e della terra. 
La Dea Hator Seminatrice per eccellenza. La grande Madre di tutti i Faraoni. 
Hator
Ator 
Utor
Ut*ero
Il Grembo Cosmico
Ma "Sator", anagrammato, diventa anche "astro". 
E contiene quel nucleo "str", che è presente anche nelle nostre parole Tirso(il fiume più importante della Sardegna, collegato anche alla 131, simbologie che ho già approfondito https://maldalchimia.blogspot.com/2024/04/la-131-e-il-fiume-tirso.html?m=0). e "stria"(barbagianni), simbolo del sacro Femminino in ogni civiltà, Ishtar, Astarte.. "strega". 
E, ancora, anagrammato, Tirso, diventa "istro", al quale, se mettiamo un articolo in lingua sarda, davanti, diventa "s'istro", l'altro oggetto di potere magico, della Dea Hator, al quale avevo dedicato un mio precedente post. 
Oggetto sacro, utile per scacciare le energie negative, che in Sardegna era conosciuto con il nome di "sciranchizzi", 'lo sveglia-presto". ( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/04/esiste-un-giochino-sardo-chiamato.html?m=0
https://maldalchimia.blogspot.com/2025/10/calcofonosistro.html)
Un Menat che diventa il tratto distintivo dei nostri pozzi Sacri più importanti, orientati ai solstizi, come simbolo di una energia equilibrante, preservante, che custodisce e che ritroviamo anche in altre parti del mondo ( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/07/pozzo-canopolicanopi-egizi.html?m=0) 
Un Menat che è anche Tanit primordiale .
La Sator/Saturno, Femminino primordiale, madre dello stesso sole.
Ator
Attorno 
Il ciclo della precessione degli equinozi, di cui le nostre Sacre Madri, con la loro perfetta Geometria Aurea, sono rappresentanti( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/03/le-tre-dee-madri-cosmiche-sarde-della.html?m=0) 
La Tanit primordiale, che ha la stessa Conformazione del Menat, tessitrice del cielo e della terra, come la antichissima Tanit di Tresnuraghes ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/03/la-tanit-di-tresnuraghes-la-nostra.html?m=1) 
Le antiche Janas dai telai d'oro
Le tessitrici dell'umanità. 
Prima ancora che venisse rappresentato da un rappresentante maschile, in ambito egizio, con la statua lignea del faraone Hor I (XIII Dinastia), che è l’unico esempio di Ka in figura tridimensionale che sia giunto fino a noi.
Il Ka, l'anima, che sopravvive anche dopo la morte, è stata rappresentata in tempi antichissimi, dalla nostra Tanit /Menat di Tresnuraghes, con le braccia alzate ad angolo. 
La prima tessitrice archetipale( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/06/la-tanit-di-tresnuraghes-tessitrice.html?m=0) che ha creato anche Kabras, Cabras, fulcro alchemico-energetico di tutta la nostra Antica Civiltà Sarda,  con i nostri semidei Giganti di Mont'e Prama, che è la culla dell'Horus ( Or-Oristano) e Matrice di tutte le altre, e Kalaris/ Cagliari, entrambe con radice Ka. 
La Dea Hator, S'Ator rappresentante egittizzata della nostra Dea Madre Matriarcale. 
Ator /Ruota /il Femminino dell'unica Civiltà Madre, grembo, uter, di tutte le altre". 


La TENET è il Femminino, l'Axis Mundi

La croce verticale della TENET è il collegamento tra SATOR (il Seminatore/Creatore) e ROTAS (le Ruote/cicli cosmici), passando per OPERA (Le opere) e AREPO( un aratro, un simbolo solare?) 

Ma chi è che semina, se non il Femminino? 

Le grandi ruote cicliche, i cicli cosmici, le precessioni degli equinozi, sono governate dal Femminino ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/03/le-tre-dee-madri-cosmiche-sarde-della.html?m=0) 

È comunque la croce dell'Equilibrio degli opposti (spirito/materia, cielo/terra, fuoco/acqua), dei 4 elementi che solo il Femminino, può custodire. 

Si trova nella terza riga, centrale, sia verticale, che orizzontale 

Il 3, triadico, cosmogonico, è un multiplo di 12.

Il punto di incontro tra tempo ed eternità. 


Vedete, quindi, come è tutto collegato? 

Un simbolismo archetipale, una Matrice, che ritroviamo nel corso dei secoli, dei millenni, anche in contesti diversi, ma concettualmente collegati 


Tiziana Fenu 

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Il 64 nel quadrato di Sator /Sinid





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martedì, dicembre 02, 2025

💙Superluna 4 dicembre

 La superluna "fredda" del 4 dicembre, arriva a scaldarci i cuori.

Ha l'energia del Fuoco del Sagittario, governato da Giove, con energia calda, espansiva, solare, elettrica. 

Si manifesta di giovedì, governato da Giove. 

Ha l'energia dei Gemelli, segno d'aria da Mercurio, che cerca comunicazione, correspinsione, corrispondenza, espansione. 

I Gemelli dell'età dell'Oro, quando, per confricazione si crearono i primi nuclei comunitari.

Ed è nella dimensione della comunità, del comunicare, del cercare quel qualcosa in comune, che, energeticamente, ci accomuni, che si incastona, meravigliosamente, il sedicesimo Sacro Archetipo Ebraico Ayin, di questo plenilunio, proprio con funzione corrispondenza, correlato all'Arcano Maggiore XVI della Torre. 

La torre è simbolica.

Può essere via di salvezza o prigionia. 

Ha in sé, la sinergia delle due polarità. 

È al contempo fallica e uterina. 

È un percorso iniziatico. 

Ho già scritto altre volte, come, in ebraico, torre, sia "mgd", come la Magdalena e l'amidgala, entrambi recettori energetici di un percepire oltre, attraverso l'occhio divino, che, proprio l'Archetipo Ayin rappresenta. 

È un plenilunio in Gemelli che ci guida verso la semplificazione. 

Cercare il gemellare. 

Fare chiarezza nel prendere la mira, guidati dalla freccia del Sagittario, che punta verso l'alto. 

Semplificare significa cercare il punto di equilibrio nonostante la situazione. 

Il resto verrà da sé.

Dal baricentro, alla punta delle dita. 

Funambolare. 

Perché si è radicati in ciò che crea corresponsione energetica, fluidità, circolarità.

Quando si stagna, ci si appesantisce. 

Si sposta su altri baricentri temporanei, tutto il peso del nostro essere. 

Sui nostri pensieri, la testa, sulle nostre emozioni, il cuore. 

Sulle nostre emozioni periferiche, limitate ai cinque sensi.

Si crea dispersione. 

E quando la torre va in fumo, ci sembra di non avere più radici, o punti di ancoraggio. 

Le torri, devono, devono, andare a fuoco. 

È la potenza delle radici a creare il corrispettivo della chioma. 

E quando si hanno salde radici, tutto è ancora, sempre, possibile. 

Il senso della dimensione gemellare è questo. 

La nostra dimensione animica. 

Anima. 

Anima sa. 

Anima guida. 

Anima, ama. 

Fidarci e affidarci, nonostante tutto. 

È un plenilunio molto potente, in cui l'elemento Aria dei Gemelli, antipode del Sagittario, ne anima e ne alimenta il Fuoco.

Il Fuoco va alimentato, ma anche governato.

Può sfuggire di mano, e distruggere. 

Ma a volte, è quasi un bene, che certe situazioni vadano a fuoco. 

Per scarnificare. 

Per chiarire. 

Per arrivare all'Essenza. 

Al punto. 

E, da quel punto e a capo, ripartire. 

Energeticamente, data la presenza del sedicesimo Arcano Ayin, è un plenilunio estremamente potenziato.

Il numero 16, in particolare, è sempre stato considerato Sacro,  fin dalle antiche civiltà. 

Un recettore energetico. 

Arrivato fino ai giorni nostri, lo vediamo nella ripartizione di molte cupole di chiese, basiliche, cattedrali. 

Di molti rosoni, come quelli al polso degli antichi Apkalli mesopotamici. 

16/32/64

Sono sequenze sacre, di cui abbiamo traccia Sacra anche nel nostro DNA, con i 64 codoni. 

È l'impronta energetica dell'Archetipo Ayin. 

Il seme divino, già innato in noi, che anela alla manifestazione 

L'Universo ama, chi si manifesta. 

Chi è connesso con la sua Essenza gemellare, animica. 

È una questione di vibrazione.

Sei nella tua Pienezza  

Sei interconnesso con ogni fibra, con ogni caleidoscopico aspetto del tuo essere. 

Non sei solo stella. 

Sei già costellazione. 

Sei direzione.

Tracci coordinate.

Per te.

Per gli altri. 

Sei compiuto. 

È una Superluna straordinaria, che traguarda anche il mio compleanno, a cavallo tra due notti. 

E ne sono, infinitamente grata. 


Tiziana Fenu 

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Superluna 4 dicembre